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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 8 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
La Rene!ena assai probabilmente al tempo dei Ro mani era una dipendenza del Bresciano ascritto alla tribù Flavia, e quindi più tardi nella stessa guisa fece parte del Bucato Longobardo di Brescia, e non già di quella di Trento, La Rendena fu l’ultima parte della Diocesi di Trento che rimanesse pagana e S. Vigilio Vescovo di Trento che venne nel 400 a predicarvi il Vangelo fu accolto da una popolazione così poco civile che gli fece sof frire Il martirio. La leggenda racconta che venuto a Spiazzo

un giorno mentre si celebravano i riti di Saturno, infiammato da santo zelo atterrasse il simulacro del dio pagano, e salito sul piedestallo di questo vi predicasse la nuova fede. Accesi di sdegno alla vista di quella profanazione i Rendenesi dier di pìglio ai sassi e lapidarono l’Apo stolo gettandone quindi nel Barca il cadavere che por tato dalla corrente a Tione fu raccolto e recato con gran pompa a Trento, non senza grande opposizione dei Bresciani che reclamavano quella salma per la loro citta

. Il martirio di B. Vigilio è un indizio che la valle non era troppo accessibile alla civiltà. Infatti i pane giristi del Santo ne parlano come di luogo inospite e selvaggio. Durante i quattro secoli delle invasioni barbare il nome della Rendena non figura in alte modo. La prima tradizione storica importante è quella del passaggio di Oarlomagno pel valico di Campiglio. Secondo la leggenda della Rendena, la quale trova riscontro nell© tradizioni popolari della Valeamoniea,

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 60 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
GUIDA La Valle di llcndena propriamente detta incomincia due chilometri all’incirca al nord di Tiene oltre il ponte sul torrente Finale che scende ad occidente per la Valle di Cengledin dalla Crepa di Vaibona (m. 2535). 1 ) La leggenda narra che al confluente del Finale e del Barca, sia stato «accolto il cadavere di S. Vigilio Ve scovo di Trento. All’ entrata della Valle di Cengledin, sopra la strada, è il villaggio di Verdosinft; poi Villa Benàena che è all’entrata della Valle di B. Valentino

da cui scende il Rio Bedu , ed in fondo alla quale appare il Corno Basso (m. 2056). Seguendo un sentiero sulla destra del Bedu si sale alla Malga di Cuci, quindi a quella della Valletta (ore 3) e di là al Fasso di S. Valentino (ore 2) che si apre fra la Cima Col di Mezzo (ni. 2937) ed il Care (m. 3460) e si scende nella Valle eli Fumo. AH’ entrata della Valle di S. Valentino esisteva se condo la tradizione un villaggio distrutto dal contagio del 1630. In questa Valle nel luogo detto la Tana del Sedo

fu nel 1469 scoperta una miniera di piombo ar gentifero, ora abbandonata. Colà pure nella roccia detta Cerimi dicesi esista uno di quegli anelli di ferro che pare fossero un segno di consacrazione od istrumento di un culto esistente prima del cristianesimo. 2 ). D Tutte li altezze qui notate sena’ altra indicazione sono tolte dalla Carta militare austrìaca 1.75.000. 2 ) Anelli consimili vuoisi esistessero ed esistano tuttora sui Cornetta del Bandone al sud di Trento, sulla Rocca Pagana in Val

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 13 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
Capitolo della Cat tedrale di Trento fu concessa ad Alberto di Stenico la investitura feudale dello decime di Rendena, assieme ad altre delle Giudicarle, la quale fu confermata nel 1204 da Federico di Tanga. Nel 1212 questo stesso Federico per estinguere certo debito contratto coi Bresciani da Corrado suo prede cessore, prese dagli abitanti della Rendena 3300 lire veronesi, concedendo loro in ricambio parecchie esen zioni e prerogative. I più antichi documenti locali che accennino al fun zionamento del

regime comunale sono due pergamene una del 1229, l’altra del 1255, conservate nell’archivio del Comune di Pinzalo. Vi troviamo che gli uomini della comunità di Pinzolo e Baldino si erano raccolti a nominar un procuratore, onde terminare una differenza insorta con quelli di Carisolo nella divisione delle Mon tagne di Bulgaria e Magnabò. Nella lotta fra Maioardo Conte del Titolo ed Egnone Vescovo di Trento (1254-1275), i Rendenesi, benché molti dei Giudicariesi prendessero partito pel primo

in modo stabile i civili costumi c lo usanze locali, insegnarono a quella forte popolazione una forma di self governement, la quale appunto perchè sorta natural mente, nè importata, corrispondeva nell’essenza e nelle forme così perfettamente ai bisogni veri del vivere comune ed individuale che fu impossibile sopraffarla o modificarla al principio di questo secolo, anzi vive tutta via e nello spirito della popolazione ed in alcune usanze ed appellazioni sociali. Sì fu soltanto nel 1202 che dal

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 111 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
mane scoglio della Tom , diviso dal Crozzon di Brenta , J ) da un lunghissimo, profondo ed erto eouloir la Vedretta del Crozzon , che viene giù ad unirsi a quello che scende dalla Bocca. Il sentiero scompare in mezzo ai massi disseminati sul prato, e che ben presto non lasciano più posto alla vegetazione. Un tratto di nuda morena copre il piede del nevaio e quindi scomparisce sotto il ghiaccio della Vedretta della Bocca che scende con una inclinazione di circa trenta gradi dalla Bocca. La Bocca

di Brenta (2547) non misura al livello del suolo più di 10 metri di larghezza al Nord ed al Sud, come due enormi montanti di un colossale portone privo d’architrave, s’alzano a picco le pareti della Cima di Brenta Alta, e quella di Brenta Bassa. — Il panorama è splendido, sopra la Valle del Sarca, e dall’altra parte sovra la ripidissima gola che precipita ad oriente. Il sentiero discende alla destra, seguendo la spor genza di uno degli scaglioni della Brenta Bassa e con duce in 10 minuti al Rifugio

. La discesa dal Rifugio a Molveno si compie in 3 ore per la Valle dei Massòdi, il bosco della Salvata e la Valle delle Seghe. .Ascensione della Cima Tosa (m. 3179). — Bai Rifugio la salita della Tosa non richiede più dì tre ore, o non più di due il ritorno dalla Cima al Rifugio. Si sale a mezzodì del Rifugio ad una larga sella che riunisce il piede della Brenta Bassa a quello del Baino, chiamata Passo dd Rifugio } e che mette in comunicazione l’estre- i) Il Crozzon di'Brenta non fu ancora snido.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 76 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
il torrente fino al fondo della Valle, si giunge alla Bocca di Namhino (m. 2400) da cui si può in 2 ore scendere a Campiglio. 7. La Valli di Genova (ore 4 >/,)• L’escursione nella Valle di Genova è senza dubbio la più (interessante di quante si possono fare nei din torni di Pinzolo. La sua selvaggia bellezza, le lue caseate, le leggende di folletti, di versiere e di stregoni dei quali la fantasia popolare ne ha fatto la dimora in seguito dì un immaginato decreto del Concilio di Trento, l’altezza delle

di seguito a passarvi r estato eoi Vicario generale _N. de Thunn c lasciò in dono alla cappella una tazza d’argento ed un messale. Dai piani di S. Giuliano per il sentiero che siile al piede della Costacela si può passare nella Valle di Borzago. 6, la Val Namfcrone (ore 3). Passato il Sarca sul ponte della strada che mena a Campiglio si sale per la scorciatoia sulla roccia di fronte al ponte stesso. Un sentiero percorre tutta la Valle di Hambrone fino alla Malga di Amola. Risalendo sempre

cime granitiche che la circondano, la hanno già resa famosa presso i touristes che d’una voce la dichiarano superiore per pittoresche vedute, grandiosità di quadri e severa poesia alle più vantate vallate della Svizzera e del vicino Tirolo. All’ entrata della Valle di Genova sorge uno scoglio isolato sul quale è posta la chiesuola di S. Stefano col suo aguzzo campanile a guardia del passo detto la Bocca di Genova. A destra di questa s’interna la seo- ' scesa vailetta di S. Martino, in fondo alla

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 112 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
mità Occidental o della Valle dei Massòdi colla Pozza Tramontana. Questo Tasto bacino, segnato erroneamente sulla carta militare col nome di “ Pozza tremenda „ o “ tremente 9 è un ampio anfiteatro chiuso ad oriente dalle falde del Daino e dall’Alpe di Ceda, mentre da Sud a Nord dal l'altra parie è circondato dalla Brenta bassa e dalla lunga parete della Tosa, al piede della quale si distende un ghiacciaio semicircolare. Superato il passo del Rifugio si Tolge terso S. 0. sempre costeggiando

il piede della Brenta Bassa, quindi si attraTersa la Pozza e si sale per la Vedretta bassa della Tosa fin sotto il muro circolare che gira intorno la Pozza. Non si può indicare con precisione il punto in cui si dà la scalata a questa parete, ed è difficilis simo poterlo distinguere, e giungervi senza una guida. È questo un camino perpendicolare, o meglio una breve spaccatura dell'altezza di un venti metri che permette di raggiungere il ciglio della muraglia che sostiene gli scaglioni in capo ai quali

ai alza la cima della Tosa. Scalato questo passo si ascende verso Nord Ovest un seguito di gradinate, quindi per il nevaio alla cima. La vista è quanto si può dire splendida, principal mente per il contrasto che offre da un lato tutto il grippo di Brenta che si vede da presso con tutta la sua lacera ed irta criniera di torri e di guglie, dall' altro l’immenso altipiano nevoso e glaciale del- 1' Adamello e iella Presan ella che sì dispiega in tutta la sua maestà. Sorge da lunga il gruppo del Cevedale

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 104 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
* rione e del furto' a »ano armata, un lucroso passa* ■ tempo ; e dalla Tal di Bole fino al lago d'Idro essi attraversavano quelle Giudicane, insofferenti di ogni dinastica prepotenza, rette a libero comune, rispettoso , delle altrui proprietà e gelose delle proprie franchigie, ì Egli è certo quindi che per questa eccezionale circo- j stanza, questa via è stata una delle arterie della grande corrente commerciale stabilitasi fra la Germania e la I Regina dell* Adriatico. > Ed ecco in qual modo

e perché vediamo nell’età di i mezzo sorgere corno quelli del Grande e del Piccolo 8. Bernardo, del B. Gottardo c di tanti altri l’Ospizio di Campiglio, manifestazione dì quello spirito di mistica carità che fa molto perdonare a quei brutti tempi di violenza. Un certo Raimondo, di cui s’ignora la patria fondò, siccome trovasi ricordato in una lettera del 6 Dicem- bre 1188 di Corrado II di Beseno Vescovo di Trento*. » nel luogo che si dice Ambino, l’Ospizio di Campiglio in rimedio dell’anima sua

, ad onore della beata sempre Tergine, a sostentamento dei poveri e a difesa dei [ passaggierì, essendo il luogo deserto ed inabitabile nel quale il viandante veniva derubato ed assassinato . Ben presto altri si unirono a Raimondo e ! Comuni | della Rendena, anche per 1* interesse che doveano avere ! a rendere piu sicuro ed agevole quel transito, andarono [ a gara nel fare al Pio Istituto donazioni di terreni, di | pascoli e nei pressi di Campiglio e nella Talle. j L’Ospizio sorto per privata iniziativa

e di laici, f u ; retto da loro fino al 1212 sotto la sorveglianza, pe r \ quanto importava il servizio della Cappella, del Rettore [

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 82 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
(9600) e di quello di Falgorida (9730) divise dal ghiac ciaio di Falgorida. Dopo venti minuti si giunge al piede della bellissima cascata del P'm di Nardis } prodotta da un torrentello proveniente dai ghiacciai della Presanella, il quale scen dendo per la Yalletta di Nardis precipita da una roccia a picco in quella del Barca pili bassa un centinaio di metri. Un sentiero alla destra della cascata sale per la Valle di Nardis alla .Malga dei Fiori (ore 2), dove di solito si pernotta per compiere

l’indomani l’ascensione della Presanella, Corsa un* altra mezz’ora di via si arriva ai prati di Fontana bona dove zampilla una fresca fonte © le guide vi invitano ad una prima sosta. Attraversato quindi il piano di Santa Maria di Brescia e volgendovi a sinistra vi trovate di fronte alla magnifica cascata di Lares che precipita dalla vailetta omonima. Un sentiero sale da quella parte al nuovo Rifugio eretto dalla Società degli Alpinisti Tridentini (ore 3). Pernottando lassù si può l’indomani compiere

l’ascensione del Oarè Alto, e quindi scender e in Valle di Salarno al nuovo Rifugio eretto dalla Sezione di Brescia del C. A. I., oppure attraversando il Passo di Lares (7900) la Vedretta della Lobbia, per il Posso della Lobbia Alta (9600) scendere sul gran ghiacciaio delFAdamello (ore 7), far l’ascensione di questo e ritornare pel ghiacciaio del Mandrone e per nottare al Rifugio dei Mandrone (ore 5). Questa escur sione oltremodo interessante attraverso il grande altipiano delFAdamello non offre serie

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 74 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
Questa cima e all’estremità di imo sperone isolato ed il panorama elio si domina di lassù compensa di gran lunga la breve fatica dell’ascensione. Il gruppo dell’Adam elio e della Presanella si presentano vicinis simi ad occidente coll’estesa dei loro immensi ghiacciai. Oltre la profonda © ristretta Tal le di Àgola si erge il Gruppo della Tosa colle cime accessorie, di cui si può perfettamente studiare la strana ed interessantissima struttura. Nel fondo si scorgono al mezzodì i laghi d’Idro

e di Garda, al nord le cime dei due Mondifrà, della Flavona e tutto il gruppo di Brenta. Balla cima si può scendere per un sentiero all’ est in Valla gol a e di là in 3 ore giungere a Campiglio. 2. Alia Pali dii lughè (m. 2317) (ore 4). Vista dalla valle questa cima appare come un acuto cocuzzolo, dietro il quale fa capolino la cresta dolomitica della Cima dì Nafdisio. Una strada mulattiera sale da Giustino alla Malga di Brent dell’Orso, si attraversa quindi l’alpe fra il Prafiorì ed il Dosso -del

Sabbione e si sale alla piramidale Pala del Mugliò. Da questa eine benché poco più alta del Dosso del Sabbione si scorge una vista molto più estesa. Fra i duo gruppi deH’Àdamello e della Presanella appaiono alcune vette del Cevedale e nel fondo a settentrione lo Alpi deirOetzthaL All’est la Pala del Mugliò c tagliata a picco ed un profondo precipizio la separa dalla Cima di Nafdìsio e dal Gruppo della Tosa. 3. Il Vili® d* Algol® (ore 2). Dal villaggio di Massimeno si sale per un sentiero al luogo detto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 88 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
ha morene mediane, anche le laterali sono pochissimo sviluppate. Le grandi screpolature, e le hizzare piramidi di ghiaccio impediscono di attraversarlo e lambendo il suo lato sinistro conviene portarsi ad un’altezza di circa 1100 m. dal suo piede. Qui esso perde della sua ripidità e le grandi fessure lascian degli spazi da passare senza perìcolo nè allungare la strada. La distanza è di soli 800 m. e ben presto si abbordano le frane e per esse si sale presto in alto (350 tu.). L’ ultima salita

pegli scogli viene compensata della magnifica vista che paga ad usura delle 3 7>-4 ore impiegate sin qui dal Ri fugio. Lobbia alta (3227). — Per salirla si tiene la via indicata polla Lobbia bassa, solo giunti dirimpetto a questa si segue uua direzione Sud-Est per arrivare al Passo della Lobbia alta, situato a mezzodì della cima, La Lobbia alta forma un triangolo di scogliere dirupate con un profilo in direzione Nord, e gli altri due, uno volto a Sud-Est, F altro a Sud-Ovest. La salita si ef fettua

per quello orientalo e richiede dal Rifugio 5-6 ore. Ritorno 3 ore. 11 Dosson di Genova (8434) presentasi qual massa tozza ed unita che spinge verso settentrione una cresta di roc cia la quale giunta all’altezza di metri 8279 si divide in quattro ramificazioni, due verso occidente e due verso oriente. Arri rati pel passo della Lobbia alta (8040) sulla Vedretta della Lobbia si girano le due ramifica zioni summenzionate volte verso oriente e pella comoda lingua di ghiacciaio si raggiuge il punto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 64 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
però ancora sulle pareti una Madonna, un S. Battola rne©, un B. Giorgio con la data 1581 ed altri più antichi. — Bulla porta rimangono tuttavia degli affreschi fra cui una buona Madonna e dei Banfi con riscrizione: A 1584 die'20 nommbris , e della maniera del solito Simone. Fissolo è la borgata più importante della Rendena ; esso comprende la contigua frazione di Baldino e tutti i casali dei monti circostanti e delle Valli di Nambmo e di Nambrone. Posto nel mezzo di verdi praterie sparse

dì gruppi di noci e dì pini, circondato da pendici coperte di fitti boschi di castagni è abitato da una popolazione pulita e cortese. Pinzolo è nella stagione estiva frequentatissimo da forestieri e da alpinisti d’ogni paese. Non vi mancano comodi e puliti alberghi * guide 2 ) per le escursioni alpine, la posta vi giunge ogni giorno da Trento, c ben presto una linea telegrafica la riunirà a Tione. La chiesa di Pinzolo fiancheggiata da un superbo campanile dì granito è opera dello scorso secolo

, di ordine composito e di armoniche proporzioni. Essa venne costruita da Francesco e fratelli Corniti comaschi. Un ritratto ad olio conservato nella sacristia porta la se guente iscrizione: Frater Antonius Maturi lief, fromm. D. Vigilii natus PinzolU 17. Januar ij 1686 ecc. Obit die 16. Aprilis 1751. 1 ) Bètel succursale Campiglio *** propr. Bigiù e Coinp, — Hotel dorma propr. Collini c Sardellina. — AW Aquila AVa propr. GL Bonapacc. *) V. Tariffa della S. A. T.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 63 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
fosse un castello romano, furono trovate varie monete coll’ effigie di Claudio imperatore. A Caderzcne, sulla destra del Sarca, dimorava la famiglia privilegiata dei Bertelli, investita dai Conti d’Arco della colletta delle decime dì Rendena. La via passa quindi per un ponte sulla sinistra del torrente, attraversa Giustino. Il presbiterio della chiesa di Giustino che era esso pure adorno di affreschi del 1430, opera di un Simone, probabilmente il de Averaria, venne barbaramente distrutto nel

1866, e delle pitture che lo coprivano non ne rimangono più che due sulla parte meridionale.*) La chiesa di Santa Lucia è delle prime erette in Rendena, consacrata tra iJ 1212 ed il 1218 era sede della Curazia di Sopracquei che comprese i paesi di Giustino, Massimeno, Pinzolo e Carisolo fino al 1640. Una bella strada salo all’est di Giustino al pittoresco villaggio di Massimino, il cui nome vuoisi derivato da un antico castello romano detto Castel Massimo. Dal poggio su cui è Massimeno, guardando

verso nord-ovest sopra F entrata della Talle di Genova si scorge la cima della Pressanclla ed il vicino monte Botteri colla di stesa dei loro ghiacciai. La chiesuola di S. Giovanni Battista di Massimeno vuoisi sorgesse sulle rovine di una rocca, esistente nel luogo detto la guardia. In quei pressi furono rinvenute monete, armi ed uno scheletro chiuso in una armatura di ferro, — Anche questo tempio dovea essere inter namente coperto di affreschi ora distrutti; si vedono l ) V. Annuario B. A, T. 1877

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 133 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
, spazioso giardino a mezzodì ed a sera, si gode pittoresche e variate vedute, la temperatura è delle più salutari, vi è ritrovo di villeggianti, come pure un generale ritrovo dei Signori Alpinisti essendo Pinzolo punto centrico per molte interessanti ed ardite esenzioni, come sarebbe la salita Cinta Tosa, Preso nella., Adnmcllo, Carli alto, Cono Bianco, al Ble«vera del Manitrone, della Tosa e del Lares, e tutti i passi che conducono & Ponte di legno, €etlegol>, Tonale ed a Molvciio per la Bocca

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Pagina 37 di 138
Autore: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 125 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-4.038 ; II 38.772
ID interno: 155221
percorrere un arrotino Rendenese. Moltissimi a piccolo tappe hanno attraversata da un capo all*altro l’Europa. Parecchi della Rendena inferiore si recano l’inverno in Lombardia, come spaccalegna e segantini ; molti come spazzacamini. Le donne vanno a Verona, a Mantova, a Brescia come fantesche. Ä Caderzone v’ ha una fabbrica di rocchetti di legno di betulla, ontano e faggio per filatoj, che ne produce un 150,000 Fanno. In Pinzolo vi è una fabbrica di vetri che data dal 1810, ora proprietà del

Sig, Garutti di Milano. Prima era fabbrica di cristalli proprietà della Ditta Pernici e Bolognini. In egea sono occupate un cinquanta persone. L’industria dei bachi da seta è di poco conto, però il gelso cresce in tutta la valle. La popolazione della Rendena è forte ed intelligente ; fra gli uomini maturi e specialmente nei vecchi non e raro incontrare degli splendidi tipi d’alpigiani. Le donne, alle quali è quasi intieramente abbandonata la coltura del suolo non presentano punto quelle avvenenze

e quella freschezza di colorito che si soglion lodare nelle mon tanine. Gli enormi pesi che si recano in capo, il rimaner curve sul solco deforma prestissimo i loro corpi meno atti a sopportare una bisogna così faticosa, — I per niciosi effetti dell'abuso del caffè e dei liquori ai quali sono costrette a ricorrere come eccitanti si fanno vedere auch* essi. La nuova generazione ehe cresce non più con la robustezza dei progenitori si risente della imperfezione della legge canonica troppo corriva nel

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