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Libri
Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
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Pagina 61 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
roìamo da Trento, clic fiori sul finire dello stesso se colo e in principio del XVI. Egli non è ricordato da nessuno scrittore d'arti; ina basta a stimarlo pittore di vaglia la bella tavola rappresentante Cristo alla co lonna , appiè d 5 un magnifico fabbricato, attorniato da molte figure, ben panneggiate e colorite; se non che tiene alcun poco della maniera tedesca della seconda metà del secolo decimoquinto. Questo quadro ben con servato c segnato: IHEROMMUS . PIGTOR . F . TRI- DENTO . 1 502

, appartiene alla Congregazione di Carità. Dalla stessa scuola usciva nella prima metà del secolo XVI quel maestro Antonio da Trento, detto al trimenti Antonio Fantocci, forse scolare di Girolamo, e poscia compagno del Mazzuoli da Panna, di cui scol piva e incideva i disegni; e riuscì cosi esperto nel maneggio del bulino e nell' incisione particolarmente a chiaroscuro su due, tre e sino a quattro legni (che di mano in mano imprimeva stillo stesso foglio, onde con traffarvi il mezzo. il lume e l'ombra) che

forse non v ebbe al suo tempo chi lo superasse. E uscì quindi Leopoldo dal Pozzo, clic operò in mosaico in San Marco di Venezia: lo Scolari, che si distinse nell'incisione dei coiiii dfacciajo per le monete e medaglie, nella zecca di Guglielmo duca di Baviera; e prima ancora un Bosso Trentino, nominato dal Mattioli nel suo poema: Il mafjno pala zza del Cardinal di Trento . Sappiamo che i due fratelli Dosso, ferraresi, lavorarono in Trento; e non oseremmo dire che quello sia un terzo, se non

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Libri
Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
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Pagina 16 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
Qui stelle la primavera c tutto Testate; c scolpì in marmo il ritratto del Cardinale Madroso , cd in ^ plastica quello di suo padre e di alcuni signori e pre lati del Concilio, restituitosi in Trento nell'anno pre redente. Ma di tulli questi busti oggidì non ve n : ha pur und solo, nò si sa dove capitassero o in mano di chi si trovino. Scolpi eziandio il ritratto d'un suo ni potino, clic pare in seguito fosse gettato in bronzo. Noi possediamo un bellissimo getto della tosi a d'un bambino

ricciuto e gajo, che, da chi prima l'avea, fu ritenuto di mano del Donatello- c noi, quantunque non vi sia espresso il nome dell'artefice, se ci ò le cito giudicare dalla maniera, crederemmo opera del Vittoria. Il quale poi, pei signori di Roccahruna rap presentò in due busti la Forza e la Prudenza, aven done prese probabilmente le immagini dalle faccio di quei signori medesimi. In La vis , borgata non molto lungi da Trento , sulla porta d* una casa che allora tenevano ì Schuldhaus, fece egli un'opera

di pietra forte lavorata a scarpello alquanto scaltro , che fu F arme di quel casato • dove sono due fanciulli che la reggono con bella maniera ; e pei signori Morsi in Trento un San Giovannino «li marmo bianco. Ai pruni di Novembre 155 c 2, scorsi appena nove mesi dal suo soggiorno in patria , mori il padre del nostro Alessandro. Onesta grave perdita lo indusse ad abbandonare la casa sua alla matrigna e a recarsi a licenza presso una sorella, di' ivi avea maritata a Lo renzo Rubini di Riva di Trento

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Libri
Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
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Pagina 60 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
— m — 3d essa sorge ancora il superbo palazzo Tabarelli, clic vuoisi eseguito sul disegno di Bramante da Urbino, celebre architetto della basilica di San Pietro in Roma. Al decano Antonio Ta barelli ne procurò forse il disegno il cardinale Adriano da Cornelio, esule allora in Tonno, presso Riva di Trento, e di lui amicissimo. Questo cardinale crasi servito del Bramante nella fabbrica del suo palazzo in Roma, poscia di ragione del conte (lì- .ranci, nella piazza di S. Jacopo Scossacavalli

, a destra della fonie di Paolo Y condotta dal Maderno, e di rin contro al palazzo ch'era del nostro Cardinole Madruzzo, architettalo nello «tesso stile. li palazzo Tabarellt fu eretto dal ì 501) al 1505. Sembra che in Trento l'arte del disegno e della scultura avesse un'origine assai più alta che dagli eru diti generalmente non sì sospetta. A questo accennano alenili dipinti antichissimi ncir interno del Duomo e sulle facciale delle case, c qualche lavoro di scultura; fra i quali ricorderemo

- da Trento, il quale <»|H»rò in Verona sul cominciare del secolo XV; e Ci-

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Libri
Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
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Pagina 6 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
artefici essi medésimi Vopera del Temanza, corredata di buone annotazioni, fu riprodotta dal Mosckini nel 1827. Parendo al conte Benedetto Giovanetti di Trento, dotto investigatore delle antichità nostre, che il lavora del Tcmanza fosse suscettibile di maggiore esattezza, e che il descrìvere la vita di un tanto uomo, quale era il Vittoria, stesse bene a qualcuno che avesse con lui comune la patria, si accinse egli stesso al pietoso uf ficio, e lo compì nel ì 830. Egli intendeva di pubblicar

e il frutto degli stadi suoi in una raccolta di biografìe d'illustri Trentini, dei quali erano già incisi i ritratti ; ma questa speranza andò a vuoto ; sicché, morendo, lasciò il Giovanelli, coi proprii libri e colla ricca col lezione di monete e d'oggetti antichi, anche questo suo scritto alla Biblioteca di Trento, dalla quale esce ora per la prima volta alla luce in una veste men disadorna, pur conservando il congegno dell'originale dettato. L'interesse che auf destare tutto ciò che riguarda a un grand

*uomo, specialmente se nostro concittadino, mi consigliò di far seguire alla narrazione certi ricordi familiari di mano del Vittoria e il suo testamento, che si custodiscono con altre sue carte nell'Archivio ge nerale di Venezia, Dei ricordi autografi profittarono in parte il Mosehini nelle note al Tcmunza, e nella sua grand'opera dette Iscrizioni veneziane il Cicogna; al- f amicizia del quale vado debitore detta copia esatta di essi e di alcune notizie importanti Trento, iiclt' Aprile del 1858

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Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
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Pagina 59 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
Andrea Palladio , quando andò a Trento dal reveren dissimo Cardinale » ; clic ora appunto il Cardinale Cri stoforo. Por le quali considerazioni amiamo accostarci piniIosto ali opinione dì quel!'erudito, clic il disegno della nuova fabbrica del Castello del Buon Consiglio attribuisce a Giammaria Falconetto, architetto ancor esso assai distinto. Cotesto artista, per avere seguito le parti doli* imperai ore Massimiliano I e tratto a tale sen timento buon numero di veronesi e ottenuto provigione

c privilegio dal principe per aver dipinto sopra tutti gii edifìci! pubblici gli stemmi imperiali, tornata la città di Verona sotto gli antichi signori, fu costretto a partirsi per sicurezza della persona, seguendo le schiere imperiali che nel 1517 si ritrassero a Trento, ov' egli per qualche anno esule dimorò, e fu caro al principe vescovo Bernardo desio. E pare clic appunto il Clesio rassettasse dipoi al Falconetto lo cose sue colla Re pubblica Veneta, per mezzo del cardinal Bembo, ch'era del Clesio

amicissimo. Perleche da Trento il Falconetto passò a Padova, ove sì fermò, siccome a confine sta bilitogli dalla Signoria; e, come dice il Vasari, godette sempre il favore del Bembo e del nobile veneto Luigi Cornare). Non mancò per altro chi la fabbrica del Castello attribuisse al Sammicheli ; ma una sola occhiata sulle fabbriche erette da quest'insigne veronese basta a con futare siffatta credenza. Ben era disegno di lui la bel lissima ed elegante facciala della casa già Sardagua, ora Ciani, rimasta per

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