dalla sede parrocchiale di San Lorenzo a dir messa a Brunico e che anche un viag- gio di pochi chilometri poteva talvolta comportare dei rischi, nel 1370 fu costrui- ta la canonica, li dove si trova tuttora, e vi si stabilirono due preti che col tempo di- vennero quattro e poi sei. Anche per i cittadini in caso di conflitto era problemati- co raggiungere la chiesa di Nostra Signora (oggi parrocchiale) per assistere alle funzioni religiöse. Fu cosi che nel 1410 il principe-vescovo Ulrich
di fronte alla casa natale del poeta Bruder Willram nell’omonima via. Col tempo la citta acquistö sempre piü importanza anche dal punto di vista am- ministrativo. Nel 1371 l’imperatore Carlo IV concesse al tribunale cittadino di prowedere da solo all’esecuzione delle sentenze senza dover piü dipendere dai giudici del conte di Gorizia e la torre chiamata ”Kälberskopf ’ fu cosi adibita a pri- gione. Sei anni dopo, nel 1378, il principe-vescovo Friedrich von Erdingen tra- sferi le competenze del tribunale
Federico IV d’Asburgo, detto il ’Tascavuota” trasferi da Merano a Innsbruck la capitale della Contea Principesca del Tirolo. Ciö che caratterizzö nel XV secolo la nostra vallata, e la citta di Brunico in parti- colare, furono perö i conflitti, mai sopiti, fra autorita religiosa e potere temporale che dovevano sfociare in guerra aperta fra il cardinale e principe-vescovo Nicco- lö Cusano ed il duca Sigismondo d’ Asburgo, conte del Tirolo, fra il 1455 ed il 1460. Giä nel 1428 si era arrivati ai ferri
corti fra il vescovo di Bressanone ed il conte di Gorizia per una futile questione di pesca: il conte Enrico aveva fatto sequestrare ai pescatori vescovili a Brunico tutte le reti. Il principe-vescovo Ulrich Putsch or- dinö di conseguenza ai suoi armati di recarsi in Pusteria e di tagliare sul posto ma-
