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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 46 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
Dr. Ludwig Nössing, direttore del Laboratorio Pro- ve Materiali della Provincia Autonoma di Bolzano a Carda- no. 28 Questo valore e espresso in nuove unitä SI e corrisponde ad una pressione di 2 x 102 kp/cm 2 del vecchio sistema. 29 Le informazioni relative alle «glacere« o «buche di ghiaccio», all’utilizzo dell’acqua e ai mulini della zona di Seit/La Costa mi furono comunicate dal Dr. Anton Gadner che qui ringra- zio; al Dr. Georg Tengler sono grato per la notizia sulla «cel- la» del Buhler. 30 Leeg

14 Fessure o diaclasi sono fratture i cui labbri non hanno subi to spostamenti. Esse sono classificabili secondo posizione, frequenza, estensione e sviluppo. 15 La tettonica studia la struttura della crosta terrestre e ne de- duce i movimenti subiti dalle masse rocciose, le forze che le hanno determinate e le deformazioni. Si distingue una tetto nica a carattere clastico in caso di frattura delle rocce, e ciö denota rigiditä del materiale; tettonica a carattere plastico si ha nel caso di pieghe

magmatica e la zona entro la crosta o entro il mantello superiore dove awiene la fusione delle rocce. 18 Lo stadio geosinclinale costituisce la premessa dell’orogene- si in senso stretto. E caratterizzato dalla formazione di mari allungati e poco profondi, dal fondale in lento abbassamen- to, che si colmano di sedimenti dello spessore di vari chilo- metri, che inglobano anche vulcaniti basiche. 19 II mare della geosinclinale posta fra Eurasia e Africa, viene designato con il nome Tetide. Esso

si articolava in vari set- tori con diversificate condizioni sedimentali. Nel settore in cui vennero a formarsi le Dolomiti e la catena della Mendo- la si clepositö una serie varia e potente di rocce databili dal permiano medio fino al terziario inferiore: l’arenaria di Val Gardena del permiano medio, costituita da sabbie traslatate della piattaforma porfirica; sedimenti di regione costiera, del permiano superiore e del triassico inferiore, con ingloba- menti lagunari; sedimenti chimici e organici di mare

poco profondo del triassico medio e superiore con inclusione sporadica di rocce vulcaniche, e - in formazioni lacunose - del giurassico, del cretaceo e del terziario inferiore. 20 Secondo la moderna teoria geotettonica la litosfera, cioe la parte esterna della Terra, e costituita da placche, di varie di- mensioni, che si muovono sopra un substrato plastico. 21 La direzione della forza agente risulta dalla posizione spa- ziale degli assi di piega, perche questi assumono orienta- mento ortogonale

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 221 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
prowide, in quell’occasione, la banda di Gries, una delle piü antiche della provincia. Le prime bande musicali in senso moderno nacquero nei primi decenni del secolo 19°, spes- so come derivazione di orchestre ecclesiali o di cappelle militari snlla scia delle cappelle napo- leoniche, influenzate dai ritmi della «musica tur- ca» allora di moda. Nei piccoli centri di campa- gna, quäle era Laives a quel tempo, fu probabil- mente il gruppetto dei suonatori degli Schützen a clare il via alla

presidente e cariche sociali, con i membri che erano suonatori e musicanti allo stesso tempo. Anche altre bande musicali della provincia ebbero origine analoga, e tra le altre si citano quella di Bronzolo («Branzoller Feuer wehrmusik») e quella di Bolzano («Bozner Bür ger- und Feuerwehrkapelle»). Benche la data esatta di fondazione non ab- bia di per se grande importanza, e interessante notare che sulla fascia del tamburo maggiore ap- pare l'anno 1879 che potrebbe essere interpreta- to come quello

Pir- cher. La fondazione della banda musicale awenne nell’ambito del Corpo dei Vigili del Fuoco di Lai ves. Questo Corpo fu istituito nei 1879 ecl e atte- stato gia nei dicembre dello stesso anno. (Il gra ve incendio del 2 gennaio 1865 a maso Kölbl, nei centro vecchio, lo dovettero estinguere i pompieri di Bolzano.) All’interno di questo Cor- po si venne formando la «cappella musicale dei vigili», nei senso che vigili e musicanti erano in origine membri di un’unica associazione avente in comune

di fondazione. Tuttavia dal diplo- ma d’onore rilasciato all’emerito capobanda Jörg, risulta come data di nascita dell’istituzione l’anno 1884. Tra i fondatori e i benefattori figuravano Alois Ebner, proprietario della Pfleg, e il capoco- mune Cäsar Curzel; tra i successivi patrocinatori ci furono Anton Monsorno, Alois Pfeifer, Anton Pfeifer, Peter Pfeifer, Josef Pircher, Franz Pircher e altri ancora. I dirigenti della banda musicale Nell’autunno 1867 giunse a Laives Fridolin Jörg che operö per ben 35 anni

in paese come mae stro esemplare, stimato e benvoluto, come orga nista e capocoro, e come cofondatore della ban da musicale di cui fu dirigente per 18 anni. Nei 1901 si ritirö dall’insegnamento per raggiunti li- miti di etä, e nei settembre dello stesso anno ab- bandonö anche la dirigenza della banda musica le per motivi di salute. Appunto in questa occa- sione venne scattata la piü vecchia foto esistente del complesso bandistico di Laives. Per il suo commiato, il 22 settembre 1902, furono tributati

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 148 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fu l’unico funzionario fa- scista della provincia di Bolzano che si dimise, dato il cambiamento radicale della situazione po- litica, mentre tutti gli altri rimasero in carica co me se non fosse successo nulla. Fu sostituito da Alessandro Dal Ri, nato il 4 ottobre 1897 a Pavullo di Tassullo in provincia di Trento, direttore dell’Istituto Professionale Agra- rio di Laives. Dopo appena due settimane dal suo insediamento Thalia capitolö e T8 settembre 1943 le truppe tedesche invasero il paese e poi con

Domenico Trifoni, nato il 24 gennaio 1898 a Roseto degli Abruzzi, in guerra tenente degli Alpini, sposato e con un figlio. Era podestä del Renon, rna clovette lasciare la carica per ragioni disciplinari, essendosi reso colpevole di irregola- ritä finanziarie quäle amministratore della locale azienda di soggiorno. Poiche perö pote mobilita- re potenti intercessori e sua moglie era dirigente provinciale clelle donne fasciste, fu insediato temporaneamente a Laives. Nel novembre 1939 Trifoni fu richiamato

al servizio militare e man- dato in Africa Orientale. Gli succedette il maggiore in congedo Salva- tore Navarra, nato nel 1890 a Catania, reduce di guerra, sposato e padre di tre figli. Essendo retri- buito come maggiore, clovette accontentarsi di un’indennitä di 550 lire; all’inizio di maggio del 1940 fu richiamato e mandato anche lui in Africa Orientale. Il podestä successivo fu Antonio Filippi, nato il 13 giugno 1899 a Campoduro in provincia di Padova, sposato e con due figli. Aveva parteci- pato alla

Marcia su Roma ed a Laives faceva l’agricoltore, esercitando l’ufficio gratuitamente. Benche avesse conseguito solo la licenza ele mentare, la prefettura gli riconobbe doti e co- noscenze superiori al suo grado d’istruzione. Fi lippi resse le sorti dei Comuni di Laives e Va dena negli anni clifficili della seconda guerra mondiale. Sotto certi aspetti fu senz’altro una personalitä d’eccezione: quanclo il 25 luglio 1943 il governo di Benito Mussolini fu rovesciato ed il fascismo cadde, Filippi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 149 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
elettorale maggioritario o proporzionale? Infine il Consiglio Regionale si decise per il sistema proporzionale, per consen- tire una piü equa rappresentanza alle minoranze. Queste elezioni si tennero in tutta la provincia di Bolzano il 22 maggio 1952, quasi 30 anni esatti dopo le ultime elezioni anteriori alla conquista dei potere da parte dei fascisti. A Laives si elessero 20 consiglieri comunali, che appena dal 1974 in poi divennero 30. Il gruppo piü forte risultö quello della lista civica locale (dal

Rinascita democratica dopo la disfatta La fine clella guerra ed il crollo della dittatura fa- scista e nazista avviarono anche la rinascita de mocratica dei Comuni. Poiche non si erano piü svolte elezioni libere da quasi un quarto di seco- lo, all’inizio fu giocoforza nominare per l’ammi- nistrazione dei commissari. Subito dopo il termine delle ostilitä il Comi- tato di Liberazione Nazionale (CLN) installö a Laives una «Giunta Popolare Comunale». Rimase, come «sindaco» l’ex podestä Alessandro

Dal Ri, che ora non governava piü da solo, ma affianca- to da una Giunta. Anche i componenti della Giunta ricevettero l’incarico dall’alto, dalla Pre- fettura; tuttavia era prassi generale includervi le piü importanti forze politiche di un Comune. Perciö uno o due degli assessorati (da quattro a sei in totale) venivano assegnati a rappresentanti dei gruppo linguistico tedesco. Questo governo commissariale non risultö molto stabile, per lo meno non lo fu a Laives, ove soprattutto i componenti della

Giunta cam- biavano molto spesso. Appena dal 1948 in poi l’awicendamento divenne sempre piü raro, pale- sando chiaramente l’assestamento della politica interna italiana dopo quell’anno. A Bolzano le prime elezioni comunali de- mocratiche si tennero giä nel 1948; i paesi rurali invece dovettero attenderle fino al 1952. Il Con- siglio Regionale, eletto nel 1948, tergiversö infat- ti ben quattro anni prima di varare la legge loca le sulle elezioni comunali. La questione di mag- gior rilievo era: sistema

1956 in poi Südtiroler Volkspartei, SVP), che si assicurö sette seggi, seguita dalla Democrazia Cristiana (DC) con cinque seggi. A sindaco fu eletto Alfred Gerber, che era stato l'ultimo sindaco eletto liberamente nel 1926, e che rimase in carica fino al 1956. In sintesi il Comune di Laives fu retto fino al 1981 da una coalizione della SVP e della DC; nel 1981 Ruggero Galler divenne il primo sindaco socialista di Laives e di tutto il Sudtirolo, capeg- giando una coalizione SVP, PSI, PSDI, allargata

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 313 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
al Kalten Kel ler, procedeva alla volta dell’Unterberg e infine ripiegava in direzione della chiesa. Il 2 luglio 1922 il curato annunciö dal pulpi- to che il nuovo Governo aveva ritenuto oppor- tuno vietare le processioni nell’intero ambito del la provincia, ivi compresa anche quella votiva di s. Vigilio. La fondazione per le religiöse (p. e. 206) Nel 1894 Anna vedova Gentili mise a disposizio- ne la somma di 4.000 fiorini per la fondazione di un beneficio a sostentamento delle suore di un Ordine

L ’antico altare gotico a trittico della cap pella di san Pietro sul Peterköfele, risalente al 1500 circa. Nel 1928 dallo scrigno furono rubate lefigu- re della Madonna e degli apostoli Pietro e Paolo; al loro posto ci sono ora un dipinto con la Madonna di Trens ed una scritta in tedesco significan- te: «Vera immagine di Nostra Signora di Trens presso Vipiteno, 1716, messa a con- tatto con la statua miracolosa». All'inter- no delle ante vedia- mo sant’Erasmo a de- stra e san Giovanni Battista

a sinistra. «Alle 8, Bachprozession. Si intona il Pange lingua e i musicanti rispondono. Dopo la bene- dizione, il corteo si mette in moto passando ac- canto all’asilo, continua verso lo Stampfl (Ebner Haus) e qui, dove la strada piega verso il Gold egg, si legge il I Vangelo; poi si sale verso la Pfleg dove si da lettura al II Vangelo. Da li si prosegue fino al tabernacolo posto all’imbocco della valle, e li si impartisce la benedizione al torrente. Si scende quindi passando nei pressi della Pfleg

in direzione di maso Kalch, dove si legge il III Vangelo. La processione attraversa la Reif ossia la discarica del legname (stradina di mezzo sulla destra) e, in prossimitä della croce posta fra asilo e cimitero, si da lettura del IV Vangelo; il corteo a questo punto rientra in chie- sa dove viene intonato il Tantum ergo e si espo- ne il Santissimo. NB. Durante la processione alcuni laivesotti amano ritemprarsi con qualche refrigerante sor- sata (non certo d’acqua) presso la Pfleg o al Kalch. A tale

; s. Vigilio era giornata festiva per la comunitä da quando nel 1791 c’era stata la traslazione della statua miracolosa clalla cappella all’altare maggiore. Il giorno dell’Addolorata (terza domenica di set- tembre) si teneva una processione che «a valle della canonica volgeva per le Campagne e, sotto un ciliegio, veniva letto il I Vangelo; da li si pro- cedeva verso la via maestra» e, giunti alfincrocio, si tornava in chiesa. La domenica del Rosario poi la processione si snodava per la via maestra fino

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 222 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
in dotazione e sul costume in- dossato dai membri della banda si trovano nello scritto celebrativo «Die Musikkapelle Leifers - Festschrift zur Hundertjahrfeier». Concerti ed esibizioni La prima grande prova del fuoco la giovane cap pella musicale la dovette superare nelle celebra- zioni del 1887. Ricorreva allora il primo centena- rio del trasporto dell’effigie miracolosa di Pietral- ba, e in quell’occasione sembra giungessero a Laives da ogni paese della provincia, ben 7000 pellegrini. Nello stesso anno

conserva nella sala-prove della banda stessa. A lui succedette come capobanda il maestro Anton Hohlbrugger che assnnse anche l'incarico di or- ganista e capocoro. Non fu facile per lui porre mano all’ereditä dello stimato predecessore sia come insegnante sia come musicista. Tra l’altro in paese si awertivano quelle tensioni etniche che caratterizzarono gli ultimi anni della monar- chia asburgica; al curato Taddäus Elzenbaum, un pastore dotato di equilibrio e pacatezza che ope- rava a Laives dal

5 luglio 1863, subentrö nel 1905 Benjamin Vescoli, fervido zelatore delle idee pangermanistiche del Volksbund, pronto a intromettersi anche in vicende strettamente terre- ne della comunitä; gli attriti clivennero inevitabili: se giä Fridolin Jörg aveva avuto qualche dissidio con le autoritä scolastiche, ora Anton Hohlbrug- ger entrö in lite anche con il curato. Intervenne- ro altre difficoltä di natura privata per cui giä nel 1906 il maestro Hohlbrugger si trasferi nella scuola di Steinach al Brennero

settimanali. Nel 1913 al Deflorian succedette il maestro Otto Handle, nato nel 1889 a Ried nell’alta Valle deirinn. I presidenti Primo presidente fu Alois Ebner che, pur non es- sendo musicante, sowenzionava generosamente la banda ecl altre associazioni ancora. A lui segui nella carica Anton Monsorno, suonatore di pia no, presidente onorario degli Schützen e mece- nate della banda. Altrettanto benemerito fu Fer dinand Flor, imprenditore delle cave di porfido. Egli si accollö buona parte della spesa per

i nuo- vi costumi acquistati intorno al 1910. A quel tempo la banda musicale (detta an che «Feuerwehrmusik» = banda dei pontpieri) e il Corpo dei Vigili avevano per lo piü il presi dente in comune. Strumenti, costume e sala-prove All’inizio le prove avevano luogo nell’edificio scolastico nuovo, poco a monte della chiesa, ma in seguito all’erezione dell’asilo (presso l’odierna casa parrocchiale), si ricavö un locale apposito in questo fabbricato. Informazioni piü dettaglia- te sugli strumenti

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 44 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
Le lastre possono essere utilizzate diretta- mente o venire scomposte in pezzi della misura desiderata. La scomposizione viene eseguita tra- dizionalmente a mano, sfruttando abilmente il fatto che l’alto contenuto vetroso delle ignimbriti permette alle loro lastre di comportarsi quasi alla stregua di una lastra di vetro. E sufficiente che il tagliapietre scalfisca dapprima una lastra per po- terne poi, con qualche martellata sapiente sul re- tro, provocare la frattura lungo la linea prescelta

. Questa conveniente pratica di lavorazione si ri- percuote vantaggiosamente su tutta la gamma dell’offerta e sul prezzo di mercato dell’intera produzione. La cava di porfido piü antica della Bassa Ate- sina - e probabilmente anche dell’intera area vulcanica sudtirolese - fu aperta nel territorio co- munale di Laives da Josef Gerber nel 1850. Dal 1850 al 1880 egli tenne alle sue dipendenze una decina di operai addetti alla produzione di lastre per marciapiede e trogoli da fontana, dello spes- sore

di 5-10 cm e fino a 5 m di lunghezza e 2 di larghezza. Inizialmente le lastre venivano smerciate es- senzialmente nella cittä di Bolzano; dagli anni 80 in poi tuttavia arrivarono sempre piü numerose le richieste di materiale da lastricazione da cittä austriache, germaniche e svizzere. Si aprirono allora numerose altre cave e in breve tempo l’a- rea Laives-Bronzolo-Ora divenne il centro dell’estrazione clei porfidi. Tre aziende assunsero a grande importanza in tale attivitä: quella della famiglia Lentsch fondata

-Bronzolo-Ora fini in mano a grancli imprenditori italiani, e altre nuove e sem pre piü grandi se ne aprirono nel Trentino, so prattutto in Val di Cembra, ma anche nella pro- vincia di Bolzano, a Burgstall/Postal e in altre lo- calitä. L’estrazione del porfido awenne allora su scala industriale raggiungendo la massima fiori- tura a metä degli anni 30, dopo di che iniziö il lento declino che si concluse - per la provincia di Bolzano - nel f944 e 1945 con la completa in- terruzione dell’attivitä. Dopo

la seconda guerra mondiale l’estrazio ne del porfido ebbe una ripresa stentata, nel 1954 superb di Stretta misura i massimi dell'ante- guerra, ma poi la produzione cominciö un’altra volta a calare fortemente e al giorno d’oggi essa e a livelli di molto inferiori a quelli registrati nel la provincia di Trento. Negli Ultimi tempi le imprese del comune di Laives clovettero incontrare crescenti difficoltä come si cleduce dalle numerose aperture e suc- cessive cessazioni di attivitä. Negli anni 50 esiste

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 176 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
quindi dalla sua struttura socio-economica, si potrebbe piü che altro definire Laives corne una dinamica comu- nitä-satellite, dedita prevalentemente alle attivitä del terziario. Sviluppo urbano e fisionomia di un abitato in evoluzione Nonostante il suo numero di abitanti, Laives non e da annoverare tra i comuni della Provincia con maggiore estensione territoriale; la sua su- perfide di 2425 ettari e relativamente piccola e, nella sola Bassa Atesina, e superata da quelle di Cortaccia e di Salorno

. Co- sieche il gruppo tedesco fornisce ben il 77% degli addetti all’agricoltura, con un rapporto esattamente capovolto rispetto a quello della sua reale consistenza numerica. Il gruppo italia- no, da parte sua, e presente nelLindustria con 1’80% e quindi oltrepassandosi in proporzione, mentre in tal campo i tecleschi raggiungono percentuali corrispondenti alla loro effettiva en- titä numerica solo nel settore dell’artigianato tra- dizionale (alimentäre, tessile, mobili). Lo stesso vale per il settore

in possesso di un titolo di laurea o di un diploma di maturitä, mentre nel 1981 se ne contavano giä 1258. Sintomatico e anche il fatto che al termine dell’anno scolastico 1989/90 Lai ves poteva vantare una media di 43,3 diplomati ogni 1000 abitanti - quindi ben oltre la media provinciale (41,0) - la cui distribuzione per grup po linguistico corrispondeva esattamente alle percentuali della popolazione. Ma la ragguardevole crescita della popola zione e delle possibilitä economiche connesse alle diverse

opportunitä di guadagno, non de- vono trarre in inganno; infatti nel 1991 il 54% della popolazione attiva di Laives svolgeva un la- voro da pendolare in localitä diversa dalla pro- pria, mentre solo un quarto di quanti prestavano opera entro l’ambito comunale, veniva da fuori. I nove decimi dei suddetti pendolari avevano il lo ro impiego a Bolzano, dal che si capisce quanto Laives viva all’ombra della cittä-capoluogo, verso cui ormai le costruzioni non hanno piü soluzio- ne di continuitä. 1 A giudicare

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Categoria:
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Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 213 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fiamma delle candele e, piü tardi, dalle lampade a petrolio. Infatti nelle note di spesa registrate per la chiesa si trovano uscite per «petrolio alle prove di canto». Per il regime fascista che mirava alla forzosa italianizzazione della provincia, i circoli culturali di ogni tipo e tra questi anche le istituzioni cora- li, costituivano una vera spina nell’occhio. Hand le si ritirö a Innsbruck dove cessö di vivere nel 1966; il coro venne allora diretto da Johann Ei chelkraut fino al 1926. Gli

Il coro parrocchiale in processione; a destra il muro del cimitero impegni pastorali, il curato si faceva sostituire da Josef Rohregger. Nel 1914 gli succedette come dirigente del coro il maestro Otto Handle ori- ginario della bassa Valle dell’Inn, mentre all’orga- no era impegnato il maestro Josef Sulmann di Al- beins/Albes. Il locale delle prove - verosimilmente la can- toria della chiesa - fino all’installazione della corrente elettrica avvenuta nel 1913, veniva illu- minato clalla debole

di Andreas Bachmann, partecipö al primo concorso corale indetto clalla federazione a Merano. Bachmann rimase alla guicla del coro per Otto anni, portan- dolo al successo nelle competizioni canore della federazione prima a Bressanone nel 1951 e poi a Merano nel 1956. Ma a lungo andare il nuovo si- stema dei due cori distinti nel nostro paese - do ve il gruppo etnico di lingua tedesca e relativa- mente piccolo - non riusci ad imporsi. Senza di- re che, in mancanza di forze proprie, c’era bisogno

di insegnanti qualificati venuti da fuori. Al quarto concerto della federazione tenuto a Merano, diresse il coro maschile Josef Dellagia- coma. Il coro parrocchiale ebbe come dirigente Alois Valazza e piü tardi, per breve periodo, l’i- spettore scolastico Karl Vigl. Nel I960 fu Rudolf

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 369 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
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Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
fiorini e 58 cruciferU Bonifica e spartizione della palude I primi accenni ad un programma di bonifica clelle paludi li troviamo nella Tirolische Landes ordnung di Michael Gaismair clell’anno 1526, in cui egli auspica il prosciugamento del fondo val- livo da Merano a Trento al fine di migliorare i pascoli e incrementare cosi la produzione della carne nella provincia. La bonifica d’altronde avrebbe messo a disposizione nuove terre anche per la coltura clel grano e dell’uva. Ma avrebbe conseguito anche

Cartolina di Laives alla fine degli anni venti: spicca il con- fine fra le vaste prate- rie ed i nuovi frutteti sulfondovalle. greggi di pecore. Erano diritti che trovavano ri- scontro anche nel Trentino. Nella limitrofa Va- dena avevano diritto di transumanza, da metä marzo fino al giorno di s. Giorgio (23 aprile), le comunitä di Fonclo e di Malosco in Valle di Non, come pure le comunitä della Val di Fassa. Vadena si affrancö clai diritti della comunitä di Fonclo fin dal 1740.' E mentre Fiemme

un altro sco- po, quello di eliminare le mefitiche esalazioni clelle paludi, debellando cosi le numerose malat- tie che ne derivavano/ 1 Nel 1550 fu la reggenza di Innsbruck a cal- deggiare presso la cittä di Bolzano la bonifica clelle paludi: ed anche in quell’occasione si ac- cennö al recupero clelle aree incolte per rica- varne campi, vigneti e prati. Ma pare anche che le boscaglie acquitrinose a ridosso della strada maestra, offrissero allora rifugio a bande di mal- fattori. Tuttavia il Consiglio

cittadino non si lasciö convincere a por rnano ad opere di dissodamen- to, disposto appena all’eliminazione della bosca- glia in prossimitä dell’arteria stradale. Un ulteriore invito al prosciugamento degli acquitrini venne dalla Dieta di Innsbruck nel 1619. Lappello degli stati era cosi concepito: «Le paludi putride e malsane devono venir prosciu- gate, e a tal fine si clovrä sottoporre al Capitano

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 40 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
dello Stato e della Provincia, e sotto la supervisione di organismi statali. Il concetto che stava alla base del grande progetto denominato regolazione dell’Adige, era no le seguenti: rettifica del fiume mediante tagli rettilinei di alcune anse per accelerare il deflusso delle acque; imbrigliamento e sistemazione delle valli laterali, allo scopo di ridurre l’apporto, da parte degli affluenti, di materiale solido che osta- colava il deflusso dell’Adige; prosciugamento delle paludi e abbassamento

Pietre e blocchi vennero impiegati special mente nella zona clel «grande arco». Cosi veniva denominata la grande ansa del fiume all’altezza del maso Leeg, che si insinuava profondamete verso est, ecl era stata piü volte teatro di inoncla- zioni delle Campagne di Laives. L’ansa venne gradualmente sospinta verso ovest con opere di arginamento, e oggi della sua esistenza fa fede soltanto il confine tortuoso con il comune di Va- clena, nei pressi della stazione ferroviaria di Lai ves. La relazione

relativa a un’ispezione effettuata nell’anno 1757 menziona la costruzione di po- tenti argini sull’Adige tra la foce delLlsarco e Bronzolo, cioe nell'area di competenza di en- trambi i suddetti consorzi. Giä in prececlenza erano stati realizzati notevoli lavori alla confluen- za delLlsarco con l’Adige, dal consorzio di Grüt zen/ Agruzzo e da altri della sponda destra. All’inizio del secolo 19° il corso dell’Adige, nel territorio di Laives, non era molto diverso da quello attuale. A sud, invece, nei

della falda freatica nel fondovalle con la realizzazione e il comple- tamento di canali di scolo. Tali criteri si rivelaro- no risolutivi. E cosi, con interventi via via sem pre piü aggiornati, la sistemazione dell’Adige pote essere portata a termine, almeno nelle sue linee essenziali, in poco meno di un centennio. Giä fin dal 1747 l'imperatrice Maria Teresa aveva stanziato per il progetto cospicue somme. Perö solo nel 1805 il maggiore Nowak del Genio imperial regio presentö il primo progetto che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 300 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
sa era ormai pronta per la traslazione della ve- nerata immagine - con licenza clei superiori - dalla cappella sotto il campanile all’altar mag- giore. Della solenne celebrazione - testimoniata da un grande clipinto ad olio - si parla in altro capitolo. Stanclo a tale dipinto la chiesa aveva facciata barocca, portale con timpano e cimasa ad arco spezzato, finestra trilobata, e, ai lati, due nicchie con i ss. patroni Antonio e Nicolö. Addossata al campanile sorgeva la cappella della Madonna

. Un inventario della chiesa, delfanno 1807, informa che, oltre l’altar maggiore con la Mater Dolorosa, il sacro edificio era dotato di due alta ri laterali in legno, uno recante l’icona della Cro- cifissione, l’altro, la Deposizione del Cristo nel sepolcro. Nel 1788 la chiesa acquistö i vecchi banchi della cappella di s. Andrea di Bolzano, chiusa al culto nel 1785. Giä nel 1761 la cantoria era stata fornita di organo, opera dell’organaro Ignatz Wörndle. Lo strumento era stato concesso alla chiesa a titolo

di prestito da parte del capitano di Karneid/Cor- neclo, e si trattava forse dell’organo della cappel la di quello stesso castello. Nel 1803 la chiesa di Laives subi un furto sacrilego; tra le altre cose venne rubato un pre- zioso ostensorio, come si rileva da una lista di oggetti mancanti, presentata dal curato clell’epo- ca all’autoritä di polizia. (Veclere riproduzione da STAB, Ufficio Circondariale, Bolzano; la zona a sud della cittä, dopo l’armistizio del 16 gennaio 1801, venne annessa ai territori

italiani sotto do- minio francese.) I primi decenni del secolo scorso videro au- mentare non soltanto le schiere dei pellegrini, ma anche il numero della popolazione residen te. Ogni anno, il 26 giugno, l’anniversario della traslazione della Madonna all’altare maggiore, veniva celebrato con una processione. Pergamena conser- vata nell’archivio parrocchiale di Laives, datata Trento, 11 ottobre 1440. Appeso ad una cor- dicella serica il sigillo tondo in cera con la scritta «S.ALEXANDR1 EPI TRID ETDUC1S

MAZOWIE», con l’aquila di Trento e la mitra episcopale. Vedi in proposito il saggio sulla chiesa. Sinistra: cartolina con Vinterno della chiesa di Laives e con det- taglio dell’altare

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 198 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
lungo l’Inn ed il Danubio giungeva anche fino a Vienna. Mentre il vino del Sudtirolo costitui- va una merce di esportazione redditizia giä da molto tempo, la fornitura di frutta rimase di secondaria importanza fino alla seconda metä del XIX secolo. Singole esportazioni verso Innsbruck e Vienna sono ricordate dal XV se colo in poi; verso München, St. Petersburg e Mosca dall’inizio del XIX secolo; ma un incre- mento sostanziale della frutticoltura si ebbe nel Sudtirolo appena nella seconda metä

del XIX secolo, come appena detto. Determinanti per l’espansione furono quattro motivi: la costruzione della ferrovia del Brennero nel 1867 e della sua diramazio- ne per Merano; l’istituzione della scuola statale di agraria a San Michele sull’Adige nel 1874; la regolazione dell’Adige nel 1880-1890; il re- gresso, gravido di conseguenze, della viticol- tura a causa dell’oidio nel 1851 ’, della pero- nospera nel 1880 2 , della fillossera nel 190P e dell’annessione all’Italia, la maggior produttri

di ditte per il commercio della frutta e la com- parsa di negozianti, in discreto numero anche a Laives. Con la fondazione della «Landwirt schaftliche Bezugsgenossenschaft» o Consorzio Agrario, la prima cooperativa sorta negli anni difficili del secondo dopoguerra, Laives assun- se un ruolo pionieristico per l’agricoltura nel Sudtirolo; il suo esempio fu seguito fino ad oggi da altre 17 cooperative similari. I contadini di Laives furono antesignani pure per l’impianto di irrigazione a pioggia per

preservare i pometi dalle gelate, e furono i primi ad estenderlo all’intera superficie colti- vata. Il convegno annuale dei frutticoltori sud- tirolesi, punto fermo nella vita rurale, si teneva a Laives molto prima del suo trasferimento a Merano; quindi Laives svolse un ruolo prima- rio per l’agricoltura sudtirolese. I negozianti di frutta di Laives A Laives il commercio della frutta iniziö molto prima di quanto si potrebbe credere; ancora anteriormente alla fondazione del primo con sorzio

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 241 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
per le recite fuori paese. Nel 1982 Stefano Fait e vittima di un inciden- te mortale sulla strada. Da quell’anno la rassegna del teatro dialettale che annualmente viene orga- nizzata viene intitolata a Stefano Fait. La regia passa a Roby De Tornas. Negli anni che seguono la Filodrammatica recita anche in molte altre localit' della Provincia ma anche fuori Provincia, cosi ad Este (Padova), a Gualdo Tadino (Perugia), a Trento. La compa gnia partecipa anche a dei festival di rassegna teatrale, cosi

corsi di recitazione, viene acquistato un impianto voci, si comincia a perfe- zionare il trucco. Nel 1977 infine si passa alla co- stituzione notarile della Filodrammatica di Laives corne persona giuridica. Da allora si sono seguiti alla presidenza Ca millo Zenatti, Roby De Tornas, Gino Coseri, Loris Frazza. Nel 1978 Gino Coseri lascia la regia a Stefa no Fait. Negli anni che seguono l'attivitä si con- solida e la compagnia si sistema nella nuova se- de di via Kennedy. Viene acquistato un furgone

a Rovereto ed a Schio e Trento. Oggi e presidente della Filodrammatica Loris Frazza. La novitä del calendario dell'anno 1997 e una rappresentazione in lingua tedesca. Annotazione La presente trattazione segue quello della pubblicazione di Gino Coseri, Loris Frazza e Bruno Zanatta: Filodrammatica di Laives - 40 anni di storia, Laives 1987.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 92 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
di giä dei Castelbarco. 183 Nel 1505 l’imperatore gli affido in pegno il castello, il giudizio ed il capita- nato della cittä di Rattenberg. Nel 1511 Paul ac- quistö ad Innsbruck il palazzo di Veit Jakob Tänzl, Friedrichstrasse n. 3, diventato poi «vecchio palazzo del governo». 184 Giä cinque anni prima, il 28 giugno 1506, da Vienna l’imperatore aveva elevato Paul von Liechtenstein al rango di barone ereditario, col predicato «de Castelcor- no». 183 Il figlio di Paolo, Christoph Philipp

studiato ad Innsbruck e dal 1607 al 1612 al Collegium Ger- manicum a Roma, divenne canonico a Passau e dal 1616 a Salisburgo, ove l’arcivescovo Marx Sit tich von Hohenems lo nominö nel 1617 primo tesoriere. Il 2 giugno 1624 l’arcivescovo Paris von Loclron lo consacrö vescovo di Chiemsee, ove restö in carica negli anni difficili della guerra dei trent’anni fino alla sua morte, awenuta il pri mo dicembre 1643. Durante il suo pontificato fa- vori i Gesuiti e riformö la cura d’anime secondo le direttive

della controriforma cattolica; nel 1636 pose la prima pietra della chiesa della Madonna di Loreto a Salisburgo. c) I conti Liechtenstein-Castelcorno in Moravia ed in Slesia Dopo la battaglia al Weisser Berg/Bilä Hora pres so Praga (8 novembre 1620), che soffocö la ri- bellione della nobiltä boema protestante, sotto gli Asburgo ridiventati sovrani assoluti della Boe- mia e della Moravia si verificö un’ondata impo- nente di confische dei possedimenti della nobiltä locale ritenuta poco affidabile

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 87 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
polto nel cimitero della chiesa parrocchiale di Bolzano, accanto al muro della vecchia chiesa di san Nicolö, sotto un mausoleo owero una lapicle su cui sono scolpiti l’antico stemma dei Liechten stein sormontato dall’elmo e l’iscrizione: «Nell’an- no del Signore millesimo trecentesimo LXXXXV mori il signor Heinrich von Liechtenstein». 127 I figli di Heinrich IV: Hans e Wilhelm senior von Liechtenstein Dopo la morte del padre, il 31 maggio 1396 i fi gli Hans e Wilhelm ottennero dal duca Leopoldo

IV la conferma dei feudi di Karneid, Steinegg e Nova Levante/Welschnofen 128 ; il 7 giugno succes- sivo la proroga per Castel Haselburg dato in pegno 129 ; il 17 agosto 1397 il vescovo di Trento Georg conferi loro l’investitura tradizionale di Castel Liechtenstein e delle decime di Anteri- vo/Altrei 130 ed il 15 luglio 1402 li investi di diver se decime nelle valli di Cavedine e Rendena, nella parte ovest del principato. 131 All'inizio del 1403 si assicurarono l’ereclitä della loro madre Dorothea: i di lei

IV infeu- dö Wilhelm von Liechtenstein della rocca di Tschengels riservandosi «il diritto alla porta aper- ta» 134 ; il 27 ottobre 1415 l’investitura fu conferma- ta dall’arciduca Ernesto. 133 L'ereditä toccö loro effettivamente appena nel 1421 alla morte degli zii; in seguito e fino al XVIII secolo il castello fu proprietä comune dei Liechtenstein e dei signori von Fuchs 136 ; nel 1430 la parte spettante ai Liechtenstein, con tutti i pos- sedimenti in Val Venosta, fu ulteriormente divisa, tirando

a sorte fra Wilhelm senior ed i due figli di Hans, i suoi nipoti Heinrich e Wilhelm junior, quindi fra le due linee della casata. 137 Al piü tardi nel maggio 1402 Hans fu insigni- to, primo della sua Stirpe, del titolo onorifico di «Ritter», cavaliere 138 , assurgendo in breve tempo al la classe dirigente della regione. Negli anni se- guenti Hans entrö nella cerchia ristretta di nobili seguaci del potente maggiordomo del Tirolo Heinrich von Rottenburg. 139 Gia il 2 dicembre 1403, insieme al Rottenburg

, al conte Hermann von Tierstein ed a Christoph Fuchs capitano all’A- dige, Hans fece da garante in un contratto per l’e- sazione dei clazi, concessa in pegno da Federico IV al «maestro» della zecca di Merano Friedrich Hauensteiner, in cambio di un prestito. 140 Insieme al fratello Wilhelm, Hans si trovava nel 1407 in posizione preminente nella schient di iniziati dal Rottenburg, in una lega di nobili decisi ad opporsi al sovrano. 141 Il conte del Tirolo Federico detto «dalle tasche vuote» aderi lui stes

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 42 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
calata sul fondo del vallone da dove i camion la trasporta- vano fuori provincia per la lavorazione. I lavori di sistemazione incominciarono con l’erezione di un terrapieno - a protezione della nuova zona abitativa - allacciato al vecchio mu- raglione d’arginamento del quäle era la prosecu-

isola alluvionale (Ischia), si venne a depositare nel corso di un settantennio - prima della bonifi- ca e della recente destinazione a discarica - uno strato di limo e di materiale sabbioso, della po- tenza di cinque metri circa. 11 rigurgito delle acque presso Gmund/Mon- te si pote eliminare mediante il taglio dell’ansa fluviale presso Ora, e con la realizzazione di un nuovo ponte ferroviario che non ostruiva piü il deflusso delle acque. Da allora in poi il territorio di Laives fu pres- soche

abitato. Esso misura circa 500 metri in lunghezza e 5-6 in altezza e, a giudicare dall’esecuzione del lavoro, dovrebbe risalire essenzialmente ai primi decenni del 19° secolo. All’epoca della regolazione dell’Adige, il cui programma pur prevedeva operazioni di difesa anche nelle convalli, il Brantental/Vallarsa non fu interessato da interventi di alcun genere. Grandi lavori di sistemazione nel tratto infe riore e medio, si effettuarono in piü riprese a partire dall’anno 1966, dopo che il torrente, dal

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 182 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
coltivati, oltre il doppio quindi di cinquant’anni innanzi. Rapportata alla superficie destinata a frutteto, Laives si veniva a trovare al settimo po- sto nella graduatoria dei maggiori centri fruttico- li della Provincia, e adclirittura al primo posto per quantitä di frutta prodotta. Inoltre si ingrossö anche il nurnero degli al- beri da frutto, con punte ben superiori a quelle registrate nella crescita delle superfici, e addirit- tura del 100% nel solo decennio 1976-1986, per il frequente ricorso

a piantagione fitta. Tale siste- ma trovö largo impiego nella coltura delle mele; invece il numero dei peri, negli anni 70, fini per dimezzarsi. Il calo delle terre arative, dei prati perma- nenti, dei vigneti - questi Ultimi ridotti ormai a poco piü di un quarto della superficie occupata all inizio del secolo - indica come la recente vi- stosa espansione del frutteto sia avvenuta piü a scapito di altre colture che non tramite il ricu- pero di terre improduttive. E qui la statistica si spreca quando

a dimostrarlo basta la selva di Numero degli alberi da frutto 1 1 Fonte: Camera del Commercio di Bolzano e Assessorato per Agricoltura e Foreste: 2° e 4° Censimento delle piante da frutto. frutteti estesa sull’intero fondovalle, la quäl cosa evidenzia quanto siano lontani ormai i tempi in cui il monclo contadino si reggeva ancora su un’economia di autosufficienza. Ne deriva che ben 314 aziende agricole, pari all’85%, si siano specializzate nella produzione della frutta, e che solo 35 ormai mantengano ancora

. Con i suoi 1332 ettari, di cui solo 1232 effet- tivamente coperti da vegetazione, il bosco - sui fianchi della montagna - occupa piü della metä dell’area comunale. Il suo rendimento tuttavia e modesto trattandosi piü che altro di macchia. E ciö spiega perche la Statistica ufficiale del 1990 informi dell’esistenza di due sole aziende agrico le a carattere esclusivamente forestale, e di altre 17 per le quali il bosco costituisce un settore in- tegrativo dell’intero reddito. Capi di bestiame" 2 Fonti

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 39 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
combevano esclusivamente ai frontisti, proprieta- ri o mezzadri che fossero. Di competenza dello Stato e della Provincia erano solo gli interventi e i prowedimenti a favore della navigazione e flui- tazione sul fiume. Allo scopo di coordinare meglio le misure necessarie e di contenere le spese - alle quali Pautoritä concorreva solo occasionalmente con qualche contributo - i frontisti si unirono in con- sociazioni chiamate, a Bolzano e dintorni, «Was- serleegen» 30 (Leghe o Consorzi per le acque

la manutenzione del tratto di canale di de- flusso cletto Landgraben, che da San Giacomo in giu raccoglieva le acque della palude e delle pendici. Per »Obere Überfahrt» (Traghetto Superiore) era intesa la stazione di traghetto che assicurava il collegamento con il Leeghof, il maso di Laives posto a ovest dell'Adige, sotto il Mittelberg/Mon- te di Mezzo, nell’area attualmente occupata dalla discarica di «Ischia Frizzi». Tale azienda agricola - nota anche con il nome di Oberer Urferhof e gia documentata nel

della dogana a sud del viadotto. Invece del ponte un tempo assicurava il collegamento con Vadena una chiatta, la cosiddetta «Untere Überfahrt» (Traghetto Inferiore). In considerazione della sua importanza com- merciale l’approdo era munito di particolari ed efficienti sistemi protettivi, le cosiddette «kaiserli chen Steinarchen». 31 Erano le opere piü antiche del genere, realizzate con il pubblico denaro. I muraglioni di pietra del 17° secolo - 7 m di spessore alla base e fino a 12 di altezza - sono

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 47 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
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. - L’economia industriale della Regione Trentino-Alto Adige, Parte terza: Monografie, v. I, pp. 93-148, diagrammi, 1 carta, Saturnia, Trento. Gemeinde Leifers-Comue di Laives: Zwischengemeindlicher Be bauungsplan. - Senza numerazione di pagine, senza data. Gemeide Leifers-Comune di Laives: Generalbebauungsplan. - Senza numerazione di pagine, senza data. Gredler, P. V., 1879: Der Steinehandel Tyrols längs der Brenner bahn. - Andreas Hofer - Wochenblatt für das Tyroler Volk, IP annata, Nr. 21, pp. 202-203

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1998
Dal paese alla città Laives : inizi - sviluppo - prospettive
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Pagina 119 di 482
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / red.: Georg Tengler. Con saggi di Maria Luise Kiem ...
Luogo: Laives
Editore: Cassa Rurale
Descrizione fisica: 476 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 473 - 475
Soggetto: g.Leifers ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 156.177
ID interno: 142349
Fig. 3: Laives Peter - köfele 1995: lato nord della cbiesetta. In alto il muro cieco con pietrone; al cen- tro la superficie la st ricata; a destra il muro piü recente della terrazza. (Foto: Demetz, A.f.B.) Fig. 2: Laives-Peter- köfele 1993: lato nord del mastio. Gli strati di pietre della torre iniziano all’altezza dell’asta. A destra un angolo. (Foto: Demetz , A.f.B.) Di questo ballatoio, documentato per la pri ma volta nel Tirolo intorno ad un edificio del periodo romanico, si sono

conservati su tre lati della navata nelle pareti i beccatelli originali per le travi del tetto; inoltre lo zoccolo, aggettante fi- no a 10 cm nella prima fase della costruzione, costituiva una buona superficie di appoggio per le assi del pavimento del ballatoio coperto. La ubicazione clei pali esterni della costruzione non e piü localizzabile nel terreno scosceso. Quando verso il 1500 la cappella fu modifi- cata, il camminamento in legno non esisteva piü. Presumibilmente durante gli assedi della rocca

aveva subito tali danni, che lo si abbandonö ap- prontando un altro accesso, il terrazzamento piü basso attorniante la chiesa che esiste tuttora (ve- cli muro nord), e la scalinata antistante la porta rimasta in alto. La volta a botte insolitamente alta fu inserita nell’edificio al piü presto verso il 1300 o nella prima metä del XIV secolo, oppure in seguito, tiuanclo si sopraelevarono i muri della navata per coprirla con l’armatura tardogotica del tetto tuttora esistente e dotare la facciata del

piccolo campanile a vela. Quest’ultimo importante inter- vento e databile con maggior approssimazione: su una coppa tardogotica con bottoni, fungente da reliquiario, c’e il sigillo del vescovo ausiliare di Trento Francesco de la Chiesa (consacrato nel 1489 e citato fin oltre il 1500); inoltre nel mate riale di riempimento della terrazza si trovö ad ovest del vecchio muro cieco, all’altezza clello Strato superiore, un quattrino della zecca di Lienz, di Leonhard von Görz (1462-1500), forse coniato verso

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