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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 219 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
propri feudi imperiali. In un documento del 3 aprile 1391 Enrico V di Rottemburgo dichiarava che il Giudizio di Caldaro gli fu ceduto in pegno per 25 anni dal vescovo Alberto di Trento (1363-1390); tale pegno fu trasformato dal vescovo Giorgio in vitalizio a favore del suddetto Enrico e dei suoi figli. 60 Il duca Leopoldo IV nel 1396 riconfermö ad Enrico V i feudi di Laimburg e Castelchiaro. Secondo Stolz di quest'atto si e conservato solo un frammento. 61 Dal momento che il Giudizio di Laimburg era

, oppure il poco capiente mezzo utilizzato per il suo trasporto al castello. 65 Dal 1404 al 1410 un certo cavaliere von Weineck, forse Hans von Weineck, fu incaricato dell’amministrazio- ne di Castelchiaro, Laimburg e Kaldiff. 66 Enrico VI al culmine della potenza della sua casata fu invogliato ad allearsi col vescovo Giorgio di Trento e con una parte della nobiltä tirolese per opporsi al principe regionale Federico IV. Li accumunava in questa impresa il desiderio di indebolire lo strapotere

principesco. Giä nel 1405-1406 la discordia fra Federico e il Rottemburgo indusse il primo ad esonerare il secondo dalla carica di Capitano all'Adige. Dopo una prima riconciliazione nel 1407, in base alla quäle Federico riassunse al suo servizio il Rottemburgo con un compenso annuo di 500 marchi veronesi, Enrico fece causa comune col vescovo Giorgio di Trento. Prima che scoppiasse la rivolta trentina del 1410 il suddetto prelato si rifugiö a Caldaro dal Rottemburgo, il quäle

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 221 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
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Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
l'Ordinamento tirolese. Nel 1447 Caldaro divenne persino sede del vescovo Giorgio Hack. Fin dal tardo Medioevo gli affari delle varie comunitä erano disciplinati dalle cosiddette Regole, che erano una sorta di Regolamento comunale. Le Regole, composte da 100 articoli, che Caldaro si diede nel 1439 si sono conservate fino ai nostri giorni. Esse disciplinavano la manutenzione delle strade, i mestieri e le professioni, il diritto d'abitazione, il servizio antincendio e quello a protezione delle acque

e i messi giudiziari, da qualche anno non venivano piü nominati, come in passato, col loro consenso. Nel 1534 titolari dell'amministrazione di Caldaro erano sempre i Tänzl . M Essi riscuotevano la «Grande Decima» tramite funzionari. Ai Tänzl subentrarono i Liechtensteiner, i quali furono a loro volta amministra- tori di Caldaro dal 1490 al 1624. Intomo al 1577 la grande decima divenne appannaggio del margravio Giorgio Federico di Brandemburgo (1539-1603). In seguito essa passö alle sorelle Maria

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 252 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
a S. Giorgio,versando in compenso metä del formaggio e quattro agnelli. Alla stessa stregua i Fiemmesi con- ducono le loro in quel di Monte per due libbre e quattro agnelli. Anche gli abitanti di Malosco presso Fondo portano le loro pecore a Monte verso pagamento di sei libbre e quattro agnelli». I Nonesi di Fondo erano perciö titolari di diritti di pascolo nella parte settentrionale di Vadena, il comune di Malosco e i Fiemmesi per contro avevano analoghi diritti da Monte fino a Greit. Questi

i Nonesi potevano pascolare le loro pecore su tutti i prati di Vadena di sopra da metä marzo fino a S. Giorgio. 14 Nel 1740 questi diritti di pascolo vennero soppressi ma in luogo di essi i masi di Vadena dovettero per molti anni versare un corrispettivo a quelli di Fondo tramite l'ufficio dell'amministratore di Caldaro. 15 I Fiemmesi arrivavano fin su a Greit. Secondo un contratto di locazione del 1601 il contadino del maso Monte aveva diritto di riscuotere da essi un canone annuo per il pascolo sulle

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