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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 83 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
rego lare (già avanti, come vedemmo, ammesso per principio) di ar mare un dato numero di uomini e correre alla difesa della Frov vinola anche fuori della Valle. J Fiemmesi. però non avevano dovere di battersi in campo aperto coli’ inimico, ma solo di te nere le montagne e guardare i passi; .ed erano chiamati' « mili- ziottb>. I Distretti politici della Provincia uniti gli .uni agli altri vennero scompartiti in singoli Reggimenti, o Distretti militari. Furono più volte riorganizzati; fra cui nel

1605, 1647, 1704: l’ultima volta fu il 16 giugno 1716. — Nella Ordinazione del 1704 tutta la Provincia venne divisa m 18 Distretti « ciascun dei quali doveva avere un Capitano con due aggiunti. La Co munità di Fiemme andava unita al terzo Distretto, cioè a quello dell’Adige inferiore. I fanti di questo distretto assieme con quelli di Burgraf-Ambt e di Bolzano erano destinati a difendere la Venosta e que’contorni, Il luogo della radunanza era Merano. Quando il pericolo minacciava dalla parte

di Trento, concorre vano in questa Città i distretti di Valsugana, Trento, Val-La- garina, Val di Non e di Sole. Se questi distretti non fossero stati sufficienti alla difesa, dovevano concorrere altri distretti : 1 più vicini. Il terzo Distretto consisteva nei Territori di Enn- Caldif con 107 3 V uomini su 10.1000, con 160 Vie su 15.000, con 214 Vi su 20,000; di Cor tazza con 38 Vsj 57 3 / 16 , 76 Vi no mini; di Tremen con 19, 28 Va>-38 uomini; di Salomo con 34 Vs» 52Vi6» 693/4 uomini; di Königsberg

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 82 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
— 84 == Scoppiata noti' anno 1508 nuovamente la guerra fra Mas similiano e la Republica'di Venezia, nella'dieta provinciale te nuta in detto anno a Bolzano, in cui si determinò la tangente di armati e dì danaro che la Provincia ed i suoi Distretti do vevano contribuire alla comune difesa, venne contemplata an che là nostra Valle; e si stabilì che essa, come gli altri distretti sui confini della Republica, ritenesse la propria tangente d’ar mati nel proprio seno alla difesa dei confini, e a tal

presa unilateralmente dalla Dieta ed imposta così ai Fiemmazzi Venne' a stabilire il principio che essi fossero obbligati e non liberi a prender le,armi al -cenno del Vescovo o del Conte alla difesa del Principato o della Provincia; e fu un nuovo strappo alle libertà ed ai . privilegi dei Valligiani. — Non era però ornai più il tempo, nè convenienza voleva che si mettessero in campo contrarie ragioni; e si misero con animo generoso alla difesa della patria. Corsero ai passi di S. Pellegrino e della

uopo le fu rilasciata la tangente in denaro 1 ). I Fiemmesi in forza dei Pàtti-Gebardini come noli erano tenuti a colte di nessuna spe cie, e meno che a tutto a colte militari, tantomeno erano te ntiti a prender le armi pel Principato o per la Provincia del Tirolo; Essi non avevano che a pensar liberamente alla difesa delle 'proprie are e fochi. Or bene la disposizione chetale del 1508 : che i Fiemmesi difendessero i propri confini corrispon deva in fatto al bisogno ed al sentimento loro, tuttavia

Vallazza che menano direttamente da Canal d’Àgordo in Flemme, e, 'trovatili di già occupati dal nemico, li conquistarono entrambi; e non contenti di ciò sì spinsero fino a Cadorre cingendo d’assedio questa piazza; ma qui toccarono una sconfìtta, per cui levato l’assedio ritornarono alla difesa dei confini■*). Nel 1511 fra Massimiliano qual Conte del Tirolo da una parte, il Vescovo di Trento e quello di Bressanone ed i quattro Stati provinciali : Prelati, Nobili, Città e Giurisdizioni dall’altra

si venne ad una convenzione conosciuta sotto il nome di «Li bello deWundici » in forza della quale Massimiliano si obbligò di sollevare i Vescovi dalle contribuzioni o steore che dove- 2) Vaozetta n,° 66. -) Sammler 111/ 94. — Vanzetta n.° 66.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 32 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
. Questa è una semplice supposizione, e per tale io 1’ ho data e la dò, lasciando ciascuno libero di pensare al proposito quello che gli pare più giusto. Del resto non sono questi particolari che alterino menomamente le conseguenze della campagna, che furono la istituzione della provincia retica, che, come ho più volte ripetuto, si stendeva dalla Chiusa di Bressanone al Danubio. Anche dopo la guerra retica il Tirolo fece parte di un corpo politico-amministrativo, differente dal Trentino, poiché quello

era aggregato alla nuova provincia, questo ri mase ancor sempre unito all’Italia. Trento, ascritto alla tribù Papiria y e riconosciuto da tutti gli scrittori antichi come città d’I talia, andò prendendo sempre maggiore im portanza, di modo che Claudio, aggiudicando alla sua pertica gli Ansimi, i Tul bassi ed i Sinduni, cioè gli abitatori, delle valli di Uon, di Sole e di Renclena, lo chiamò splendido municipio . All’epoca degli Anto nini ottenne il titolo onorifico di coloma. ebbe cittadini

. I 5 una da Or uso stesso, 1’ altra da un suo luogotenente, poiché se, come si preferisce supporre, Diuso avesse con tutto il suo esercito percorso solo la valle della Veno sta, si sarebbe trovato alle spalle I bellicosi Genaunì e Bienni del Tirolo, Io invece sup posi che, mentre un luogotenente operava nella Venosta e passava il Finstermiinz, Dru se stesso costeggiasse l’Eisack, e, passato il Brenner, battesse i Breuni ed i Geoauni, Oltre le già esposte, le ragioni che mi indussero a proporre

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 84 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
nelle sostanze e nella vita. — Beve essere stata tuttavia .cosa di poco momento e passeggera, poiché nell’opportunità della Dieta convocata in Innsbruck nel giugno 1525 per ovviare ai torbidi scoppiati nella Provincia, i delegati fìemmesi, che in via eccezionale avean potuto intervenire alla Dieta, si schiera rono dalla parte dei Rappresentanti.della città di Trento ben affetta al Vescovo ed al buon ordine; ed i Commissari vescovili dichiararono « quod illi (delegati) de Valle Flemmarum discrete

volontà, e non per obbligo ; quindi non essere una tal prestazione da te nersi ad esempio e consuetudine 4 ) ». 9 MSB. della Bìbl. Civ. di Trento. 2 ) Arch. Treni, fase. I. a. 1890. Nel Ferdinandeo di Innsbruck conservali si 7 lettere originali (1537- 1539) di Bernardo concernenti il instauro del palazzo ve se. in Cavalese. *) Vanzetta. n.° 68: «Eccezioni della Comunità» p. 101.

-1539). Sotto di lui pelle dottrine di Lutero e dei Riformatori scoppiò nella Germania e nel Trentino la così detta guerra dei contadini. I nostri cronisti dicono che Flemme si sia in essa tenuta quieta, pure qualche moto avvenne anche quivi, come risulta da copia di una lettera conservata nelFÀrch. della Comunità, colla qual lettera il Luogotenente Vescovile della Valle in data 17 maggio 1525 scusavasi presso del suo Signore di non aver soppressi i- tumulti nativi; e ciò per non pregiu dicarsi

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 13 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
intendeva parlare di quei Reti, non ancora romanizzati, e che vennero a far parte della provincia rètina, cioè dell’attuale Tirolo dalla Chiusa di Bressanone fino al Brenner, e degli abitatori dell’Engadina, la loro fisonomia etnica era così affievolita, che lo stesso au tore dice che più. nessuna traccia conserva vano dell* antica coltura, tranne la lingua, ed a neh'essa molto corrotta. Anche Plinio {III, 20, 24) e Giustino (XX, 5) ritengono i Reti come Etruschi, ma quivi rifuggitisi, sotto

, che ivi aveano sede, Giustino invece ascrive ai Galli Cenemani la fondazione di Verona e di Trento, onde pare che anche il commentatore di Trago riguardasse come Reti solo i Grigioni e gli abitatori del ver sante meridionale delle Alpi sopra a Trento. Strabono infine parla di nazionalità re tica (IV. 7, 206) indipendentemente da re lazioni con altri popoli, ed è alla naziona lità e non a combinazioni politiche che egli ha riguardo, dove dice (IV. 206) che i Breuni ed i Genauni, che abitavan

l’attuale Tirolo al di là dal Brenner, non sono più Reti, ma Illirici, poiché, sotto l’aspetto poli tico, a’ suoi tempi la provincia retica si stendeva dalla Chiusa di Bressanone al Danu bio, e dove afferma (VI, 1, 292) che i Reti ed i Narici occupavano le sommità delle Alpi, pro tendendosi anche sui declivi meridionali, in modo da confinare i primi cogli Insubri, i . secondi coi Carni e colla regione aquiieiese, evidentemente si riferisce ai Reti occiden tali, che, oltre al cantone dei Grigioni

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 25 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
Non posso a meno di esprìmere Ja mia gratitudine al d.r Stolz, il quale mi ritiene meritevole della riconoscenza dei dotti, per chè, utilizzando con pazienza e cura il ma teriale della letteratura antica e moderna, ho presentato una esposizione organica dì tutte le antiche vicende delle nostre regioni. Però come mi accusava di chauvinismo nella parte etnografica, mi appunta pure di aver lasciato troppo correre la fantasia nel completare qua e là le scarse notizie lascia teci dagli antichi, per

quel che riguarda la parte romana della nostra storia. Il d.r Mayr, che non ha letto il mio libro, ma lo conosce solo per la trafila della breve recensione del d.r Stolz, con maggiore generosità e magnanimità, in quella vele nosa nota dianzi citata, dice senz’altro che è tutto inventato e falsificato quanto io scrissi, senza però accorgersi che quello stesso riassunto che egli fa, attingendolo di se conda mano, delle antiche nostre vicende etnografiche e storiche, non è che il risul tato di quelle

ricerche, alle quali ho sacri ficato un brandello della mia vita, risultato che fu accolto © trasfuso nei dotti suoi con nazionali, ai quali si appoggia, e che solo pel convincimento, guadagnatomi col lungo studio, ho ora lievemente modificato. Ma si capisce: anche le vicende dell'epoca romana del Trentino sono così diverse da quelle del Tirolo, che sarebbe stato pericoloso che al cuno le avesse apprese dal mio libro, onde perchè altri non sia, troppo ingenuamente, tratto in inganno, mi farò a notare

le pa lesi differenze che esistono fra le due parti delia provincia, facendo nel tempo stesso osservare in quali punti e con quale fonda mento io abbia integrato la narrazione de gli antichi.

7
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 9 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
nelle sue singole parti, il libro fu trovato originale e condotto senza preconcetti. Il prof. Guillaume, in D'ancia, prese mi nutamente in esame la parte che riguarda le Alpi francesi, e, con termini certamente superiori al mio merito, avvertì i dotti delle novità da me dimostrate riguardo a quella parte delle Alpi, specialmente a proposito della provincia delle Alpi Atrezziaoe, prima confusa con quella delle Alpi Pennino, e a proposito del regno di Cozio, le cui vicende erano prima oscure e confuse

delle prime vicende storiche di tutte le re gioni italiche del sistema alpino. Natural mente, dovendo occuparmi di località appar tenenti a vari Stati e nel tempo stesso di varia nazionalità, più che mai mi tenni scrupolosamente fermo al mio principio di non allontanarmi dalla più severa ricerca scientifica. Infatti, modestia a parte, il mio libro fu accolto dovunque con molto fa vore; gli stessi principali periodici scientifici della Germania- non mi furono parchi di elogi. Anche esaminato

. Il nostro ve nerando professor comm. Vigilio In ama, Preside dell’Accademia scientifico-letteraria di Milano, con quella dottrina, che lo di stingue, prese in esame la parte che riguarda la regione retica, quindi anche il Trentino ed il Tirolo, e dichiara di dover ripetere per essa le giuste lodi che il Guillaume prodiga al libro per quella, parte che egli ha più da vicino esaminata. Pure 1’ Historisches Iahrbuch della Gorres - Gesellschaft di Mo naco (Voi. XXII, p. 161) si esprime ri guardo a cotesto

mio lavoro in termini tali, da non lasciar dubbio eh'esso accetta senza riserve le mie conclusioni. Nessuno dovrebbe quindi onestamente dubitare che io mi sia lasciato altrimenti trascinare da altri intenti, che non fossero puramente scientifici, anzi conformi agli ul timi risultati della scienza. Ma questo, come al solito, non parve ad Irinsbruck. Il d.r Pr. Stolz, professore in quella i. r. Univer sità, prima in articoli pubblicati nel Bota filr Tirol and Vorarlberg- (20 e 21 settem-

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 93 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
— 95 concorrere con 25 cavalli da Egna al Borghetto; ne fu però rimunerata. «L’anno 1133 si rinovò il fuoco della guerra fra l’Im peratore Carlo VI e la Francia per la succession ordinata dalla Sanzion prammatica. Sebbene questa guerra non giunse a toc care immediatamente la nostra Provincia, ciò non per tanto non mancò di cagionare al nostro Principe, ed anche alla Valle di Flemme diversi fastidii, e delle mosse. — Il Principe dovette pensare a guernire i suoi passi dalla parte d’Italia

, laonde or dinò che si mettessero in piedi le milizie. I difensori di Fiemme dovettero partire nel citato anno e furono diretti in Folgaria, Val di Ledro, Storo, indi stazionate sul Monte-Baldo, Essendo la Comunità sprovista di danaro lo Scario Baldessar Àmploz di Trodena per mantenerli dovette prendere ad imprestito a nome della Comunità. 1000 talleri». L’anno seguente essendo Com missario di guerra G-audenzo' Wolchenstein Trotsburg furono mandati in Fiemme 400 dragoni e soldati d’infanteria, che

. Tuttocchè la Comunità avesse messo in opera molte cautele, il male penetrò anche in Fiemme, ed in Cavalese, Varena, Cacano, Dajano, e nei masi circongiacenti morirono circa 789 capi di bestiame. Solo Tesero e la Vaile di là in dentro se ne preservò a forza di straordinaria vigilanza. L’anno 1135 gli abitanti di Tesero chiusero il loro ponte detto «della Costa» mantenendovi continuamente delle.guardie, che impedissero il passaggio di bestiame, e che visitassero i pas- saggeri, che non portassero carne

infetta. Cosi coll’aiuto del Cielo e per questa cautela si guardò il resto della Valle da tanto disastro. — Questo contagio si sparse di nuovo in Lungadige Fanno 1747, ed i Fiemmesi resi più cauti chiusero per tempo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 11 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
sospirata dal Trentino. Il momento era quindi assai critico per gli avversari della nostra autonomia. Conveniva aguzzare ed avvelenare le armi. Proprio in quel mo mento era a caso uscito alla luce il mio lavoro; per colino d'infamia esso era dedi cato alla città di Trento con affetto di fi glio: a loro giudizio non poteva essere che una machiavellica uscita per infervorare sem pre più gli animi all’attuazione delle nostre giuste aspirazioni. Ma queste non sono che allucinazioni di cervelli

sullodati pro fessori dell' ateneo enspoetano, credo neces sario di esporre brevemente alcune note sui primi abitatori del Trentino e sul periodo della dominazione romana, per le quali i lettori dell' Alto Adige potranno non solo giudicare da sè senza grave difficoltà da che parte stia la ragione, ma altresì avere un chiaro concetto dell’origine della nostra na zionalità. Prima pero di cominciare, mi si permetta di osservare, nell’ intesesse di tutti gli stu diosi del Trentino, che Ti. r. Università

di Innsbruck non solo è sussidiata coi proventi finanziari di tutta la provincia, de’ quali il Trentino offre la parte non minore, ma,ben anco che la medesima università fu arric chita col tondo ricavato dal soppresso con- „ vento italiano di S. Michele. B’ quindi som ma m ente deplorevole che, come per il pas sato, così attualmente essa continui ad es sere, per intenti politici, il covo dei siste matici oppositori e denigratori di ogni nostra produzione artistica e letteraria.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1901
Trentini e Tirolesi : appunti etnografici
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Pagina 23 di 35
Autore: Oberziner, Giovanni Amennone / Giovanni Oberziner
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 32 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Alto Adige
Soggetto: g.Trentino ; s.Irredenta<br>g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 102.164
ID interno: 244104
questa distinzione per il Tiralo, poiché infatti gli ultimi studi etnografici conducono a questa conclusione, che nel suo complesso è ammessa anche da quegli stessi signori, che più aspramente si occupa no dei miei studi. Certamente . gli scrittori romani quando parlano di Reti etruschi, o di Reti fondatori di Trento, Feltro e Vero na, intendono riferirsi all’origine etnografi ca : non così però si deve ritenere di tutta la vasta provincia rctica, istituita da Àugu-

regione, uniforme deve essere stata anche la fisonomia etnica della popolazione; poi ché mano mano che avvenivano varie im migrazioni, i nuovi venuti, se più colti, dopo una seri© di lotte, sottomettevano i meno colti, che venivano privati dei loro beni e poi ammessi nella società come una classe inferiore, come avvenne precisamente nel Lazio, dove i vincitori italici ridussero alla condizione di plebe i vinti indigeni, che così vennero a formar© una sola società coi vin citori, come credo

di aver dimostrato all'e videnza nel mio lavoro sull’ Origine della pìsbe romana. Mi fu anche obbiettato dallTnama, che se i Romani chiamarono col nome comune di Reti tanto gli abitatori del versante set tentrionale, come quelli del versante meri dionale, questo è segno che tutte quelle genti aveano tipo e-carattere etnico eguale, e non si possa quindi fare una netta distin zione etnografica fra quelli che erano a mez zodì e quelli che stavano a settentrione della catena centrale alpina. Mi permetta

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 87 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
— 89 ^ Nel 1587 sì incominciò a registrare i conchiusi della Co munità, por cui da allora in poi si ha la serie non interrotta degli Scari. In sulla fine del 16.° secolo nacquero dei dissapori ira la Comunità e l’Arciprete a motivo che quella pretendeva in tromettersi nelle funzioni religiose, e l’Arciprete mal soffriva che la gregge osasse impor legge al Pastore; finche venute le parti ad un’accomodamento i doveri dell’Arciprete furono espo sti in 38, Capitoli ed inscritti nel Libro delle

Consuetudini 1 ). L’anno 1592 fu dalla Comunità compilato ed aggiùnto alle Consuetudini un regolamento sui boschi. _ Da questo punto fino al 1613 non abbiamo notizie inte ressanti della Valle, se non vogliami dire la comparsa in Cava lese l’anno 1606 di un Capitano con soldati del Reggimento Wiirtemberg, senza che se ne sappia il perchè. Dal 1613 al 1796, L’anno 1613 si compì ed andò in attività la riforma delle leggi consuetudinarie di Fiemme divise in tre libri « del Comune, del ' Civile, e del Criminale

» avendo avuto vigore con qualche aggiunta e piccoli cambiamenti fino al 1807. Nel medesimo anno scoppiò nella Germania la cosi detta guerra dei 30 anni, la quale portò funeste conseguenze anche nella nostra Valle. In vista di essa già l’anno 1615 si distri buirono ai diversi Distretti del Tirolo le armi per le milizie toccandone a Fiemme 200. Non fu duopo tuttavia ai Fiemmesi farne-uso per diversi anni; ma invece essendosi dalla Provincia fatte grosse le spese delia guerra fu chiamata al pagamento

delle medesime anche la nostra Valle. Tentò essa esimersene appog giata Specialmente ai PattLGebardini che le garantivano l’esen- zion da ogni gabella, ma come altre volte aveva dovuto rasse gnarsi ad imposizioni straordinarie, dovette piegarsi anche questa ; e fra gli anni 1632, 1636 e 1637 pagare ragnesi 3200 di capitale e ragnesi 242 per interessi di mora. L’ anno 1633 vennero man dati in Fiemme 40 soldati da mantenersi a spese della Coimi- -) Vanzetta n.° 76.

13
Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 21 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
; Perarolo e Zulano di un doc. del 1188 con Perarolo e Zubiano della medesima Provincia ; tale si è Fraul e Fritti, territorio alpestre della Valle verso Anterivo, con Friuli, dai Tedeschi detto Friaid: Imana loca lità presso Predazzo col Borgo Bellunese bimana, — Simili ana logie trova il Vannetta, dietro i dati del Ducange fra lo sta tuto dei Badarmi e quello di Flemme. « Anche là, dice egli * 2 ), v’era una Comunità a cui erano soggette Regole, ciascuna delle quali eleggeva il proprio giurato

e. le costumanze di Flemme vanno d’accordo nel testificarci una immigrazione in essa Valle di genti novelle in tempi relativa mente recenti, e precisamente di genti italiane. t) Si introdussero ognor nei secoli posteriori dogli individui maschi da paesi italiani, ma questi non possono aver influito gran che sul linguag gio della Valle. 2 ) Osservazioni preliminari N.° 17. 3 ) Voi. Ili p . 88. 4 ) 11 Sammler non ìndica particolari costumanze, nè io sono in grado di farlo se non riferendo'quella dei nostri

ragazzi di girare scampanellando per le piazze la sera della Vigilia di S. Nicolò; e quella di accompagnare i morti alla sepoltura dai prossimi parenti del defunto, e ben mantellati in qualunque stagione; costumanze che trovano riscontro in Canal d’Agordo, come leggasi nell'opuscoletto « Dall’Àgordino eco. » 1858.

14
Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 75 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
un pretesto di intromettersi nelle cose del Principato, ed impadronirsene. Ciò che di fatto fece subito prendendo Trento ed assicurandosi del Principato l'av vocala ed il governo, e costringendo il Vescovo a rìnuoziar glielo. Dopo di che questi dovette esulare per molti anni. Con ciò anche la nostra Valle passò sotto l’alto dominio del Conte; ciò che è con Armato dal fatto che « nella Dieta tenuta l’anno 1407 gli atti furono sottoscritti dai Rappresentanti della Valle .di Flemme, come appunto' da quelli

della Città di Trento, e di Val di Non, e non dal Vescovo, che per altro rappresentava tutto il Principato 1 2 ) ». Federico fulminato dalle censure ecclesiastiche e battuto dai Principi dell’Impero, ai 10 maggio 1418 in Costanza da vanti ad un Concilio Generale dovette piegarsi a prometter la restituzione al Vescovo di Trento dell’usurpatogli dominio : in ispecie delle Valli di Flemme, di Non, di Sole, e delle Terre di Riva, di Ter meno e di Bolzano 3 ); restituzione riguardo a Flemme effettuata

Cappellano «del Vescovo) però eccitò il suo Vicepievano a resi ster « visiliter » contro tale pretesa '). 11 Vescovo Giorgio fattosi esoso ai suoi popoli per le continue gravezze dì cui li andava caricando, i cittadini di Trento, capitanati da Rodolfo Bellenzani, la notte del 4 aprile ,1407 si levarono a sommossa contro del suo governo, e fatto prigioniero il Vescovo'medesimo lo chiusero nella Tor Wanga, Fomentatore di questo moto sedizioso si deve credere sia stato Federico onde aver egli cosi

nel 1420 con decreto speciale di Federico con cui ordinava ai F lem mazzi dì giurar fedeltà al Vescovo 4 ). Così la nostra Valle ritornò al primiero Signore. Morto nell’anno 1419 il Vescovo Giorgio, per brighe del Duca Federico fu eletto a succedergli il Decano della Cattedrale Giovanni di Isnina uomo indegno, che perciò non ottenne la conferma da Roma. Tuttavia amministrò temporalmente il Prin cipato per qualche tempo. Costui colla garanzia del Capitolo 1) Bibl. Muratori. 2) Vanzetta

n,° 61. 3) Die Kirche h, Yigilios I. p. 208. ■'<■) Arch. della Comunità.

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Libri
Anno:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Pagina 122 di 200
Autore: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Luogo: Trento
Editore: Scotoni e Vitti
Descrizione fisica: 200 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.579
ID interno: 330479
, secondo si legge in un elenco dei Pievani di Fassa 1 ). Fra le quali Terre di Fiemme non potea -non essere Moena come la più vicina. Arrogi il titolare della primiera Chiesa di Moena, S. Wol- fango: santo tedesco ; e quello della posteriore S. Vigilio tren tino: ciò che indica un passaggio ecclesiastico di Moena da nesso tedesco alla diocesi italiana, di Trento. *— La prima volta che ■ troviamo Moena ecclesiasticamente unita a Trento è nel 1164 essendo visi in detto anno consacrata da S. Adalpreto

vescovo di Trento la Chiesa di S. Vigilio ; e come parte della Pieve di Cavalese'nel 1267, nel qual anno fra alcuni delegati «prò om nibus hominibus Plebis Fienai » si trova anche uno di Moena. Essa anticamente non faceva neppur parte della Comu nità di Fiemme, come già si disse parlando dei Patti Deh andini. Questi furono stretti fra il Vescovo ed i Flemmesi esistenti fra la Chiusa di Trodena ed il Ponte della Costa;, e come si fa chiaro da essi Patti, furono i Flemmesi in Comunità che li strinsero

qui vocatur 'Adis, usque supra montem Lucca, et » inde ad montem Luceta vocatum, ac inde ad summitatem » Alpium que dividunt Brixinensem et Tarvisianum, et Fel- » trensem Episcopatum, que Lusa nominata sunt », Che è quanto dire che, arrivando i confini della Diocesi di Bressanone fìnò a Predazzo, Moena era in chiù sa in quella Diocesi. Il che sarebbe anche confirmato' dal fatto, se vero, che la Parecchia di Fassa — la quale faceva parte della Diocesi di Bressanone si estendeva su terre di Fiemme

. Ma il Ponte della Costa escludeva Moena essendosi trovato esso su 11’A visio dirimpetto a Predazzo; e se non parte cipò ai Patti non ,può aver appartenuto alla Comunità, poiché 1) Bai'oldi nella « Riva Fedele ».

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