¬L'¬ unità d'Europa: società e cultura in un'età industriale nel mondo di lingua italiana e nel mondo di lingua tedesca : atti del XVII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 3 - 7 maggio 1982
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Autore:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <17, 1982, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Luogo:
Meran
Descrizione fisica:
XXXVII, 313 S.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Commenti:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: Gesellschaft und Kultur in einem Industriezeitalter im deutschen und italienischen Sprachraum
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto:
s.Europäische Integration ; s.Kultursoziologie ; f.Kongress ; g.Meran <1982>
Segnatura:
II Z 759/17(1982)
ID interno:
62148
di questa tradizione, che era lontanamente di origine aristotelica, la filosofia pratica veniva concepita come una indagine razionale, ma di una razionalità diversa da quella matema- tica, e anche da quella delle scienze della natura, una razionalità cioé che aveva come fine anche Vazione e quindi era attenta al concreto, alVesperienza, e sostanziataproprio del contributo della retorica e della dialettica. All’interno di questa concezione della filosofia pratica c’era posto ancheper il diritto. Io non
sono bene informato su quale fosse esattamente la concezione del dtntto che in essa veniva professata, ma certamente nella tripartizione aristotelica di etica individuale, etica della casa ed etica della JióAxc; , alposto delVetica indi- viduale era subentrato proprio il diritto, e quindi la filosofia del diritto era diventata parte integrante della filosofia pratica. Ora, come probabilmente i colleghi tedeschi sanno molto meglio di me, oggi é in atto proprio in Germania, da una quindicina d’anni
, una vera epropria ria- bilitazione della filosofia pratica, che ritorna sia a questa tradizione del ! 600 e del ’700, sia addirittura alle sue origini aristoteliche, doé all’Etica e alla Poli- tica di Aristotele, richiamandosi a quella concezione della razionalità che il rela- tore prima sottolineava, cioé la rationabilitas, la ragionevolezza, fatta di argo- mentazioni dialettiche e retoriche. Per quanto riguarda l’etica, basta ricordare il nome di Gadamer, o quello di Helmut Kuhn, i quali
sottolineano il valore che ha per Aristotele la cpQÓvrjOig , o ilgiudizio del (pQdmfiog , delVuomo saggio, che non é dedotto da calcoli di tipo matematico nella determinazione di che cosa é giusto, ma tiene conto delle opinioni, tiene conto della concretezza delle situazioni. Gadamer inoltre si richiama al dialogo platonico e, nel campo della politica, per esempio Hennis o Ritter, o uno scolaro di Ritter come Günther Biln, che ha dedicato una monografia proprio alla politica di Aristotele, insistono nel
sottolineare il carattere dialettico della razionalità messa in atto da Aristotele neigrandi trattati di filosofia pratica. Credo che sarebbe importante sapere se, alVinterno di questa riabihtazione della filosofia pratica, che é in atto oggi in Germania, venga rivolta una precisa atten- 66