Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Autore:
Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo:
Trento
Editore:
Monauni
Descrizione fisica:
LXXI, 343 S.
Lingua:
Lateinisch
Commenti:
<br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto:
g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura:
II 103.173
ID interno:
219652
(jana e di Primiero, cedute al vescovo di Feltro, la diocesi tridentina e il dominio temporale del vescovo si estendevano, per diritto imperiale, */«//« Chiusa di Verona a quella di Bressanone. Della contea di Veno sta i vescovi di Trento non arrivarono mai al possesso; e la contea di Bolgiano divisero in principio coi conti di Eppan , e poscia coi conti che nel j 140, dal loro castello gentilizio, si chiamarono di Tirolo. Fuor della diocesi ottennero nel 1082 la corte, indi marchesato
, di Castellavo nel territorio mantovano. Il possesso della contea di Garda, conferito dal Barbarossa a un nostro vescovo nel H67, fu momentaneo. Rimettendoci, per ciò che riguarda in qualche modo il complesso delle condizioni sociali e politiche del Trentino nei primi secoli del principato ecclesiasti co, ali' opuscolo da noi pubblicato nel 1856, sotto il ti tolo di Episodio del medio evo trentino, ci limiteremo in questa occasione a segnare i rapporti che passavano allora tra gli elementi principali, onde
si componeva il piccolo stalo. L'aristocrazia laicale for ma vasi dai ministeriali della contea trentina, detti anche nobili di masnada o macinala della Casa di Dio e di S. Vigilio. Di essa poche notizie si hanno nel secolo un decimo ; molle in vece nel susseguente, e tali che ci dimostrano essere antica in paese la loro dimora, e crescente ed infesta ai vescovi ed ai comuni laJoro potenza. Difficile molto, per la oscurità dei tempi e il difetto assoluto dei do cumenti, sarebbe ora il pronunciare un retto