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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1933
Opere pubbliche : edilizia, idraulica, strade, ferrovie, porti, archeologia ; rassegna mensile illustrata "; An. 3. 1933, n. 6/7)
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Pagina 46 di 172
Descrizione fisica: S. 225 - 374, XIII - XVI : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Öffentliches Gebäude
Segnatura: III A-60
ID interno: 243817
OPFHMi PUBBLICHE 265 Le realizzazioni nella Provincia di Bolzano Achievements in thè Province of Bolzano La provincia di Bolzano venne istituita con R. D. 2 gennaio 1927-V, mentre nel periodo di otto anni dalla storica data di Vittorio Veneto alla fine del 1926 aveva fatto parte della grande provincia della Venezia Tridentina, con capoluogo Trento. L’avulsione del territorio dell’Alto Adige dalla preesistente unità amministrativa arrecò, in un primo tempo, alquanto rammarico ai Trentini, che

, per la lunga tradizione di italianità, fervidamente coltivata nei loro cuori pensosi e raccolti come la cerchia delle loro severe montagne, ambivano all’alto onore di costituire essi la provincia di confine vigi lante al limite sacro del Brennero, verso il quale dalla storica piazza di Trento il grande padre Dante, con antiveggente atteggiamento, protende il braccio quasi a proclamare, come gli fa dire il Pascoli : verso la nostra siepe di granito ... verso la grande Alpe di Dio. con la tua voce

onde tuonò Vlnfevno «DI LÀ C’È VOSTRO, MA DI QUA C’È MIO)). Le necessità della vita amministrativa, a pre scindere da alte esigenze politiche, rendevano però indispensabile il provvedimento, quando si consi deri che, anche così divise, le due provincie redente sono, territorialmente, fra le più estese del Regno. Difatti Bolzano, con i suoi 7334 Kmq. e Trento, con i suoi 6567 Kmq. di superficie, occupano rispet tivamente il quinto e il settimo posto nella serie delle 92 provincie italiane. Il fatto

amministrativo della costituzione del nuovo organismo della provincia di Bolzano ebbe, invero, i suoi pronti eifetti anche nel campo delle opere pubnliche e, si può dire, con la From thè historic date of Vittorio Veneto down to 1926, Bolzano formed part of tbe great Tridentine Venetia province, thè chief town of which was Trent ; but on January 2, 1927-V, it was constituted as separate a province by Royal Decree. The peoplc of Trent were at first somewhat resentfui over thè lo ss of thè Upper Adige territory

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Libri
Categoria:
Generale, opere di consultazione
Anno:
1928
Archivio per l'Alto Adige ; 23. 1928
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Pagina 3 di 17
Luogo: Firenze
Editore: Istituto di Studi per l'Alto Adige
Descrizione fisica: 640 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;f.Zeitschrift<br />g.Alpen ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 206/23
ID interno: 364467
(T £ A \ ' J SOMMARIO DELL'ANNATA XXIII Sen. Ettore Tolomei — I Provvedimenti per V Alto Adige - Dopo un quinquennio (1923-28). - Fatto e non fatto . . Pag. B Dott. Pietro Sklla — La Diocesi di Trento a' tempi di Dante » 51 Möns. Abbiano Eggicr — La stazione romana « Svtblavio » presso Colma » 73 Dott. Giuseppe Geroda — Le medaglie dèi Firmiàn (con tavole) » 93 Sen. Paolo Orsi — Note archeologiche. Da CoUaìbo e da Vadena » 109 Dott. Leo Santifallbr — Gli Archivi della provincia di Bolzano » 115

— La provincia di Bolzano — Il primo prefetto di Bol zano — Le eccessive aggregazioni di Comuni — Il prefetto Marziali — Organizzazione e azione fascista — I Fasci — Un triunvirato fa scista a Bolzano — Il segretario Levoni — Il commissario Giarra- taoa — Orsrani'/.7.aziono sindacale — Legione trentina — L'Opera Bo ncinelli — La Logo d'azione per il confine — I Combattenti — Fe- derzoni al Brennero — TI Monumento della Vittoria — La stampa in Alto Aj'.ìge — Le resistenza — Indiai favorevoli — Alcuni giudizi

■Dott Ciro Andreatta — Bibliografia mineralogica della Ve nezia Tridentina . , » 127 Comunicazioni. ,.....» » 169 Prof. C.' Battisti : ('er la raccolta del materiale toponomastico ve- ìtostano (Camumcaaiove al Congresso di Digione) — Sen. E. T olomei: L'AIto Adige al !. Congresso Internazionale Etrusco di Firenze ( con cartina) — Prof. G. K obbrti : Iscrizione duna cassa nuziale di Badìa. b.ecbnsioni. : » 233 Prof. G. R obkiìti : La sfcaaione preistorica di Coll&lbo, Pubblicazioni riguardanti l'Alto

Aurine — I servizi automobilistici e aerei — Le strade per la penetrasione — 1 corsi d'acqua — Le Poste. 496 V Lingua e cultura- A zionb scolastica : L'assimilazione dell'Alto Adige — 1 problemi dell» scuola e della cultura; Le scuole elemen tari; Le scuole medie; Proteste e scuole clandestino — A zione puh* parathice e paramela : La Società Nazionale Dante Alighieri « il «im bolo di Druso ; L'Opera Nn zi ornilo d'Assistenza all'Italia Redenta — A rtf. : Pittura, seultu-a, architettura: La Mostra

Biennale di Bolzano — Mmica, teatro, costume — S cavi e monumenti — M usei, «ibi iotechr, ar- crnvi — S tudi e pubblicazioni » 513 V). Chiesa: Gli ordini religiosi — La Diocesi di Bressanone — L'inse gnamento della religione » 581 VII. Giustizia: L'unifioazione legislativa—-! magistrati — Gli avvocati — La delinquenza » 608 VIII. Difesa': La Commissiono dei confini — La leva — 1 comandi — Le manovre — L'Aviazione —. La Milizia - 11 Tiro a segno — La Fron tiera — I combattenti — I ricordi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 153 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
, Gavizzuna e Magra». In tutto il decanato vi sono 24 chiese minori e 52 sacerdoti. MALGOLO. Frazione del comune di Salter, distretto di Ci es, circolo di Trento. MALOSCO. Cìrcolo di Trento, distretto di Fondo, forma un comune colla frazione del castello di Malosco. Abitanti 493, case 57. Estimo fior, meran. 24,440 car. 25. Villaggio situato alla sinistra della No vella in vicinanza di Fondo. Il castello di Malosco apparteneva alla famiglia dello stesso nome, dalla quale passò ai conti di Thunn

di Ala, distretto dello stesso nome, circolo di Ro- veredo. MARANO. Frazione del comune d’ise- rn, distretto di Nogaredo, circolo di Ro- veredo. Villaggio di 34 case. MARAZZONE, Frazione del «ornane di Larido, distretto di Stenieo, circolo di Roveredo.. MARCE. Frazione del comune di Ca- vrasto, distretto di Stenieo, circolo di Ro- veredo, MARCE INA. Frazione del comune di Rumo, distretto di Cles. circolo di Trento. Viil aggio con curazia filiale della pa rocchia di Revò, decanato di Cles. MARCO

. Circolo di Rovercdo, comune del distretto della città di Rovercdo. Abitanti 648, case 88. Estimo fior, meran. 42,050 car, 53. Villaggio situato 3 miglia mezzogiorno da Rovercdo con curazia filiale della pa rocchia di Lizzano- Presso questo villaggio sì trova^ un di rupamento grandissimo di monte di orrido aspetto e vuoisi che il poeta Dante pren desse dallo stesso l’idea per descrivere rinfurilo. Il testo di Dante è il seguente: Qual è quella ruina che dal fianco Di qua da Trento l’Adige percosse

97 MAÌX queste ripidi pendici de'monti e mettono fi coltura ogni palmo di suolo, stretti n ciò dalla mancanza del suolo coltivubile. Le coste de’monti rivolte a settentrione sono tutte vestite di selve; il piano della valle è per la maggior parte tenuto a prati irrigabili. Sebbene gli abitanti trag gano dalle selve e dalia pastoreccia una buona rendita, pure i pochi campi colti vati a cercali non basterebbero al man tenimento della numerosa popolazione. Gli uomini emigrano per gran parte

(leU’unno esercitando diversi mestieri e le donne rimangono a casa all’economia domestica ed ai lavori della campagna; essi sono specialmente industriosi nei lavori di bat tirame ; molli fanno gli arrotini, gli spaz zacamini, ecc. Industriosi, economi per eccellenza ed avveduti si formano un pic colo peculio e si danno al commercio. In questa guisa molte famiglie fecero fortuna e si stabilirono in tutti gli Stati d’Italia. E singolare che tutte queste famiglie con servano ancora la loro casa paterna

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Medicina
Anno:
1931
Itinerari dolomitici : guida generale delle stazioni climatiche del Trentino, Alto Adige e Cadore
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Pagina 28 di 133
Luogo: Cortina d'Ampezzo
Editore: Società Automob. Dolomiti
Descrizione fisica: XVI, 114 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol;f.Führer<br>g.Cadore;f.Führer
Segnatura: II 7.558
ID interno: 311718
- Vigolo-Vattaro-Lavarone. Autocorriera per Pergme, via Roma, Hotel Savoia (escluse le domeniche e i festivi). « Trento nostra » : Sede della Pro Loco e ufficio Informazioni, Corso Regina Margherita. Comitato Provinciale Concorso Forestieri : Via Rosmini, 21. Ufficio Viaggi e Turismo C. I. T. : Corso Regina Margherita. Posta e Telegrafi : Ufficio Centrale - piazza Alessandro Vit toria. Ufficio Poste e Telegrafi, via S. Marco. Società Alpinisti Tridentini: (Sez. del C. A. I.) Via Pozzo. Elettromobili

più sicuro dell' arte che i maestri comacini e campionesi praticavano nelle loro costruzioni, (1027) ed anche la chiesa di S. Maria Maggiore, celebre perchè fu sede del Concilio (1545-1563), costi tuisce un beli' esempio costruttivo della rinascenza lombarda. Città, ove il commercio ha sempre avuto un notevole impulso, non ha molte industrie ; ma in questi ultimi anni s'è notato anche in questo campo un notevole risveglio, che consente di bene sperare nelF avvenire. E' sede della Prefettura

, di legioni della Milizia, della Finanza e dei RR. CC. di due reggimenti (fanteria ed arti glieria) di un R. Provveditorato agli studi, di un' Intendenza di Finanza, Sovrintendenza di Belle Arti, di Scuole secondarie, etc. Numerose le istituzioni economiche e sociali: la Cassa di Risparmio, il Consiglio Agrario Provinciale, 1* Istituto Bacologico, nonché nu merose Banche ed Istituti di Credito. INDICAZIONI GENERALI Stazioni : FF. SS. in piazza Dante, capolinea per Bassano- Venezia, stazione della Verona

-Brennero (Deposito bagagli all' in terno, attiguo alle sale d' aspetto ; all' esterno nell' atrio) Tramvia Trento-Male (con allacciamento a Dermulo alla Dermulo-Mendola) piazza Silvio Pellico. Aviolinee Italiane: Linea Milano-Trento-Monaco; Aereoporto Gardolo con servizio d' autobus per lo stesso dagli Uffici C. I. T. (Corso Regina Margherita) Servizio trisettimanale con partenze da Milano e da Monaco : lunedì, mercoledì e venerdì. Funivie : Funivia Trento-Sardagna ; si sta costruendo la con tinuazione

per monte Corno, via Bondone ; Funivia Zambana-Fai- Paganella allacciamento dalla stazione ferroviaria di Lavis e tram fermata di Pressano con corriere ed auto per Zambana. Servizi Automobilistici : Società Automobilistica Atesina, piazza Dante per le linee : Trento-Tione-Pinzolo-Madonna di Campiglio (a Sarche coincidenza per Riva del Garda, dell'Impresa Leonardi); Trento-Vezzano-Cavedine ; Trento-Cavalese-Predazzo-Canazei-Passo Pordoi ; Trento - Pine - Bedollo ; Trento-Valle Segonzano ; Trento

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 56 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — dove, oltre al Castelletto del Duomo, fu rappresentata anche una torre che, come abbiamo osservato, ricorda la Torre Romana del nostro Castello. La stessa potrebbe però rappresentare la Torre di Piazza, la quale è congiunta col suddetto Castelletto del Duomo. A sinistra un'altra torre s'innalza dietro il Castelletto; essa potrebbe rappresentare una torre del vicinato. Della torre di Piazza nel quadro di gennaio si vede però soltanto

e le loggie frequenti nei paesi tedeschi vennero certo prese da noi e da altri luoghi italiani. Non ho ancora trovato nè a Trento nè ad Innsbruck e nemmeno a Vienna, dove specialmente nell' i. e. r. Archivio della Casa, della Corte e dello Stato si trovano molti do cumenti antichi di Trento, atti riguardanti gli affreschi della Torre d'Aquila; — i conti, esistenti nell'Archivio in Inns bruck, di Enrico di Sopramonte dei 5 novemberl290 riguar dano solo le spese „pro edificiis supra portam Aquile

la parte superiore, di forma quadrata con la merlatura, simile a quella nella veduta del Dürer del 1493; sotto la merlatura però la torre nel nostro quadro sembra dipinta in forma rotonda; ciò dovrebbe dipendere dal fatto, che i quadri rappresentano più o meno composizioni fantastiche e non copie precise. Nel quadro di Dicembre si vede un timpano a scaglioni simile a quello della parte medioevale del Castello; inoltre una chiesa con campaniletti sugli angoli, come si riscontrano sulle chiese medievali

italiane. I nostri affreschi sono ideati e compilati secondo le istru zioni di personaggi dotti, sono di impareggiabile originalità nella finezza artistica e vivacità delle rappresentazioni, si distinguono affatto da tutti gli altri cicli dei mesi, che noi conosciamo, e sono tali che possono aver servito d'esem pio ad altri pei loro lavori. Dobbiamo notare che non stanno quasi in nessuna re lazione nè per arte nè per epoca coi nostri gli affreschi eseguiti in luoghi non lontani da Trento e di cui

in generale. Non v'ha dubbio che l'arte italiana abbia influito sulla tedesca e viceversa, appunto pel contatto delle naziona lità in special modo nei luoghi di confine. E noi lo ve diamo anche nell'architettura delle case, incominciando da Chiusa di Bressanone, dove, come a Trento, in certe case vi sono grandi luminari coperti, di speciale costruzione, coi fori verticali aperti sopra i tetti, dai quali entra la luce per le scale e per altri locali. La scadenza dei tetti, le finestre binate, le arcate

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Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1890
¬I¬ tipografi trentini e le loro edizioni
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Pagina 25 di 38
Autore: Ambrosi, Francesco / F. Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 34 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio Trentino ; 9
Soggetto: g.Trentino ; s.Buchdruck ; z.Geschichte
Segnatura: 2.262
ID interno: 187216
Da, per tutto, nel Trentino, le cose teatrali furono trattate in lingua italiana, e non poteva essere diversamente, atteso che il popolo nostro non ha mai parlato una lingua che non fosse l’i- taliana. I suoi dialetti ritraggono tutti delle forme dei dialetti delle finitime regioni italiane. Dante ce lo conferma dove, cer cando nei varj dialetti d’Italia il volgare illustre , confessa di non averlo trovato in nessun luogo, e meno in Trento a Torino ed in Alessandria, che per ragione della

di Rendena. 4 Sono del secolo seguente la frottola deH’Anonimo Mazzoviano, 5 e la Nota di Suor Serafina da Folgaria sui livelli e le affittanze del Monastero di S. Chiara in Trento degli anni 1476 e 1477, 6 e se vogliamo procedere colle prove della nostra letteratura dialettale, arriveremo al secolo 'XVI, del quale è la danza macabra dipinta sulla chiesuola di S. Vi gilio di Pinzolo, dove alle figure s’ annettono . versi e sen tenze in puro dialetto italiano. 7 Primo che scrivesse intorno ad 1 Dantis

mescolanza con altri dia letti non vi si può trovare pura loquela. 1 La letteratura dialet tale non ci dice in altro modo : i nostri dialetti non hanno pura loquela ; ma la base, su cui poggiano, è tutta italiana. Questa letteratura da noi apparve già sviluppata sino dal secolo XIV. Documenti irrefragabili ce lo confermano, e di essi citiamo per ora gli Statuti de la fradaya (Confraternita) dei battuti di Trento ; 2 il Sommario delle indulgenze concesse ai Crociferi di Trento, 3 e le Laude dei battuti

Aligherii De Vulgari eloquio etc, lib. I, cap. XV. 2 SCHNELLER. (Christ.) Statuten einer Gei s zi er - B r u d ere oliai t in Trient aus dem XIV Jahrhundert etc. Innsbruck, 1881, op. in 8.o, 52 pag. 3 Reich (Prof. Desid.) Notizie e Documenti dell’ Ordine dei Cro ciferi in Trento. Trento, Estr. del Progr. Ginn. 1882, pag. 16-22. 4 Panizza (D.r Augusto). Di alcune laude de’ battuti di Rendena nel secolo XIV. Trento Arch. Trent. II, pag. 74 e seg. 5 PAPALEONI (Gius.) Rime di Anonimo sulla sollevazione

di Trento del 1495. Trento Arch. Trent. Vili, pag. 167-207. 6 REICH (Prof. Desid.) Del Monastero di Santa Chiara in Trento. Trento, Estr. dal Progr. ginn, 1886. pag. 19 e seg. 7 Bolognini (D.r Nep.) S. Vigilio di Pinzolo, S. Stefano di Ca risolo, le Danze Macabre e la leggenda di Carlo Magno. Arco (Trento), Ann. degli A. T. 1875, pag. 157 e seg. — Oollini : Notizie sul Santuario ed Ospizio di S. Maria di Campiglio, Trento ILI, ed. pag. 57, — LàRGA- JOLLI (D.r Dionigi). Una danza dei Morti del sec. XVI

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 53 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO -- nanza stanno due altre persone. Tutte queste ultime figure sono un po'deperite. Alla loro destra sta un mulino. Lo sfondo del quadro è formato anche qui da catene di monti. Egli è certo che gli affreschi, le colonnette dipinte a spi raglio con basi e capitelli che dividono i quadri e la bor dura sottostante, della quale esiste ancora la parte su periore, mentre sotto la stessa fino al pavimento abbiamo solo l'intonaco liscio colle fascie

Torre d'Aquila danno la nuda divisione dei quadri, senza altre decorazioni di sorta; lo spiraglio è pure eguale in Pom posa e a Trento. Colonnette a spiraglio se ne vedono anche negli affreschi di altri artisti, come Simone Martini sienese (1283—1344) p.e. nel quadro della morte di S.Martino nella Chiesa in feriore d'Assisi, Taddeo Gaddi, il quale viveva ancora nel 1366, Giovanni da Milano (questo pittore potrebbe forse essere stato in contatto con pittori nordici), Andrea Or- cagna (1303?—1368

), Spinello Aretino (1308—1400) nel Campo Santo di Pisa, Allegretto Nuzi (f 1373 o 1374), Altichiero da Zevio Veronese (1320—1385), come pure di altri pittori in Firenze ecc.; ma tutti però hanno svolto, come Giotto, con le colonnette motivi architettonici, pro spettici od almeno decorativi, a differenza di Pomposa, Tolentino e Trento. La finezza delle figure dei gentiluomini nei quadri della Torre d'Aquila, in modo speciale dei mesi di gennaio, feb braio, aprile, maggio, giugno e settembre ma sopratutto

rosse e bianche, appar tengono al Castello Vecchio. Colonnette simili e disposte in maniera eguale però con capitelli corinzi si trovano tutt'ora negli affreschi del vecchio Refettorio della Badia di Pomposa. Esse dividono i quadri, che rappresentano l'Ultima Cena e il miracolo di S. Guido. Eguali colonnette si trovano pure negli affreschi rappresentanti la Disputa e le Pentecoste nel Cappellone della chiesa di S. Nicolò in Tolentino, che sentono anche l'influenza dei famosi affreschi di Giotto

e di altri pittori in S. Francesco nella vicina Assisi. Si narra che Dante Alighieri (1265—1321), mentre sog giornava nella Badia di Pomposa, abbia chiamato a sè Giotto (1266—1337) e si ritiene per certo che le pitture principali della suddetta Badia per la loro composizione sentono l'influenza del grande pittore e che furono da lui inspirate e dipinte da un suo scolaro. E qui osserviamo che nei motivi architettonici degli affreschi di Giotto pos siamo realmente constatare la presenza di colonnette

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Pagina 2 di 4
Autore: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Luogo: Bolzano
Descrizione fisica: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bozen;f.Führer
Segnatura: I A-36.128
ID interno: 510874
Levante, Gardena, Funes, San Martino per Carezza, Cortina, Dobbiaco ecc. ecc. Il monte Calvario (un quarto d'ora) paesaggio diBolzano e della vallata Il Castello di Flavon può essere raggiunto in 1 ora «traverso un bellissimo josco di pini. (Vedi anche Gite in carrozza'). ,o Stallerhof (locanda) con fista stupenda ; vi si arriva lalCastello di Flavòn in 30 min. percomodo sentiero. Sulle sponde dell'Isarco vi sono 1 deliziose passegg. specialmente in primave ra: sulla sponda destra kerso Reticio

altipiani, nelle vallate e sulle cime (Renon, Mendola, Gardena, Funès, Alpi Sarentine ecc.). La vicina j stazione climatica di Gries attrae inoltre molti forestieri a Bolzano. - Quando poi il tempo è sfavorevole alle passeggiate, vi sono nella città stessa. Molte altre cose degne d'esser vedute. Essendo però l'inverno bolzanino ricco di giorni di sole, e non cadendo che poca neve, che si scioglie presto e lascia il terreno asciutto, anche d'inverno si possono fare della bellissime passeggiate. I Portici

a Bolzano-Gries. La Parecchia ÀI Castello di Flavon (Haselburg) si va per buona strada. Al Castello Roncolo (Runkelstein): rinomato castello allo sbocco della valle Sarentina, con interessanti affreschi, decantato da Scheffel ed altri poeti. A San Giovanni: una rupe di porfido alta 200m sopra il cosidetto ,,Maghena' t dietro il castello Roncolo ed il Castello Novale (Ried) nella va''* Sarentina. Alla cascata della Val d'Ega: per il romantico burrono fino al ponte, sotto il quale precipita la cascata

è un argine con giardini, lungo 1400 m. sulla sponda sinistra della Talvera é il miglior punto per contemplare il rosseggiare del Catinaccio. - Copratutto a Pasqua, nella stagione turistica estiva ed in autunno il movimento forestieri a Bolzano è animatissimo. Ma Bolzano merita di essere visitata in ogni Stagione. In primavera tutta la valle è un giardino di fiori, e sono particolarmente belle le passeggiate sulle prealpi, libere di neve fin su a 1300 m. È questa la I- Stagione più propizia per visitare

superiore ; da questa si gode una splendida vista su Bolzano-Gries, sul Rosengarten e sul Latemar; una poeteggiata camoda ci nor tu al ristorante Jìeichsrietilerliaf*- La ferrovia del Renön (Ritten) comincia in piazza Walther ed in ora 123 ci conduce per Soprabolzano a Collalbo. Presso la stazione iniziale della ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e le guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più imponenti si drizzano dietro le prealpi

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 57 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
monumento del Vescovo Alberto di Ortenburg (*j* 1390) nella cripta del Duomo di Trento comparisce il corpo dell'aquila ancora contornato dalle fiamme. Nel 1407 l'aquila fu assunta quale stemma della città di Trento allorché i Trentini si solle varono contro il Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein (1390—1419); ed invero l'aquila apparisce nel sigillo della città diTrento dell407, tuttavia le fiamme erano scomparse. Lo stemma originale di Alram era dipinto all' interno della finestra verso la città

NATALE TOMMAS] - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — gambo di trifoglio in forma di fascia su ambe le ali pari mente di oro. Le fiamme si alzavano dallo sfondo dello scudo. (Cronaca Trentina 1518.) Il giorno 9 agosto 1339 Giovanni Re di Boemia conferì questo stemma pel Prin cipato e per la chiesa di Trento al Vescovo Alram, che nel 1340 fece coniare una moneta coli'impronta dell'aquila e fece suo questo stemma. I Vescovi successivi unirono all'aquila il loro stemma di famiglia. Sul

, nello spazio tra il foro della finestra e l'arco a sesto acuto. Più tardi venne ridipinto e sembra anche coi due leoni bianco e rosso di Bernardo Clesio, inoltre con decorazioni, che esistono ancora, sor montate da un leone. L'aquila sola però non completa e con piccoli resti di contorno d'oro e che sembra ritoccata si trova dipinta sotto l'arco della stessa finestra, mentre nelle spallette vi sono ornamentazioni a chiaro oscuro. Sulla parete attorno alla finestra corre un fregio ornato similmente

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Pagina 800 di 828
Autore: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: XCVI, 730 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 103.346/2
ID interno: 337106
Dante Ghibellino rito- vegga fi il Sig. Biancolini. nelle K^otizie vrolfi nelle noftre contrade, ciò fu pe- storiche delle Chiefe di Verona. L. 5. pag. 79. rò non in Trento, ma in Marco lotto Mentre così lìava scrivendo, e notan- Roveredo, al dir di accreditati Scrittori, do, ecco, che arriva fortunatamente a nè per invito del noftro Vefcovo F. En - quella nostra Città Monfìg. Giuleppe rico, ma per il favore, che lo fteffo Dan- Conte Garampi Canonico di S. Pietro te godea di Can grande della Scala

TRENTINO. 1^6. 703 menò fu amata, e favorita la Chiefa di Caftello dì Trento, fcritto con mano Trento da Lodovico Marchefe di Bran- di quefto Secolo XIV'. V'ha dei mede- demburgo figliuolo del detto Eavaro ; fimo un altra Copia men antica,di cui perchè anzi in Fitis Trìncìpum Carrarien - abbiarn fatto qualche ufo. In fine del fium (preffo il Sig. Muratori To. 16. Script, detto Codice trovali un Catalogo de' no- Her. ItaL col, 178. ) leggo, che Giacopo ftri Vefcovi dello fteffo fecola, nei

il fuo afilo tra le Alpi Tren- to Vefcovo F. Enrico fi mutò il titolo tine, come Territorio elfo-pur Ghibelli- della Chiefa Catnpeftre d'Arco, che pri- no , conforme raccògliefi dal Canto XII, ma fi chiamava del B. Àdclpreto , in quel- dell' Inferno ,. Onde detto avendo nel lo di 5. Caterina , ciò non feguì, come Canto XXVII. del Taradifo: aitrove notammo, perchè fi credeste à- , pavidamente appofto. Non altrimenti Ma l alta providenza, che con Scipio una Chiefa di Guffolengo, che antìcamen- Difefe

Roma la gloria del Mondo, te di S. Zenone appellavaß, venne pofeia Soccorra toflo } sì com io concipio ; intitolata di S. Trance/co , tuttoché S. Zc, . none liafi ferapre ,avuto in grado di prin- non ad altro alluder volle., fuorché , cipaliflirao Santo della Diocefi Verone- a detta del P. Harduino, all' aridata a fe, Quella per divozióne di Religiofi, Roma dell' Imperador Lodovico il Bava.ro, e quella per divozione di Religiofe. Già ove per opera ftp feguì 1' elezione in detto abbiamo, che

di Roma, dotato di rara erudizione, e Sig. di Verona , cui egli dedicata volle dottrina, effendo fpedito da Noftro Si la fua Commedia. II di più in difefa griore con commiflioni Appoftoliche nel- del prelodato noftro Vefcovo vederfi può la Germania. Ad elfo dunque come a fopra pag. 178. e fegg., ed in rapporto Prefetto degli Archiv; di Calici S. An- a Dante confultarfi può la Rifpoßa a'dubbj gelo, e del Secreto Vaticano, e come del Tadre ^Arduino propofli nelle Memorie a ftudiofiflimo de' Codici

10
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 36 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - sei cassettoni nella lunghezza e tre nella larghezza della sala. Ora la sola parete postica è libera per una tale de corazione, giacché quella davanti, verso la facciata princi pale, ha sei finestre e su quella d'entrata era dipinto uno stemma assai grande in mezzo a S. Girolamo e S. Ambro gio, sopra uno sfondo di tinte sfarzose paonazze. La pa rete verso mattina doveva avere la finestra murata, perchè sulla stessa era dipinto un grande

quadro rappresentante la Vergine in trono col Bambino, S.Vigilio e Bernardo Clesio inginocchiati e circondati da angeli con trombe. Ai lati del quadro si trovavano alcuni Padri della Chiesa latina: S. Agostino, S. Gregorio, S. Ambrogio e S. Giro lamo. I sei busti mancanti potrebbero dunque esser stati dipinti ugualmente su legno come gli altri ed incastonati nel fregio, ovvero dipinti sul muro. L'esistenza di pitture fu già constatata; ora le pareti sono imbiancate. Allorché si eseguiranno i ristauri

, si vedrà, se i quadri in generale siano ancor conservati. Essi sareb bero opere preziose del pennello di Dosso Dossi, e meri tano certo di essere ristaurarti e conservati. Alle altre parti delle pareti basterebbe dare la tinta. E necessario rifare il pavimento secondo la pianta (Tav. III). Dodici dei suddetti busti si trovano oggidì nella sala del Ginnasio di Stato (sezione italiana) in Trento. Io venni a conoscere per il primo l'esistenza di questi quadri e l'an nunziai nella relazione datata

nel locale N. 154 e passare alla scala segreta a chiocciola (N.155), che serviva di comunicazione colle Sale Rotonde del primo e secondo piano. Sala Rotonda. La Sala Rotonda (N. 156) era riservata all'uso privato del Cardinale Clesio. Nella stessa per un certo spazio di tempo furono appesi i famosi arazzi dei quali parlammo altrove. Il suo soffitto, quantunque di forma rotonda, ha 20 cassettoni profondi ad angolo, dei quali otto sono quadri lunghi, gli altri seguono da un lato la linea della

pareti. Le modanature architettoniche e le decorazioni pitto riche sono di ricca composizione. Nel fregio della cornice erano dipinti i 58 stemmi dei Vassalli Vescovili, che accom pagnarono Bernardo Clesio a Bologna all'incoronazione di Carlo V, in occasione della quale egli ottenne il Cardi nalato. Presso la parete postica della sala era collocato un famoso camino di marmo, scomparso da lungo tempo. Tutt'intorno stavano tappeti di cuoio, con impresse orna mentazioni d'argento e colonne dorate, come

11
Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 518 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
Scrittori ed Artisti 518 Bertoloni, Filippo Parlatore, il Cav. Alberto Parolini, M. J. Gay, ed altri, che mi favorirono dei loro lumi e della loro benevolenza. Nell’ anno 1864 mi trasferì a Trento, dietro invito di questo Spettabile Municipio, il quale, con tro ogni mio merito trovò di sollevarmi al posto che ora occupo nella Biblioteca e Museo comunali. Scrissi : un E~ lenco sistematico delle piante fanerogame del Tìrolo italiano (Bologna, N Ann. delle scienze, 1S54); una Flora Tir oli

in Italia (Padova, 1877); Profili dima storia degli scrittori e artisti Trentini (Borgo, 1879J; La Valsugana de scritta, al viaggiatore (Ibid . 1879-1880-1887); Il Ciclo, rias sunto scientìfico (Padova, 1880); Trento e il suo circondario descritti al viaggiatore (Trento, 1881); Sommario della Storia Trentina (Borgo, 18S1); Di Pietro Andrea Mattioli Sanes e e del suo soggiorno nel Trentino, con ritratto (Trento, 1882); Dì Caste tiara Trentino, oggi Castel d'Ario Mantovano, ricordi storici (Roma, Ardi

. st. per IIstria ecc. 1882); Della Flora trentina , note e considerazioni (Rovereto, Ann. della S. A. T. 1882); Scrittori ed Artisti Trentini (Trento, Zippel, 1883, voi. in. 8); La Terra ed i suoi morti (Trieste, 1883); Una que stione per una carta geografica , B. T. (Milano, Ardi. St. Lom bardo, 1884); U Orso nel Trentino , cenni storia (Rovereto, Ann. degli Alp, 1886, Trento, Scoi, e Vitti , ed. accresciuta e

ce au stralis (Padova, 1854—57, 2 voi. in-8 contenenti le Monoco tiledoni e le Dicotiledoni dalle Conifere alle Rubiacee); la Biografa di Angelo Sicca (Rovereto, 1863); La Galinsoga parviflora e i Cereali nel Trentino (Bologna, 1864); Letture popolari dì Storia <TItalia, Evo antico (Trento, 1869-71); Una Farfalla, ovvero considerazioni intorno atta natura e all istinto degli Insetti (Ibìd. 1872); Dante e la Natura (Padova, 1874. Trieste, 1882); Cenni per una storia del progresso delle scienze naturali

12
Libri
Anno:
-1762
Notizie istorico-critiche della chiesa di Trento.- (Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 3)
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Pagina 64 di 521
Descrizione fisica: [8] Bl., 501 S., [1] Bl.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 103.346/3
ID interno: 337115
Tirolo, intitolato anche Re di Boemia , e di Polonia , favoreg- giafle le parti de' Ghibellini ; ceita cofa e pero, che per Jo contrario Tagano Patriarca d'Aquile ja , onde il noftro Vescovo più dipendeva , aderiva anzi a quelle de' Guelfi. Lo fteflb fi dica della Marca Trì- vigiana, cui Trento apparteneva. E quantunque fi sappia, che il famofo Poeta Dante Alighieri, di Fazion Ghibellina, ebbe a rifu giarli nelle noftre contrade ; non. lì sa però, che abbia fatto sog giorno in Trento Cotto

la protezione del noftro Vescovo, ma bensì in Marco nella Val Lagarina, all'ombra di Cane Grande della Scala Signore di Verona, cui dedicò la sua Di-dna Commedia.. XXIII. Nè mi fi opponga , che col non voler Ghibellina Ja Città noftra di Trento, vengo, fenza punto avvedermi, a farla Città popo lare, ed a non poco detrarre alla di lei nobiltà; riferendo il Sig. Mu ratori nelle Antichità Ejknfi P. I. Cap. 31. pag. 306. e negli Annali all'anno 1185. , .che tene ano i Nobili la parte dell' Jmperadore, per difen

Vefcovo di Trento. 47 Documenti fi accerta , vai a dire , che anche ne' tempi addietro Trento non dimoflrolTj impegnato in fimigliante Fazione, ma che an zi dalla medesima gli convenne di molto foffrire sotto i Vefcovi drigbetto ì o ila ìdrico de Nobili di Campo , e fotto Egnone de Comi <?Eppan , al certo farebbefi fui presente punto guardato dal venderci lucciole per lanterne, e dal farci vedere una cofa per un' altra. E sebbene non vuoili negare, che irrigo Duca di Carintia , e Conte del

* der le lor Caßellß e i loro Feudi , che dianzi erano efenti dalle giUrifdizioni delle Città 3 ma che all' incontro il popolo , che volea non foh godere della Li beria z ma rimettere ancora fotto il fuo dominio tutti i luoghi, che anticamen te erano del fuo difiretto 3 e forzai)a i Nobili ad ubbidire, ripugnava ali au~ i orit a dell Jmperadore. Imperciocché al Sig. Muratori ivi con lo fteffo Sig. Muratori rispondo ne' medefimi Annali all'anno 1198. ove egli annovera tra le Città Guelfe divote a' Papi

parliamo , lo afferma dietro Albertino Muffato anche l'Erud. Sig. Canonico Rambaldo de gli Azzoni Avogari De B. Henrico Comm. Tart. II. pag. 159. not. 1. Dunque parimente la Citta di Trento effer potè anziché no Guelfa, non. folo col fuo popolo, ma col suo Vescovo, e co' fuoi Nobili, S Patri zi eziandio. XXIV. Ec-

13
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
(1994)
Südtiroler Behördenführer ; 1994
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Pagina 220 di 238
Luogo: Bozen
Editore: Autonom. Prov. Bozen, Presseamt
Descrizione fisica: 253 S.. - 6., überarb. Aufl. ; Stand: Juli 1994
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Behörde ; f.Verzeichnis
Segnatura: II Z 2.192/1994
ID interno: 361316
. (0461 ) 89511 1 Generalsekretär der Landesregierung: Dr. Renzo Leonardi ARBEITSGEMEINSCHAFT ALPENLÄNDER (ARGE ALP) Vorsitz 1994-1996 der Präsident der Region Lombardei (Juli 1994: Dr. Paolo Arrigoni). Regione Lombardia, via Fabio Filz! 22, 20124 Milano, Tel. (02) 6765 4001, Telefax: (02) 67655400. Kommission I - Verkehr; Vorsitz: Assessor Ing. Eugenio ßinelli, Palazzo della Provincia, Piazza Dante 15, 38100 Trento, Tel. (0461) 8 97556, Telefax: (0461 ) 980568.

Landesrat für Urbanistik , Wohnbau und Umweltschutz: Dr. Maura Leveghi (PSD!) Amtssitz: 38100 Trento, via Gazzoletti 3, Tel. (0461 B 896399, Telefax: 984250. Landesrat für Landwirtschaft und Genossenschafts wesen: Dr. Daria Pallaoro (PATT) Amtssitz: 38100 Trento, Torri di Gardolo 112, Tel. (0461) 895929, Telefax: 895879. Landesrat für Unterricht und Berufsausbildung: Prof. Luigi Panizza (PATT) Amtssitz: 38100 Trento, Galleria dei Legionari 5, Tel. (0461) 897218/9, Telefax: 236796. Landesrat

für Personal und Arbeit: Dr. Francesco Romano (PPT) Amtssitz: 38100 Trento, Piazza Fiera 3, Tel. (0461] 896310/1, Telefax: 235315. Landesrat für Wirtschaft: Prof. Guglielmo Valduga (PTT) Amtssitz: 38100 Trento, Corso III Novembre 132, Tel. (0461) 896572, 896531/2, Telefax: 915720. Landesrat für Forstwirtschaft und Zivilschutz: Dr. Danilo Zanoni (PPT) Amtssitz: 38100 Trento, Torri di Gardolo 112, Tel. (0461 ) 895761/2, Telefax: 895749. Amtssitz der Trentiner Landesregierung: 38100 Trento, Piazza Dante, Tel

14
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 32 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - In questo refettorio è necessario levare la grossa incro stazione di tinta gialla di calce, ristaurare le pitture che si trovano sotto e tinteggiare il resto della volta e delle pareti. Inoltre va fatto un nuovo pavimento secondo il disegno (Tav. II) e la futura destinazione del locale. Locale di Passaggio. Le pitture della volta di quest' anticamera (N. 141) sono di Dosso Dossi e rappresentano: Cibele, Apollo, Diana, Mercurio, Minerva

colla sinistra un bambino, e ai lati erano due Angeli pronti al volo per eseguire i comandi divini. Del ricco arredamento non fu per ora possibile scoprire che alcune parti e 10 statuette di Apostoli di bronzo, appar tenenti all'altare e ora in possesso di privati, come pure diverse parti di figure e di ornati, ora nel Museo civico di Trento, le quali furono messe a disposizione per i ristauri. I ristauri della Cappella sono di molta entità, perchè in primo luogo bisogna demolire la parete divisoria

, Giove, Giunone, Marte armato con Cupido incatenato, Bacco e Sileno, Plutone nell'Orco, Ve nere e Cupido inghirlandati di rose e fiori, Nettuno col tridente, Cesare e Vulcano nella fucina. L'arma di Ber nardo Clesio col cappello cardinalizio di stucco ad alto rilievo, su fondo azzurro, domina nel centro della volta. Tutto è da pulire e ristaurare; le pareti devono essere tinteggiate. Al pavimento di pietra sono necessari piccoli completamenti. In una delle porte contornate da pietra si legge scolpito

: LOCVS REFECTIONIS. Sull' altra parte, dirimpetto, che mette alla Cappella si legge : DOMVS ORATIONIS. Cappella. Le statue della Cappella (N.142) rappresentavano i do dici Apostoli, i quattro Evangelisti ed i Padri della Chiesa; stavano entro nicchie sotto la volta della Cappella. Al cune sono ancora esistenti, richi ornamenti di gesso com pletano le decorazioni. La figura del Padre Eterno stava trionfante nel mezzo della volta colla destra in atto di be nedire, tra una schiera di Angeli, sorreggeva

15
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 69 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — In questa si legge tra altro: A Renovar et meter in opera la fontana del Cortile. A Renovar la Capela Vecchia. Segue in fine l'ultima nota dei 15 gennaio 1536, la quale accenna ad alcuni creditori della fabbrica per importi non rilevanti. Per conseguenza deduciano che il Crivelli, vassallo del PrincipeVescovo Bernardo Clesio, aveva qualche mansione nella fabbrica, conforme la nota dei 13 novembre 1527, ma appena coi capitoli del dicembre

1531 venne incaricato di far parte della sovraintendenza della fabbrica. Siccome nella detta nota si accenna al suo viaggio a Verona insieme coli'Ingegnere Zaffran, non sarebbe certo fuori di luogo la supposizione che il Crivelli sia rimasto qualche tempo in Italia per studi e sia ritornato solo l'Ingegnere col maestro tagliapietra Polo; supposizione avvalorata dal fatto che il Crivelli dopo i lavori del Castello ha continuato la carriera di capomastro. Egli diresse nel 1537 alcuni lavori pel

Castel Toblino e, come risulta dagli atti dell'Archivio in Innsbruck, anche per un'altro fabbricato alle Sarche. Dal l'anno 1537 fino al 1539 troviamo il suo nome negli atti risguardanti i lavori di restauro del Palazzo Vescovile in Cavalese. Dal „Jahrbuch der Kunstsammlungen des aller höchsten Kaiserhauses', vol. 11 risulta, tra altro, che nel 1549, chiamato a Innsbruck per l'edificio della Chiesa di Corte, ne fece i progetti e che il Re Ferdinando ai 2 aprile 1553 approvò il progetto definitivo

in base alle proposte della Reggenza di Innsbruck. Crivelli quale capomastro diresse i lavori, incominciati nel 1553, fino a tutto il 1554, anno in cui fu mandato a Vienna con nuove proposte, disegni e modelli per spiegare tutto al Re. In questa fab brica era fra altri occupato anche il conosciuto Maestro Alessio (Alessandro Longhi milanese). I lavori della Chiesa di Corte vennero continuati e compiti dimodoché in essa venne celebrato il primo officio divino ai 24 giugno 1562; la consacrazione della

medesima ebbe però luogo appena ai 14 febbraio 1563 alla presenza dell'Imperatore Ferdinando I. Dagli stessi atti risulta inoltre, che il Crivelli in questo tempo era anche occupato nel fabbricato della Chiesa di S. Paolo in Eppan. Dalla relazione fatta da Andrea Crivelli al Cardinale Clesio a Innsbruck il giorno 31 dicembre 1531 risulta che i progetti per una fontana in bronzo e pietra (certamente quella del Cortile dei Leoni) vennero compilati da Dosso Dossi e da suo fratello. I lavori in pietra

16
Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 179 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
al pubblico le stolte particolarità della ben nota de scrizione della città di Trento, che gira tuttora in capo alle edizioni dei Decreti dei Concilio tridentino, la quale per le molte falsità che contiene fa vergogna al libro e all' autorità stessa ecclesiastica che pur dovrebbe eliminarle. Mancò ai vivi in Trento, compianto da ogni ceto di persone, il giorno 7

di Rallo, ivi nato a dì 7 ottobre 1773 ed ivi morto li 11 ottobre 1828, fu un altro poeta nel dialetto della sua classica terra. Abbiamo di lui le sestine intitolate Fesie supralofiaue per le nozze Danna-Cristanì, li 5 aprile 1828, che il prob D.r Eduardo Koheiner ci fece conoscere nel suo opuscolo Romanische Studien (Strassburg, 1878), Avea r mente pronta a tutto, e si dilettava di poetici componimenti,'•'che conservava in un gran librone, che solea nominare il suo «Urbano.» In esso erano

anche le molte di lui ?\onesade ' ma, coll* incendio di Casa Cristalli, avvenuto dopo le morte di suo figlio, peri rono completamente. Francesco Lunelli, che fu professore di fisica nel liceo di Trento, alternò gli stuclj fisici coi letterari. Nacque in di vezzano li 26 gennajo 1792, e assolti i corsi teologici nel Se minario di Trento, s’applicò. alla fisica, nella quale si distinse, e come insegnante piacevole e gradito alla gioventù studiosa, e come osservatore di meteorologia applicata al bacino

di Trento. Di lui abbiamo le osservazioni meteorologiche, che mise nelle Appendici del Messaggiere di Rovereto e si con servano manoscritte nella Biblioteca di Trento ; un elegante libriccino sulla Voce Chiarentana di Dante (Trento, 18ó4J, e le notizie risguardanti il Trentino, che sono pubblicate nella Corografia dell* Italia edita dal Zaccagni-Orlandini. Sentiva altamente per la patria, e nei suoi scritti, e nelle stesse sue osservazioni di meteologìa,: non avea altra mira che di sbu giardare

17
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 7 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - nel cortile davanti al Castello, e ai tempi del rinascimento murata; essa metteva sul luogo dove attualmente si trova il locale No.82, come apparedallapiantadelpianoterra(Tav.I). Il Castello ha tutt'ora due entrate (Tav. I): una rampa con ponte levatoio forma l'entrata al cortile della parte medioevale, l'altra entrata conduce alla scala principale del Palazzo del rinascimento. Esiste pure una parte della rampa che dal cortile anteriore

a sorvegliare la città e i dintorni. La piattaforma ad alto parapetto e a merli posta sopra la volta superiore appartiene alle costruzioni più recenti. Difatti si vede che il rivestimento dei muri nelle parti basse della circonferenza interna della Torre è fatto con lastre sottili di pietra viva calcarea, rossiccia e bianca, di differente grossezza, e precisamente esse variano press' a poco dalla grossezza d' un mattone romano fino circa al doppio. La malta è di una composizione speciale e la la vorazione

di tutto il materiale accenna a mano romana. Tale maniera di costruzione adottavano i Romani nei luoghi dove esisteva il materiale adatto, ed esempi di ciò si possono riscontrare nelle opere romane ancora esistenti lungo la costa dell'Adriatico. Queste parti si possono quindi attribuire ai tempi romani e dovevano già esistere nell'epoca in cui furono costruite le mura della città (515 d. C.). — Il rivestimento della periferia esterna è formato da lastre di pietra per la maggior parte rossiccia

, a strati più alti che nell'interno, la qual cosa fa supporre che questo rivesti mento sia stato ricostruito più tardi, forse in occasione di qualche rialzamento della Torre. Tale supposizione è confermata dalla circostanza che i muri, compreso il rive stimento esterno ed interno, raggiungono la grossezza di 2.50 m. Nel pavimento della Torre, composto di una massa speciale e situato presso la roccia, si trova soltanto l'abbassamento a forma di canale indicato nella pianta (Tav. I) e nello spaccato

e 8), come pure quello della colonna di mezzo della galleria laterale In der antiken Stadtmauer zwischen dem alten Kastell und der letzten Bastion befinden sich noch immer die Stein einfassungen eines Spitzbogentores, welches seinerzeit als Eingang zum Hofraume vor dem Kastell ausgebrochen und während der Renaissancezeit wieder vermauert wurde ; dasselbe mündete an der Stelle des Raumes, der im Grund risse des Parterres (Taf. 1) mit No. 82 bezeichnet ist. Das Kastell besitzt noch heute zwei Zugänge (Taf

18
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 48 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
ancora si sono pronunciati contro la tradizione popolare, alla quale essi per solito fanno aspra guerra, sfatandola o togliendole quei contorni epici di cui la fantasia delle gene razioni susseguentisi, vanno man mano rivestendola. Le vicende della vallata, nei-tempi di mezzo, sono , assai oscure. Sotto i Franchi passò a far parte del dominio dei principi vescovi di Trento. Nel 1348, insieme a Riva fu dal vescovo di Trento, Giovanni da Pistoia, in grande bisogno di danaro, impegnata agli Scaligeri

ancora nel testo latino: lo stesso statuto fu nel 1590 modificato é voltato in lingua italiana, ed approvato dal vescovo principe di Trento,-Ludovico di Madruzzo. Un’altra riforma agli statuti della valle di Ledro fu fatta nel 1777 — nel quale anno, agli statuti vecchi si incorporarono tutte le disposizioni venute in appresso ed a quel momento tuttavia vigenti. La prima parte

Ponale dà pure movimento, presso Biacesa ad una piccola cartiera, ed a numerose segherie di legname: talché, salendo da Riva o discendendo al lago, s’incontrano numerosi i carri che trasportano questo ricco e ricercato prodotto, ridotto in tavole, à Riva, ove per la maggior parte è imbarcato ed introdotto nello Stato italiano. Per la parte storica la valle di Ledro non ha molto risalto. La sua storia modesta e semplice si addossa, nei tratti principali, alla storia della 1 regione di cui

è parte. Certo fu abitata da popoli primitivi, dediti alla caccia, alla pèsca, alla pastorizia: poiché presso Pieve e Bez- zecca furono trovati molti oggetti preistorici, dell’età della pietra, di qualche importanza. Poi agli uomini primitivi succedettero, o meglio si-sovrapposero gli Euganei: ed a questi, nelle prime- discese dei Galli, i Galli Cenomani, che occuparono tutto il Bresciano e le sue alte valli : nel quinto secolo Roma sottomise i Galli: e quivi come in tutto il territorio bresciano

si allogò la tribù Fabia: delle più chiare, delle più forti, delle più operose che sieno uscite dal fianco fecondo dell’alma città. Sono molti nella vallata di Ledro i monumenti' i sepolcreti, le monete, -, rinvenute e ricordanti quest’,epoca fortunosa nella storia della regione. Nei dintorni di Tiarno di sotto,’ si mostrano ancora alcuni immani ruderi di muraglie annerite dai secoli e ricoperti di muschi, d’edere e d’ortiche, che la tradizione popolare assegna all’epoca romana -— nè gli archeologi

19
Libri
Categoria:
Sociologia , Linguistica
Anno:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Autore: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Luogo: Roma
Editore: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Segnatura: III A-14.025
ID interno: 103499
provincia, p. 402) si mantennero, è vero, i marchesi creati dall’ impero e tedeschi; ma'la loro presenza non era continua, la loro azione spesso debole e nulla, la loro successione interrotta ; e per colmo fimi tra quelli stessi dii, o per alterezza d’animo, o per inimicizia di casato, diede esempio di re sistenza al monarca », « si mantennero anche i conti, ma nativi del luogo sentironsi meglio italiani che nou -ministri imperiali ». —Verona fu inoltre la città cui si dovette fra

il X e il XIII secolo il predominio dell’elemento latino sul tedesco nelle contrade meridionali e occidentali dell’altipiano dei XIII Comuni e nel piano circostante, come si vide al cap. XIII della 1“ Parte. — Verona fu a capo della lega veronese e partecipò alle due leghe lombarde. Gli statuti di Verona somigliano a quelli di tutte le altre città dell’alta e media Italia, e sono informati per la parte maggiore e più impor tante al diritto romano. Anche in Verona, come in Treviso e nel resto della Marca

alle stampe dal signor Carlo Cipolla nelle Miihlbaeher’s Mittheilungen ( 3 ), neppur uno offre il più lieve appiglio per sostenere che Verona fosse nel medio evo città tedesca (‘). Ab bondano i nomi germanici e non mancano le professioni di germanica legge, (’) Il trovatore Sordello, che Dante 'ha eternato come esempio di cittadino amante della patria, visse gli anni della giovinezza in Verona presso Rizzardo da S. Bonifazio, e innamorato, come tutti sanno, di Cunizza da Romano, moglie del suo protettore

, per istiga zione dello stesso fratello di Cunizza, Ezelino, la rapi nel 1224. O Dal 1260, anno in coi Martino della Scala fu creato podestà perpetuo, fino al 1387, anno in cui s’ impadronì di Verona Gian Galeazzo Visconti. — Risulta da documenti che gli antenati della famiglia della Scala professavano la legge romana, e in una vendita nel territorio di Molitorio, fatta il 4 aprile 1180, Arduino della Scala si dichiara di romana stirpe « ex genere Romanorum ». Un della Scala fu console di Verona

nel 1147 e al par tito guelfo, o popolare, dovevano appartenere i della Scala, che furono vittime di Ezelino. ( s ) Miihlbacher’s Mittheil. II, Band. I, Heft. V. —Verzeichniss der Kaiserurkunden in den Archiven Veronas von Karl dem Grossen bis Heinrich IV von Carlo Cipolla p. 83-110. — La continuazione di questo catalogo fino al 1267 è stata pubblicata dal sig. Cipolla nelle stesse Mittheilungen, voi. IV, fase. II (a. 1883). (') Per un esempio nel Piacilo di Verona deU'820, già da me ricordato nel

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
ogni aspetto quella parte della valle dell'Adige che chiude a mezzodì il bacino di Trento e passa poi nella valle Lagarina, percorsa dalla ferrovia e dalla strada postale Trento-Rovereto-Ala-Verona. Questa parte dell'alta valle Ati- sina è fiancheggiata da alte caratteristiche montagne ed ai suoi lati si aprono valli di minore importanza, tributarie del gran fiume, ma delle quali il tacere sarebbe' rendere incompleto questo cenno. La Val Sorda, — È una delle piccole valli tributarie, alla sponda

sinistra del l'Adige, compresa fra i monti Maranza e Scanupia. Singolarmente alpestre e solitaria, è percorsa dalla strada che dalla valle dell'Adige, per Bosentino, Vigolo, Vattaro e Calceranica, conduce a Caldonazzo in Valsugana, Oltre l'imbocco della vai Sorda la vallata dell'Adige si restringe sempre più. A Mattarello, ultimo villaggio del circondario di Trento, lo Scanupia colle sue erte pendici si avvicina tanto alla sponda sinistra dell'Adige da lasciare appena posto per la strada carrozzabile

del canto xv de\VInferno coi versi: E quale i Padovan lungo la Brenta, Per difender lor ville e lor castelli, Anziché Chiarentana il caldo senta ... Naturalmente molto inchiostro fu sparso sulla questione, ma ognuno rimase del proprio parere, poiché l'intenzione vera, primitiva del divin poeta rimase impenetrabile, VII. Distretto di VEZZANO. — Di questo importante distretto fu già ampiamente trattato nell 1 Appendice al volume Bergamo-Brescia, pag. 530. DA TRENTO A ROVERETO Interessante è sotto

e per la ferrovia che corrono ambedue sulla sinistra del fiume. Alla destra invece si stendevano una volta paludi ed ora fertili campagne, mentre il Bondone si tiene fino a Galliano ed a Nomi, distante dal fiume. Alla cosiddetta chiusa dei Murazzi (poco sopra Calliano) esisteva, nel XV secolo, il confine politico fra la Repubblica veneta ed il Principato del vescovo di Trento. Da qui comincia pure la Valle Lagarina. Lo Scanupia, il Finonchio, lo Zugna, il Castelberto e VAcquiglio alla sinistra del

della Ceriola, ad occidente; il Becco di FUadonna, ad oriente; ed il Cornelio, nel mezzo. Sui suoi fianchi vi sono quattro malghe o cascine, delle quali la maggiore è detta del Palazzo. Ha pascoli e boschi abbastanza estesi nel suo versante settentrionale; la sua base ha un'estensione considerevole, che va dalla valle di Centa ino al paese di Besenello ed al Rivo Gola, scendente dal Cornelio- e scaricantesi in Adige presso Calliano.

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