Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
120 Carta, pag. 100. BREÓNIE DI PONENTE S. ilart. di M. Se coso. (v. N.°303)]. Si prende a destra. Varcato il Passirio, il sentiero — segnavia rossi — si inerpica, sul fianco sinistro della valle, per la ripida china, toccando i casolari di Olmeto ; poi gira intorno a un dosso, e, sempre in salita, passa vicino agli abitati di La Capanna (m. 1616), entrando nella angusta ed erta val letta bagnata dal Rio di Monte Nevoso. Si varca il rio, portan dosi sulla sponda destra; poi il sentiero tocca
impianti che servono per il trasporto del materiale ricavato dalle Miniere. Si sale direttamente alla Forcella di M. Nevoso (m. 2681; ore 1), dove si gode la vista della conca di S. Martino, interessante anche sotto l'aspetto geologico. Quindi si cala sul versante orientale, fino allo sbocco occidentale de La Gal leria, dove, previo permesso della direzione delle miniere, si può giungere dalla conca di S. Martino direttamente per il lungo traforo — m. 730 — evitando la salita alla Forcella. Presso
lo sbocco orientale della galleria, diverge a sinistra un sentiero, che, passando sotto i contrafforti orientali della Croda dello Sperone, conduce, in leggera discesa, all'Alpe di Lazzago, e. di là, in salita, al Lago dell'Èrpice (m. 2470). [Prima del lago, si dirama a sinistra il sentiero, che, per la Forcella del Lago Nero (m 2805), porta al lago omonimo (v. N.°284)]. Si tiene a destra, e si continua in direzione N, sulla sponda orientale del Lago dell'Èrpice; varcato un rio, si sale al Passo
dell'Èrpice (m. 2681; ore 1.45-2.45), a mattina del quale si eleva la Punta del Massaro (m. 2805) e a sera le Rocce Bianche del Massaro. Valicato il passo, si scende, sempre in direzione N, per la V. dell'Èrpice, ingombra di detriti, fi sentiero va lungo la sponda destra del rio, che scorre a sera de Le Cune, andando a sboc care nel Lago Torbo ( m . 2344; ore 0.45-3.30). Si costeggia il lago sulla riva orientale, e siprocedefino al termine della V. dell'Èrpice, attraversando poi la conca ghiaiosa dominata
dalla Vedretta Pia na, e, varcati alcuni rivi, sempre camminando in direzione N, si monta, per la costa, direttamente al Rifugio Vedretta Piana (m. 2249; ore 0.45-4.15). Seguendo l'itinerario N.° 279 si raggiunge il Rifugio della Vedretta Pendente (m. 2650; ore 1-5.15). Ctr. l'itinerario in senso inverso N. 283.