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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 103 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
— 102 — per bisogni naturali. Colla fine dell’ anno si imposero anche ! registri civili pei nati, morti e matrimoni. 1811 . — In quest’ anno erano Cappellani Don Bortolo Mancabelli e Don Caproni, Giudice di Pace in Riva Andrea Pegoretti e Prefetto del Dipartimento dell’ Alto Adige in Trento il Baron Alessandro Agucchi. — In Gennaio si fece nuova leva militare dei nati nel 1790, e perla prima volta si dovette ammettere 1’ufficio di 8. Gregorio VÌI, perchè severamente vietato dall’ autorità

politica. — In Maggio sortì il decreto, che tutti gli Atti No t a ri 1 i fossero spediti a Trento nell’ Archivio Generale, Ne venne perciò, che essendosi poi nel 1869 prescritta la rin novazione delle Ipoteche, i documenti anteriori al l'undici, a cui non era annessa la dichiarazione, che erano stati in quell’anno presentati e conservati a Trento, non ven nero più accolti, e l’ipoteca andò perduta. — Nell’Agosto l’autorità politica, contro il disposto dello Statuto e l’immemorabile consuetudine

arcliese che vuole 1' amministrazione della Chiesa Collegiata in mano ai Canonici, e quella delle altre sotto la sorveglianza dell’ Arciprete, nominò tre Fabbricieri laici il D.r Carlantonio Marcabruni d’ Arco, il D.r Antonio Aloisi d’ Oltresarca e Vincenzo Boutadi, e quest’ amministrazione affatto secolare fu poi continuata fino al 1866 dopo conchiuso dall’ Austria il concordato colla S. Sede. — Ai 5 Settembre morì il Can. D. Gio. Prati di 57 anni, nomo colto e maestro pubblico. Solo nel 1814 ebbe per

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 114 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
Prelato, il secondo qual deputato della Provincia ai confini del Piroio, il terzo per Arco e Rovereto insieme. — 11 Febbraio. Fu derubato il Monte Santo di Pietà entrando i ladri per la finestra, quantunque ben difesa da ferriata, nella corte a mattina. — 28 detto vi fu un leggiero terremoto. — 17 Aprile. Nell’ occasione delle Negazioni fu bene detta la nuova croce rossa di pietra, procurata dagli abitanti di Vigne al bivio di Romarzollo. Il Cesareo Monastero delle Servite in Reg gio d' Arco venne

113 — 4 detto. Il D.r Giuseppe de Àltliamer è fatto Podestà nominato fra una terna dal Capitano Circolare D.r Riecabona. — 10 detto. Finalmente viene la pioggia dopo quattro mesi di siccità continua. — 23 Dicembre. Morte della Contessa Giovanna figlia del Conte Giambattista e moglie del Conte Francesco Leopoldo. Aveva 88 anni, e fu sepolta con gran solennità il giorno di 8. Stefano. 1818. — 5 Gennaio. L’ Arciprete, il D.r Gregorio Altliamer e Gaetano Marcabruni vanno alla Dieta, il primo' come

ristabilito nel Maggio di quest’ anno a nome dell’ Imperatore Francesco I con dispaccio del Gover natore Conte Bissiligen diretto al P. V. di Trento ai 7 del mese, dopo die 1' Arciprete ed il Municipio lo domandavano e 13 delle antiche Madri s' erano dichiarate disposte, anzi desiderose di rientrare in clausura, e riprendere la vita religiosa. Erano queste: M. Antonia Rosalia d’ Arco — Madda lena Zorzi Angela Sberle — Brigida Reiher — Marianna Mayer — Barbara Pedrotti — Maria Benedetti — Margarita Moron

, Esaminatore Prosinodale e membro dell’ Ordine Prelatizio degli Stari Pro vinciali del Tiralo, ecc. — Essendo stato costituito da S. A. Rev.ma Vescovo di Trento e Principe Mons. Emanuele Maria de’ Conti Thun et Hohenstein con vener. patente 12 8

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 101 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
di Arco ed ivi s’incantarono le canne, la grata di ferro che era nel presbitero della Chiesa, le campane del Monastero, le inferriate delle fenestre, e ciò con un procedere proprio da vandali. Ma portata denunzia contro il Segretario Muni cipale, che assistito da tre gendarmi, sópraintendeva all’asta ei fu chiamato a Trento per discolparsi , e non essendogli riuscito, fu condannato a riparare in propriis il danno ai recato p. e. coll’ estrazione dei cardini dalle porte, coll’ aver rovinato soffitti

ecclesiastica, è stata fatta per 1’annessione al Regno d’Italia, nella quale figurò la splendida illuminazione della piazza. Il nuovo Regno intanto passò all’ incameramento delle R e - galle dei Conti d'Arco e segnatamente delle peschiere, soppresse del tutto la Giudicatura nostra incorporandola a quella dì Riva, unì Arco, Oltresarca e Romarzollo in un sol Comune, i cui primi Rappresentanti furono il D r Giuseppe de Aìthamer Podestà, D.r Carlo Antonio Zorno, D.r Gaetano Marcahruni, Dr Sebastiano degli

Angelini, Sig. Gio. Prati, tutti Sa vii e Sig. Vincenzo Piombazzi secretario. Premesso poi rigoroso inventario, il Sig. Angelini Vice- Prefetto di Riva passò in Ottobre all’ incameramento di tutti i beni dei Frati e delle Monache. Il Podestà di Arco in persona presiedette l’incanto dei mobili, e perfino dei vasi sacri dei poveri Cappuccini, tenuto sulla porta del loro Convento, I mobili dei Zoccolanti alle Grazie furono messi all' asta nel loro Refettorio, 1’ organo disfatto si trasportò nel Municipio

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 105 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
dipartimentali fuggivano sottraendosi da per tutto. Fuggì da Riva anche il Vice-Prefetto Marc’ Antonio Angelini. 8' incominciava poi ad aver gran paura dagli Austriaci, che minacciavano di ritornare. — Intanto si ordinò il Te Deum per il Concordato stipolato o strappato fra Pio VII prigioniere a Fontainebleau e Napoleone I Imperatore dei Francesi e Re d'Italia. — 26 Giugno, fu rimessa nella sua antica osservanza in tutta la Diocesi la festa di 8. Vigilio, essendo levata la differenza di governo; cioè tutta

, Leopoldo Conte d’ Arco e Luigi Marosi conducendoli a Rovereto: in loro luogo crearono Savii il D.r Sebastiano Angelini e il D.r Antonio Alo!si obbligandoli a metter dì nuovo una Guardia civica. Gli ostaggi pochi giorni dopo sono stati rimessi in libertà. Era coraggioso anche il Cap pellano d’ allora D. Antonio Cannellini, che per paura di disgustar i Francesi leggeva la Messa nella Chiesa di 8. Bernardino senza farla suonare, — Un ordine del Signor Riccabona Consigliere anziano della Prefettura

di Trento a nome del Governo Austriaco impone di pagare una quinta rata d’imposta fondaria, do mandata dal Generale Fenuer per il mantenimento delle sue truppe. Continuano poi gli andirivieni di soldati, nuove gravissime requisizioni d’ ogni ben di Dio, e tra il resto di cinquant’ uomini mandati a Seravalle a costruire fortini.

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 81 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
. Ai 18 Settembre 1779 sono stato ordinato sacerdote da Monsignor Crivelli di Trento Vescovo di Sutri e Nepi, che trovavasi in patria nell’ ordinazione che tenne nella chiesa della 8.8 Tri nità per delegazione di 8. A. R.ma Pietro Vigilio; li 19 cele brai la prima Messa nella Chiesa del Carmine a Trento, ai 16 Novembre 1780 sono andato ad Innsbruek d' onde ritor nai ai 18 Luglio 1782. Ai 23 Marzo 1784 sono andato Cappellano a Borgo di Valsugana fino ai 13 Novembre 1786. Ai 15 Marzo 1788 sono venuto Cappellano

Memorie al tempo deir Arciprete Pisani dal 1795 al 1830. Ecco una piccola promemoria di sua mano. — lo Giacomo Luigi Pisoni sono nato (a Madruzzo)Ii IO Novembre 1756, ho perduto mio padre ai 16 Luglio 1765, sono stato cresimato a Trento nella festa di Pentecoste 1766, andai a studiar la Principia a Cavedine sotto 1’ Arciprete I). Romedio Ebli a- vendo per maestro D. Faustino Gottardi fino a Pasqua, poi D. Domenico Ducatti-Faes Ano li 27 Novembre 1769, Sono andato a Trento sotto i Gesuiti

li primi Novembre 1770, maestro della I il P. Giuseppe Rigler, così della XI nel 1771, della IT nel 1772, della V nel 1773 era D. Antonio Poma- rolli, di Rettorica D. Giuseppe Quaresima, di Logica nel 1775 il P. Maurizio dal Borgo Professore, sotto il quale, V anno appresso feci anche la Fisica, in cni ho diffeso le Tesi, e così pure quelle di morale sotto D. Giacomo Tabarelli. Nel dirit to Canonico era Professore D. Antonio A Mulis, per la Dog matica negli anni 1778 e 79 D. Giuseppe Menghini

qui in Arco, ove dopo la morte dell' Arciprete sono stato destinato a succe dergli prendendo possesso nella festa della Natività agli 8 Settembre 1795.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 59 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
al campanile. Diede, ben si può dirlo, nuova vita al capitolo della Collegia ta, e vi mise poi la corona col farlo ammettere nello stato Prelatizio della Provincia, e col procurargli partico lari maggiori distinzioni da Roma. Prevalendosi egli dell’ occasione, che soppressa da Giu seppe II la Prelatura di 8. Michele all’ Adige, restava un posto vacante nel banco prelatizio degli stati, domandava questo per la Collegiata di Arco facendone rissaltare la no biltà, e 1’ antichità per secoli e secoli, provata

con genuini documenti da Ini scoperti. In seguito a ciò l'Imperatore Leopoldo II faceva rilasciare il diploma, che si conserva nell' originale tedesco, e tradotto suona così: —Io Leopoldo Francesco del 8. R, I. Conte Ktinigl, Barone di Ehrenburg etc. etc. faccio palese col presente quale amministratore del supremo Ufficio del Maresciallato della Provincia che avendo la lodevole ed antica Collegiata di Arco nell’ ultimo congresso generale tenutosi in Innsbruck 1' anno 1790 ricercato d’ essere

— 58 — HANC TVRRIM ET MENIAN OPPOSITASQAVE CASVLAS A FVNDAMENT1S ERIGI AEREA VERO FINITIMAS ATTOLLI CAMERARI AC DECORAR! DE SVO CVRAVIT ARCHIPR. DEC, PR, PROV. TYR, PRTNARS. APLVS. EXAM, PROSIN. POPVLO CALCEM, ARENAM ET SAXÀ P. MAXIMAN PARTE, CONFERENTE EREX A. D. MDCCXCrV ARCHIP. XXI AET LXIV. Dal che si vede, che fece gettar le fondamenta della casa rustica colla maestosa porta del cortile, che ha le sue iniziali, e far la camera grande, che ora serve in parte di archivio colle altre due

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 60 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
alla nobile Matricola della Provincia del Tiralo, e precisamente nello stato e grado del Reverendissimo Stato Prelatizio, ed in forza del presente diploma anche dichiarata capace di elezione nelle Adunanze degli Stati in siffatto modo, che Essa da questo punto in avvenire per petuamente goder possa ed usare di tutte quelle libertà e prerogative, che si aspettano al Rmo. Stato Prelatizio del Tirolo. In fede etc. etc, etc. Dato in Innsbruck 10 Gennajo 1792. Leopoldo Conte de Kiinigl. Suo viaggio

— 59 — con suo graziosissimo decreto 28 Ottobre dell’anno scorso, qui partecipato col mezzo del Governo dell’ Austria Superiore, si è dementissimamente degnato di accordare, e dichiararsi, che la predetta Collegiata, seguita che ne sarà la sua im matricolazione, venga ricevuta nello stato prelatizio di questa Provincia, e resa capace di elezione nelle Adunanze degli Stati. Ora in seguito a questa suprema deliberazione la pre detta lodevole Collegiata di Arco venne effettivamente incor porata

a Roma. II Santoni, sacerdote dottissimo, ed insieme di antica fede, era stato sempre divinissimo della Chiesa e di Roma. Ora nella sua tarda età, e prima di chiudere gli occhi al mondo, bramava di vedere quella santa Città e gettarsi per sonalmente a’ piedi del Vicario di N. 8. Gesù Cristo in terra a riceverne la Benedizione per se, e per i suoi cari Archesi. Trovatosi adunque un compagno fedele nell’ intimo ami co Signor Agostino de’ Althamer partiva di qui ai 12 Marzo 1791. Ecco come egli stesso

descrive il suo viaggio nel portafoglio, che tuttora si conserva, e che non manca d’inte resse per le sue particolari notizie di quell’ epoca, tanto àiversa dalla nostra. —- Questa mattina alle ore 7 ho celebrata la 8. Messa, coll’aggiunta della Colletta : prò Peregrinantibus, tanto P er me quanto perii Nob. Sig. Agostino Althamer socio; in fine data sì a lui che a me la Benedizione in Àbitu Peregrini conforme al Rituale : come a quelli, che avendo già 1 nostri ricapiti da 8. A. R. e molto anche

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 16 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
6. Un 1 "opera stampata nel 1792 dalla stessa tipografia avente il titolo: Riflessioni critiche di Giovanni Frein de Tramblai sopra le lettere di Francesco Yergas intorno al Concilio di Trento, diret te alle difese di questo sacro Concilio, dal Yergas em piamente aggredito, nella quale si mostra egli uomo versatissimo in tutta la storia antica e recente della Chiesa cattolica. 7. Altro lavoro di- enorme fatica intraprese il Santoni per il bene della sua patria e fu il riordinamento dell’Ar

il somministrare la carta occorrente, e per economia ne proibì la continuazione. 8. Un’ altra dotta ed ingegnosa opera lasciò 1’ Arciprete Santoni soltanto manoscritta, della quale trovo anzi che due soli manoscritti si conservano; uno nella famiglia Dipauli di Treuhaim ora nel Ferdinandeuin di Imisbruck e 1’ altro nella famiglia del fu Consigliere aulico Dottor Antonio de Mazzetti, forse ora nella biblioteca di Trento, avente per titolo: Con futazione del diritto universale preteso da Ve rona sopra il Benaco

della Chiesa di Trento, principato del- l’Impero e il territorio dinastiale dei Conti di Arco. La que stione diede origine ad alcune dotte scritture dettate dal se natore Tamburini di Mantova e dal Conte Cristani governa-

et dimostrazione dell’im perio che hanno sopra di lui 1’ angustissima casa d’Austria e l’illustre Chiesa di Trento: L’occasione di tale scrittura fu la seguente: Nel congresso che dall’an no 1750 al 1755 si tenne prima in Rovereto poi in Mantova fra commissari austriaci e veneziani per regolare amichevol mente i confini dei due Stati gravissime difficoltà insorsero nel fissarli sul lago di Garda. La repubblica di Venezia voleva tutto il lago per se, l’Austria pretendeva almeno quel tanto che bagnava il suolo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 112 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
all' Augusto Nostro Imperatore grandi piaghe da rimarginare, e molto meno ciò può cadere in dubbio ad ogni buon Tirolese, che fu anche troppo testimonio di vista e di fatto. Non può nemmeno cadere in dubbio ad ogni giusto e riflessivo pensatore ed estimatore dei fatti, che la sempre fedele a tutte prove ed attaccatissima nostra Provincia non desideri e voglia concorrervi in modo, costituzionale con tutte le sue forze, e si compiace e si conforta nella ferma speranza, che S. M. I. E. nella

perspicua sua mente e nella tenerezza del suo cuore paterno sia di tutto ciò già persuaso. Ma non può nemmeno ignorarsi in quali angustie e strettezze si trovi attualmente questa fedelissima e per tante fatalissime combinazioni disgraziatissima nostra Provincia, senza cassa, senza modi-e nel languore dì popoli, che peri scono di fame. Il depauperamento e lo spoglio subito a varie riprese per tanti anni ed i sacrifici fatti agl’ imperiosi bisogni del momento non lasciano più i mezzi di provvedersi all

' estero dei necessari alimenti portati ad un prezzo esorbitante per una fatalità, che per intiero non si sa concepire; quando l’in clemenza delle stagioni ha defraudate le fatiche ed i sudori del più laborioso agricoltore, annientate le speranze dei pos sidenti, quando 1’ inverno s’è reso padrone della primavera, e 1’ estate fu soppiantata da un autunno antecipato, piovoso, raddoppiato. Sarà però anche vero che non seni per imbres nubibus hi s pi do s manant in agros,.che il cielo non si mostrerà

sempre irato, ma che se piace alla divina cle menza, si organizzeranno e si abboneranno le stagioni, si fe conderanno di nuovo le campagne, li frutti delle quali, oltre il vitto strettamente economico della necessità passato in abito, ci porgeranno successivamente e gradatamente da con correre con ogni premura anche ai bisogni dello Stato, Che però si depositino questi sinceri, figliali, divotissimi sentimenti nell’ ampiezza, della sovrana clemenza e nella pie nezza dei paterni affetti

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 166 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
Arcliesi nominavano D. Tom ma si no per distinguerlo da D. Scarpa. — 18 Ottobre, Mons. Freìnadimetz di Rovereto Canonico Arcidiacono della Cattedrale e già Vicario Generale celebratissimo della Diocesi venuto, come soleva di frequente, nella Canonica Arci pretale per 1’ amicizia che aveva con Dall’ Armi, e in quest’ anno per ristabilirsi, il giorno seguente fu colpito da apoplessia, e morì ai 20 di sera. L’ obito ai 23 è stato fatto dal Decano del Capitolo di Trento Mons. Fronchet.ti ■ per invito dell

— 165 — seppe clie con editto del Capitanato Distrettuale dj Trento, in data 4 Novembre 1859 venivano richiamati ad entrare nella Monarchia nel termine perentorio di tre mesi. Fecero la campagna del 1860 i seguenti archesi: Oreste Baratieri, Faes, Àless. Giuliani, Luigi Marcobrunj, Giov. Meneguzzi, Leopoldo Meneguzzi, Angelo Negri, Ànt Negri Gius. Negri, Luigi Pernici, Todeschmi, Francesco Zambra. 1860. — Pei IO Luglio è arrivato il nuovo Primissario- Catechista D. Tommaso Cooli, che gli

schiacciati e morti Turrini Paolo e Cannellini Franco. 1861. — Ài 24 Febbrajo morì la Contessa Sofia ved. fu Conte Leopoldo di 59 anni, sorella del Conte Guidobaldo Thun di Trento ; ed ai 13 Marzo Bortolo Marcabruni. La vedova poi Giuseppina de Prati sposava il Sig. D.r Prospero Marchetti. Si rese benemerito per aver donate le sue più belle chiusure fra la Collegiata e le Monache al pubblico Ardisse. — Ai 20 Ottobre nell’ età di soli 40 anni morì la Con tessa Giulia vedova fu Conte Giambattista e nata

Marchesa Callotti di Verona gran benefattrice della Pia Casa di Rico vero in Arco. Imitando le pie disposizioni della cognata Suor Emmanuella, con suo testamento legava all’ Arciprete di Arco per il nuovo istituto della Provvidenza 1' antico e famo-

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 18 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
camino. così anche il Santoni entra in questa famosa contro versia pel luogo indicato dal gran Poeta, e cerca di provare, che tal luogo non è Campione, come molti e tra gli altri i Veneziani opinavano, perchè fino al Dicembre del 1787 la Parochia di Tignale appartenne alla Chiesa di Trento, e però i Vescovi di Trento e Brescia avrebbero dovuto attraversare una. parte della Diocesi dell’ altro per giungere a quel punto, ove uniti insieme potevano benedire; che non si deve inten dere nemeno l’isola

per sa Ivi s. Oi questa clausola, a bella posta sottaciuta dai Veneziani, distrugge d’un colpo la loro macchina, giacché dal momento che non vuol far danno colla sua concessione a diritti altrui, mostrava e confessava di conoscere e sapere che ve n' erano. In quanto al terzo punto i Veneti si fondavano sopra un testo di Plinio che al Libr. IX parlando della pesca delle anguille dice; Lacus est Italiae Benacus, in Vero- nensi agro, Minciu.m amnem transmittens. Il San toni si sforza di provare

il sicuro dominio, che ah antico la Chiesa di Trento, ed ì Conti d’Arco, dopo che ottennero il fendo di Penede, ebbero sempre sulla parte superiore del Benaco, dominio riconosciuto dallo stesso Imperatore Arrigo con Diploma del 1018. Siccome poi i Veneziani citavano anche Dante canto XX Infer, Suso in Italia bella giace un laco Appiè dell’ Alpe, che serra Lamagna Sovra Tiralli, ed ha nome Benaco Luogo è nel mezzo, là dove il Trentino Pastore, e quel di Brescia e '1 Veronese Segnar potria, se fesse quel

Lecchi, o dei Frati, o Peschiera, nè il Prato della fame, come altri opinarono adducendo in prova qualche commentatore; ma sostiene con qualche altro antico 2

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 44 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
— 43 — che inoltre aveva egli perduto il Memoriale a lui presentato, ne formò subito un altro ai primi di settembre, e lo spedì immediatamente all’ Ecc, Dicastero, il che tanto più far do vette, perchè aveva saputo di certo dopo il suo ritorno in Arco, che i Ministri della Disciplina avevano già essi rap presentato a quel supremo Tribunale della Provincia, che era uscito alle stampe un certo qual Catalogo loro ingiurioso, il quale perciò meritava l'attenzione di esso Tribunale, sup plicandolo

perciò a dar ordine, che fosse in quirite contro l’autore, come diffatti un tal ordine pervenne al Commissario d'Arco, il quale prese anche effettivamente le necessarie informazioni, e non mancò neppure di vocalmente esaminar l’Arciprete medesimo. Nel tempo istesso però, non volendo i Ministri della Disciplina esporsi al pericolo di venir colti quai condannevoli colatori della verità, fecero che il Signor Conte rappresentasse al Tribunale col mezzo di una Relazione Commissariale, che egli inquiriva

per rilevare, qual facoltà spettasse alla Disciplina, e quale all’Ospitale d'Arco. § 14 Il memoriale spedito all' Ecc, Governo dall’ Arciprete ai primi di Settembre arrivò a tempo a sventare gli artifici dei Ministri della Disciplina e per far assumere la cognizione della causa da quel Dicastero, come rilevasi dall’ Ordine seguente : — Essendo stato osservato dalla Relazione dell’ Ufficio Commissariale d’Arco, che il Signor Conte Governatore in- quirisca per rilevare qual facoltà propriamente

appartenga alla Disciplina e quale all’Ospedale d’ Arco; così viene ordinato all’Ufficio Commissariale d’Arco a tenore di rescritto gover niate 12 corr. d’inviar tosto a quest'I. R. Ufficio Circolare: 1. Gli atti in quest’affare seguiti colle rispettive pro dotte del Signor Arciprete d’ Arco. 2. Giacché la Confraternita della Disciplina cominciando dall’anno 1778 non ha presentata la resa dei conti, l’Ufficio Commissariale costringerà li Soprastanti della stessa a discol parsi di questa trascnraggine

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Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 95 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
— 94 nuovo, e fu rifusa poi dal CMappani. Pesa 180 pesi, la II pesi 131, sono state rimesse ai 4 di Ottobre in quest’ anno. — 2 Aprile morì Francesco Segalla Notaio Collegiale, custode dell’ Archivio della Giurisdizione e cancellista del Comune, a cui successe in ufficio il Sig.r Carlo Maria Podestà. — Nel Maggio l’Ingegnere circolare Ducati fu qui per aggiustar le pretese di Roraarzollo sulla Fitta, e per i preli minari alla strada nuova delle Marocche. Le tratta tive però intorno a quest

’ ultima andarono in lungo,. e sono state riprese dal Prefetto Agucchi nel 1809. L’ Arciprete Pisoni ed il Municipio di Arco con forti ragioni stavano in vece per la strada tutta sulla sponda sinistra del Sarca, e quasi diretta dalla Moietta sino al di sopra di Yezzano. se guendo le tracci e dell’ antica via romana, più breve, più si cura e più bella, ma sono prevalsi gli intrighi e gli interessi privati. — Ài 21 Giugno Valentino Calza detto Tiraiana, Bor tolo Canevari e Francesco Morandi a forza

di scale e di ponti, mediante tre anelli piantati ossia impiantati nella crona e qualche altra cavicchia di ferro sono andati nella buca della crona in faccia a 8. Apollinare, ove hanno trovata una soffitta sufficientemente conservata e dei carboni. Li 24 con dette soglie si sono calati nella buca di sotto, ove hanno ritrovato qualche vaso di terra, boccale, scodelle con un col tello e sforzina e segnali di qualche antichità e di povera abitazione, benché non resti di ciò alcuna memoria. — 26 Giugno

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 94 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
R.mo Uffo. Fcclae. Tridentinae perpetuala obe- dientiam etsubjeetionem, il Sig. Carlantouio Marca bruni elevò formale protesta, non si sa con qual diritto, come lesiva ai diritti sovrani colla minaccia di portarne denunzia al Governo. — Durante la processione della III di Luglio s’ è rotta la campana maggiore, qualche anno prima male inceppata. — Il mese d’ Agosto di nuovo siccità funesta, e preghiere straordinarie con processione di 8. Innocenza, predica del p. Damaso Cappucc., gran folla

da tutti i vicini paesi, venuti in processione anche dal Yarone; tre giorni dopo si ebbe una pioggia ristoratrice, ma nell’ autunno sottentrò ancor la siccità da non poter seminar le campagne, — Nel Novembre il Conte Bissingen prende possesso del Principato di Trento per 1 Imperatore come Conte del Titolo. 1803 . — Al 1 di Marzo si è pubblicato 1’ editto sovra no 4 Febbraio, col quale i due Principati di Trento e Bres sanone vengono incorporati alla Contea del Tirolo. L’ avveni mento (oh! come cambiano

gli uomini...) qui fu solennizzato con Messa, Te Deum, banda musicale ecc., a Riva con re gatta di barche sul lago, balloni aereostatici ecc. L’ Impera tore sopprime anche la Facoltà legale in Trento, ove insegnava Giovanni Barba covi, fratello del Cancelliere Aulico. — 25 Settembre morì il canonico Seniore Giuseppe Marcabruni di anni 73, sacerdote integerrimo, esatto, indefesso. Questo canonicato non è stato rimpiazzato che undici anni dopo. — Nel Novembre fu riaperta la Dieta, per Arco

e Ro- veredo, Deputato D.r Luigi Marcabruni. 1804 . — Il I Gennaio dopo la messa, dal pulpito si annunciò 1’ editto sovrano 3 Settembre che metteva in vigore il codice penale austriaco in cui viene ripristinata la pena di morte; ed ai 2 di Aprile si intimò al Conte Francesco Leo poldo d’ Arco di dimettersi dall' ufficio di Governatore. — Ai 24 Gennaio si levò il campanone per rifonderlo nella casa fu Chinatti, poi Capretti, ora Tosi alle Garbarle. In quest’ occasione fu levata anche la II detta della città

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 167 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
possesso del V. P. di Trento. 1862 . — Ai 14 Aprile Giovanni Podestà partiva dalla casa paterna in compagnia di Onofrio Giuliani, e due giorni dopo nelle vicinanze di 8. Paolo presso 1’ Adige proditoria mente assassinato, e gettato nel fiume, è stato ritrovato solo ai 25 Maggio presso Salorno. — Ài 27 Giugno, in età di 79 anni mori il M. R. 8ìg. Don Gerardo Benuzzi da 33 anni Canonico in Arco, assai benemerito per aver fatto ristaurare la propria casa canoni cale, sulla porta della quale fece apporre

— 166 — so Giardino dei Conti colla sua carina, torri cella e ser re, vasche di acqua ecc. di pertiche 1410 stimato allora fior. 3014.60; erede poi generale nominava il P. Vescovo di Trento per fondare sotto la presidenza dell’ Arciprete d’ Arco in prò dei tre Comuni di Arco, Oltresarca e Romarzollo una Pia Casa di Ricovero pei poveri vecchi e per zitelle perico late o pericolanti con scuola pratica per povere fanciulle. Aggiungeva pure un vistoso legato a Bolognano, in vista del quale due anni

dopo quel paese potè pur aver finalmente aneli’esso una vera Rspositura. L’ eredità si presentava grande e vistosa assai ,tale era creduta anche dalla benemerita testatrice, ma oltre che era carica da pii legati, come si disse, s’ebbero a scoprire molti impegni di famiglia, e sopra tutto non era stato tenuto cal colo della nuziale sua dote, che premorendo al padre, do veva ritornar alla famiglia. E’ vero, che questa iste ssa poi nel 1898 dai Marchesi Callotti a prezzo di favore venne alle mani

della Provvi denza; ma intanto 1' eredità fatta dal Vescovo, ultimata che n’ ebbe la depurazione a mezzo del Signor Giuseppe Caproni geometra di Massone, restò appena un decimo, cioè poco più di 6 mila fiorini. Questi però servirono ancora come prima pietra fondamento per la bella istituzione della Pia Casa di Ricovero in Arco, che deve riconoscere.la Contessa Giulia per sua Fondatrice. — Ai 26 Giugno nella solennità di 8. Vigilio, Benedetto de Riccabona di Cavalese, già Vescovo di Verona, prendeva

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 169 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
— 168 — Cancelliere dell’ Ordinariato, che si fermò per tutta la setti mana. Erano i primi assalti di quell’ apoplessia, che due anni dopo doveva condurlo all’ eternità, senza poter mai più, non ostante tutte le cure più premurose, riprendere 1’ antico suo vigore. Dopo qualche tempo egli sperava ancora di riaversi a Trento nella quiete della sua famiglia. Ma vedendo che le cose non miglioravano ai 16 Ottobre dell’ anno dopo pre sentava la sua rinuncia all’ Ai’ci pretura di Arco, che

fu ac cettata pei 23 di quel mese nominando l’Ordinariato qual vicario in spiritualibus il Canonico Matteotti e racco mandando alla Pretura di Arco la cura della Prebenda e.le sue temporalità. ÀI suo tempo queste erano andate soggette a molte vicissitu dini specialmente per 1' affrancamento dei livelli e la riluizione delle Decime, come anche per gli anni di grandi economiche strettezze, da cui fu colpito tutto 1' Àrchese. Le entrate erano scarse, la principale dell’ uva tolta per diversi anni affatto

, in modo che per averne un sol grappolo di buona si era co stretti a farla venire da Trento o da più lontano. Una ge nerale miseria in somma, in mezzo alla quale 1’ Arciprete Dall’ Armi per sostenere i suoi figliuoli alla Provvidenza, con servare il decoro di Canonica e non far languire i debitori quasi impotenti fu costretto a consumare tutto il vistoso suo patrimonio di famiglia, raccogliendo però la universali bene dizioni. Si aggiunge, che uomo coni' era di gran mente e di gran pietà, non era forse

il più addattato invece nelle ta cende amministrative, per le quali doveva far uso della fiducia nell’ esperienza di altri, elle più o men bene vi corrisposero. Tanto erano note le strettezze finanziarie, a cui egli era ridotto quando rinunziava all’ Arci pretura, che sebbene dai suoi diligentemente ed amorosamente fornito del necessario, una deputazione dei tre Comuni si sentì in dovere di mani festargli, come era stata fissata la somma di annui 400 fior, per i suoi bisogni. Egli gradiva quei grati

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 106 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
durarono fino al 1850 dal Bevilacqua. — Ai 24 Dom. Vili p. Pent. ancor solenne Te Deum in ringraziamento al Signore, che inspirò all’ Imperatore Francesco I di riunire il Tirolo meridionale col settentrio nale, e formar cosi una sola Provincia. Il Governo Austriaco riconosce, e permette la continuazione della nostra insigne Collegiata. — 14 Agosto, ristabilita coll’ assenso del Governo in tutti i- suoi antichi diritti la Collegiata di Arco, vengono in stallati i tre nuovi Canonici, Marcello Caproni

la disfatta di Napoleone. 11 Cappellano Caproni predicò dopo il Credo e non, come si usava, alla fine della Messa. Dagli Archesi si mostrò insolita letizia, e si fece gran distribuzione di pane ai poveri. — Ai 24 Aprile II a Dom. dopo Pasqua altra gran festa religiosa e civile per la finale disfatta di Napoleone e pel ritorno felicissimo di 8. 8. Pio VII a Roma: grande apparato in Chiesa, ritratto del Som. Pontef. sulle porte di questa e dell’Imperatore sulla facciata del Magistrato,.illuminazione ecc

. — In Luglio si apersero i due fenestroni nel coro della Collegiata per un po' di luce, che erano stati otturati nel 1778 sulla speranza che s' avrebbe lume sufficiente dai due fenestroni laterali affatto contrari alle regole d’ arte, che allora si costruirono. L’ opera delle riaperture è stata fatta da Francesco Righetti detto Zima e suo figlio Giovanni, le pietre furono lavorate dai Bresciani di Vigne , le inferriate da Gio. Zeni, la ramata da Giacomo Fambri, le talare dui Chiaserotti, eie tendine, che

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
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Pagina 200 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
scopo il più affine che mai si possa a quello ori ginariamente stabilito. Nel caso poi, che l'istituto della Provvidenza avesse a cessare, viene riservato a 8. A. il Principe Vescovo di Trento, che sarà prò tempore, il diritto accordatogli dal testamento 30 Agosto 1861 della fu Signora Contessa Giulia d’Àrco , nata Marchesa Cari otti, di disporre come crederà più opportuno a vantaggio dei tre Comuni di Arco, Oltresarca e Romarzollo dello stabile detto il Giardino , con quel testamento legato alla

— 199 — Questo Consiglio sceglie dal proprio seno a maggioranza di voti il proprio Presidente ed un Vice-Presidente. 11 R.rno Arciprete prò tempore, in quanto non risultasse eletto a Presidente del Consiglio, ne sarà Vice-Presidente di diritto. 5. Tale quale ora venne descritto dovrà conservarsi in perpetuo l'istituto della Provvidenza in Arco, e se per ragioni invincibili si dovessero in queste basi fondamentali introdurre dei cambiamenti, ciò si dovrà fare nel minor grado e conser vando uno

Gasa della Provvidenza, anzi più precisamente a senso di quanto fu fra le parti convenuto del relativo capitale di compravendita di austr. fior, sei mila. In conferma di tutte queste deliberazioni e dichiarazioni, fatte e stabilite sempre di comune accordo, e salve tutte le disposizioni generali di legge riguardanti le fondazioni di pubblica beneficenza, seguono le firme degli intervenuti, riser vata al presente Bocum., che viene esteso in triplice origi nale, la superiore approvazione della

competente autorità. Eliodoro Degara Arciprete Endrici Felice Direttore dell' istituto della Provvidenza D.r Prospero Marchetti delegato della città di Arco D.r Giuseppe Àlthamer » » » » » Leopoldo Meneguzzi r del Connine » » Giuseppe Caproni delegato del Comune d' Oltresarca Giuseppe Morandi » » » » Vincenzo Marcabruni » » » Luigi Marcabruni » » » Gregorio Borii » » » di Romarzollo Mancabelli Marco » » » K » Antonio Baroncini » » S » )

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