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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 49 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
13% della provincia), ma giunge al 40% nei din torni di Bolzano. La ripartizione colturale segna le seguenti oscilla zioni: il 57% di prato permanente nella Venosta ed il 29% di se minativo; viceversa nella zona di Merano dove il meleto specializzato occupa la maggior parte del prato permettendo una discreta valoriz zazione foraggera, l’area prativa scende al 27% ed al 15% a Bolza no; in corrispondenza scema il seminativo che raggiunge appena il 15% a Merano ed il 23% a Bolzano; nella conca

di Bressanone l’esten sione prativa si equilibra con la seminativa, ciò che rispecchia resi stenza della struttura autositica. Di pari passo si svolge la consistenza zootecnica. Sulle zone frut- (1) I comuni aggruppati sono i seguenti: Zona della Venosta: Sluderno, Lasa. Silandro, Laces, Castelbello-Ciardes, Naturno, Plaus, Parcines; Zona di Merano: Lagundo, Merano, Tirolo, Rifilano, Scena, Marfengo, Cermes, Lana, Postai, Gargazzone, Tesimo; Zona di Bolzano: Nalles, Terlano. Appiano, Caldaro, Vadena, Laives

, Bolzano; Zona dell Isarco: Laion, Chiusa, Bressanone, Varna, Quasi identico sviluppo di Bolzano si verifica sui territori dei Comuni vallivi del Man damento di Egna (Salorno, Egna, Termeno. Magre-Cortaccia, Ora, Bronzolo), i quali gravitano dal lato economico più su Bolzano che su Trento, L’intensità frutticola ed il congegno poderale differiscono solo in minima misura dai tipi esistenti nei dintorni di Bolzano. Appartenendo però il mandamento di Egna alla Pro vincia di Trento, credesi opportuno

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 122 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
da Stenico. * EGART. Stabilimento dì bagni situato un miglio sopra Merano all’ingresso della valle Venosta, circolo di Bolzano. Le sorgenti sono quattro : esse conten gono del gas acido carbonico, del solfato di soda, del solfato di magnesia e dell’os sido di ferro. Sono molto fredde, essendo la loro temperatura appena di due gradi al di sopra dello zero. Sembrano esse alimentate dalla fondita delle nevi, perocché cessano di scaturire dal mese di dicembre sino al marzo. Il sito* è ameno e 1’ esposizione

a mezzodì rende la temperatura del luogo dolce e sicura contro l’aria umida che quivi è molto nociva. Vi è una bella casa di ba gni con doeeie e anche bagni a vapore, * EGGENTHAL. Circolo di Bolzano, comune del distretto di Rameici. Abitanti 806, case 100. L’ estimo di questo comune è com preso in quello di Nova tedesca; le case sono seminate al piede del monte che di vide la valle di Fassa da quella di Car dano: i due gruppi principali sono chia mati il villaggio di sopra e il villaggio di sotto

. In quello di sotto v’ è la curazìa filiale della parocchia di Nova tedesca decanato di Bolzano, diocesi di Trento. * EGA A per tedesco Neumark. Circolo dì Bolzano, comune e distretto dello stesso nome. Borgo di 76 case e 820 abitanti, alto dal livello del mare metri 208, situato sull® via imperiale alla sinistra dell’Adige, If. a mezzogiorno da Bolzano, 20 \- la . a s ? llcn trione da Trento. — le,n P i romani si chiamava Endide, in quelli di mezzo Ernia o Ennia, fu ri- stnurnto o rifabbricato

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 143 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
L * LAAS. Circolo di Bolzano, comune äel distretto di Schlanders, Abitanti 1191, case '113, Estimo fior, meran, 85,957 car. 54. Villaggio situato sulla strada imperiale della Val Venosta alla sinistra dell’Adige 3 miglia a ponente da Schlanders, In una piccola valle sul territorio dì questo comune si trova una cava dì marino bianco statuario: è della medesima qua lità di quello di Goeflan e se ne possono ottenere massi convenienti per qualunque lavoro architettonico. Si spedisce ora prin

tedesco Laag. Circolo di Bolzano, comune del distretto di Egna. Abitanti 113, case 12. . Estimo compreso quello dei comuni di Salorno e Caprille fior, meran. 212,077 car. 16, Piccolo villaggio abitato tutto da Ita liani situato 2 miglia a settentrione da Salorno, Espositiva filiale della parocchia e de canato di Salorno. LAIFERS. Circolo di Bolzano, distretto della città dello stesso nome, comune for mato dal villaggio e piccole frazioni di case isolate, fra le quali il casale di San Giacomo

è di maggior importanza. Abitanti 1117, case 110. Estimo fior, meran, 52,617 car. 18, Villaggio situato sulla via imperiale nelle vicinanze di Bolzano, e siccome nello stesso si fa un grosso commercio di le gnami che provengono dai monti vicini, si stabilirono nello stesso molte famiglio italiane, le quali introdussero la coltiva zione dei gelsi e l’industria delle sete, « presentemente tutto ìt territorio è abitato e coltivato da Italiani, Curazia filiale della parocchia e der nato di Bolzano, diocesi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 156 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
.101) MER del [Voce sopra Mezzana G miglia a po nente da Male. MEM)Oi\À, 3Ionte situato fra la valle di .'S'on e quella dell’Adige. Esso ila mi passaggio non molto agevole c serve di comunicazione alia valle di Non per la città di Bolzano ni i villaggi vicini. * MERANO. Circolo di Bolzano, di stretto, comune e città dello stesso nome. Il distretto di Merano confina a setten trione con quello di Passino, ad oriente col distretto di Val Sa mica, a mezzo giorno coi distretti di Karneid e Lana

cent. 23. Il cornane di Merano conta aiutanti 23-13, case 226. Estimo fior, meran. 1,010,532 car. 30, La città di Merano è situata lo miglia a settenLrìouc da Bolzano e giace sulla sinistra dell'Adige ove In valle diverge verso ponente e prende il nome di Val Venosta. Sul pendio de’monti che stanno a settentrione della città sorge il costello del Tìrolo, dal quale presero nome i prin cipi del paese. Siccome però la loro sede principale fu Merano, cosi a questa città appartengono i principi, di cui

non poteva reggersi pei proprj magistrati ina doveva dipendere dal governo del suo vescovo. La tendenza d'ingra»dimei\to di questi conti era sempre diretta verso mezzo giorno, e non lo poteva essere altrove essendo la loro contea verso il setten trione confinata dalle montagne gelate della cateti a delle Alpi. All’opposto il con tado di Bolzano e il principato di Trento stavano loro aperti, ed Arrigo sotto il titolo di avvocato del vescovado di Trento seppe esercitare un potere. Arrigo movi nel

421)2 ed ebbe due figli, Alberto, che fu l'ultimo dei primitivi conti della 'Ve- mista, ed una fanciulla, ch'era promesso sposa di Mahtardo conte di Gorizia, ma che. morì avanti il matrimonio. Alberto. Le prime traccio di questo Alberto le uldtiamo già da un documento del 4491), dal (piale risulta che i conti della Venosta conseguivano m terzo ielle rendile dell« contea di Bolzano mentre- il vescovo di Trento ne percepiva due terzi. Alberto si associò alla sesta crociata, meditata e posta

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 4 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
a quelle trentine e ladine, parlano esclusivamente il tedesco. Non oltre lo sbocco dell'Eisack dunque, per questa valle dell'alto Adige, bisogna cercare ora le tracce ultime della pertinenza delle antiche famiglie e tribù colonizzatrici da Roma mandate nell'Alpe Retica. LA VALLE MEDIA DELL'ADIGE — DA BOLZANO A GALLIANO v E questa, idrograficamente, geograficamente ed anche sotto il rapporto storico ed etnografico, la parte più importante dell'alto Adige compresa negli Stati Austro-Un garici. Per

maggiore facilità e chiarezza descrittiva dovremo dividere questo capitolo in due parti; la prima: l'Adige da Bolzano a Trento; la seconda: l'Adige da Trento a Galliano. 1. — L'Adige da Bolzano a Trento. Questo tratto comprende la parte più vasta ed importante del bacino superiore dell'Adige. Esso riceve le acque defluenti da tre grandissime valli — senza dire delle innumerevoli minori, dirette per la valle Adigina — ognuna delle quali può dirsi un grande bacino idrografico, una regione sotto ogni

di Sole) e dell'Ayisio (valli di Fassa, Fiemme e Cembra) percorrono territori prettamente italiani. E in questo tratto che l'Adige prende il nome italiano ed insieme l'aspetto di grande ed impetuoso fiume, che più non lo abbandona fino al suo sbocco nel mare. Affluenti dì Destra . — Da Bolzano (265 m. sul mare), sotto cui in un largo letto l'Eisack entra nell'Adige, la parte di destra della valle Adigina è formata da una cresta di alte cime, che, tagliate fra aspri e scoscesi burroni, verso la valle

che dal passo della Mendola (1360 ni.) giungono al punto culminante del monte Roen (2115 m.), fino all'imbocco della valle di Non, dalla quale il copioso Noce esce, il maggior tributario dell'Adige a destra. Dopo il monte Roen, la cresta continua scoscesa colle cime: Cimone di Tres, monte Malachino, cima d'Arza, ecc., tutte fra i 1800 ed i 1800 metri, finche sopra il paese di Mezoeorona scende ripida a formare la stretta gola della Rocchetta. In questo tratto, da Bolzano al passo della Rocchetta

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 26 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
dizioni termiche invernali del suo fondo, colla scarsità delle pioggie, ha permesso alla flora del dominio padano di risalire sul fondo di Val d'Adige fino a Bolzano e Merano, e in Val d'Isaxco fin presso . la Chiusa. Si ha qui il Querctis Robur, che presso Bolzano raggiunge i m. 1300 s, m. e insieme al Fraxinus Omm costituisce dei cedui sulle pendici montuose e lungo il corso dell'Adige; vi sono pure esemplari di Tamm communis^ Ruscus aculeatus, Genista virgata, Clematis viticella, ecc

. e nelle zone umide e paludose giuncaie insieme a specie di Salvinia, Vallisneria e la Lemna arrhiza. Fra la flora coltivata la Castanea saliva si spinge fino a ni. 900 s. m. in Val d'Isarco, presso la Fortezza (Franzensfeste), mentre fino a 700 m. si hanno boschi di castagno sopra Bolzano e Merano. 11 gelso, la cui coltura oggi in gran parte abbandonata si spinge poco oltre Bolzano, arriva però in Val d 'Adige e in Val d 'Isarco fin oltre i 750 m. d 'altezza, coincidendo il suo limite all' incirca con

quello della flora cisalpina. Al gelso si aggi unge la vite, la quale nella conca di Bressanone matura l'uva fino a m. 800 s. m. presso Varna (Vahrn) e sull'altipiano di Scàves (Scliabs), e si spinge in Val Venosta, nei pressi di Silandro, verso gli 850 m. Xei dintorni di Merano, di Bolzano, di Oaldaro e d'Egna, oltre estese colture di viti a pergolato, abbiamo ancora il fico, il granato, l'alloro, il mirto, tipici elementi mediterranei, nonché estesi frutteti, molto ben coltivati, ed anche qualche

esemplare di olivo (che però non fruttifica) sulle riparate e tepide costiere di Gries, presso Bolzano. 4. FLORA I'AXXOXICA. — La scarsa piovosità delle valli infe riori dell'Alto Adige, il substrato permeabile dei fondi vallivi, la tem peratura assai elevata estiva delle alte pendici, ha fatto sì che fin entro il dominio della flora subalpina e cisalpina, si conservassero zone d'una flora molto più orientale di tipo xerofìlo, la pannonica, che si considera come relitta dell'ultimo periodo interglaciale

6
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 32 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
, con lingua e diritto latino lino ai sec. xni e xiv. Così nel tratto atesino gli stessi possessi fondiari appartenevano in gran parte ad italiani, che dichiaravano di vivere secundum Curiam romanam, e nella stessa città di Bolzano, durante il sec. xv la maggioranza della popolazione parlava italiano. Fu nei sec. xv i e xyii che ac- . cresciuti di numero e di potenza i coloni tedeschi, per la protezione della Casa d'Asburgo padrona della contea del Tirolo, l'elemento tede sco venne alla riscossa

contro gli italiani ostacolando la cultura e la immigrazione dell'elemento trentino, sopratutto attorno a, Bolzano. Tuttavia, l'importanza dell'elemento italiano tornò ad aumentare nei sec. xvn e xvin per il commercio della seta e l'industria dei tra sporti sulla piazza commerciale di Bolzano, che si regolava comple tamente all' italiana. Anzi durante tutto il periodo della Controriforma, Bolzano sotto l'egida elei vescovi di Trento, divenne un posto avan zato di difesa della romanità e del

di usare nella chiesa la lingua ladina, il ro mancio continuò a parlarsi in parecchi villaggi, fino ai primi del sec. xix. Si comprende, che quando nel 1S10 il Tirolo meridionale venne unito al Kegiio italico, il tratto da Bolzano a Sai orno era ormai in gran parte riguadagnato all'elemento italiano, e tali condizioni rima sero inalterate, anzi migliorarono in tutta la prima metà del sec. xix, per l'insediarsi nella regione di agricoltori trentini della Val di Non, sulle terre abbandonate e paludose

attorno a Bolzano. Ma dopo le guerre dell'Indipendenza italiana i tedeschi vennero alla riscossa coll'aiuto del potere centrale, resero del tutto tedesca la scuola, tolsero l'uso della lingua italiana negli uffici pubblici e nei

7
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1939
Dolomites : Lac de Garde , Merano.- (¬Les¬ Dolomites illustrées ; 1)
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Pagina 14 di 98
Autore: Unione Turistica Alberghiera delle Dolomiti <Bolzano> / ed. par l'Unione Turistica Alberghiera delle Dolomiti
Luogo: Bolzano
Editore: Unione Turistica Alberghiera delle Dolomiti
Descrizione fisica: 31, [64] S. : zahlr. Ill.
Lingua: Französisch
Soggetto: g.Südtirol;f.Führer
Segnatura: I 222.210
ID interno: 378805
. Station de ehem. de fer du Val Venosta, Spondigna est en outre desservi par les lignes de grand tourisme de Bolzano, du Stelvio et du Col de Resia. SOLDA (1.845 m )- — Un des plus hauts villages alpins, situé au pied de l'Ortles, à l'abri des vents. Séjour idéal pour les cures d'air et de soleil. Centre alpin de tout premier ordre, fréquenté par le meilleur public international et sportif. Gare de chemin de fer à Spondigna (20 km.). Promenades jusqu'aux glaciers, et 30 kilomètres de promenades

à travers bois. Excursions, ascensions, guides. Tennis et tous les sports. Services réguliers d'autocars de Spondigna. Point de depart de l'ascension de l'Ortles. Syndicat d'Initiative: 1 Pro Loco » - Solda (Bolzano). TRAFOI (1.570 m.). — Sur la route du Stelvio. Vue splen dide sur les sommets et les glaciers du groupe de l'Ortles. Gare de Spondigna à 15 km. Promenades dans les forèts. Excursions, ascensions, guides. Syndicat d'Initiative: «Pro Loco» - Trafoi (Bolzano). COL STELVIO (2.760 m.). - Point

culminant de la plus intéressante route d'Europe pour automobiles. A 28 km. de la gare de Spondigna. Services réguliers d'autocars dans toutes les directions. Panorama unique. RESIA AL LAGO (1.497 m.). — Charmant petit village, niché au pied d'une colline et au bord du lac du mème nom. Ample panorama. Villégiature d'été et sports d'hiver. Bains, canotage, pèche. Service régulier d'autocars de Bolzano et Malles. La Vallèe de l'Isarco La vallèe de l'Isarco, qui s'étend de Bolzano vers le nord, jusqu'au

Brennero présente les aspects les plus variés, soit par la diversité du paysage, soit par le climat et la végétation. Si de Bolzano on suit la ligne de chemin de fer qui conduit au Brennero, on emprunte tout de suite la vallèe de l'Isarco. La vallèe se rétrécit petit à petit vers Campodazzo, pour s'elargir après Chiusa (embranchement pour le Val Gardena). La vallèe s'évase ensuite en une large conque à la végétation luxuriante,

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Libri
Categoria:
Generale, opere di consultazione , Religione, teologia
Anno:
(1964)
Annuario diocesano : comunità, presbiterio, istituzioni ; 1964
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Pagina 68 di 79
Autore: [Erzdiözese Trient]
Luogo: Trento
Editore: Arcidiocesi
Descrizione fisica: 77 S.
Lingua: Italienisch; Deutsch
Commenti: Nebeneintr. Sachtitel: Annuario diocesano Trento // Catalogus cleri Diocesis Tridentinae // Elenco generale // Catalogus cleri saecularis et regularis Diocesis Tridentini // Catalogus cleri saecularis et regularis Dioecesis Tridentini
Soggetto: g.Trient <Diözese> ; f.Schematismus
Segnatura: II Z 260/1964
ID interno: 483173
(TSCHENGLS) CERMES (TSCHERMS) CERTOSA (KARTHAUS) CHIUSA (KLAUSEN) CiARDES (TSCHARS) COLORANO (GOLDRAIN) COLLEPIETRA ( STEINEGG ) COLMA ( KOLLMAN ) COLOGNA DI GRIES (GLAN1NG) CORNAI ANO (GIRLAN) CORNEDO ( KARNEID) CORONA (GRAUN) CORTACCIA ( KURTATSCH ) CORTINA ALL'ADIGE (KURTINIG) CORVARA DI PASSI RIA (RABENSTEIN) CORZES (KORTSCH) COVELANO ( GÖFLAN ) Bolzano - Bozen Bolzano - Bozen Bolzano - Bozen Bolzano - Bozen Bronzo lo - Branzoll Bronzei© - Branzoll Salome - Salurn Ortisei - St. Ulrich Ortìsei

- St. Ulrich Postal - Burgstall Rifìano - Riffiart Caldaro - Kaltem Bolzano - Bozen Cnmpodazzo - Atzwang Testino - Tisens Cardano - Kardaun Castelrotto - Kastelruth Caldaro - Kaltern Salome - Salurn Oris - Eyrs Cermes - Tscherms Senales/Venosta - Schnals Chiusa - Klausen Stava - Venosta - Stäben Laces - Latsch Prato all'Isarco - Blumau Ponte Gardena - Waidbruck Gries - Bolzano Cornaiane - Girlan Cardano - Kardaun Cortaccia » Kurtatsch Cortaccia - Kurtatsch Magra all'Adige - Margreìd Mos© - Moos/Passeier

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Libri
Anno:
[ca. 1920]
Bolzano-Gries e dintorni
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Pagina 8 di 73
Autore: Jülg, Karl ; / da Carlo Jülg
Luogo: Bolzano
Editore: Ferrari
Lingua: Italienisch
Commenti: ;;;;;;;
Segnatura: I A-4.620
ID interno: 161512
1363 lasciò i suoi beni all^i casa d'Austria, ossia agli As burgo, che vi dominarono colla breve interruzione du rante le guerre napoleoniche al principio del secolo pas sato fino alla pace di San Germano, in base alla quale Bolzano col territorio a Sud del Brennero venne aggre gata al Regno d'Italia li 10 ottobre 1920. La città di Bolzano. Bolzano (Bozen) compresa la guarnigione, conta presentemente circa 30 000 abitanti. Giace a 265 m sopra il livello del mare nell'angolo che forma

il torrente Tal- fer, sprigionantesi dalla Val Sarentina col fiume Isarco, che nasce al passo del Brennero e sbocca un'ora sotto Bol zano nell'Adige, che discende dalla Valle Venosta, Questa felicissima posizione fra tre valli in una fertilissima e fiorente pianura circondata d'una corona d'incantevoli montagne e percorsa da importanti reti ferroviarie e stra dai! fa comprendere che Bolzano presto diventò capo luogo dell'Alto Adige e centro internazionale di tutto il movimento commercile e turistico della

regione. Ne die dero prova le quattro fiere annuali che risalgono al 1202, quando Venezia, la regina del mare, teneva aperte le più lontane vie e mandava le sue merci dell'Oriente al forte suo. deposito di Bolzano a pie delle Alpi. 1 Allora la strada dei portici e la piazza delle frutta nel centro di Bolzano si popolavano di compratori, venditori e venditrici che accorrevano dalle valli laterali nei più bizzarri loro costu mi. Contadini con cappelli piccoli, verdi e rotondi, con giubbe corte, calzoni

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Pagina 169 di 242
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/29(2005)
ID interno: 402742
longobardo da par te dei Franchi (cf. carta II). Riguardo al ruolo che svolgeva l’epoca merovingia per la nostra zona bisogna mettere in rilievo che dal 591 in poi, una parte considerevole dell’ odierna Ladinia dolomitica, almeno 63 la zona isarchese fino a Bolzano e la Val Pusteria, faceva parte del dominio bavaro che però si avvicinava sempre di più al regno franco, cf. C agol 1997, 72: L’influenza franca sul ducato di Baviera è riconoscibile nella presenza dell’istituto comitale [...], che sarebbe

stato adottato almeno dall’ultimo quarto del secolo VII, quando, stando alle notizie fornite da Paolo Diacono [...], un conte bavaro sarebbe stato incaricato del con trollo del castello di Bolzano e dei castelli adiacenti [...]. Per riferimenti all’elemento merovingio nel senso religioso e culturale e le rela tive possibilità d’espansione da nord (cf. carta II), quindi dal dominio franco-ba- varo, rimandiamo a B osl 1976, 173: Cogliamo qui [i.e. con la missione orientale iniziata da Amando] gli

seconda ondata di attività missionarie e all’arrivo dei missionari 63 Al dominio merovingio si aggiunge la parte della Val Venosta che va da Müstair fino ai dintorni di Merano. La zona venosta che rimase sotto il dominio longobardo fino alla conquista carolingia, dunque dal 591 al 774, dovrebbe essere stata quella che si estende da Merano a Bolzano, senza includere Bolzano stessa che costituiva il punto estremo del dominio bavaro-merovingio. Anche i territori a sud e a est di Bolzano come l’odierno

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 177 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
v’ ha che possa ricacciarlo nelle tenebre. Il sole dell’era novella — era di libertà, di pace, di fratellanza fra i 'popoli — è sorto e non saranno i moderni Giosuè della reazione che coi loro inani sforzi potranno fermarlo nel vittorioso ed irrevocabile suo cammino. Bolzano — l’abbiamo già detto — è ancora un lembo di terra italiana che si perde in terra tedesca. Fra i suoi abitanti oggidì, l’elemento tedesco, per molte, ragioni, vi soverchia .l’italiano — che in altri tempi v’era in grande

maggioranza. — Le sue case, i suoi edifici perdono l’impronta del genio e dell’arte' italiana e tendono tutte al gusto tedesco. Anche in questo paese, serrato fra le montagne, il genio gotico comincia a sovrapporsi al genio romano, che s’indebolisce e si perde — come si indeboliscono e si perdono nella lingua i caratteri, le desinenze, le tracce delle origini latine. « Oltre Bolzano, su per il monte che gli sta a tergo, per le valli che gli stanno a fianco ogni traccia d’italianità, di latinità, scompare

— siamo in piena tedescheria. Bolzano sorge in una prominenza formatasi ■ alla confluenza dell’Etsch e dell’Isargo, od Aicha, come dicono i valligiani, fino a Bressanone conservanti ancora nel loro linguaggio nomi, parole e desinenze ladine — od Eysak, come dicono e scrivono i tedeschi veri: e dove l’Adige prende il suo nome italiano — Bolzano è dunque in un punto importantissimo allo sbocco di due grandi vallate, quella dell’Isargo, che porta al Brennero: e la valle Venosta, grandissima

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 69 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
tedesco (Zwölfmalgreien) deriva da dodici nialgherie o malghe sparse su quelle pendici oggi ridenti di vitigni. I dintorni di Bolzano, serviti da varie cremagliere e teleferiche da passeggeri, sono meravigliosi per i panorami eli e vi si godono su una delle più stupende cerchie montane, dalle Dolomiti allo Sciliàr (Schiern), al Cati miccio (Rosengarten), ai Monti dell' Anaunia. Impor tante, anche commercialmente, è la tram via elettrica dell'Altipiano di Renón, aperta nel 1907, che in cremagliera

raggiunge le Ville di Bolzano (Oberbozen m. 1220) da cui si gode un vastissimo pano rama, e da dove si visitano i noti fenomeni d'erosione meteorica detti « piramidi di terra di Bolzano »; la tram via si inoltra poi fino a Col iambo (Klobstein). Un'altra ferrovia economica a. vapore conduce a Caldaro siti colli dell'Oltradige, e di qui una funicolare sale fra il bosco d'abeti al celebre Passo della Méndola, da dove si scende in Val di Non. 2. MERANO. — Questa, bianca e linda città, riparata all'ingiro

zecca ivi esistente, ma l'intedescamento della città, sebbene ritardato Ano al sec. xvr, vi fu più facile e completo che a Bolzano, per l'imposizione dei Conti di Tirolo, di cui Merano fu capitale nel «paese dell'Adige» fino al 3 490, che risiedevano nel celebre vicino castello, e i cui domini, dopo esser passati nel 1253 ai Conti di Gorizia, nel 1303 vennero in possesso degli Asburgo. Oggi Merano è grandemente germanizzata, per essere come Bol zano, stazione dei forestieri d'oltralpe, che vengono

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 67 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
costruita, predomina solo attorno ai eentri maggiori (Bolzano, Merano e Bressanone) oppure verso le località dove si sviluppò l'industria del forestiero, specie nella regione delle dolomiti, essendo invece, nel 1900, intere vallate, come la Venosta, ancora sprovviste di comunicazione telefonica. CITTÀ PRINCIPALI E LORO DINTORNI (T av . XV). La maggiore città. dell'Alto Adige, così per numero d'abitanti che per importanza commerciale e amministrativa è Bolzano, situata nel cuore della regione atesina

, ma altri centri cittadini in via di rapidem sviluppo civile ed economico sono Merano e Bressanone; mentre per situazione ed importanza storica sono notevoli jBrunico, Vipiteno (Sterzing), Dobbiàco, La Chiusa ed altri minori. 1. BOLZANO. — Capoluogo dell'Alto Adige questa bella e ricca città, situata all'incrocio delle principali vie di comunicazione per l'Italia e i paesi transalpini, deve appunto alla sua situazione l'impor tanza e la supremazia che ha sempre avuto nella regione. Costruita sulla

conoide del territorio Tälvera alla confluenza col- l'Isarco (m. 265) entro una delle più soleggiate e meravigliose conche montane verdeggiante di vigne e di frutteti, sede di Capitanato, di Tribunale, di Corte d'Appello, di Camera di Commercio e di nume rose scuole ed istituti, Bolzano contava nel 1910 una popolazione pre sente o di tatto di 2412G ab., fra i quali certo più di 5000 italiani residenti. L'origine latina di questa città, oltre che dai resti romani disot terrati, viene confermata anche

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica , Economia
Anno:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Pagina 138 di 278
Autore: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Luogo: Bolzano
Editore: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Soggetto: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Segnatura: III 100.545/1929
ID interno: 169069
Zootecnica Il patrimonio zootecnico della Provincia di Bolzano consiste in circa 168.000 capi così suddivisi: bovini circa 125.000 capi, equini circa 111.000 capi, suini circa 23.000 capi, ovini circa 6000 capi e caprini circa 2000 capi. Anticamente il tipo principale di bovini della Provincia di Bolzano, era il tipo grigio nelle sue idverse gradazioni, fatta astrazione dal tipo pezzato nei distretti di Bressanone e di Brunico. In seguito come conseguenza degli incroci con bestiame bruno della

riguarda la produzione del lavoro, viene data la preferenza ai buoi di pura razza grigia. In special modo sono ricercati i cosidetti buoi della montagna, pic coli, ma dal petto largo e robustissimi, come vengono di preferenza allevati nella Valle su periore dell'Inn. La grandezza, così pure il peso dei vari tipi dei bovini della razza grigia, variano co me .pure varia il colore del mantello in tutte le sue diverse gradazioni. Caratteristica della Provincia di Bolzano, è la razza bovina della Pusteria

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 172 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
di Trento. Villaggio con curazia filiale della pa recchia e decanato di Cembro. Àhit, 306. PISSAYÀCA, Frazione del comune d| Raviua, distretto di Trento, cìrcolo dello stesso nome, Piccolo Villaggio alla destra deH’Ädige. * PLATT. Circolo di Bolzano, distretto di Passi ri a, comune formato dai villa«'*'-! Platt e Plon e dì varii casali di monte. 0 Abitanti 449, case 94. L' estimo è compreso e complessivo in quello di Passiria. Curazia filiale della parecchia di §. Mar tino, decanato di Passiria, diocesi

di Trento. * PLÀUS. Cìrcolo di Bolzano, comune del distretto dì Merano. Abitanti 200, case 24. Estimo fior, nieran. 43,544, Parecchia dipendente dal decanato di Merano,, diocesi di Trento. PhBV. Frazione del comune di Tione, distretto dello stesso nome, circolo di Roveredo. * PLENÀ1L. Cìrcolo dell’Alta Venosta, connine del distretto di Giacenza. Piccolo villaggio di 45 cose, situato nella Venosta superiore, POCCIII per tedesco BncMioh, Fra zione del comune di Salorno, distretto di Egna , circolo

di Bolzano. POJA, Cìrcolo dì Roveredo, distretto di Stenico, forma un comune colla fra zione di Godenzo, e questa comune è in pari tempo frazione del comune generale . di Loinnso,

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 64 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
— 62 — e il 1867, originariamente ad un solo binario, ora in gran parte rad doppiato. lì. ima delle poclie ferrovie transalpine, clie supera il cri nale a cielo scoperto, con una massima pendenza del 44 °/oo f' ra Colle Isa,reo (Gossensass) e il Brennero. Entro i confini dell'Alto Adige essa non è che un tronco della linea di grande traffico intemazionale: Verona- Ala-Trento-Bolzano-Bressanone-Imisbruck-Kufstein-Mónaco; la linea più diretta che unisce l'Europa centrale con quella meridionale

e della Vienna-Trieste.; inoltre la linea, della Venosta, d'interesse solo locale (Bolzano-Merano-Malles), ma che fu portata a risalire il corso dell'Adige, fin quasi alle sue sorgenti assai di recente (1906), e che acquisterà ili avvenire maggiore importanza, quando sarà reso definitivo il tracciato provvisorio, eseguito durante la guerra odierna, che da Malles attraverso il Passo di Eésia, scende a, Nauders e LAndeck, ad unire la Venosta colla media valle dell'Imi. Dall'esame della carta ferroviaria

, non possiede che la sola linea trasversale della Val Sugana (Trento-Bassano-Venezia). Le ferrovie secondarie dell'Alto Adige, se sono invece numeri camente assai più numerose di quelle del Trentino, non ne hanno però l'importanza, economica. Infatti se si tolgono le linee Bolzano-Oaldaro, Merano-Lana, Bressanone-Vania, Brunìco-Sand e la ferrovia del llenón, iu complesso una rete di non oltre 60 km., le quali servono anche al movimento locale, riunendo i principali centri agricoli ai loro rispet

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 11 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
.no i dialetti ladini. I Longobardi, costituito nel vi e vii secolo il Ducato Trentino, contesero ai Bajuvari il dominio di Bolzano e del Merenese. Il do minio ecclesiastico di Ingenuino (605 d. 0.) vescovo di Sabiona (vesco vato trasportato attorno al mille a Bressanone) si stendeva come oggi fin oltre il Brennero ed era considerato come vescovato italiano. Nel 1027 furono eretti i principati ecclesiastici di Bressanone e di Trento, quest'ultimo considerato come feudo d'Italia, e i suoi con fini

Vene ziani. Nel 1531 al principato ecclesiastico di Trento veniva sottratto il territorio di Bolzano, restando invece la diocesi a.i vecchi limiti, cioè ormai più estesa del principato. Ad ogni modo esso durò, con una certa autonomia, fino al 1802, anno della secolarizzazione dei prin cipati ecclesiastici all' epoca della conquista francese, conservando inalterati i suoi confini fino a Rovere della Luna e lungo lo spar tiacque del Noce e dell'Avisio. Nel 1803 i principati vescovili di Trento

e Bressanone, e con essi tutto l'Alto Adige, perdevano il resto della loro autonomia, per passare sotto il governo dell 'Austria. Dal 1805 al 1S09 furono sotto il dominio bavarese e dal 1810 al 1813 il Trentino fu da Napoleone unito al Regno Italico a costituire il Dipartimento dell'Alto Adige, il quale però, oltre il Trentino, comprendeva solo il territorio di Bol zano, ma non Merano e le valli Venosta e Passiria, perchè il contine tagliava la Val. d'Adige a. mezzo corso fra Bolzano e Merano, stac candosi

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