¬L'¬ unità d'Europa: aspetti e problemi nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco dell'età contemporanea : atti del XV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1978
di interessi, le timide combinazioni dei disseccati cervelli diploma- tici, ai quali è affidata la storia presente del regno d 5 Italia? “Come puó l’Italia, "dove il vento salato soffia sino alla cima delle Alpi e sui valichi dell’Appennino sottrarsi al richiamo del mare, al richiamo della potenza e della grandezza“? Espressione, la prosa dannunziana, di uno stato d’animo: ma eco, ad un tempo, sia pur sommaria e approssimativa, di un movimento di pensiero, che si manifesta, con sempre maggior
evidenza, nel secolo. Una specie di “rivolta contro la ragione”, i limiti che impone, la con- cezione della vita che rappresenta. Ripudio della filosofia ufficiale, il positivismo, ultimo germoglio del tronco illuministico. Detronizza- ta, la Dea Ragione, al suo posto, i valori al di fuori e al di sopra della ragione in cui si esprime il nuovo spirito del secolo: la potenza, la vo- lontà, l’azione. Una vera e propria insurrezione filosofica, uno schie- ramento d’avanguardia, in cui si allineano
le nuove dottrine. Nietz- sche, la volontà di potenza di Nietzsche, Bergson, James, Sorel, intui- zionismo, pragmatismo, attivismo. Ripudio della filosofia imperante, nel campo del pensiero. Ripudio dei principii consacrati, nel campo dell’azione. Ripudio di quello che Léon Daudet chiama le stupide XlXe siécle, l’Ottocento democratico, cresciuto all’ombra dei grandi principii dell’ ’89. Ripudio del credo de- mocratico, delle sue premesse teoriche, della sua applicazione pratica. La rivolta contro
la ragione si risolve in rivolta contro la democrazia. Non piu diritti dei popoli, fratellanza delle nazioni, ma la nazione co- me volontà e potenza, come volontà di potenza. Avulsa dalle sue ra- dici democratiche, la nazione non è piu, ormai, che la nazione pura, la nazione assoluta, una realtà a se stante, che non ha altro fine che se stessa. Ripudiata la ragione, ripudiata la democrazia, il concetto di nazione cerca un suo significato, una sua giustificazione al di fuori della ragio- ne e della
democrazia. II nazionalismo francese fa appello alla storia, all’eredità della storia, a quella occulta e possente forza che è la tradi- zione. Maurice Barrés si richiama, m antitesi al cosmopolitismo illu- ministico, all’istinto vitale della nazione, che si esprime nella tradizio- ne. Charles Maurras invoca il ritorno al passato, il ritorno alla conti- nuità storica, all’istinto nazionale incarnato nella monarchia, in quel- la monarchia che aveva dato alla Francia un’anima e un corpo, in quel