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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Dobbiaco - il canto della terra = Toblach - das Lied von der Erde
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Pagina 30 di 194
Autore: Crozzoli, Gabriele ; Marco, Elena / Fotogr. di Gabriele Crozzoli. Testi e ricerche di Elena Marco
Luogo: Ponzano
Editore: Ed. graf. Vianello
Descrizione fisica: 207 S. : überw. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Soggetto: g.Toblach ; f.Bildband
Segnatura: III 155.048
ID interno: 139191
T rovö la solitudine, la “perfetta solitudine”, che gli consentiva di comporre, in un bosco di Dob- biaco, isolato come un eremita, chiuso in una “casetta di composizione” - una “Werkstätte” (officina) - immersa nel verde, Gustav Mahler scrisse “II Canto della terra”, la Nona sinfonia in re maggiore e l’Adagio deirincompiuta Decima in fa diesis maggiore, nel corso di tre estati, dal 1908 al 1910, trascorse nell’alta Val Pusteria. Tre opere di notevole importanza nella storia della musica

1886: il bilancio di quan to fino a quel momento la vita gli aveva riservato, e al contempo una premonizione su ciö che gli avrebbe riservato il futuro. Per meglio trascorrere le giornate, e in particolar modo il pomeriggio in “atteggiamenti meditativi e in pensieri tutti di sentimento”, tra- sporta nel piccolo ricovero due pianoforti. Nient’altro. E compone. Trovando lassü il respiro dei boschi. Fuori Testate, dentro il si lenzio. Per ascoltare la voce della natura e per assecondare la nevrosi che

lo porta sem pre piü lontano dalla gente, e dalla vita di tutti i giorni. Negli Ultimi anni della sua vita scrive musica e scrive lettere, le sole forme di comunicazione con il mondo esterno che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Dobbiaco - il canto della terra = Toblach - das Lied von der Erde
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Pagina 134 di 194
Autore: Crozzoli, Gabriele ; Marco, Elena / Fotogr. di Gabriele Crozzoli. Testi e ricerche di Elena Marco
Luogo: Ponzano
Editore: Ed. graf. Vianello
Descrizione fisica: 207 S. : überw. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Soggetto: g.Toblach ; f.Bildband
Segnatura: III 155.048
ID interno: 139191
II canto della terra Das Lied von der Erde Sinfonia per tenore, contralto e orchestra su testi tratti dal Flauto cinese di H. Bethge G. Mahler, 1907-08 Eine Sinfonie für Tenor und Alt und Orchester unter Verwendung der Chinesischen Flöte von H. G. Mahler, 1907-08 11 canto conviviale sull’affanno di questa terra Das Trinklied vom Jammer der Erde Giä arride il vino nella coppa dorata. Ma ancora non bevete, prima vi canterö una canzone! 11 canto dell’affanno volto in squilli di riso vi suonerä

als alle Reiche dieser Erde. Dunkel ist das Leben, ist der Tod. Il firmamento e eternamente azzurro e la terra a lungo durerä e fiorirä in primavera. Ma tu, uomo, tu, quanto tempo vivi? Neanche cent’anni ti sarä dato godere di tutte le cose futili e fradice di questa terra! Das Firmament blaut ewig, und die Erde Wird lange feststehn und aufblühn im Lenz. Du aber, Mensch, wie lange lebst denn du? Nicht hundert Jahre darfst du dich ergötzen An all dem morschen Tande dieser Erde! Guardate laggiü! Al lume della

luna accovacciata sulle tombe sta una spettrale, selvaggia figura. E una scimmia! Udite come il suo stridulo ululato penetra nel soave profumo della vita! Ora prendete il vino! Ora e tempo, compagni! Vuotate i vostri calici d’oro fino in fondo! Oscura e la vita, oscura e la morte. Seht dort hinab! Im Mondschein auf den Gräbern hockt Eine wild-gespenstische Gestalt. Ein Affist’s! Hört ihr, wie sein Heulen hinausgellt In den süßen Duft des Lebens! Jetzt nehmt den Wein! Jetzt ist es Zeit, Genossen

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Dobbiaco - il canto della terra = Toblach - das Lied von der Erde
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Pagina 38 di 194
Autore: Crozzoli, Gabriele ; Marco, Elena / Fotogr. di Gabriele Crozzoli. Testi e ricerche di Elena Marco
Luogo: Ponzano
Editore: Ed. graf. Vianello
Descrizione fisica: 207 S. : überw. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Soggetto: g.Toblach ; f.Bildband
Segnatura: III 155.048
ID interno: 139191
La fragile bellezza di una rosa, meglio se selvatica e sbocciata ai margini di una povera aiuola, e per i poeti la linfa di un verso o di un poema: Guido Gozzano non ha amato che le rose non colte, Attilio Bertolucci ha reso immortale una rosa bianca del suo giardino. Gustav Mahler, come un poeta, ha tradotto la natura in musica creando un intero universo di voci e suoni. E per far ciö ha trovato in Dobbiaco la natura piü alta ed estrema. Qui, nel cuore della Val Pusteria, dove le Dolomiti

impongo- no la propria aspra altezza e dove il cielo e piü azzurro che altrove e i prati brillano di un verde non calpestato, Mahler si e rinchiuso. Solo e disperato. Per trovare la libertä e la consolazione della natura che diventa musica. Musica eterna come eter- ne, anche se in continua trasformazione, sembrano essere le vette delle montagne, gli specchi dei laghi gelati, i tronchi antichi degli alberi. A questa natura spigolosa e primitiva Mahler si aggrappa trovando un posto tutto per se: una

la musica. Quasi una magia che al levar del sole si rinnova. Sempre uguale, negli anni di Mahler co me negli anni nostri. Basta spingere gli occhi fin lassü, sui monti, o lasciar andare il pro prio sguardo nell’acqua dei torrenti. Basta chiudere gli occhi per scivolare nel vortice della sua musica. O Q Elena Marco

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1997
Dobbiaco - il canto della terra = Toblach - das Lied von der Erde
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Pagina 138 di 194
Autore: Crozzoli, Gabriele ; Marco, Elena / Fotogr. di Gabriele Crozzoli. Testi e ricerche di Elena Marco
Luogo: Ponzano
Editore: Ed. graf. Vianello
Descrizione fisica: 207 S. : überw. Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Soggetto: g.Toblach ; f.Bildband
Segnatura: III 155.048
ID interno: 139191
quotidianamente dall’alba fino all’ora dei dolci sogni dei contadinotti. Io mi sveglio di soprassalto ogni quarto d’ora e penso a coloro che russano soavemente. Al diavolo: come sareb- be bello il mondo se si possedessero due iugeri di terra da poter circondare con un recinto e starci dentro da soli. Quando rientro dalle mie passeggiate penso sempre che tu e Guckerl mi veniate incontro. Besser solo e bello - bellissimo - per tutta la giornata, ma il pomeriggio, dal- Fora della merenda in poi, mi mancate molto

. Ti mando mille saluti, mia Almschili il tuo Gustav Dobbiaco, SO (?) giugno 1909 Mia Almscherl, la tua cara lettera e arrivata appena ieri pomeriggio (vado a prendere sempre da me la posta della sera), ero gia molto preoccupato. ... Non ho ancora trovato il coraggio di andar gib alla casetta. E sempre per me un tale sconvolgimento installarmi nella “casetta”, che non mi azzar- do di farlo. Mille saluti, mia Almschi Gustav Dobbiaco, 16 (?) giugno 1909 Carissima, ora perö la natura morta dei piano

di sotto comincia a diventarmi insopportabile. La strage de- gli innocenti a Betlemme e la lotta dei Centauri sono un gioco da bambini in confronto a ciö che avrei voglia di fare, quando sento le affascinanti voci della natura dei giulivi montanari e casigliani. Poi ci ripenso e faccio progressi per un trasferimento in grande Stile. Oh! Oh! Oh! se una volta nella vita mi fosse concesso di non essere disturbato. Gli uomini sono tanto rumoro- si! - ... Affettuosamente tuo Gustav

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