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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 621 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
1919 si propone che presso le scuole popolari si tenga un corso ad Egna, con previsti 58 scolari e un maestro, ed un altro a Laghetti con 111 alunni previsti. 12 Successivamente la cosiddetta «lex Corbino» (in realtä era un decreto) del 28 settem- bre del 1921, ma pubblicato «alla italiana» solo in dicembre, cioe a scuola ampiamente iniziata, obbliga ogni scolaro di famiglia italiana a frequentare una scuola elementare italiana. Non poche famiglie italiane sentono questo obbligo come un peso

figlio Felix Longo che «e ancora piü pericoloso per la giovane etä che lo rende un passionato e zelantissimo propagandista ai nostri danni». 14 Alla fine, Credaro riesce a far si che gli iscritti alla prima classe della scuola elementare italiana di Egna siano 16. Piü complicata la questione a Laghetti. «Credaro, avendo verificato che su 146 alunni 141 appartenevano a famiglie italiane - leggiamo sull’<Archivio> di Ettore Tolomei, figura ingombrante nella storia dell’Alto Adige e ad Egna incombente

- si credette in forza per introdurre la lingua italiana nella scuola e nell’asilo di Laghetti.» Il «Deutscher Verband», una Volkspartei antelitteram, l’unione di raccolta formata da liberali, popolari e tedesco nazionali, protesta; le due maestre negano i locali, appoggiate dal sindaco. Credaro a quel punto scioglie il consiglio comunale e nomina un commissa rio nella persona di Carlo Trenner, ma il D. V. convince i genitori a disertare la scuola in- viando i ragazzi a Salorno, Magre, Termeno e Cortaccia

. Trenner allora multa le fami glie renitenti anche se l’Ufficio Centrale Nuove Province sospenderä l’applicazione del- le multe. All’arrivo di Credaro, per una visita ufficiale, i bambini presenti sono appena 23. Una conferenza dei genitori, indetta il 10 giugno dal D. V., riesce a rendere nuova- mente deserta la scuola, ma il caso Laghetti diventa un problema nazionale con articoli e polemiche sulla stampa italiana e tedesca. Si rinnovano opposte pressioni. Il curato don Emanuel Zia giä nel settembre

del 1919 si era giustificato con il vesco- vo sostenendo di non aver preso posizione ne pro, ne contro la scuola italiana, ma dando puntuale resoconto dell’ampia agitazione della popolazione. Il Govemo alfine ordina di costituire «scuole colle due prime classi italiane con un’ora di tedesco e la terza di lin gua tedesca con un’ora di italiano». 15 Gli asili italiani di Salorno, Egna e Laghetti, anticipiamo qui, verranno inaugurati nel 1924. Quanto al barone von Longo, il borgomastro ebbe altri

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 644 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
«La scuola italiana della Lega Nazionale in Vadena funzionava regolarmente con un maestro assegnato dal Governatorato». La scuola di Vadena, con annesso giardino infantile, era l’unica scuola italiana in Alto Adige ed era «stata soppressa appena scoppiata la prima guerra mondiale», come si legge nelTallegato 42 alla relazione 1 maggio-31 luglio 1919. Se- condo Guido Canali, in La scuola di Vadena e di Piccolungo pubblicato in «Atesia Augusta» nov.-dic. 1942, la scuola italiana di Vadena era sorta tra

il 1829 e il 1830 per merito di sacerdoti italiani; nel 1876 era stato assunto un maestro tedesco, ma la scuola rinasce nel 1902-1903 ad iniziativa della Lega Nazionale. A Piccolungo una scuola privata con insegnamento italiano inizia il 14 novembre 1901 su iniziativa di Silvio Viesi. Canali segnala che ai Pochi di Salorno l’insegnamento in italiano cessa nel 1869 e che a Termeno c’era una scuola con istruzione in lingua italiana nel 1846. 12 Questi dati sono tratti da Luigi Credaro, Le scuole

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 53 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
si rifä al ba- luardo romano Endide - rimane nella denominazione italiana Egna e nella denominazio- ne tedesca della giurisdizione Enn. Poiche anche la toponomastica dei campi sia nel territorio del Comune che in quello della giurisdizione di Egna e quasi esclusivamente di origine tedesca, la rete di insedia menti pretedeschi di questo territorio non dev’essere stata particolarmente fitta nel XII e XIII secolo. Il fondovalle, inospitale a causa del forte impaludamento, era allora scarsa- mente abitato

seguirä un pe- riodo di colonizzazione esclusivamente tedesca, che si protrarrä dal XIV secolo fino al 1700 circa; questo fatto e dimostrato per il periodo dal 1500 al 1700 da fonti italiane, che sono state pubblicate dal tutt’altro che germanofilo Ettore Tolomei. La formazione del paesaggio culturale della Bassa Atesina e opera esclusiva di contadini tedeschi. Non c’e stata continuitä insediativa tra l’antico periodo romano e l’odierna Bassa Atesina di lin gua italiana. In contrasto con quanto

affermato da C. Battisti, va sottolineato il fatto che gli abitanti di lingua romanza del XII e XIII secolo non hanno niente in comune con gli immigrati italiani del XVIII secolo. Nel vasto materiale pubblicato da Tolomei, oltre ai nomi romanzi diffusi su tutto il territorio delle Alpi, compaiono solo nomi tedeschi. Se Battisti sostiene che i nomi tedeschi sono stati imposti alla popolazione italiana da fun- zionari tedeschi, bisogna dire che nel materiale edito da Tolomei si tratta di nomi tra- mandati

da un’autoritä italiana, e piü precisamente veneziana, quindi di un’amministra- zione che non poteva avere nessun interesse ad imporre alla popolazione dei nomi tede schi inesistenti. Certamente la Bassa Atesina e tra i territori tirolesi che sono stati tedeschizzati piü tardi. Un’attivita di colonizzazione tedesca poteva essersi sviluppata difficilmente prima

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 647 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
ecclesiastici che non siano cittadini italiani. I titolari delle diocesi e delle parrocchie devono inoltre parlare la lingua italiana. Occorrendo, dovranno loro esere assegnati coadiutori che, oltre l’italiano, intendano e parlino anche la lingua lo calmente in uso, allo scopo di prestare assistenza religiosa nella lingua dei fedeli secondo le regole della Chiesa> (Art. 22 legge 27 maggio 1929, n. 810). Ora avviene che il clero atesino, anche conoscendo la nostra lingua, non la parla e non la usa, come piü

sopra e prescritto. E questo spesso avviene per parte del clero giovane, uscito dai Seminari della diocesi di Trento: segno che ivi non si educa in senso a noi amico. In particolare e a ciö nocivo il fatto che nei primi anni i seminaristi pro- venienti da luoghi sopra Salorno sono diretti al Collegio di Tirolo (Merano) dove si studia e si educa con mentalitä totalmente tedesca. Nella nostra zona mista solo a Salorno, Laghetti e a Bronzolo, ossia in localitä con assoluta prevalenza italiana, il clero

e italiano. Altrove, anche dove il mistilinguismo e notevole, vi e solo clero tedesco. La gioventü: Solo col decreto 1° ottobre 1923 del Governo Fascista ebbe inizio, in ogni valle atesina, la scuola pubblica esclusi vamente italiana, perö con applicazione graduale durata un quinquennio. Solo da poco tempo quindi noi abbiamo delle classi giovanili che, dall’asilo dell’infanzia in su, furono educate integralmente nel nostro clima linguistico e spirituale. A queste generazioni il Regime diede, anche lassü

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Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Egna : Alto Adige - Sudtirolo ; [nel passato e nel presente]
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Pagina 622 di 750
Autore: Gritsch, Helmut [Red.] ; Verein für die Ortspflege <Neumarkt> / edito: Verein für die Ortspflege Neumarkt. Redazione generale: Helmuth Gritsch
Luogo: Egna
Editore: Verein für die Ortspflege
Descrizione fisica: 740 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Neumarkt <Südtirol> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 153.498
ID interno: 135678
seconda rottura. Il censimento viene svolto nel 1921 (e questa la cadenza italiana che ritroviamo an- che in questo dopoguerra, 1951, 1981, 1991, mentre sotto 1’Austria l’anno era il deci- mo: 1880, 1890, 1910) ma Credaro sostiene 17 che «nella zona mistilingue (il censimen to) eseguito per mezzo dei comuni, ne si poteva fare diversamente, diede risultati con- trari alla realtä. Il commissario generale dispose la revisione del censimento con impie- gati governativi, ma dopo mesi di accurato, arduo

un podere a Gle- no giä nel lontano 1819. Ettore Tolomei vi aggiunge nel 1906 un maso e pensa di «porre a Gleno» - come scrisse nelle sue «Memorie» 20 - la sede per la rivendicazione dell’Alto Adige. «Mi ricordo sorridendo - continua Tolomei - Tammonimento dell’Orsi: varde ben che i ve bastona.» Durante la trattativa per l’acquisto del maso, Tolomei discute con un certo Tiefentha- ler delle polemiche che allora dividevano il Trentino a proposito della sede dell’Univer- sitä italiana all’insegna dello

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