¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
CAPITOLO V. Sommario : I dazi e i ripatici — Il dazio di Sacco e quelli di Verona. Grave incaglio allo svolgimento dei traffici, furono, durante il periodo medioevale» i numerosissimi dazi e le tasse a cui erano sottoposte le merci nel transito per le strade e lungo il corso dei fiumi navigabili. A queste gravezze si aggiungevano le vessazioni e le ruberie, tutte cose che nuocevano grandemente al libero svolgimento del commercio. Molti di questi erano diritti che si ripetevano
due denari imperiali per capo » (2). Queste tasse sulla navigazione, pubbliche e private, erano a quanto pare assai nume rose lungo il corso navigabile dell’Adige; i documenti infatti che abbiamo via via esa minato parlano generalmente delle innumerevoli gravezze a cui dovevano sottostare le navi salendo o discendendo l’Adige ; ma, con grave danno per il nostro studio, essi nòli indicano che solo alcuni di questi luoghi, sicché l’evidente impossibilità per noi di arri vare ad una completa
trattazione di questo argomento. Nel corso superiore, a Trento, troviamo che le zattere e lè barche, che navigando l’Adige passavano lungo la città, erano soggette al pagamento di una speciale tassa, che (i) Schaube - Storia del commercio etc., p. ioi. (a) Schaube - Storia del Commercio dei Popoli Latini del Mediterraneo, p. 102 - Riporto questa notizia interessante per quanto riguarda le comunicazioni fra l’Adige ed il Garda.