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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 182 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
limitrofe ». Fogli III e IV. Com- 349 missione Internazionale per la Delimitazione della Frontiera Italo-Austriaca. Firenze. I.G.M., 1924. « Carta d'Italia al 25.000 ». Tavolette : Cima di Mala valle, Corvara, Monte delle Granate, Altissima, Piata. Firenze. I.G.M., 1923. « Carta d'Italia 1:100.000 ». Foglio V (Merano). Firenze: I.G.M., 1918. « Carta delle Zone Turistiche d'Italia » 1:50.000, Foglio Merano e din torni. Milano, Touring Club Italiano, 1929. « Spezialkarte 1: 75.000 ». K\° 5246, Zona

Qeneratità. ALPI PASSfRIE Carta, pag. 100. 125 VIE DI ACCESSO. Si accede ai rifugi del gruppo dall'Alta V. Passiria, percorsa da due car- 348 rozzabili, una sulla sponda sinistra l'altra sulla sponda destra del Rio Passirio. Punti di partenza dalla V. Passiria: Piata (m. 1147) sulla strada in riva destra; Moso (in. 1007) sulla strada in riva sinistra; Corvara (m. 1419); Belprato (m. 1586). Punto di partenza dalla V. di Plan: Pian (m. 1627). CARTOGRAFIA. « Carta della linea di confine e zone

18. Kol. IV (Sölden und St. Leonhard). Vienna, Kartogr. früher Mil'tärgeogr. Institut. « Oetztal und Stubai 1:50.000». Fogli III (Gurgl) e IV (Weisskugel) C.A.A.T. « Die Gletscherwelt der Inner-Oetztaleralpen ». Berlino. Sezione di Brandenburgo del C.A.A.T. 26. Rifugio M. Re 'Principe di Piemonte,,. Sorge a m. 2404, a oriente della Forcella di Campo, su un breve spalto — 350 chiamato Colle Mis nella tavoletta 1: 25.000 — dal quale si domina il vicino Lago dell'Alpe, e, d'infilata, la V. del Lago, che

, incisa dal Passo dì M. Scabro. A O, parallela al solco verdeggiante della V. del Lago, si svolge una fuga di pareti rocciose, chiamate Parete Quàira, nelle quali spicca il M. Re, e che degra dano fino al Passo del Rombo. L'edificio è in muratura, a due piani, con sottotetto e annessa capanna, capaci di 30 persone. Rimane aperto nei mesi estivi, con servizio di alber ghetti. Fu costruito dalla sezione di Essen del C.A.A.T.; è di proprietà della sezione di Milano del C.A.I. Custode delle chiavi: Luigi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 136 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
1: 75.000 ». N.° 5247, Zona 18, Kol. V (Sterzing- Fran zensfeste) e N* 5246, Zona 18, Kol. IV (Sölden - St. Leonhard), Vienna. Kartogr. früher Militärgeogr. Institut, 1887. « Oetztal und Stubai 1:50.000 ». Foglio III (Gurgl). C.A.A.T. 18. Rifugio del Tribulàun. Ì7 Sorge a ili. 2379, nel centro della conca che si apre a O del Tribulàun, sulla riva orientale del suggestivo Laghetto del Tribulàun. La stupenda cima del dolomitico Tribulàun domina a E la pittoresca plaga con le sue ardite forme, che

94 Carte, vag. 82 e 100. BREÓNIE DI PONENTß Generalità. toccando Q. 3145 (4 d), e correndo sul costone nevoso che porta alla cresta orientale della Cima del Prete, lascia a destra, a N, il valico Campo del Prete. Dalla Cima del Prete (m. 3454, 3 d) il confine va lungol'affilata cresta che si dirama verso S fino alla Forcella di Malavalle (m. 3301); di qui, sempre se guendo la cresta, raggiunge la Cima di Malavalle, tocca Q. 3441 (2 d), passa per la cima nevosa e cala per la larga dorsale

a raggiungere la cresta NO della Croda Nera di Malavalle (m. 3354, 1 d). RIFUGI. ' In territorio italiano: Rifugio del Tribulàun (m. 2379); Rifugio della Stua i Dante » (m. 2423); Rifugio Vedretta Piana (m. 2249); Rifugio della Vedretta Pendente (m. 2588); Rifugio del Bicchiere « Regina Elena » (m. 3195); Rifugio Cima Libera (m. 3145); San Martino di M. Nevoso (m. 2355); Rifugio di M. Cavallo (m. 1860). In territorio austriaco: Naturfreundeftaus (m. 2069); Bremerhütte (m. 2390); Nürnberger hütte (m. 2297

); Dresdenerhütte (m. 2308); Hildesheimer- hütte (m. 2727). VIE DI ACCESSO. Xìl Si accede al gruppo dalle seguenti stazioni della linea ferroviaria Verona-Brénnero: Vipiteno (m. 948); Colle Isirco (m. 1098); Fléres (m. 1145), dove si fermano soltanto i treni non diretti. Punti di partenza dalla V. di Fléres: Fléres (m 1145); Sasso (m. 1398). Punti di partenza dalla V. Ridanna: Ridanna (m. 1342): Masseria (m. 1391). Punti di partenza dalla V. Passiria: Mom (m. 1007); Corcarci (m. 1419). CARTOGRAFIA. ](; « Carta

della linea di confine e zone limitrofe ». Fogli IV e V. Commis sione Internazionale per la delimitazione della Frontiera Italo-Austriaca. Firenze, I. G. M., 1924. « Carta d'Italia al 25.000 ». Tavolette : Passo del Brennero, Terme del Brennero, Fléres, Mareta di Dentro, Vipiteno, Ridanna, C'orvara, Cima di Malavalle, S. Leonardo di Passiria. Firenze. I. G. M., 1923. « Carta d'Italia 1:100.000 ». Fogli V (Merano), VI (Bressanone), VI bis (Passo del Brénnero). Firenze. I. G. M., 1918. « Spezialkarte

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 96 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
76 Carta, vag. 92. PALE DI S. MARTINO RH. Pradidali. Segue un tratto roccioso assai ripido e selvaggio, rivestito di magre erbe che, per l'aridità del terreno, facilmente si seccano ingiallendo, donde il nome di « pradi dali », termine locale che significa prati gialli, applicato a tutta la valle; a destra s'alzano ripide le rocce della Figlia della Canali (m. 2711), a sinistra l'aspra muraglia che si distende tra il Sass Maor e la Cima di Ball. Superato un ripido pendio, si giunge all'ingresso

della mesta Conca Pradidali, all'inizio della quale, a NE, sorge il Rifugio (m. 2278; ore 2-4.30). TRAVERSATE a) Al RIFUGIO DELLA ROSETTA m. 2578. I) Per il Passo di Ball m. 2449, ore 3. 10 Dal Rifugio si sale per buon sentiero, in direzione NO, al Passo di Ball (m. 2449; ore 0.30), tra la Cima Pradidali a E e il Cainpanil Pradidali a O. Splendida vista: a N si apre il profondo vallone di Ball, in gran parte ripieno di neve, mentre di fronte s'alza la maestosa parete S della Rosetta e dietro questa

, nello sfondo, il superbo Cimon della Pala con la Cima della Vezzana; sui fianchi, a guisa di quinte, s'alzano ripide roccie (a sinistra i Campanili di V. di Roda, a destra le vette che culminano nella Pala di S. Martino). Si prosegue calando per breve tratto su neve poi, tenendosi a destra, si segue un ottimo sentiero che rasenta la base della Cima Im- mink e del Campanil Giovanna, e in leggera discesa porta ai piedi della Pala di S. Martino e al Col delle Fede (m. 2298; ore 0.45 -1.15), da cui

si continua come al N.° 235. II) Per il Passo Pradidali alto m. 2700, ore 2. 11 Dal Rifugio si scende verso il L. Pradidali, nel centro della conca dalla quale si ammirano le superbe cime che la cir condano : a destra la maestosa Cima Canali, la Cima Vilma, la Cima e il Campanil da Lago e le propaggini delle Fradusta; di fronte la modesta ma elegante Cima Tomè dalla forma pira midale, che separa i due Passi Pradidali « alto » a sinistra e « basso » a destra (v. tav. XIII); verso sinistra la Pala di S. Mar

tino con le 4 Torri, la Cima Immink e la Cima Pradidali. Si con tinua per vasti campi di detriti e di neve, tendendo all'intaglio che si scorge a sinistra della Cima Tomè, tra questa e le rocce degradanti dalle Torri della Pala. Superato il breve pendio al quanto ripido, si raggiunge il Passo Pradidali alto (m. 2700; ore 1) e per esso l'orlo dell' Altipiano delle Pale. Lo si percorre verso NO, dapprima pianeggiando, seguendo le pendici set tentrionali delle alture che limitano a S l'altipiano

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 160 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
Ri'/. Vedr. Pendente. BìtEÒNIE DI PONENTE Carta, pag. 100. 109 non passano i vagoncini e solo muniti di lanterna — il sen tiero si inerpica, a zig-zag, alla volta della Forcella (li M. Nevoso (in. 2681; ore 1.45-4.30). Dalla forcella, stupendo panorama sulla vasta conca di S. Martino. Si scende allo sbocco occiden tale della Galleria — a destra diverge il sentiero, che, seguendo l'acquedotto, porta al Lago Nero (v. N.° 328) —, e si continua in direzione O, passando accanto agli impianti per

il trasporto del materiale e arrivando a S. Martino di M. Nevoso (m. 2355; ore 0.30-5); buona locanda, nella quale posson trovare ospi talità circa 30 persone. Cfr. l'itinerario ia senso inverso N.° 328. V ariante . Dal Lago dell'Èrpice (ni. 2470) si può raggiungere S. Martino 284 •li M. Nevoso per !a Forcella del Lago Nero (m. 2805; ore 1), a mezzodì della Cima del Lago Nero (m. 2987). La zona per la quale si passa è di grande interesse geologico. Dalla Eorcellla si cala al Lago Nero-, quindi, passando

accanto ai vari impianti delle miniere, si arriva tosto a S. Martino di M. Nevoso (m. 2355; ore 0.45-1.45). Caratteristica la Croda della Cintola (m. 2859), che è così chiamata per una larga lascia di roccia bianca che la cinge. d) Alla BREMERHÜTTE (m. 2390; ore 3.30). Per comodo sentiero ci si porta sulla morena sinistra della 285 Vedretta Pendente-, si va sulla vedretta puntando, in direzione N, sulla Bocchetta Larga (m. 2844 ; ore 1), che è, qui, la più bassa depressione della cresta di frontiera

. Si scende al di là della bocchetta, sul Grübler Ferner, dirigendosi verso N, e, da ultimo, tenendo a destra, per andare a infilare il sentiero ben inarcato, che sale con forte dislivello, per le rocce, alla Niirnbergerscharte (m. 2914; ore 1.30-2.30). Di qui, pun tando verso N e percorrendo in discesa 1 'Aperer Feuerstein Ferner e, in ultimo, tenendosi a destra, si raggiungono i roc- cioni dove passa il sentiero, proveniente dal vicino Simminger Jöchl — diramazione per la Nürnbergerhütte —, sentiero che

, tenendosi a sinistra, sulle ripide falde della Innere Wetterspitze, conduce direttamente alla Bremerhütte (m. 2390; ore 1-3.30). V. descrizione del Rifugio al N.° 257. Cfr. gli itinerari N.° 286 e N.° 287. e) Alla NÜRNBERGERHÜTTE (m. 2297; ore 2.30). Per comodo sentiero ci si porta sulla morena sinistra della 28« Vedretta Pendente; si tocca la vedretta puntando, in direzione N, sulla più bassa insellatura della cresta, e cioè sulla Bocchetta Larga (m. 2844; ore 1), dove passa la frontiera. Si scende

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 10 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
INDICE ANALITICO 9 INDICE DELLE CARTE Carta d'orientamento al 250.000, all'inìzio del volume. INDICE DEGLI SCHIZZI Schizzi geologici della regione delle Dolomiti occidentali, pag. 20. — I. Valli di Cembra, di Pinè e del Férsina, pag. 30. — II. Catena centrale di Lagorai, pag. 46. — III. Lagorai orientale e Cima d'Asta, pag. 00. — IV. Pale di S. Martino e Vette di Feltre, pag. 92. — V. Monzoni e Cima Bocche, pag. 108. — VI. Gruppi della Marmolada e di Sella, pag. 124. — VII. Gruppi del

Catinàccio, Sciliar e Sasso Limgo, pag. 172. — VIII. Gruppo del Latemar e Oclini, pag. 204. — IX. Pizzes da Cir, Püez, Odle e Pütia, pag. 230. — X. Gruppo della Plose, pag. 234. INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI I. Testata della V. Montalon. — II. Rif. Cima d'Asta. — III. La Cima d'Asta vista da Cima Valpiana. — IV. Alb. al Passo del Brocon. — V. Cao- ria ed il Cauriol. — VI. Rifugi ai Laghi di Colbricon. — VII. Panorama dalia Rosetta. — Vili. Panorama dalla Rosetta. — IX. M. Pavione dalle Vederne. — X. Alb

. al Passo Cereda. — XI. Rif. Canali. — XII. Rif. Pradidali. — XIII. Testata della Conca Pradidali. — XIV. Passo di Ball. — XV. Rif. Rosetta e Cimon della Pala. — XVI. Panorama dalla Pala di S. Martino. — XVII. Cimon della Pala. — XVIII. I Bureloni e la Vez- zana. — XIX. Passo di Valgrande. — XX. Rif. Mulaz e Cima di Cam- pido. — XXI. Cima di Focobon. — XXII. S. Martino col Gruppo delle Pale. — XXIII. Passo di Rolle col Gruppo delle Pale. — XXIV. Alb. al Passo di Lüsia. — XXV. Alb. al Passo

di S. Pellegrino. — XXVI. Rif* dei Monzoni. — XXVII. Rif. di Contrin. — XXVIII. Parete S della Mar molada. — XXIX. Ghiacciaio della Marmolada. — XXX. Panorama dalla Marmolada. — XXXI. Alb. Malga Ciapela. — XXXII. Rif. alla Fedàia. — XXXIII. Passo del Pordoi. — XXXIV. Gruppo di Sella. — XXXV. Alb. al Passo di Campolongo. — XXXVI. Rif. del Boè. — XXXVII. Piz Boè col Rif. omonimo. — XXXVIII. Rif. del Pissadù. — XXXIX. Ospizio di Gardena col Sasso Lungo. — XL. Gruppo di Sella dall'Ospizio di Gardena. — XLI. Rif

. — LXXII. Rif. della Plose.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 178 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
(v. N.° 328). Si costeg gia a sera, il Lago Nero, dopo il quale il sentiero si inerpica a zig-zag, in direzione N, fino alla Forcella del Lago Nero (m. 2860; ore 0.45 -1.30). Ivi stupenda vista retrospettiva sulla conca di S. Martino e sull'Alpe del Tumulo. Ci si porta, in discesa, sul lembo superiore della Vedretta Nera — a sinistra diramazione per il Lago Nero del Tùmulo (v. N.° 303) — e si prosegue in direzione N; più innanzi, ci si sposta lievemente a destra per girare ai piedi di un contrafforte

roccioso, che emerge dal ghiacciaio; quindi si inizia la traversata della piana superfìcie della Vedretta Alta. Girata una ripida lingua di ghiaccio, si riprende il sentiero che, munito di corde metalliche, sale per balze scoscese ad una china coperta di ghiaccio e molto erta, superata la quale, si arriva alla Forcella del Capro (m. 2981; ore 2 -3.30). Anche qui, panorama interessante della Vedretta di Malavalle, della V. Passiria, della Parete Alta, del Capro, dei Luoghi Alti e delle vette della

catena di frontiera. Si cala sulla Vedretta del Capro, piuttosto crepacciata. Girato un contrafforte rupestre, si continua sulla Vedretta di Malavalle, piegando verso NO ; si passa sotto Luoghi Alti, quindi sotto una alta seraccata e sotto lo sprone orientale della Cima di Malavalle ; poi si fa un ampio arco, evitando i crepacci e portandosi dal lembo superiore della Vedretta di Malavalle ai piedi del Bic chiere; di qui, per il sentiero a gradini, si raggiunge subito il Rifugio (m. 3195; ore 2 -5.30

). Cfr. l'itinerario in senso inverso N.° 302. c) Al RIFUGIO MONTE RE (m. 2404; ore 3.45). Il sentiero si diparte a mezzodì dell'abitato e discende su- 330 bito sul pianoro acquitrinoso di Palude del Lago (m. 2178). Varcato il ruscello proveniente dalla Forcella della Cintola, si prende a destra, dove il sentiero si svolge a mezza costa, pas sando sotto i contrafforti meridionali della lunga Croda della Cintola; quindi piega verso SO, arrivando ai casolari di Costa Alla (m. 1935). Di qui entra nel

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 107 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
ìli f. Rosetta. PALE DI S. MARTINO Carte, rag. 60 e 92. 81 15 - Rifugio della Rosetta Sorge a ni. 2578, sopra un basso zoccolo roccioso poco discosto da]- 23J1 l'orlo occidentale dell'Altipiano delle Pale (Passo della Rosetta), e preci samente nel ponto dove l'altipiano maggiormente si restringe per l'avvici narsi delle testate delle due opposte valli : la V. delle Comelle, da N ; la V. di Roda, da S. Ad 0, tra il Passo della Eosetta e quello di V. di Roda, s'alza gradatamente la Rosetta che

di qui ha l'aspetto di un piano inclinato: a S, simile alla Rosetta, si alza la Cima di Roda, oltre la quale s'erge la su perba vetta della Pala di S. Martino (m. 2987); verso E si estende un grande pianoro (circa 30 kmq. di superftcie) desolato e monotono, senza vegetazione alcuna, rotto qua e là da qualche leggera altura: a -N, oltre la modesta e tondeggiante Cima Corona, si eleva la vetta del Cimon della Pala (m. 3186) e più a destra la Vezzana (m. 3193). 11 Rifugio (v. tav. XV) è una modesta

costruzione in muratura, prov visoria riattazione del vecchio rifugio distrutto durante la guerra: nel 1930 verrà sistemato ed ingrandito. Attualmente può ospitare circa 20 persone e rimane aperto con servizio d'alberghetto nella stagione estiva. È di pro prietà della S.A. T. Conduttrice: ved. Sealet; delegato a S. Martino: Giovanni Bonetti (Albergo Rosetta). ACCESSI a) Da S. MARTINO DI CASTROZZA m. 1444. I) Per il Passo della Rosetta m. 2583, ore 3. Uscendo da S. Martino verso NE, si traversa il prato

e traversa verso destra il terreno coperto dalle recenti frane di sassi da esso cadute. Passato il roccioso Ietto del rivo scen dente dal Passo della Rosetta, si inizia la salita del fianco N della Rosetta, seguendo il sentiero in parte scavato nella roccia, in parte sostenuto da muriccioli e munito, nei punti più esposti, di ripari e corde metalliche. Verso la fine della salita si traversa, in principio di stagione, qualche campo di neve; più avanti si scorgono a sinistra le tracce dell'interrotta

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 176 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
S. Mart, di M. Nevoso. BREÓNIE DI PONENTE Carta, pag. 100. 119 di persone, e che i turisti considerano come un rifugio, quasi come tappa obbli gatoria per chi Tuoi passare dai rifugi delle Breónie di Ponente ai rifugi delle Alpi Passirie o viceversa, troppo distanti tra loro, ed essendo le Passirie .Settentrionali del tutto sprovviste di rifugi. Previo permesso della direzione, si posson visitare gl'interessanti impianti della teleferica e le Miniere, non ché viaggiare sui vagoncini per salirvi

dalla V. Ridanna. ACCESSI. a) Da MASSERIA IN V. RIDANNA (m. 1342; ore 4). Si raggiunge l'Opificio delle Miniere, dove è anche la sta- 32« zione di partenza della teleferica a piano inclinato, che, per la V. di Lazzago, sale a S. Martino di M. Nevoso. Per poter compiere il tragitto in teleferica bisogna avere il permesso della Direzione, che risiede a Vipiteno. Presso il ponte, che varca il Rio di Lazzago, in tutta prossimità della stazione della tele ferica, si diparte un ripido sentiero, che

imbocca la angusta e monotona V. di Lazzago. Superata l'erta, assai ripida nel primo tratto, si arriva sulla strada, meno ripida e più comoda, che porta alle Miniere, svolgendosi a ritroso e sulla sponda destra del Rio di Lazzago, parallela alla linea della teleferica. A Q. 1972 si passa al di là della linea, lasciando in basso, a de stra, la Malga del Massaro, e si continua, in salita, fino ali 'Oste ria della Costa (m. 2113; ore 2.30), modesta locanda, aperta nei mesi estivi, che si trova sui

pascoli dell'Alpe omonima. Ora si scende per breve tratto; si varca il Rio Lazzago-, si oltrepassano i piani inclinati della teleferica; quindi, ci si porta, facendo un'ampia svolta, sul fianco opposto della valle, donde si prosegue fino all'imbocco de La Galleria (m. 2492), traforo lungo m. 730, che passa sotto la Forcella di M. Nevoso. Se si ha il permesso, e se non vi transitano vagoncini, si può percorrere la galleria e sboccare, in un quarto d'ora, nella conca di S. Martino. In caso contrario

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 75 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
schematica di una H un po' contorta ; delle due catene longitudinali quella più a Oy che ha la direzione N-S, è detta del Cìmon della Pala ed ha uno sviluppo di 15 km.; quella orientale, con direzione NE-SO, è detta della Croda Grande ed ha anch'essa presso a poco il medesimo sviluppo; la ca tena trasversale che le congiunge (direzione E-O) è chiamata invece della Fradusta. Il gruppo, pur offrendo una grande varietà di forme, è caratteriz zato da particolari aspetti fisici quali la compattezza alla base

, la cui monotonia è rotta qua e là da chiazze di neve e piccoli specchi d'acqua che occupano gli avvallamenti e le fessure di cui abbonda il terreno. La parte meridionale dell'altipiano è occupata dal Ghiacciaio della Fradusta (km. 2.5 x 1), il più vasto delle Alpi Vènete dopo quello della Marmolada. Gli altri piccoli ghiacciai del gruppo sono quelli di Focobon, del Travignolo, della Pala e del Marmor. È bene tener presente che sull'altipiano le nebbie sono abbastanza fre quenti e rendono talvolta

difficile l'orientamento. La parte più frequentata è la catena occidentale, essendo dotata di una ottima stazione alpina, S. Martino di Castrozza, e di tre rifugi : il Eif. Pra- didali, il Eif. della Eosetta e quello del Mulaz. La vetta più alta è la Yezzana (m. 3193; massima elevazione di tutto il gruppo), la più nota alpinistica mente è il Cimon della Pala (m. 3186) e la più frequentata, perchè facile e assai rimunerativa, è la Eosetta (m. 2774). Pure assai percorsa è la catena trasversale, per

9
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 122 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
Alb. Passo di Rolle. PALE DI S. MARTINO Carte, p. 02 e 10S. 95 d) Al RIFUGIO DEL MULAZ m. 2560, ore 3,15. Si segue l'itinerario N.° 276 fino alle rovine della Malga 278 Vezzana (1 ora), da cui, piegando a destra, si sale verso E per magro pascolo e sfasciumi di roccia, si passa alla base meridionale della Cima del Mulaz (m. 2904) e si entra in una larga conca, dalla quale il sentiero sale ripidamente al Passo del Mulaz (m. 2620; ore 2-3). Scendendo sull' altro versante si giunge tosto

», che permette di girare, ai piedi di rocce incombenti, il fianco S della Cima di Focobon fino al Passo delle Fede (m. 2750; ore 0.15-4 .30). Si discende quindi verso E nella Valletta di Cencenighe, si gira a S il Campanile di Campedei che sorge in mezzo alla conca e, tendendo a sinistra, si perviene al Pian di Campido. Di qui, piegando a destra (per la variante, v. sotto), si discende verso S, per uno stretto solco, nella V 7 . dei Bacchetti, e per questa ripidamente al Pian delle Comelle, pro

fondamente incassato tra alte pareti rocciose, dove s'incontra il sentiero che dal Rifugio della Rosetta discende per la sel vaggia V. delle Comelle. La strada passa sotto una bella ca scata e, traversato il Pian delle Giare, raggiunge più in basso Gares (m. 1381; ore 2 -6.30), al centro di un grande circo di aspre montagne. Di qui per mulattiera e per carreggiabile si ridiscende la V. di Gares, percorsa dal T. Liera, e sempre tra praterie e bosco si raggiunge Forno di Canale (m. 976 ; ore 1.30

-8; autocorriera per Ägordo). V arianti :. - Dal Pian di Campido, v. sopra, si prosegue a sinistra an- 280 dando al Col delle Fede da cui, seguendo a sinistra i dirupi della Cima Zopel e del Campanile dei Lastei, ci si cala ripidamente verso N nella V. della Creta, indi in quella del Rif, per la quale si va alla Casern della Stia (m. 1769). Di qui un sentiero a serpentine discende per il bosco del Col di Prai, riat traversa il Rif e infine mette a Gares (m. 1381; ore 7 dal Passo di Eolle), donde si prosegue

come sopra. /) Al RIFUGIO DELLA ROSETTA, m. 2578, ore 4.30. Si discende dal passo verso S. Martino di Castrozza se- 281 guendo la scorciatoia che taglia ripetutamente la carrozza bile (v. N.° 272, in senso inverso). Poco prima di giungere a S. Martino, alla terz'ultima svolta a sinistra della carroz-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 94 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
74 Carta, pag. 'J2. PALE DI S. MARTINO Rif. PradidaH. il ripido pendio finale cosparso di PALA DELLA MADONNA m. 205 detriti, e per rocce facili si tocca ! 2533, ore 4; ascensione difficilissima; la cima (ore 1.15-3). itinerario assai complicato. 14 - Rifugio Pradidali 206 Sorge a m. 2278, sopra uno zoccolo roccioso a S della Cima Pradidali (m. 2754), nell'alta valle omonima, e precisamente nel punto dove questa cessa per dar luogo alla Conca Pradidali nel centro della quale, in mezzo a una

ad un fascio di enormi canne d'organo; di fronte è la superba piramide della Pala di S. Martino che domina in altezza tutte le altre eine. Il Rifugio (v. tav. XII), una solida costruzione in muratura, può ospitare circa 15 persone ed è di proprietà della Sezione di Treviso del C. A. I. Rimane aperto nella stagione estiva, con servizio d'alberghetto. Chiavi presso l'Alb. Aquila Nera a Primiero. ACCESSI a) Da S. MARTINO DI CASTROZZA m. 1444. I) Per il Col dei Bechi m. 2088, ore 3.30. 207 Si segue

l'itinerario N.° 235 fino al bivio presso il Col delle Fede (ore 2.30); di qui si prosegue a destra come al N.° 244, II) Per la Scaletta , ore 3. 208 Una buona mulattiera verso SE porta ai prati di Col (ro vine della Villa Koch), da cui traversando i prati verso sini stra, oppure salendo l'erto pendio prativo verso il limite del bosco dove si trova un buon sentiero, si va ad imboccare la alpestre e pittoresca V. di Roda che si risale seguendo da presso il corso d'acqua, passando in mezzo ai mughi. Più

avanti il sentiero sassoso si fa più ripido e si svolge a serpen tine; da ultimo, nei pressi della cascata, traversa il torrente (ore 1.15). Qui comincia la cosi detta « Scaletta », costituita da una ripida parete rocciosa nella quale sono stati scavati dei gradini che si superano senza reale difficoltà, aiutandosi con una lune metallica infissa nella roccia di fianco. Si per viene così alla sommità del salto roccioso, si traversa di nuovo il rivo passando alla base della ardita Torre Felicita

, ultima forma rocciosa della frastagliata cresta di V. di Roda, e la si gira verso S giungendo ad una strozzatura, estremità infe riore di un canalone nevoso (nella tarda estate ghiaccio vivo), dal quale sgorga l'acqua che bagna la Y. di Roda. Si risale al lora il vallone, da principio assai ripido ed infossato, più in alto meno erto e meno chiuso, permettendo di ammirare il

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 137 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
104 Carta, pay. 10$. M AE MO LADA S. Pellegrino. dirupi del Cinion della Pala e della Vezzana. Varcato il Tra- oignolo non lungi dal ghiacciaio dal quale sgorga, si sale a destra per comoda carrareccia di guerra che si snoda per il verde pascolo, giungendo ad una selletta (ore 1-4 .15) a S della Costazza (m. 2291). Di qui si cala verso O sulla destra del piccolo solco dei Rivai delle Fosse , sorgente del T. Cismon, seguendo il quale si arriva al ponte sulla carrozzabile Pre- dazzo-S. Martino

. Seguendo questa a destra si giunge tosto al Passo di Rolle (m. 1970; ore 0.15-4 .30), v. N.° 270. II) Per la Malga di Giuribello m. 1864, ore 3.45. 308 Si segue l'itinerario N.° 306 Ano presso la confluenza della Vallazza nel Travignolo (ore 2.15). Varcato il Rio Val- lazza si risale per breve tratto la V. Venégia, deviando tosto a destra e varcando anche 11 Travignolo. Di qui si continua come al N.° 273, in senso inverso. 309 III) Per la Forcella di Giuribrutto m. 2385, ore 4.30; v. N.° 273, in senso

inverso (per il tratto fino alla forcella, v. anche sotto). /) Al PASSO DI LÜSIA m. 2056. I) Per la Forcella di Giuribrutto m. 2385, ore 3.45. •'HO Dall'Albergo si prende la mulattiera che sale dolcemente verso S lasciando a destra il L. di S. Pellegrino, quindi piega verso SO salendo per un sassoso ripiano alla base delle pen dici settentrionali del Col Margherita e della Cima di Giu ribrutto. Attraverso rado bosco e cespuglieti si giunge alla conca della Busa dell'Orso, dalla quale verso O si sale

alla selletta (ore 1.15) a X della Cima di Giuribrutto. Di qui si piega subito a sinistra, traversando orizzontalmente, alla base, le ripide pareti rocciose della cima suddetta e risalendo la valletta del Rio dell'Orso, nell'ultimo tratto sparsa di detriti porfirici, fino alla Forcella di Giuribrutto (m. 2385; ore 0.30- 1 .45). Si discende per breve tratto verso S, tra grossi detriti, nello stretto solco della V. di Giuribrutto, ma tosto se ne esce salendo a destra (O) le pendici meridionali

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 280 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
1Ö3 REPERTORIO TOPONOMASTICO TEDESCO - ITALIANO Sandes Joch - Passo di Sànes. Sandfeld Ferner - Vedretta del Campo di Sàbbia. Sandjóchl - Forcella della Rena. Sankt Jakob (in Pfitsch) - S. Gia como (di Vizze). Sankt Johann in Ahm - S. Giovanni. Sankt Magdalena in Gsies - S. Mad dalena in Casies. Sankt Martin - S. Martino di. M. Nevoso. Sankt Martin - San Martino di Passiria. Sankt Martin in Gsies - S. Martino in Casies. Sankt Peter - S. Pietro. Sankt Sigmund - S. Sigismondo. Sankt Valentin

auf der Haide - S. Valentino alla Mutta. Sattelnock - Cima Sella. Schaf Alpe - Alpe delle Pecore. Schaf Berg - M. delle Pècore. Schartl - Forcella. Scheiben - La Costa. Scheiber Kogl - Cima Rocciosa. Schlanders - Silandro. Schlandrauner Bach - Rio di Silan dro. Schlegeisen Scharte - Forcella delle Vedrette. Schleis - Clusio. Schliff er See - Lago Quieto. Schlinig - Slingia. Schlinig Pass - Passo di Slingia. Schliniger Tal - V. di Slingia. Schladerns - Sluderno. Schlüssel Joch - Col della Chiave. Schmansner

Alpe - Alpe Semanza. Schnals - Senàles. Schnaìser Bach - Rio di Senàles. Schnalser Tal - V. di Senàles. Schneeberg Scharte - Forcella di M. Nevoso. Schneebigernock (Rutnerhorn ) - M. Nevoso. Schneebigernock Kees - Vedretta di M. Nevoso. Schnee Sp. - M. della Neve. Schneetalscharte - Forcella del Tri- bulàun. Schupferhof - Masi di Malandrò. Schönau - Bel prato. Schütthaischneide. - Cresta di V. delle Frane. Schwarzen Bach - Rio Nero. Schioarzenstein - Sasso Nero. Schivarzensteinhütte - Rifugio del

Sasso Nero « Vittorio Veneto ». Schwarze Scharte - Bocchetta Nera. Schwarze Wand - Croda Nera. Schwarz8ee Spitze - Cima del Lago Nero. Schwarzspitz Ferner - Vedretta Nera. Schwarzu'and - Croda Nera. Schwarzwand Ferner - Vedretta della Croda Nera. Schwarzwandscharte - Forcella della Croda Nera di Malavalle. Schwarzwand Spitze - Croda Nera di Malavalle. Schwemser Joch - Forcella di Palla Bianca. Schic emser Spitze - Punta d'Obe- réttes. Seeber (Säger) - Maso Lago. Seeber Alpe - Alpe del Lago. Seeber

. Steinschlag Ferner - Vedretta delle Frane. Steinwand - Croda di M. Capra. Sterzing - Vipiteno. Sterzingerhütte - Rifugio al Picco della Croce « Vipiteno ».

13
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Pagina 360 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Ri/. F. Guelfo. ALPI DI VAL DI LE DUO Carta, pag. 248. 269 e, nello sfondo, le Torri di S. Martino e Solferino. Al Passo la strada, non sempre praticabile coi veicoli, si biforca: si percorre il tronco che diverge a sinistra, e che a sua volta dà luogo a due diramazioni. Si prende a destra: la strada scende a zig-zag alla Malga Tremalzo di Tremósine (m. 1617), poi si dirige verso SO, passando sotto la Cima del Dil (m. 1809), lascia in basso la Malga Pra Pià; valica il Passo della Cocca (m. 1461

), gira il verde vallone dove si trova la Malga dell'Era, tocca la Malga Spiazzo e sul fianco orientale del M. del Fra tone (m. 1794), presso un piccolo valico (m. 1331; ore 1 -1.30), si biforca nuovamente. Si prende a sinistra, girando a S della Cima di Camerone (m. 1408); più innanzi la strada descrive una serie di serpentine sulla Costa del Monte di Mezzo, scen dendo a S. Michele (m. 631; ore 1.15 -2.45), gruppo di casolari nella valle omonima, dove la strada si fa carrozzabile ; la si percorre

di guerra attualmente non praticabile con vei coli, passa sul fianco meridionale del M. Tremalzo (m. 1975), tocca la Bócca della V. Marza (m. 1784) e sale con'una svolta ad attraversare in galleria il massiccio del Corno della Maro- gna (m. 1954). Cala quindi con numerose serpentine per l'altro versante e, oltrepassata un'altra galleria, raggiunge il Passo di Gattum (m. 1666); con numerosi zig-zag scende a un altro breve traforo, oltre il quale continua quasi pianeggiante, sul versante meridionale della

Cima Tuflungo, su rupi a picco; riprende a scendere, toccando il Passo Pra della Rosa (m. 1447) attraversando tre altre gallerie e passando sui dirupi e poco sotto la vetta del M. Nota (m. 1384); in fine cala a zig-zag per i ripidi pascoli fino presso la ex caserma di Finanza (ore 2.30 -3.10, km. 10.5 dal Passo Tremalzo), poco sotto il Passo di Nota (m. 1225), dove si dipartono parecchie strade. Lungo il tragitto bei panorami del M. Baldo, del Garda e della conca di Tremósine; dappertutto, avanzi

di opere belliche che costi tuivano la difesa italiana. Di qui la strada scende a valle, de scrivendo numerose serpentine, affacciandosi su pittoreschi burroni, passando brevi gallerie e arrivando alla testata della

14
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 175 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
118 Carta, pag. 100. BREÓNIE DI PONENTE llif. Cima Libera. ore 1). - Dal Rifugio si va per la 1 dorsale nevosa della cresta, che si dirama verso E; quindi, per le fa cili rocce della cresta, alla vetta. Il sentiero è ben tracciato e munito, in più punti, di corde metalliche, i Facile. 317 ZUCKERHÜTL (m. 3507). - Dalla Cima del Prete si volge verso NO, dapprima calando dolcemente, poi I in forte discesa, su neve e ghiaccio, Ano alla Pfaffensattel (m. 3338; ore 0.15-1). Di qui, ci si porta sul

fianco orientale, dove sono due vie: a) a 1 sinistra, per sentiero ben tracciato e di massi sistemati, direttamente alla vetta; b) a destra della cresta rocciosa, per la china nevosa e ri pida, in senso parallelo all'itinerario a). Facili (ore 0.30-2.30). 318 APERER PFAFF (m. 3351; ore 2.15). - Si segue l'itinerario pre cedente fino alla Pfaffensattel (m. 3338; ore 1); di qui, girando in quota il nevoso fianco settentrionale dello Zuckerhütl, si va al Pfaffen Joch (m. 3250; ore 0.45-2.45) - sulla

di Malar alle, indi sulla Croda Nera di Malavalle; b) da entrambi i rifugi: Cima del Prete-Z uckerh ùtt-riì orno alla Cima del Prete, indi per cresta alla Cima di Malavalle e ritorno. 319 CIMA DI MALAVALLE (m. 3471; ore 0.45). - a) Dal Rifugio si va per la Vedretta di Malavalle in di rezione S, movendo alla volta dello sperone, che, dalla Cima di Mala- valle, si dirama verso E, penetrando nel lembo superiore della vedretta. Arrivati ai piedi dello sperone, si sale a NE per la ripida china nevosa

della eresta, si arriva a un'anti- cima, donde alla larga calotta nevosa della vetta. CRODA NERA DI MALAVALLE (m. 3354; ore 1.15). - Si segue l'iti nerario precedente ; raggiunta la groppa nevosa (ore 0.45), si piega verso S, compiendo un arco di cer chio intorno alla Sopravedretta - specie di ghiacciaio pensile, che ri versa dall'alto i suoi seracchi sulla sottostante Vedretta di Malavalle - e seguendo parallelamente la dor sale nevosa, dove corre la frontiera. In ultimo si percorre, in direzione

SE, la cresta in gran parte ghiac ciata, raggiungendo la vetta (ore 0.30 -1.15). Dalla Forcella della Croda Nera di Malavalle, per le rocce del fianco SE e per la cresta, con qualche difficoltà, arrampicata divertente (ore: 1.30-2). CAPRO (m. 3250; ore 2.45). - V. itinerario N.° 291. PARETE ALTA (in. 3197; ore 3). - V. itinerario N.° 292. M. REALE (m. 3138; ore 2.15). - V. itinerario N.° 302. LUOGHI ALTI (m. 3197; ore 2.30). - V. itinerario N.° 302. 24. San Martino di Monte Nevoso. A S. Martino

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
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Pagina 95 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
RH. Pradidali. PALE DI S. .MARTINO Carta, pag. 92. 75 paesaggio -che diviene sempre più interessante. Di mano in mano che si sale vanno prendendo torma, staccandosi dalla massa rocciosa delle pareti laterali di destra, le cime della cresta di V. di Roda (Pala di S. Bartolomeo, Corno Smith, Torre Béttega; i Campanili Adele, di Castrozza e di V. di Roda); di fronte il Campanil Pradidali con a destra la curiosa Forchetta Adele; in alto a sinistra s'alza l'immane costa rocciosa della Pala

di S. Martino e della Cima Immink. Giunti in alto, volgendosi verso N, splendida vista sulla Rosetta e sul maestoso Cimon della Pala (m. 3185) con la Yezzana (m. 3193). Si continua sempre su neve raggiungendo, poco prima del Passo di Ball, il sentiero proveniente dal Col delle Fede, nel quale si prosegue a destra (v. N.° 244). b) Da FIERA DI PRIMIERO m. 717, ore 4.30. Da Primiero (autocorriera da Feltre, ore 2 circa) si esce 209 verso E seguendo la carrozzabile che, passato il T. Cismon, volge verso

a sinistra per la comoda carrareccia che, fiancheggiata dal bosco, dopo breve salita traversa l'ampia e splendida spianata circondata da una magnifica pineta; di qui, bellissimo panorama: all'estremità settentrionale della verdeggiante radura si scorge la Villa Welsperg con alcuni casolari e fienili ; nello sfondo, a sinistra il Cimerlo e il Sass Maor, nel centro la Cima Canali col Sasso delle Lede e Cima Sédole, la Fradusta, la Cima dei Lastei, la Cima Manstorna, le Cime dell'Alberghetto, del Coro

e le 3 Cime del Marmor; a destra s'alza frastagliatissima la Catena della Croda Grande col Sass d'Ortiga. Si continua sulla sinistra della valle presso il corso d'acqua finché, dopo aver traversato il T. Canali poco dopo la sua confluenza col T. Pradidali, sì giunge ad un bivio (ore 0.45-1.45); la mulattiera a destra prosegue verso il Rifugio Canali (v. N.' 182). Si prende a sinistra, seguendo verso NO la mulattiera che risale la V. Pradidali, giungendo in breve alla Malga Pradidali (m. 1433; ore 0.45

-2.30). Oltre passata questa, si lasciano in basso gli ultimi alberi entrando nella zona dei mughi, alla testata della valletta dove un salto obbliga a guadagnare quota con numerose e strette serpentine.

16
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 15 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
INDICE DELLE CARTE 1. Le Alpi Pusteresi, Aurine e Breónie di Levante, all'inizio del volume. 2. Le Alpi Breónie di Ponente, Passine e Venoste, alla fine del volume. Limitazioni e divieti nella Provincia di Bolzano, pag. 16. — I. Monti di Casies, pag. 22. — II. Gruppo delle Vedrette Giganti, pag. 26. — III. Monti di Predói e Cima Dura, pag. 38. — IV. Alpi Aurine, pag. 56. — V. Gruppo di Fundres, pag. 68. — VI. Alpi Breónie, pag. 82. — VII. Alpi Passine, pag. 100. — Vili. Gruppo di Tessa, pag

. Rif. del Sasso Nero « Vittório Vèneto ». — XIII. Rif. di Néves « Giovanni Porro ». — XIV. Rif. Passo Ponte di Ghiaccio. — XV. Rif. M. Spico. — XVI. Rif. al L. della Pàusa, — XVII. Rif. di Vàlles « Bressanone ». — XVIII. Rif. al Picco della Croce « Vipiteno ». — XIX. Rif. del Gran Pilastro « Monza ». — XX. Rif. Passo di Vizze. — XXI. Rif. de la Gerla o di Venna. — XXII. Rif. Cima Gallina. — XXIII. Rif. del Tribulàun. — XXIV. Rif. della Stua « Dante ». — XXV. Rif. Vedretta Piana. — XXVI. Rif

dalla Forcella di Cima Bianca Piccola. — XL. Rif. del Similäun. — XLI. Il Similäun da N. — XLII. Panorama dal Similaun verso SE. — XLIII. L'Albergo Maso Corto. — XLIV. Rif. Bellavista. — XLV. Rif. al Giogo Tasca « Verona ». — XLVI. Rif. della Palla Bianca. — XL VII. Rif. di Màzia « Pio XI. » — XLVIII. Rif. Rassass. INDICE DEGLI SCHIZZI INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI ABBREVIAZIONI Alb. • Albergo. C.À.A.T. - Club Alpino Austro- N • Nord. O - Ovest. Tedesco. C.A.I. - Club Alpino Italiano. cfr. - confronta

17
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 170 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
per la valle bagnata dal Rio di M. Nevoso e percorsa, nell'ultimo tratto, da una buona mulattiera, si va a sboccare nell'alta V. Passiria, dove, varcato il torrente, si è tosto a Corvara (m. 1419; ore 1.30 -6), dove esiste una trattoria. Cfr. l'itinerario in senso inverso N.° 329. e) A BELPRATO IN V. PASSIRIA (m. 1586; ore 3.45). Dal Rifugio ci si dirige verso N ; si scende sulla parte supe- 303 riore della Vedretta di Malavalle per il sentiero a gradini; poi si continua sul ghiacciaio descrivendo

un ampio giro sotto il contrafforte orientale della Cima di Malavalle e sotto un'alta seraccata. Si arriva ad un pendio nevoso, che si estende a E della grandiosa Croda Nera e che mette alla Forcella della Croda Nera di Malavalle (m. 3108; ore 1.30). Si scende, al di là della forcella, sulla Vedretta della Croda Nera, che si percorre, tenendosi in un primo tempo a sinistra, poi portandosi a destra, dove sono grandi ammassi di detriti morenici. Si pro segue calando su un breve tratto pianeggiante, dove

, in forte di scesa, sugli splendidi pascoli dell'AZpe del Tùmulo. Il sen tiero corre in mezzo ai pascoli irrigui, poi tocca la Malga del Tùmulo (m. 1981; ore 0.45-3). Nel tragitto dalla Forcella della Croda Nera di Malavalle sino alla malga, splendida vista sulla s

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 184 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
li il. M. Re. ALPI PASSfRTF, Carta, paff. ÌÓO. 12? dopo i quali si volta in direzione NE. Il sentiero ora corre a mezza costa, sotto i contrafforti meridionali della lunga Croda della Cintola, e, varcato il rio proveniente dalla forcella omonima, sbocca sul pianoro acquitrinoso della Palude del Lago (m. 2177). Di qui si raggiunge in breve, per la mulattiera proveniente da Corvara (v. N. 304), S. Martino di M. Nevoso (m. 2355; ore 2.30-4). Cfr. l'itinerario in senso inverso N'.° 330

. b) Al RIFUGIO DEL BICCHIERE «REGINA ELENA» (m. 3195; ore 8). Dal Rifugio si diparte un sentiero, che si svolge, in discesa, lungo il fianco sinistro della V. del Lago, lasciando a destra, in basso, il Lago dell'Alpe, e, più innanzi, l'Alpe del Lago. Al bivio [prendendo a destra, si cala alla malga, e, seguendo il corso del Rio del Lago, si scende per il fondovalle a Belprato (v. N.° 352)] si tiene a sinistra, continuando a scendere a mezza costa per i pascoli dell' Alpe di Dosso Piccolo. Arrivati a circa

m. 2000, si incrocia un altro sentiero, proveniente da Belprato, che si lascia a destra, in basso. Usciti, sempre te nendosi a sinistra e a mezza costa, dalla V. del Lago, si piega verso N ; ora il sentiero si snoda in discesa leggera, sul fianco destro della V. Passiria, a ritroso del torrente, che scorre in basso. Quindi si entra per poco nella V. del Rombo ; varcato il rio omonimo, ci si avvicina sempre più al fondovalle. Presso il ponte sul Rio del Tùmulo (m. 1768; ore 2) che mette sulla

un costone, oltre il quale cala sin quasi sulla selvaggia sponda occidentale del Lago Nero del Tùmulo (m. 2508; ore 2-4.30), per risalire tosto a un breve pianoro dove si passa ac canto al Lago Nero Superiore e a un altro piccolo specchio d'acqua. Si riprende la salita, per grandi distese di detriti mo renici, dopo le quali, portandosi a sinistra, si raggiunge la ri pida piccola Vedretta della Croda Nera. Si cammina tenendosi sul lato occidentale del ghiacciaio, poi si piega verso E rag giungendo

le rocce a oriente della Forcella della Croda Nera di Malavalle (m. 3093; ore 2-8.30). Di qui, si percorre un pendio nevoso, che si estende in direzione N e porta sulla vasta Ve dretta di Malavalle. Si percorre la vedretta, lasciando a si-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 36 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
R if. Corno Farn. MONTI DI CASlES Carta, jiag. 22. 25 Pùdio e alla Malga di Villa Corvina. In ripida salita, tenendosi vicini al rio, si superano i pascoli di Sopramonte; in ultimo, si tocca la Malga di Sopramonte (m. 1970; ore 2 -5.30). Superato un ultimo tratto ripido alla testata della valle, si tocca la Forcella di Casies (m. 2205; ore 0 .45 -6.15), dove passa il con fine. Si continua sull'altro versante lungo il Lappbach, che raccoglie le acque dell'alpe omonima. Poco prima di giungere

e all'Albergo (m. 1642; ore 0.30 -8.30), sempre aperto nei mesi estivi e ta lora anche d'inverno. II) per S. Martino in Casies (ore 7). Raggiunto S. Martino, seguendo l'itinerario N.° 9 (ore 3), l J si va a varcare il rio Pùdio, al di là del quale si infila la carra reccia che porta in V. di Qudira, stretta e profonda, e si risale questa per mulattiera sino alla testata. Dopo la confluenza del Rio della Chiusa col Rio del Cane (m. 1719; ore 1.30-4 .30), la via si biforca. Si prende a sinistra, varcando

il ponte e lasciando a tergo, in alto, la Malga Capàia di Dentro. Si gira sul fianco meridionale del M. Masseria, entrando nella valletta percorsa dal Rio del Cane, che si risale giungendo in breve a Malga Campobove (m. 2024; ore 0.45 -5.15). Si sale per i vasti pa scoli dell'Alpe omonima, in direzione NO, arrivando alla Forcella della Fossa (m. 2390; ore 1-6.15), valico aperto fra alture poco pronunciate. Ora ci si abbassa per il ripido val lone ricco di pascoli, seguendo tracce di sentiero e passando

per Malga Fossa, poco sotto la quale si scende la costa bo scosa, che degrada rapidamente verso la V. di Anterselva. Toccando il fondovalle e varcato il Rio Petxl, si arriva in breve a S. Giuseppe di Anterselva (m. 1429) e di qui al Lago e all'Albergo (m. 1642; ore 0.45 -7). Variaste . Giunti al bivio, dopo Q. 1719 (ore 4.30), si prende a destra |» e si sale a zig-zag per la ripida costa alla Malga Capiia (m. 1790; ore 0.45- 5.15). Si risale l'alta cuna della Alpe Cavita, dominata dalle vette del

M. Masseria (m. 2539), di Cima dell'Interno (m. 2672), della Croda Kossa (m. 2817; del M. Règola (m. 2775) e del M. Alto (m. 2586). A O del M. Règola e di uno sperone della Croda Rossa, si apre la Forcella Capàia (m. 2640; ore 2-7.15). oltre la quale si cala per sentiero in direzione N, muovendo attraverso i pascoli dell'Acqua di Stalle-, quindi per la deserta valle, che fa un ampio arco, e varcando 11 confine, si arriva al lago chiamato Oberiee; qui il sentiero si unisce alla mulattiera che, ripassando

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 177 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
120 Carta, pag. 100. BREÓNIE DI PONENTE S. ilart. di M. Se coso. (v. N.°303)]. Si prende a destra. Varcato il Passirio, il sentiero — segnavia rossi — si inerpica, sul fianco sinistro della valle, per la ripida china, toccando i casolari di Olmeto ; poi gira intorno a un dosso, e, sempre in salita, passa vicino agli abitati di La Capanna (m. 1616), entrando nella angusta ed erta val letta bagnata dal Rio di Monte Nevoso. Si varca il rio, portan dosi sulla sponda destra; poi il sentiero tocca

impianti che servono per il trasporto del materiale ricavato dalle Miniere. Si sale direttamente alla Forcella di M. Nevoso (m. 2681; ore 1), dove si gode la vista della conca di S. Martino, interessante anche sotto l'aspetto geologico. Quindi si cala sul versante orientale, fino allo sbocco occidentale de La Gal leria, dove, previo permesso della direzione delle miniere, si può giungere dalla conca di S. Martino direttamente per il lungo traforo — m. 730 — evitando la salita alla Forcella. Presso

lo sbocco orientale della galleria, diverge a sinistra un sentiero, che, passando sotto i contrafforti orientali della Croda dello Sperone, conduce, in leggera discesa, all'Alpe di Lazzago, e. di là, in salita, al Lago dell'Èrpice (m. 2470). [Prima del lago, si dirama a sinistra il sentiero, che, per la Forcella del Lago Nero (m 2805), porta al lago omonimo (v. N.°284)]. Si tiene a destra, e si continua in direzione N, sulla sponda orientale del Lago dell'Èrpice; varcato un rio, si sale al Passo

dell'Èrpice (m. 2681; ore 1.45-2.45), a mattina del quale si eleva la Punta del Massaro (m. 2805) e a sera le Rocce Bianche del Massaro. Valicato il passo, si scende, sempre in direzione N, per la V. dell'Èrpice, ingombra di detriti, fi sentiero va lungo la sponda destra del rio, che scorre a sera de Le Cune, andando a sboc care nel Lago Torbo ( m . 2344; ore 0.45-3.30). Si costeggia il lago sulla riva orientale, e siprocedefino al termine della V. dell'Èrpice, attraversando poi la conca ghiaiosa dominata

dalla Vedretta Pia na, e, varcati alcuni rivi, sempre camminando in direzione N, si monta, per la costa, direttamente al Rifugio Vedretta Piana (m. 2249; ore 0.45-4.15). Seguendo l'itinerario N.° 279 si raggiunge il Rifugio della Vedretta Pendente (m. 2650; ore 1-5.15). Ctr. l'itinerario in senso inverso N. 283.

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