¬Di¬ Felice e Gregorio Fontana : scienziati pomarolesi del secolo XVIII ; notizie biografiche e bibliografiche con lettere inedite, versi, ritratti ed autografi
di Venezia; il Prof. Filippo Salveraglio, Direttore del- l’Universitaria di Pavia; il Sig. Antonio Nicolussi, conservatore della Biblioteca Civica Roveretana, che mi fu largo di signorile gentilézza; il Prof. Cristoforo Adami, dell’Istituto tecnico di Ro vereto, che fornì utilissimi appunti, da lui presi nel passato giugno nella Comunale di Trento; l’Avv.-Zanino Volta, Segretario della R. Università di Pavia; il Cons. Andrea Fasanelli, dell’I. R. Tri bunale di Rovereto; il Sig. Sebastiano Sbranti
grandissimo è il numero delle egregie persone, che Ella dovrà ringraziare per varia cooperazione alla buona riuscita delle onoranze; ma permetta che Le ricordi coloro, che maggior mente contribuirono a rendere meno imperfetta l’opera mia. Sono questi il Sig. Pardo Pardi, impiegato a Firenze, che curò l’esecuzione della fotografia del busto di Felice, trascrisse una serie di documenti in quel regio Archivio di Stato, e fece importanti ricerche in biblioteca; l’Avv. Doti. Enrico Nericci, della Marciana
, R. Impiegato a Pisa, che fece ricerche in quella Biblioteca ; il Sig. Eugenio Bog- giano, del R. Archivio di Stato milanese; il Sig. Giuseppe Bori vi cini, direttore d’ordine del Tribunale di'Rovereto; il Prof. Comm. Enrico H. Giglioli, direttore del Museo creato da Felice Fontana. Favorirono preziose lettere autografe dei Fontana: la Presidenza dell*L R. Accademia degli Agiati, il Sig. Conte Carlo Marzani, direttore della Pretura di Nogaredo, il Sig. Francesco Saverio de Chiusole e la Direzione del Museo
Roveretano. Infine è doveroso che ricordi mio fratello Francesco Saverio, che mi fu di validissimo aiuto per tutto il lavoro, — basti ricor dare la difficile lettura e trascrizione degli autografi di Gregorio; e l’egregio direttore della Ditta stampatrice, Sig. Ugo Grandi, che dedicò alla composizione del manoscritto, consegnato all’ultimo momento, intelligentissime cure. Con pienezza d’ossequio Rovereto, 4 Settembre 1905. Prof. Casimiro Adami.