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alla provincia del Tiro Io (e perciò si chiama nella lingua ufficiale anche Tiroìo italiano, e dai Tedeschi Sud-Tiro!. o ValitchrTù'ol), ed è retto dalla Seziono di. Luogote nenza di Trento, che esercita la sua autorità sulle due città di Trento e Rovereto (le quali si amministrano con statuto proprio), c sugli otto capitanati distrettuali di Trento., Rovereto, Riva., Tione, Cl.es,. Cavalese, Pri miero, Borgo, con lingua d'ufficio italiana. — .Nel Tren tino ànno titolo di città Trento', Rovereto

ed Ala nella valle dell'Adige, Riva od Arco in quella del Sarca. — '11 Trentino à. una superficie di 0320 Km. 2 (cioè presso a poco la su'periieie elei Friuli che è dì 0514 Km.*, il doppio della Valtellina che è di 3207 Km. 2 , e circa tre volte e mezza la superficie della provincia di Padova, di 1955 Km.*); e si allarga verso N colle valli "Noce e del TA visio e si restringe a S, spingendosi

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. (La popolazione, del Tren tino è adunque presso a poco uguale a quella della provincia di Venezia (350,273), di Padova (397-421), di Treviso (381,082), eli Verona (391,868). Dei Trentino si parla molto, ma lo si conosce ancora assai poco; mentre meriterebbe di venir visitato o co nosciuto molto di più. Questa regione è senza dubbio «ria dello parti più belle dei versante meridionale delle Alpi. € Sui campi elevati delle nevi eterne, e in mezzo agli scrosci; dei gl. deiF Adam.ello, i i Cimoìi della Pala, nei

IL TRENTINO. a modo di cuneo fra la Lombardia ed il Veneto. Con fina ad E colla provincia di Belluno, SE Vicenza, 8 Verona, 0 Brescia e Sondrio, e a N col Tiralo tedesco meridionale, nel quale sono notevoli lo città di Bolzano, Merano e Bressanone. La popolazione del Trenti no, secondo 1’anagrafe dei 1890, 6 di 349,544 abitanti, mentre nel 1,880 era di 354,689. Di questi (compresi anche i soldati di guar nigione}, ogni 1000 parlano la lingua italiana 973,2, la tedesca 24,8, altra lingua 3,0

remoti recessi. i acci ai, si alzano la cresta acuminata »naeoii fantastici della 'Tosa e del la punta eccelsa della Marmoinda: di liendeiia, Valle di Non e Valle eli Fassa si insinuano volloncelli con cascate pittoresche, pascoli verdeggianti, selve ombrose, c spesso orridi bur róni di sorprendente selvaggia bellezza: nelle valli mag giori i monti altissimi degradano in ondulate colline, e il torrente maestoso ne bagna le falde, serpeggiando in mezzo ai boschetti di castagni, delle noci e dei gelsi

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BASSANO (Veneto) sono vendibili i seguenti libretti scolastici di 0. 'Brentari, approvati da molti consigli scolastici: per le classi l a e 2 a elementari . . . Cent. 20 RACCONTI DI STORIA PATRIA per la classe 3 a elementare . . . . . Cent. 20 per la classe 4 a elementare .... . » 35 per la classe 5 a elementare . . ... » 35 liso della classe 3 a elementare con vignette e carte geografiche . ..... Cent, 35 per la classe 3 a elementare ad uso delle scuole della Provincia di Vicenza . » 35 ad-uso

delle scuole della prov. di Padova » 40 ad uso delle scuole della prov. di Verona » 40 ad uso delle scuole elementari'superiori e delle se condarie inferiori' . . ... ... ., Cent. 60

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di castelli. E di poco interesse la strada dalle Tozze sin verso Ospedale! to; bella e varia da Borgo a Porgi ne; 1 * 0 ' in aulica, da Porgine in fuori. La parivi; occidentale della Valsugana (con Roncogno, Le vico, Vetriolo, Sella, La varono, i laghi) è senza confronto più bella della orien tale. Un particolare; non si arriva, in vista di Levino, Porgine, Trento piuma d’essere a pochi metri dall’abi talo]. 11 primo paese del Treni Ìlici è Te/.zf (m... 228), frazione del comune di Origlio (.■!/- hergo

all' Aquila: Birraria ai Borghctto). (.'o in batti mento 22 Luglio ISGtj; e nel cimitero lapidi relative ai caduti. A Km. 51 da Trento si lascia a des, la valle del Origlio (nella quale il torrente è fiancheggiato da due mulat tière clic salgono a Tesino), sì passa il ponto di ferro 0'figlio, e si arriva presso Orni evo (ni. 201), che resta a des, della strada e torrente, dal quale fu assai danneggiato nel 1882 o 18811. — A sin. si vedono i monti die separano l'altipiano dei Sette Comuni dalla

I. Primolano-Tre n to (Km. 57 di strada postalo). Ad 1 Km. da Primolano è la Dor/ana Italiana. Di notte la strada è qui traversata da una catena, clic impedisco il passaggio dei ruotala li. Si giunge quindi al confine •austriaco (lini. 31.521 da Passano; poco più di 55 Tronto), ed al Posto d" arriso della Dogana austriaca di Tozze. Vìsita bagagli. Poco dopo la valle si allarga, ed assumo il nome di 1 "alsiajana. [ l'issa ó celebro per i suoi stabilimenti di bagni, stazioni alpine, rovine

Valsugana, a des. quelli tra Brenta ed Avisio. Dopo il Kni. 43 da Trento si lascia a des. Osi*KnA letto (ni. 347). Seguono 1 sulla postalo lo ustorie dette alla Priva a Barrica fa e Seconda Barricala : si lascia a des. il Castello Ivano; dopo il quale è la Terza Barricata. [ Di qui si stacca a des. la strada elio in 20 in.In. va a Striano, donde la carrozzabile continua per Tesino |, in questo punto la Valsugana raggiunge hi sus. massima larghezza. Segue (Km. 37 eia Trento)

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pro vincia di Vicenza, sul confine. Passato il ponte sul Ceggio, ci si presentano Borgo e Roncegno. Si lascia a des, la strada per Tel ve e si arriva (Km. 20 dal confi, ne, 53 da Lassano, 35 da Trento) a Borgo di Vai, sugala, (m. 395), capoluogo della valle, fabbricato sulle due rive del Brenta, in uno dei punti più stretti della valle, fra il Rocchetta (m. 715) a 8, ed il Ciolino (m. 880) a N, coronato dalle rovine dei castelli di Telvana e Tre Corni o S, Pietro, (àliìkkghi: Croce Bianca, Alla

Castelnovo (m. 393), donde si stacca a des, altra strada per Se tirelle, Striglio, Tesino, Sempre pili bello si presen ta il Castello di Telvana, che domi ria Borgo, e più in alto, sul cocuzzolo isolato del Ccolina, il Ca rtello Tre Corni . A mezza costa del Ceolina sono le case dette Le Fratte, ove cominciò il combattimento dei 23 Luglio 1800 fra Italiani ed Austriaci. A des. sopra Tel ve è, fra bosco, il Castellai to ; e su a sin, giganteggia la Cima Dmiiei (rn. 2341), il punto più alto della

Valmgana; trattorie, Al Leone, Alla Vittoria, Al Gallo, Alla Posta, — Omnibus; Par tono giornalmente dalla trattoria Alla Posta 4 corse per Trento (4, 4 l / 2 , Il */ 9 ani. c 2 poin, — Dalla Valsi/- f/ana tutto l’anno a mezzogiorno altra corsa per Trento, ed una allo 8 ani. nei mesi da Aprile a Novembre. ■—■ Ogni giorno duo corse per Primolano ed una per Striglio- Tesino). E interessante la chiesa parrocchiale; bella vista da quella dei Francescani, |'l)a Borgo a Ronckgno V* ora di carrozza; da Borgo

allo stabilimento alpino di Sella 2 ore di vettura; da Borgo a Striglio Km. 6, donde a Tesino Km. IO; strada carrozzabile. Da Borgo a Cavalese traverso i monti circa 10 ore. — Da Borgo a Levigo Km. 14]. Continuando per la postale, poco dopo il Km. 30 da Trento si lascia a des, la strada per Roncegno, che resta proprio di fianco, colla chiesa in alto, il paese in basso, lo stabilimento nel mezzo. Segue (Km, 58 da Lassano, 6 da Borgo) il

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Nago, Ta ad Arco o di LjOJ Segue Rovereto (Km. 72; m. 190 alla stazione, tu. 214 in Piazza 8. Marco). La citta, ■ capelliogo della Valle La bari ria, è divisa in due dal Leno, che qui sbocca nel- 1'Adige. Disia Km,. 72 (ferrovia) da Verona; Km. 24.8 (ferrovia) da Trento; Km. 29 (ferrovia sino a Morì, e pai tranvia a vaporo) da "Riva; Km. 45 (strila carroz zai« le della Val farsa) da Schio; Km. 28 (strada carreg gi abile e mulattiera per il passo della Borcola) da Ar* siero; da Uecoaro

Mattarello (Km. 87 ; m. 197), all* ingresso della Vaisorda, siamo a Trento (Km. 95; m. 195), capitale del Trentino, allo sbocco del Fersina nell 1 Adige. — Disi,a da Rovereto ‘Km. 24.8, Ala 43, Verona, 95 di, ferrovia; da S. Michele 16, Egna31, Bolzano 54, Brennero 145, Innshruck 183 di ferrovia; da Pergino Km. 12, Lcvico 21, Roncegno 32, Borgo di Val, suga, na 34, Confine Italiano 55, Bus sano 88 ilii.strada postale; Sarche Km. 26, Riva 42 di

, Dose no già dei Castel barco, ora di proprietà dei conti Trapp. (Battaglie a Calliano : IO 1 Agosto 1487 tra i. Veneziani condotti da Roberto da Sansevorino, elio vi perdette la pugna o la vita, o lo truppe »li Udalrico 111, vescovo di Trento ; 5 Settembre 1796 Austriaci vinti dal Bon a parte ; 0 o 7 Novembre 1796 Austriaci del Da- vidovicli c Francesi del Vmihois, elio si ritirò; 26 Ot tobre 1813 Italo-Francesi condotti dal Giflcnga costretto a ritirarsi dagli Austriaci dei Fonner). Dopo

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, ora sede della Cassa di Risparmio, uno dei più belli di Trento), continuando por Via Lunga e poi per Via S. Marco, giun giamo al Castello del Buon Consiglio, che sorge sul pendio ad E della città, su un’eminenza che domina la valle, Esso fu sede dei principi vescovi dal sec. XIII ai XIX, 6 sebbene sia ora trasformato in caserma, pure con serva ancora molti resti dell’ antica grandezza. Se dalla stazione giunti in Via Lunga piegheremo invece a des., lasciando a des.il Seminario, ci troveremo tosto

(ni. 1733), c davanti a quelle cime digradano lo pendici delle Maranze, Sui colli più vicini alla città sono sparse le frazioni e villette di Povo e Vi 11 azzano (dove pas serà la progettata ferrovia per la Valsugana). A des. ci resta il Doss eli 8. Rocco, e dietro le spalle, di là dall’Adige, il JJoss Trento (m, 280). Traversando il piazzale, lasciamo a sin, Y Hotel Trento, ed a des. la chiesa e caserma di 8. Lorenzo ; e piegando a des. per un viale d'ippocastani, si giunge tosto sul Ponte

di Via Romana (che cavalca il vecchio letto dell’Adige), sulla sin. del quale si distende, formando un grande arco, buona parte della città dalla Torre Veri© (di sin golare forma cilindrica, e col tetto aguzzo a tegole verdi e gialle, d’effetto strano e pittoresco) c dal Castello a sin., sino alla Torre Vanga (eretta dal P. V. Federico II Vanga, 1207-1218) a des. Così arriveremo alla Via Lunga, che va da sera a mattina. Pieghiamo a sin., e lasciato a sin. il Palazzo Galasso (ora Zambclli, eretto 1581

’ angolo NO della, Piazza del Duomo, si giunge presto

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bosco, con bella vista sulle Giudicarle anteriori, — 4. All’ Orrido di l’onte Ballandolo (a sin. della strada per Trento), tremendo dirupo in mezzo a cui il Sarca s’apre la via. — 5. A Sieri/co (v. p. 79) ed alle vicine cascato di Maina, 0 u gol o Ri bianco ; e ritorno ,o per Premiane e Villa dì Banale, e per Seo. Selenio e Villa. — 6. À Cares o per Carni gladio al piazzale della Croce grandiosa eretta nel 1803, con vista su tutto il RIeggio, Lem aso, Banale. — 7. A Fiavè ed alle sue torbiere

; e ritorno per Dasindo e Foia. — 8. A Tatodo (dalla chiesa bella vista su tutto il Banale), donde, passata la valle, a Borsino, S. Lorenzo ed alle rovine di Castel Mani, donde bella vista. — 9. Delle varie salite alpine la più consigliabile è quella al monto Casale (m. 1020), donde si vedono nove laghi, vallate, innumeri paesi, grandioso anfiteatro alpino. B. Campiglio. Da Trento Km. 73; v. p. 78. — Durante la stagione alpina tre corse gior naliere con comodi omnibus da Trento, e due da Riva-Arco; posto

di coupé fior. 5 11 viaggio con questo omnibus si compie in circa 9 ore. — > Carrozzo speciali per Campiglio li or. 26; con cambiamento di cavalli fior. 30. — Di solito > viaggiatori si fermano a Cornano per la colazione 0 pranzo e cambio di cavalli. Il gruppo dolomitico di Brenta, o quello di tot ialite della Presa nella, sono uniti mediante una larga insel latura prativa, detta -Campo di Carlo Magno (in. 1642; v. p- 82). A d ! ora a 8 di questo, sul versante del

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gemetti); c dalla scalinata bella vista sulle rovine del castello. Prendendo a dea per la Via di mezzo (strettina, tortuosa, selciata, fiancheggiata da case eli due o tre piani), e passando presso la chiesa di 8. 'Giuseppe, si arriva al bel ponte sul Sarca, di là dal quale continua la strada per le Marocche e Trento (v. p. 77). La parte antica della città è accoccolata a sera, mez zodì e mattina del colle del castello, formando come un arco intorno parte più v vi” ad esso; e chi vuol farsi

un'idea della a mattina della ecciti a di ossa, pass arciducale, salga verso N per il Passeggio degli In figo le antiche mura, e presso due torrion i rotondi; arrivato in alto pieghi a dcs. per 1’antica porta che guarda a sera ; e scenda poi alla piazza per la Via Trans far io, ripida, selciata, irregolare, tortuosi 8- 8i ma. con povere case, in ir bassa, pulita e ridente della città si gode uri 68 % parte Lo elei colle o stupendo panorama. E. Ala (v. p. 9). AIliif'gM: ìiéiel Aia, Corona. Cervo

, Trattorìa : Due Colonne , Caffè : ftante, Sartori, lìoschettì. E città if origine romana. Il più antico documento che parli di essa è dell'814. Fu dei vescovi di Trento; e nel 1198 la ebbero in feudo i Castel barco, assieme con Avio, Brentorico, e Mori, cioè i Quattro Vicariati, Nel 1411 passò sotto Venezia, e dipendeva da Rovereto, con cui nel 1509 si diede a Massimiliano d’Austria, ritornò ai Castel barco, che vi ebbero gii un s- gui poi le sorti del resto del dizione sino al 1805 Trentino'. Nel 1640

due profughi genovesi vi portarono l’indu stria della fabbricazione dei velluti, che sali a grande altezza, ma che ora è quasi scomparsa.

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(tu. 1532); e al N di questo, da esso separato dalla "V. di Re gnau a, il Doss di Segonzano (ni. 1540). Il fianco orientale della valle è formato dal lungo dossone della Costai fa (m. 1958), che separa la V. di Pine (Siila) da quella dei Móehoni (Fersina). — Il porfido rosso di cui sono composti questi monti presso 8. Mauro è disposto a strati verticali, che facilmente si sfasciano in lastre, utilizzate non solo nella valle, ma anche a Pòrgine, a Trento, ed ini altri siti, per la copertura delle case

. — La vallo era un tempo imboscata da piante resinose, che lo diedero anche il nome di Pine o Pineta ; ma l’abuso di tagliare senza misericordia le giovani piante, per trasformarlo in pali da vite che valevano pochi soldi, rovinò i boschi, c Eie voli il commercio dei legnami. — L’aria della vallo è molto salubre; cd anche ciò contribuisce a rendere questi luoghi staziono estiva assai cara ai cittadini di Trento; ed assai più lo sarebbe so gli alberghi vi fos sero me radi..— primitivi, la strada mig

valle del Rionegro, che scende ad E di quella del Siila. Celebri sono i cappussi (cavoli capiteci) di Pine, dei quali si fanno i crauti. — La valle ò fiancheggiata da montagne di porfido rosso. Cominciando a S, fra Seregnano c Fornace, sorge il Dos dei Cvz (ni. 938), al quale segue il M. Piano (ni. 907), ed a questo il M.Gorza (tu. 1089), a sera del lago di Lases. Fra questo lago e quello della Serrai a s' innalza il M, Chiara (in. 1201); a N di questo, e ad 0 del lago delle Piazze, il M. Serro

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600 metri sul livello ilei unire. Premiate acque semifer mali, a Ica Un o-bro mo-joda t e : effica cissime nelle malattie della pelle, degli occhi f della- 'vs§eà e nelle nevralgie. Usate come bibita giovano assai nelle malattie derivanti dalle affezioni delle mucose e del ventricolo. Lo Stabilimento, posto nella bella valle del Sarca, in Giu- ■‘dicane, ' dista tre ore da Trento e tre da Riva sul Garda. ."Clima'mitissimo.' Comode passeggiate fra boschi resinosi. Centro ad escursioni alpine

. , -, Clima■ 'saluberrimo. ■ Grandi selve :v di conifere. Soggiorno ■■estivo 'di, primo-, ordina. ' .-.. -Il : . Cfirand' -Motel Borna (già Pangrazzi) e l’Hotel Babbi offrono; ogni--' comfort - Completa. ■ idroterapia.. > . . / 'Da San---Michels - '(seconda 'stazióne, sopra .Trento)., comode MSSSRggeris^- -portan-o' in 7' ore a Babbi. — Farmacia, posta-' telegrafo j.■ U'-' 'Uy-'■ i y ; y. -Apertura-' dal' Giugno- -al -'Settembrot.. y ' /^PM-^iâîsrimà!- ï'ivülgersi a Yalériaào Ytaitìni, proprietario.

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dei vescovi di Trento) comprendono la vallata che a N del lago d’ Uro risale pei* circa Km. 25 il corso del Chiese, c <j nel la parte della valle elei Sarca dalla sorgeri le di rjuestu sino al punto in cui,, uscendo dalla gola presso il paesello detto Le San he, comi ncia a correre per la Vaile del Sarca propriamente detta. — Pai Ponte Caftaro, passati La drone o Dar za, c lasciata, al Dazio, a «Ics. la strada per Storo, giunge a Condilio (v. p. 58); e quindi, lasciato a sin. Cimego, raggi unge

bella cascata, a giti arsi nel Garda). — Uscendo dalla gola la strada (tagliata nella rupe,, e costruita nel 1850) volge a N, passa sotto tre gallerie scavate nella roccia, ed offrendo una vista veramente grandiosa sul lago di Garda e infine lineile' sulla valle inferiore del Sarca, scende a Riva di Trento. Condino-Tionc. (Pulite del GafTaro-Gondino Km. 8.7; Greto 6.5; Roncone fi; l’ione 0 . — Ponte del Caflaro- Tioiie Km. 27.2). — Le Giudicar io (così dette dai giudici che lo governavano in nome

Creto (fraziono della Pieve di Buono, comune com posto delle frazioni di Crei o sulla strada, I*or sul pendio a mattina, Prezzo e Paone sul pendio a sera, il primo sulla des, e I," altro sulla sin. della Val di Paone, per 1% quale scende il Gliicse). — La. postale continua a salire per la valile che si va restringendo ; passa per

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garia, Scanupia e Cornetto, e alcune cime di Val d’Adige. — Sopra lo stabilimento è la Vili a Romane se, c sotto, sulla strada della Canzona, la Vili a Packer, — Verso sera, su Ila strada del Selvut (per Perdine) sono lo due villo di Fiorina Claitser (a des. Pensione Trento) piti ad 0 X Albergo aìV Allegria (di Daniele Oasagraode detto Michelotto), c più in alto la Villa Monte!. Verso mattina, sulla strada del Collo della Guardia, il Vetriolo Vecchio, la casa e trattoria di Alessandro kroner

altre sorgenti, sinora nò esaminato nè usate, cioè i acqua verde a metà costa, e X'acqua delie caldiere ai piedi «LI monte. Oltre le due sorgenti nominate, vi sono nella grotta piti alta ilussi o scoli (detti smyenti capillari) d’usf acqua molto astringente, clic appena si può inghiottire, più ricca di principi co si ituonii die quella della sorgente principale. Queste acque furono analizzate dal farmacista Santoni nel 183(1,, dal prof. Manelti a Trento nel 1858, dal prof. Cimila di Torino nel 1880

; ai.djU e ritorno 1 lìor. 3. Le sorbenti principali del Vetriolo sono cine, e nascono da duo grot to di cui min, la piu alta (ni. 1490) è detta Caverna del Vetriolo, c la più bassa Caverna .dell* Ocra. Quella della prima grotta c detta acqua forte o serve por bibita (a cucchiai) o por bagni, mentre f altra, piti povera e 1 un po’diversa nei suoi principi costituenti, ò detta leggiera, e si usa solo por bibita. Fra le due grotte è lo stabilimento' alpino del Vetriolo. — Dallo stesso monte sgorgano due

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IY. Bagni c stazioni climatiche. I. VALLI DEL BRENTA E DELL'ASTICO. , A. Lcvico (v. p. 32). Levici» (m.520; da Trento Km.20, da Borgo Km. 14; afa, 7500 compreso aneli e le frazioni di Barca, Cam piello , Quaere, Santa Giuliana, Selva. Municipio (Via Regia,.N. id2). IL RE, Uffici governativi. — Giudizio distrettuale (Via Regia, N. 561); Gon dar moria (Via Regia, N. 135) ; Ufficio delle Imposte. Altri Offici, Società, tee, — Comi tato di cura (Piazza 8. Rocco, N. 506) ; Congregazione di carità

l'elenco sono indicati i prezzi stabiliti per le singole gite. Cavalcature. — Chi vuol avere muli od asini per salire al Vetriolo o per altre gite, si rivolga al direttore interno sig. Achille Dal Lago, Questa amena ed ognor più fiorente borgata è posta nella parto superiore della Valsugana, alle pendici me ridionali della Canzana o del M. Fronte, sopra un leg giero declivio volto a mezzogiorno, e scendente verso la sponda sin. del Brenta, e del laghetto di -Levico, dal quale esce un ramo di esso fiume

. Venendo da Trento, si trovano, prima, sullo stradale, la villa Tonelli-Grandi, e poi il villino Sfinge del prof.

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), Kardaun (allo sboccò' della Eggenithal, che salo verso il passo di Co stalunga; carrozzabile e poi carreggiabile, congiunzione diretta da Bolzano a Vigo di Fassa) si arriva a (Km. 129) Bolzano (m. 268). Da Bolzano a Trento ferrovia (Km. 54) v. p. 12.

SS INXSBRUCK-BRENXERO-TREXm Waidbrnek (m. 463; ab. 130; albergo' Corona), la romana Suòìartone. E punto di partenza per la Vaiìe di Gardena (13 Km. da Waidhruck a 8. Ulrico; omni- bna), donde si può passare nella valle trentina di Fassa, (Da Waidbruck a Pian 6 ore; Plan-Passo di Sella-Cam pi tello ore 4 V 2 ). Contimi anelo per Kastcìruih, Atzieang ('punto di partenza per Bagno Katzcs, Sciser Alpe o Fassa, Schiera), Steg, Blmnau (allo sbocco della Ticr- serthal, su per la finale si va in Fassa

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206 PE10. di Gleck in Ulten, o per il passo di Saent (m. 3018), e lIntere Martelleralpe (in. 1815) a Gond nella valle di Martell; 8 ore. 3. Per (ore 3 ! /g) H Passo dì Cercen (w. 2595), donde si gode una vista grandiosa sui ghiacciai della Val della Mare, e sulla conca di Pelo. Giù, ore 2 ] / 2 , a Cògolo, e quindi 1 ora allo stabilimento di Peio, lasciando su a des, l’omonimo paese. E una traversata stupenda e facile. E. Poro. Dalla .staziono di S. Michele Km. 78* v p. 86. Ai NO di Fucine

. I forestieri vi concorrono, special- mente dal Trentino e dalla provincia di Brescia, — Il villaggio (ab. 500) che dà il nome alla fonte ed alla valle, è 1 ora più in alto (m, 1637), con chiesa interessante del see. XIII, ina senza osteria. La fonte di Peio venne scoperta circa il 1650. L’acqua ferruginosa e gasosa è usata come bibita. È priva di solfato di calce, e si conserva inalterata, limpida, forte, gasosa e sempre dì buon gusto, come alla fonte, anche se trasportata lontana, e dopo molto tempo

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tutti I rifugi della Società d dei quali diremo più avanti. p egli Alpin isti Tridentini, 11 Trentino gode di ur H » i cl i m; ì salubre, e relativamente al I ' altezza del le si n gole locai ità, mite assai, quale si aspetta da vallate elio s parate -a N da alte nate i apro me di mo verso monti. il S, c sono ri Negli anni 1851-1880, , nei paesi nei quali si fecero osservazioni meteorologiche, i seguenti luoghi del Treu- tino ebbero la seguente tempi arai ora in con ti gradi : M '-issiiiia

Minima Media R, Idi chele . . 04 - 12.4 11.7 Trento .... 80 - a 4 12.3 Rovereto . . . 33.9 - 9.0 12.1 Ala . . . , . . 80.6 - 10.9 12.1 Caldomazzo . . 33.- - 13.0 9.0 Cavalese . . . 28.3 - 13.0 7.5 Riva ..... ‘>o f**' €\ lp * i .il 13.- Areo . .... 35.- - 5.8 13.1 Tiene..... 34.1 - 1 2.1 9.7 Pi lì zelo ..... 20.4 - 11.2 —- Male . . . . . 81.2 - 12 ,- 9.7 Pelo.. . . . . . 20.1 - 15.3 4.0 Corredo. . . » 32,- - 14.8 8.5 La neve cade in med.' ia ad j Vrco duo «fiorili dell" anno, a Trento otto giorni

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alla piazza e chiesa di 8. Maria Maggioro, die fu. rifatta dal P. V. 6 cardinale Bernardo desio ( 1514-1539), celebre pere li è in essa venne tenuto (1545-1563) il Concìlio di Trento. A des. della Via Lunga, piu ad E della Via Larga, si staccano la Via del Teatro (Teatro e palazzo Tabarelli), che finisce nella Piazza delle Opere ; la Via S, Pietro (colla chiesa omonima), alla quale segue la Via Macello Vecchio, clic finisce in Piazza delle Erbe (palazzo vesco- cloiicle in Piazza della Posta

(posta e telegrafo). — fondo alla Via Lunga verso 0 è la Piazza della Por fella, donde sì arriva al ponte sull' Adige ed a Piè di Castello, ed alla strada per Buco di Vela o Giudicane (v. p. 72). — A S del Castello s’apre la Porta Aquileia, per la quale si esce nella vasta Piazza, d* Armi ed annesso giardino, dietro cui passa la postalo per la Valsugana ( v. p. 29); a sin. della Via Lunga si diparte la Via del Suffragio, clic continua col Sobborgo di S. Martino (rin novato dopo r incendio elio nel

, e precisamente le vie Roma gnoli, Vannotti, Gazzoletti, Dal Pozzo cd Acconcio nei pressi della stazione — le vìe Rosmini, Prati, Natici, Vit toria attorno al nuovo e grandioso Fabbricato Scola stico —■ le vie Pillati, Bar baco vi, Grazioli ed il giardino Galletti pressò' il nuovo Tribunale, a mattina del q naie sorgono le Caserme Madruzzo. — Dal sobborgo di 8. Croce j>er Via Madruzza si va al Camposanto 9 di architettura classica, con colonnato dorico, c parecchi notevoli monu menti marmorei.

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lift Valle di Renderla propriamente detta comincia a 2 Km. da Tione, al ponte sul Fina le. ÀI Km. 46.5 da Trento è Te rd e sin a (ah. 150), e quindi (Km. 48) Y il la eli Rendena (ali. 450); e poi per Jarrè, Dorè e Vigo si giunge a Pelugo (ab. 380), colla piccola chiesuola di 8. An tonio, coperta di antichi affreschi. Seguono Borzago (ab. 470), all'ingresso doli’ omonima valle, in fondo a cui scorgasi la cima del Care alto; Spiazzo (in. 044), capoluogo della Pieve di Rendena; e (Km. 54) Mortaso

(ah. 670), dove, secondo la tradizione, nel 401 venne lapidato il vescovo di Trento 8. Vigilio. — Per Hirmiho e Cader zone si arriva al ponte che con duce sulla sin. del Sarea; si traversa G instino, e si rag gi unge (Km. 61). Pinzolo (sii. 755; ab. 1500. Alberghi : Hôtel Suc cursale Campiglio; Corona; Aquila Nera; posta o telegrafo), capoluogo «iella Rendena. K nel mezzo di praterie, e fra pendici ornate di gruppi di' noci, castagni, pini: e nella stagione estiva è assai frequentato. A una bella

di Nardi# (m. 019) ; donde : V 4 '«Fora al l*ian di Genova (m. 1037); e di qui, ore 2 . 1 / 2 , al Piano di liùdoie (in. 4599), ove sorge la Casina Bolognini, della Soc, Àlp. Trid .. rinnovata nel 4*888. ramato il Sarca, in 3 ore si salo alla Capanna ukl Manuhon (ut, 2>W), eretta nel 1819 dalla Sezione ili IJpnia del C. A, T. A., pillilo di partenza per le .salile nel Grappo doli' Adamollo. — Dalla capanna alla cima dell’Adamello ( 111 . 3547), f>*7 ore. — Per Val di Geno va si pu" salire anche, 5 ore

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apparizione. Essa si appoggia verso mattina al monte, e conti mia su per esso colla corona de 1 suoi dispersi villini; e sì estendo da N a 8 in direzione della valle. À sera è bagnata dalla riva sin. dell'Adige; ma si estende anche di la da esso col sobborgo di BiedicasteHo, accoccolato ai piedi del Boss Trento. Il duino si spìngeva, alcuni anni or sono, molto più a mattina, facendo una grande svolta, ora chiamata Adige reechio; ma il suo letto venne rettificato, ed i terreni, prima paludosi, ridotti, per

buona parte, a vie fiancheggiate di alberi ed a giardini pubblici, .illuminati la sera splendidamente, come il resto della città, a luce elettrica. Uscendo dalla stazione ferroviaria, ci vediamo da vanti la vasta Piazza della Stazione (sulla quale sor gerà probabilmente nel ].8f)*j il monumentò che i Trentini decisero d’innalzare a .Dante, padre della nostra lingua, ed il cui lavoro fu nel 1802 affidato a Cesare Zoccliij mosso a giardino; la maggior parte della città resta a «Ics., cioè verso

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