¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
rire la nascita di uno spirito europeo nel proprio ambiente e 5 soprattutto, dare un qualche apporto pratico, sembra siano doveri dell’ora che batte all’orologio della storia. ”Le cose infatti accadono soltanto se c 5 é qualcuno che le fa accadere”” (II Magistero di AÍbino Luciani, Padova 1979, p. 442- 444). Del Presidente dell’Istituto, Prof. FRANCO VALSECCHI, pubbli- chiamo Pallocuzione per intero: Questo nostro convegno si riallaccia a quello che lo ha preceduto; ne costituisce, in certo
senso, una continuazione, Pintegrazione. E dedicato anch’esso all’Europa, al problema della unità europea; ma considerato sotto un particolare aspetto, sotto un determinato angolo visuale: come pro- blema di educazione. Nel frattempo, Pelezione e la convocazione del Parlamento europeo a suffragio universale - il grande fatto nuovo nell’alterna e tormentata vicenda istituzionale - hanno dato nuova consistenza e nuovo impulso alla costruzione dell’edificio unitario. Ma hanno messo in rilievo
premessa, la premessa di una spinta interiore, di un consenso, di un’anima che dia, al corpo, la vita. Ed è qui che si pone, in tutta la sua portata, il problema dell’educazione. La storia spirituale d’Europa, non meno di quella politica, ha come protagonista la nazione. L’educazione ha seguito il corso della storia; è stata, prima di tutto e soprattutto, Pinterprete dell’anima nazionale, delPindividualismo, del partico- larismo nazionale. Ora, il corso della storia è mutato; si pone, e si impone
, l’esi- genza di una prospettiva europea. La nazione resta pur sempre il centro di gra- vità della vita spirituale e politica d’Europa; ma non piú come endtà a se stante, bensi come parte di un tutto. E trova, nella solidarietà, nella comunità europea, non un limite, ma una integrazione, la condizione stessa della sua soprawi- venza. È di questa realtà che deve rendersi interprete Peducazione; è questo il suo compito: dare il suo contributo, il suo decisivo contributo, ad una presa di coscienza
delPunità europea, del comune cammino, del comune destino, della comunità di spiriti e di cultura che lega i popoli europei, al di fuori e al di sopra delle loro diversità. È significativo che si sia sentito il bisogno, in questa opera di educazione europea, di rifarsi al punto di partenza stesso della nostra formazione spiri- tuale, culturale, morale, la scuola; e di rifarsi, nell’insegnamento scolastico, al punto di partenza di quel comune cammino che ad un tempo ci unisce e ci divide, la storia. Sono