Dobbiaco - il canto della terra = Toblach - das Lied von der Erde
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Autore:
Crozzoli, Gabriele ; Marco, Elena / Fotogr. di Gabriele Crozzoli. Testi e ricerche di Elena Marco
Luogo:
Ponzano
Editore:
Ed. graf. Vianello
Descrizione fisica:
207 S. : überw. Ill.
Lingua:
Deutsch; Italienisch
Soggetto:
g.Toblach ; f.Bildband
Segnatura:
III 155.048
ID interno:
139191
T rovö la solitudine, la “perfetta solitudine”, che gli consentiva di comporre, in un bosco di Dob- biaco, isolato come un eremita, chiuso in una “casetta di composizione” - una “Werkstätte” (officina) - immersa nel verde, Gustav Mahler scrisse “II Canto della terra”, la Nona sinfonia in re maggiore e l’Adagio deirincompiuta Decima in fa diesis maggiore, nel corso di tre estati, dal 1908 al 1910, trascorse nell’alta Val Pusteria. Tre opere di notevole importanza nella storia della musica
1886: il bilancio di quan to fino a quel momento la vita gli aveva riservato, e al contempo una premonizione su ciö che gli avrebbe riservato il futuro. Per meglio trascorrere le giornate, e in particolar modo il pomeriggio in “atteggiamenti meditativi e in pensieri tutti di sentimento”, tra- sporta nel piccolo ricovero due pianoforti. Nient’altro. E compone. Trovando lassü il respiro dei boschi. Fuori Testate, dentro il si lenzio. Per ascoltare la voce della natura e per assecondare la nevrosi che
lo porta sem pre piü lontano dalla gente, e dalla vita di tutti i giorni. Negli Ultimi anni della sua vita scrive musica e scrive lettere, le sole forme di comunicazione con il mondo esterno che