17 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_253_object_4616294.png
Pagina 253 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
192 Carta, vag. 200. GRUPPO DI BRENTA Rif. C. Battuti. A N del paese di Zambana, all'imbocco della scoscesa V. Manara, è la stazione inferiore della funivia Zambana-Fai, lunga m. 2160, con dislivello di m. 785, con vagoncini per 14 persone, che compiono il tragitto in 15 minuti. La stazione -superiore è sulla strada che porta al Santel (m. 1000) e a circa 1 km. dal paese di Fai. Di fianco alla prima stazione, sta quella inferiore della funivia Fai-Paganella, linea lunga m. 900 e con stazione

intermedia a La Rocca (m. 1441), dove si tra sborda da un vagoncino all'altro (d'inverno cibi e bevande calde), e stazione terminale al Dosso dei Làtici (m. 1900), dove sorge un albergo al limite della vegetazione arborea. Durante il tragitto (ore 0.15 -0.30), interessanti, bellissimi panorami. Per la nuova mulattiera, che accede alla grande Caverna Césare Battisti e che più in alto si allaccia a quella proveniente dalla Malga di Fai (v. N. 664), si sale direttamente al Rifugio (m. 2108; ore 0.45 -1.15

). II) PER LA MULATTIERA (ore 5). 664 Di fronte alla chiesa di Zambana (m. 215) si diparte la mulattiera che percorre, in ripida faticosa salita, il fianco destro della scoscesa V. Manara , passando vicino alla sta zione superiore della Funivia Zambana-Fai e all'Aift. Dolo miti di Brenta e raggiungendo il Santel (m. 1000; ore 2), pic colo valico fra il Fausior a N e la Paganella a S. Di qui per la larga, sassosa mulattiera, attraverso la selva, ci si porta quasi sul ciglio orientale del monte, che

precipita verso l'ampia V. d'Adige. Ben presto la strada compie due forti svolte, dopo le quali si arriva in mezzo ai prati a q. 1380 (ore 0.45-3.45). Sulla destra della strada si trova una sorgente, l'unica che si incontra lungo il percorso. Si riprende la salita verso S, al quanto ripida, fino su una specie di pianoro poco alberato, alla sinistra del quale, a breve distanza sorge la Malga di Fai (m. 1665; ore 1 -3 .45). In alto, a destra, a quota 1805, sul Dosso dei Làrici, si vede la stazione

superiore della Funivia Fai-Paga nella. Si percorre la testata della valletta, giungendo come su una soglia; la mulattiera prosegue, tenendosi a destra, nell'im pluvio d'una caratteristica conca, alla fine della quale sale a si nistra in mezzo ai mughi e ai rododendri fin quasi (ore 0.45 -4.30) all'apertura nella cresta fra gli Staloti di Fai (m. 2005) a sini stra (N) e la Roda della Paganella a destra (S). È bene por tarsi fin sul ciglio, donde si gode una bella vista sulle praterie di Terlago, dette

1
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328719/328719_131_object_4615543.png
Pagina 131 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
Ri f. de La Gerla. BREÓNIE DI LEVANTE Carta, pag. 82. 89 ASCENSIONI. 15 CRODA ROSSA (m. 2903; ore 2).- Dal P. di Vizze si raggiungono i pa scoli della Lovitzalpe; ci si innalza tino a una forcella a occidente della cima; di qui si prosegue per la cresta direttamente sino alla vetta. Non difficile. Si può salire alla vetta più direttamente per la cresta, dal Passo. Il» M. LA VIZZA (m. 2895; ore 3). - Si va alla Lovitzalpe; di qui, girando le pendici settentrionali della Croda Rossa, in direzione

E, si entra nella piccola valletta, chiamata Haupental, la si risale portandosi sulla vetta. Non difficile. CRODA ALTA (m. 2287; ore 217 4.30). - Dal P. di Vizze si risale il ghiacciaio Stampfelkees, tenendosi a sinistra, verso la dorsale, che si per corre nell'ultimo tratto, raggiun gendo la vetta. Non difficile. Si può raggiungere in 6 ore direttamente per la cresta. Roccia friabile. 15. Rifugio de La Gerla o di Venna. Sorge a m. 2680, sul pendio a O della Q. 2717, chiamata dai tedeschi 218

Friedrichshöhe (m. 2713), la quale, con la cresta rocciosa della cima La Gerla forma il piccolo valico detto Forcella della Gerla. Durante i lavori per la delimitazione del confine, il rifugio, trovandosi sulla displuviale, fu reclamato da entrambi gli stati confinanti. Ma poiché constava di due parti distinte, l'accordo riuscì facile; la parte SO fu asse gnata all'Italia; la parte NE all'Austria. Fu stipulata una convenzione, in forza della quale è permesso agli italiani di scendere ad attingere acqua

ad una sorgente che sgorga sul versante austriaco, ed agli austriaci di acquistar la legna necessaria ai turisti in territorio italiano. Dalla Forcella della Gerla al Rifugio il sentiero corre in territorio austriaco, ma, per convenzione tra i due stati confinanti, ha diritto al passaggio anche il turista italiano. Ciò vale anche per il sentiero che mena alla Spina del Lupo (v. N.° 221). La parte del Rifugio di proprietà del Governo italiano è occupata dalla R. Guardia di Finanza; la parte austriaca

è adibita a rifugio con servizio di piccolo albergo. L'edificio è in posizione amena, ed offre una stupenda vista, specie del Gran Pilastro e delle cime circostanti. È in muratura, a due piani, con sotterraneo; vi possono trovar rico vero circa 40 persone, ACCESSI. a) Da S. GIACOMO (m. 1448; ore 3.30). Prima di S. Giacomo, per chi viene da Vipiteno, e precisa- 219 mente presso i casolari di Plaz, si dirama sulla destra della valle un sentiero (v. N.° 210), il quale, dopo avere oltrepassato un torrente

2
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_231_object_4616272.png
Pagina 231 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
174 Carta, pag. 120. ADAMELLO-Pfi.ESAKELLA Hif. P. Prudenzìnì. e) Al RIFUGIO BRÉSCIA, m. 2577 ore 8. 595 Seguendo l'itinerario N.° 602, si va al Passo di Dosasso (m. 2770 c.) e, traversatolo, si scende per il circo erboso sotto stante fino alla zona pianeggiante dei grande coster di destra della V. di Adamè. Questo è percorso per tutta la sua lunghezza da un sentierucolo che finisce con lo sboccare in tutta vicinanza della diga della G.E.A. e della Villetta allo sbocco di V. Adamè

minuti la prima per la cresta pia neggiante di blocchi sconvolti. Vol gendo invece in direzione opposta, in meno di 15 minuti, si tocca il ca stello roccioso della seconda vetta. Entrambe sono stupendi belvederi sull'altipiano ghiacciato dell'A da- mello-Mandrone e rispettivam. sulle valli di Adamè e Salarno. 597 CORNO TRIANGOLO (m. 3102; ore 5). - Per il fianco NO, difficilis simo. Solo per arrampicatori con se- rissima preparazione. 598 CORNO GIOIÀ (m. 3087; ore 3.30-4). - Per lo spallone

), si volge decisa mente a sinistra per imboccare un ripido, ma facile canale fra la P. Cen trale e la Punta Sud della montagna. Con divertente arrampicata si tocca una 8elletta, da cui con aerea ca valcata si va alla P. Sud. Volgendo invece a sinistra pel filo di cresta, ci si arrampica fin dove questa fa un brusco salto; si cala allora qualche metro sul versante di Adamè a pren dere una cengia, da cui verso N si passa ad un camino-fessura, che mena agli enormi blocchi della vetta. Bella, non difficile

arrampicata per alpi nisti esercitati ; magnifica vedetta sulle diramazioni meridionali del Gruppo. CIMA DI FRÄMPOLA N (m. 600 2906; ore 2.30). - Si segue l'itinerario precedente fin presso al Passo di Póia ; poi si volta a destra e, per i blocchi in vicinanza della cresta che sale dal passo, si guadagna la vetta. Facile, ma da compiersi con pru denza, a motivo delle rocce frano sissime. La vetta Sud è difficile, riser vata a scalatori provetti. CAMPANILE DI V. SALARNO 601 (m. 2830; ore 3.30). - Difficile

scala ta per gli ertissimi lastroni della cre sta N e del fianco O. CORNI DI DOSASSO (N 2880 m. ; 602 Centr. 2885 m.; Sud 2870 m.). Ore 3.30-4.30. - A queste tre vette, coro nanti la bella bastionata rocciosa do minante il Piano dello stesso nome, si sale agevolmente dal versante di V. Adamè. Per l'itinerario N.° 599 si sale fino all'altezza della radice del forte bastione che la C. Fràmpola lancia ad O. Sì gira quindi alla base di questo in direzione SE e per more ne e lastre si guadagna la larga

3
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_357_object_4616398.png
Pagina 357 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
266 Carta, pag. 248. ALPI DI VAL DI LEDRO Rif. N. Pernici. del pittoresco monte. Per sentieri di guerra si continua in di rezione N, passando a breve distanza dalla vetta del M. Toffino (m. 2153) e del Dosso della Torta (m. 2151 ; ore 1-3). Il sentiero corre dietro la cresta, sul versante orientale. Si lascia a sinistra la diramazione che continua per la Gaverdina, e si scende a destra, passando per la Malga^Nardiso (m. 1783; ore 0.45-3.45). La strada di guerra ora discende a zig-zag sul fianco

settentrionale di uno sperone scendente dal Dosso di Enziana, portandosi nell'amena conca di Ballino, poi scende per i boschi, per i prati e per i coltivi, raggiungendo Ballino (m. 750; ore 2-5.45). Durante il tragitto, stupendo panorama dal Corno di Pichea e dal Toffino. Traversata comoda, alquanto difficile solo nel primo tratto. /) A BONDO (m. 841; ore 7.30). 929 Si segue l'itinerario precedente fino al Dosso della Torta (m. 2151 ; ore 3). Si continua per il sentiero di guerra che corre sulla cresta

, raggiungendo la vetta della Gaverdina (m. 2047; ore 1-4) con stupendo panorama sulla Dolomiti di Brenta e sull'Adamello. Il sentiero discende in direzione SO al Passo dell'Ussol (m. 1875; ore 0.30-4 .30), oltre il quale continua a svolte per la Malga Casinott (m. 1685) é per la Malga Gaver dina (m. 1388; ore 1 -5.30). Una buona mulattiera corre- sul fianco destro della V. Gaverdina raggiungendo Bondo (m. 841 ; ore 2 -7.30). ASCENSIONI 930 CORNO DI PICHEA (m. 2138; are 2-2.30). - Per la strada di guerra

(v. N.° 928) oppure per il sentiero che si snoda sul fianco SO. Dalla vetta, bellissima rista deil'Adamelio, della Presanella, del Bernina, del gruppo di Brenta, della Harmolada, delle Dolomiti, dello Stiro, del M. Baldo. 931 DOSSO DELLA TORTA (m.2151 ; ore 3). - Si segue l'itinerario N.' 928. Bellissima vista sul gruppo di Brenta e sulle Giudicarle esteriori. 932 M. PARI (m. 1991; ore 2.30). - Si segue l'itinerario N.° 923 fino alla Bocca di Saval (m. 1740; ore 1.30). Di qui per i sentieri di guerra

si rag giunge la vetta (ore 1-2.30). Facilis sima. Bella vista dei laghi di Garda, di Ledro, d'Ämpola, di Molveno, di Cavédine, di Tenno e di Lòppio, e della pianura oltre ii Benaco. CIMA D'ORO (m. 1801 ; ore 3.30). 933 V. N.° 926. ROCCHETTA (m. 1575; ore 4.15). 934 V. N.° 926. 66 - Rifugio Federico Guella in Tremalzo 935 Sorge a circa m.fl580, in una verde conca, a breve distanza dal Passo di Tremalzo, presso la Malga di Tiarno di sopra, in mezzo ai ricchi pascoli ammantati di bellissime conifere

4
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_226_object_4616267.png
Pagina 226 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
, al limile N del quale si stacca una stretta rotabile che entra subito in salita nella V. di Saviore e, toccando successivamente gli abitati di Andrista (m. 582), Fresine (m. 850), e Cevo (m. 1000 c.) mette (km. 11,5) a Sa viore (m. 1210; ore 2.30). Accorciatoie per pedoni da Fresine a Saviore. Durante il percorso, in gran parte ombreggiato da splendidi castagneti fra Andrista e Frésine, si ha la visione della media Valcamónica e del M. Campéllio, che domina la scena. Fra Cevo e Saviore il panorama

si allarga, con bella vista sulla Concarena e sui monti della Conca d'Arno (Frisozzo, He di Castello), nonché sul^ complesso dei lavori[idroelettr.[della zona. Prima di entrare nell'abitato di Saviore, la strada monta a sinistra, passando sopra e dietro il paese con una serpentina e si interna con moderata livelletta nella ridente V. di Brate '■— parte inferiore della V. Salarno -— della quale appaiono le vette dello sfondo; con percorso sinuoso fra stupendi pascoli e macchie pittoresche di abetine sul

fianco meridionale del AI. Marser (m. 2776), guadagna il piccolo ripiano di Malga Fabrezza (-m. 1435; ore 0.30-3), dov'è una stazione della tele ferica industriale per i lavori idroelettrici del L. di Salarno. Qui ha termine la rotabile; è da notare tuttavia che, questa, da Saviore in avanti può essere percorsa soltanto da piccole vetture automobili, le quali possono poi essere lasciate in cu stodia all'aperto agli addetti alla teleferica dietro tenue com penso. Dalla Malga Fabrezza, si va in pochi

passi al ponte che varca la Póia di Salarno, al di sotto di un alto gradino dal quale l'acqua precipita in due rami con magnifica cascata. Passati sull'altra sponda, con larghe e comode risvolte si rimon ta il gradino in terreno boscoso (fragole e lamponi in quantità), avvicinandosi nuovamente al torrente presso la sua sommità. Si percorre ora un'angusta gola, sotto alte rupi; si passa vi cino ad altra stazione — ■ L'intermedia • — della teleferica, si varca un secondo ponticello per entrare nel

ristretto bacino dove sorge la Malga Macesso di sotto (m. 1735; ore 1-4), che si lascia in basso. Rimontando il brullo fianco settentrionale della conca, dal cui fondo il torrente cade con altra cascatella, e attraversando una zona pascoliva (buona sorgente presso

5
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_241_object_4616282.png
Pagina 241 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
180 Carta, pag. 120. AD AM ÉLLO-PRES ANELLA RH. Garibaldi. quale si presenta l'ampia balza donde precipita in cascata il soprappiù delle acque del Lago (una volta era questo uno dei più bei spettacoli che potesse offrire la valle d'Àvio), incomincia uno dei tratti più duri della salita. Si prosegue per breve tratto sino al torrente, per passarlo sopra un rozzo ponte in le gname, e si attacca con ripide e continue svolte l'aspro pen dio che scende dal Corno di Mezzodì, tutto cosparso di frane

cantieri, dove si trovano rispettivamente la stazione superiore d'arrivo della grande teleferica già vista a fojidovalle, la villa della Direzione dei lavori e le numerose officine che han no servito alla costruzione della poderosa diga sbarrante i \-Lago grande dell' Ävio (m. 1877; ore 1-3). Il lago, dalle acque az zurro-lattee, ha una lunghezza di circa 1 km. ed una larghezza di circa la metà. A questo punto il piano di una ferrovietta Decauville corre orizzontalmente a qualche metro dallo spec chio

delle acque, seguendo tutta la sponda occidentale del lago stesso. Durante questo percorso, per nulla affaticante, possiamo volgerci a rimirare i monti divisori tra la V. Ca- mónica e la Valtellina (gruppo Tremoncelli-Pietrarossa) e le prossime cime del Salimmo (m. 3130), della Calotta (m. 3225) e del Monte dei Frati (m. 3283), che fiancheggiano la V. d'Ävio verso E; mentre di fronte a noi, a S, si profilano, dietro le cascate precipitanti dal pianoro di Lavédole, le alte vette della cima di Plem

anzidetto da quello della Malga Lavédole, e con numerose svolte — di cui le ultime ricavate in tutta vicinanza di una bella cascata — guadagna il ripiano vastissimo di Malga Lavédole (m. 2042; ore 1.30-4.30), di dove, oltre alle vette già enumerate, tutta l'intera catena dell'Ävio, dal Corno Baitone al Corno di

6
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_174_object_4616215.png
Pagina 174 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Ott. M. ìlezzocorona. ALPI DI VAL DI NON Carta, pag. 232. 129 Mezzocorona » nel Noce. Durante la salita, bella vista sulla sottostante ampia plaga di vigneti di Mezzolombardo e sul torrente Noce, a valle della Rocchetta. Si arriva così su una prima stretta spianata, tutta ricoperta di rigogliosa vegeta zione, e, dopo aver passato un altro vallone, che scarica le acqup direttamente nella borgata di Mezzocorona, si raggiunge la spianata più larga, tutta prati e boschi, in principio della quale

sorge l'Osteria (m. 880; ore 1.30-2). b) Da ROVERÈ DELLA LUNA (m. 269; ore 3.30). Dal paese, costruito sul vasto conoide a destra del torrentello 444 della V. dei Molini, si sale a imboccare la stretta valle rinchiusa fra alte pareti rocciose, percorrendone la sponda destra fin quasi alla confluenza del Rio di Faogna (ore 0.45). Qui, presso un piccolo ponte, si devia, salendo ripidamente a sinistra, attraverso ai prati alberati di Pianizzia, al tratto assai scosceso di Vilpua. Superato questo

, si giunge in leggera discesa sulla bella spianata della Malga Curon (m. 1217; ore 1.45-2.30). Interessante, durante l'ascesa, la vista sulle varie piccole con valli di questo vallone profondamente eroso, dominato all'in- giro da alte rupi cadenti quasi a picco. Dal punto, più alto, poco prima della malga, dove il bosco si fa rado, si scorge verso E il piano di Faogna di sotto e quello di Faogna di sopra. Si prosegue poi verso S per buona carrareccia, sempre in leg gera discesa, entrando nel solco del

Rio Batol, donde la strada esce per raggiungere un altro pianoro tutto ricoperto di ma gnifico bosco misto di aghifogli (larici e pini) e numerosi e alti faggi detto Plön (ore 0.30-3), che si attraversa tenendosi quasi sul ciglio della V. d'Adige. Si passa ancora un valloncello ed eccoci, con un'ultima, piccola discesa, su un'altra spianata, in mezzo alla vegetazione più svariata (compresi i ciliegi e gli ippocastani) e a numerose casette, presso l'ultima delle quali è l'Osteria (m. 880; ore 0.30

7
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328721/328721_168_object_4615867.png
Pagina 168 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
126 Carta, vag. 124. JIABMOLADA I!if. Fedtäa. gono fin sulla cresta della caratteristica catena di roccia vul canica, i cui punti culminanti emergono cupi dal verde manto, in forte contrasto con le chiare rocce dolomitiche della re gione. Durante tutto il percorso, magnifica vista verso S sulla Marmolada. Proseguendo sempre verso occidente per sentiero (in circa mezz'ora si possono raggiungere le varie cime della cresta) e passando per Q. 2379 (ore 0.30 -1.30), dove per un breve tratto

ci si a ti acci a sulla V. Cordévole (bella vista sul Gruppo di Sella), si giunge alla larga sella erbosa (ore 0.45 -2.15) ad O del Col de Cue (m. 2563). Di qui si devia a destra per traversare le frane ai piedi orientali del Sass Beccè, quindi, avendo di fronte il massiccio Gruppo di Sella, si raggiunge il Passo del Pordoi (m. 2239; ore 0.15 -2.30); v. N.° 419. b) Ad ARABBA m. 1602, ore 3. 402 si segue la mulattiera che porta alle rovine del Rif. Bain- berga e si continua per il Pian della Fedàia per

brevissimo tratto, piegando poi a sinistra (N) per risalire i ripidi prati che coprono i fianchi del valloncello detto Val della Fedàia. Procedendo per frequenti serpentine, si raggiunge faticosa mente il passo Porta Véscovo (m. 2557; ore 1.30), leggera de pressione nella Catena del Padon, tra il Sass de Mesdì (m. 2734) ad E e il Belvedere (m. 2650) ad O. Si discende sul versante N per detriti fino a raggiungere i pascoli, sassosi e pianeggianti; qui si piega a destra (E) per girare il fianco

suddetta e, tenendosi sul fianco sinistro, si raggiunge l'abitato dì Ornella (m. 1484; ore 1 -3.15). Per la continuazione, v. N.° 383. II) Per il Passo del Padon m. 2366, ore 3.45. 404 Per mulattiera si raggiungono le rovine del Rif. Bam- berga, quindi si traversa verso SE il Pian della Fedàia, la sciando sulla destra il piccolo lago omonimo; poco dopo si giunge al Passo della Fedàia (m. 2057; ore 0.30). Si piega a si nistra (NE) e si risalgono i prati che scendono dalla Mésola; si perviene così

8
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_88_object_4616129.png
Pagina 88 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Alb. (Hoveretto. ÓB.TLES-CEVEDALE Carta, pay. 40. 67 sul fondo della quale giace il Piccolo Lago Verde (m. 273CU ore 1.45-2.30) e a S di questo il Lago Giallo (m. 2728), cosi chiamato per il colore della rena che vi portano le scaturigini della Vedretta Inf. di Gioveretto. Si passa tra i due laghi e, descri vendo un ampio arco verso S, si percorre la morena setten trionale e quindi la vedretta, in direzione E, raggiungendo facilmente il Giogo del Gioveretto (m. 3172; ore 1-3.30), che s'apre fra

la cima omonima (m. 3438) a N e la Cima Fontana Bianca (m. 3253) a S. Durante l'ascesa, bella vista verso l'Órtles e la Vertana, e, in generale, sulle montagne della sinistra di V. Martello. Si comincia a discendere verso E per l'erta e arida conca sassosa dominata a N dalla imponente cima del Gioveretto, traversando qualche chiazza di neve, in gran parte calando per sfasciumi di roccia. Dapprima si scende ripidamente, senza traccia di sentiero, che si trova solo più in basso, sui primi pascoli; così

il ponte sul R. Plima e, al bivio, si prende a 142 destra; il sentiero sale gradatamente per il rado bosco in direzione S. Si arriva in breve nella zona dei pascoli (ore 0.45) e si continua fino all'ampia conca (ore 1 -1 .45) per la quale le scaturigini della Vedretta di Grames e della Vedretta di Saent scendono al R. Plima. Si sale faticosamente per i detriti che coprono 11 ripido pendio, tenendosi un po' a sinistra, e, con numerosi zig-zag, si arriva ai piedi di un roccione, che si gira a sinistra

10
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_244_object_4616285.png
Pagina 244 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
toccare la base di un altro crestone, limitante dall'altro lato detta Valletta, donde ha inizio la grandiosa seraccata del Mandrone (fantastico spettacolo). A lato di questa, sull'alto gradone granitico, si svolge il sentiero che, fra valloncelli erbosi, piccoli ronchìoni e rododendri mette ai Laghetti del Mandrone ed al Rifugio (m. 2424; ore 2.30-4). Durante tutta la traversata si godono grandiosi panorami tanto sul Gruppo dell'Adamello, quanto su quello della Pre- sanella. II) per i Passi del

Venerócolo (m. 3151) e della Valletta (ore 4.30-5). Dal Rifugio, volgendo a NE per magri pascoli disseminati 634 di blocchi di granito, si sale gradatamente e comodamente a guadagnare l'orlo del circo roccioso, entro il quale si affossa il Laghetto del Venerócolo, penetrando in quella sorta di vallone che scende fra le propaggini della Punta dei Frati, a sinistra (N), e dalla P. Venerócolo a destra (S). Esso, ripieno in basso di apporti morenici e in alto di un poco inclinato nevaio, porta direttamente

alla larga insellatura nevosa del Passo Venerócolo (m. 3151; ore 2), dal quale si apre improvvisamente il panorama della stupenda Vedretta del Pisgana, coll'ampio circo di vette che la circondano. Girando ora in quota verso E, al piede dei monti Venerócolo (m. 3325), Narcanello (m. 3288) e Venézia (m. 3291), tenendosi un poco al disotto della cre- paccia terminale corrente alla base di questi ultimi, si rag giunge facilmente la larghissima sella nevosa del Passo della Valletta (m. 3206; ore

11
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_224_object_4616265.png
Pagina 224 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Rif. Bròscia. ADAM [•'. 1.1,0-IMI KS AN KIX A Carta, pag. 152. 167 d'Avolo (m. 2393; ore 1.40). Si esce da detta conca a N per una insellatura a sinistra (O) della Cima d'Avolo (m. 2658), per scendere nella vicina conca delle Casinelle, dove si vedono due bei laghetti - il L. di Mare (m. 2232) e il L. delle Casinelle (m. 2264). Si passa accanto a questi, e, aggirato dal N una specie di zuccone roccioso, che sta di fianco adessi, si passa, superando una bassa barra di rocce con frequenti cenge

-canali, ad una terza e più alta conca, alla testata della quale si apre il valico del Forcel Rosso (m. 2598; ore 1.40-3.20). Si scende ora sul ver sante di Adamè per un ripido e stretto canale rettilineo, so vente ghiacciato (tenersi al lato destro e usare prudenza se c'è vetrato), che sfocia sul coster erboso sottoposto, dove si trova un sentiero che mette ai cantieri e alla Diga allo sbocco di V. Adamè (m. 2020; ore 0.40-4). [Nella villetta, presso la Diga, gli alpinisti, in caso di maltempo

o di stretto bisogno possono trovare temporanea ospitalità]. Un sentierino rimonta, quasi di fronte alla Villetta, sulla costiera opposta (NO) della valle, e, raggiuntone a zig-zag il piano erboso (che si svolge fra il piede delle Cime e l'orlo del gradino), lo segue nel senso della lunghez za da SO a NE. Girato un più lungo sperone che scende dal più elevato dei Corni di Dosasso, si entra nel circo erboso a sinistra, puntando (da ultimo ripidamente) all'insellatura che si scorge a sinistra (S) del curioso

. M. RE DI CASTELLO (m. 2891; ore 2). - Proseguendo sempre ad E, dalla C. Bernal, prima raggiunta, e tenendosi alla cresta o alle sue immediate vicinanze sul versante N, si tocca sepza difficoltà una prima punta rocciosa (m. 2883), dalla quale si passa in breve alla seconda, più elevata. È uno dei più comodi e più grandiosi belvederi di tutta la zona meridionale del Gruppo dell'Adamel- !o : e la sua visita è pertanto viva mente consigliata. Presso la punta, residui di baraccamenti di guerra. CIME DELLA RÓSSOLA

12
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328719/328719_25_object_4615437.png
Pagina 25 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
diritto a parità di trattamento e di tariffe. Art. 2. - L'occupazione completa del Rifugio da parte di comitiva nu merosa è soggetta a preventivo consenso della Sezione proprietaria del Ri fugio stesso; ugualmente è necessario il suo consenso per i soggiorni pro lungati. La Sezione determina in ogni caso il tempo e la durata di tali straordinarie occupazioni. Le Sezioni proprietarie di Rifugi indicheranno nei regolamenti interni dei singoli Rifugi quale debba intendersi per « comitiva numerosa

in qualsiasi modo la quiete e il riposo altrui. Art. 5. - È obbligatoria l'iscrizione del proprio nome e della data nel registro del Rifugio per tutti coloro che vi accedono. È atto prudente in dicarvi la meta o la direzione per la quale si parte. Chi compie nuove ascen sioni o percorre vie nuove è invitato a farvi una breve relazione. Art. 6. - I Rifugi sono affidati alla tutela degli alpinisti, delle guide e dei portatori e in genere di chiunque vi riceva ricovero ; è quindi imprescin dibile obbligo

mento, è tenuto ad informare immediatamente la Sezione e a risarcire il danno. Art. 7. - Le eventuali contestazioni intorno alle precedenze e intorno all'uso del Rifugio saranno risolte dai membri della Direzione della Sezione proprietaria che si trovassero presenti ; e, in loro assenza, dal gerente della capanna. Ove anche questo mancasse, la risoluzione delle controversie sarà devoluta al più anziano di età fra l soci presenti appartenenti alla Sezione proprietaria, o in difetto ad altre Sezioni

13
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_22_object_4616063.png
Pagina 22 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
hanno il diritto di precedenza assoluta su tutti. Fino all'ora che sarà stabilita dal Regolamento interno del Rifugio e in ogni caso non oltre le ore 22, almeno la quarta parte dei posti dovrà essere riservata ai soci del C.A.I. I soci del C.A.I., a qualunque Sezione appartengano, avranno diritto a parità di trattamento e di tariffe. Art. 2. - L'occupazione compieta del Rifugio da parte di comitiva nu merosa è soggetta a preventivo consenso della Sezione proprietaria del Ri fugio stesso; ugualmente

di maggiore affollamento nel Rifugi, l'alpinista ha la precedenza sull'escursionista. Art. 4. - È vietato in modo assoluto fumare nel Rifugio e dopo l'ora fissata dal Regolamento interno del Rifugio è pure vietato disturbare in qualsiasi modo la quiete e il riposo altrui. Art. 5. - È obbligatoria l'iscrizione del proprio nome e della data nel registro del Rifugio per tutti coloro che vi accedono. È atto prudente in dicarvi la meta o la direzione per la quale si parte. Chi compie nuove ascen sioni

e porte. Chi riscontri guasti o mancanze di oggetti raffrontando l'inventario, deve darne cenno sul registro e avvertire la Sezione proprietaria o chi per essa. Chi, anche involontariamente, arrechi danno al Rifugio e al suo arreda mento, è tenuto ad informare subito la Sezione e a risarcire il danno. Art. 7. - Le eventuali contestazioni intorno alle precedenze e intorno all'uso del Rifugio saranno risolte dai membri della Direzione della Sezione proprietaria che si trovassero presenti; e, in loro

assenza, dal gerente della capanna. Ove anche questo mancasse, la risoluzione delle controversie sarà devoluta al più anziano di età fra i soci presenti appartenenti alla Se zione proprietaria o, in difetto, ad altre Sezioni del C.A.I. Art. 8. - In nessun caso si dimentichi da chiunque acceda e si rico veri nel Rifugio che egli è ospite e non padrone; sappia dunque regolare la projpria condotta di conseguenza. Art, 9. - In ogni Rifugio dovrà essere esposta in località ben visibile copia delle presenti

14
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1930
Dolomiti occidentali.- (Da rifugio a rifugio ; 2)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328721/328721_17_object_4615716.png
Pagina 17 di 342
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 249 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Dolomiten <West>;f.Führer
Segnatura: I 87.740/2
ID interno: 328721
16 AVVERTENZE grafici. Non è vietato l'uso della macchina fotografica; tut tavia l'Autorità Militare ha diritto di sorveglianza sulle mac chine stesse, con facoltà di sequestro. Rifugi. - Nei punti più adatti come base per ascensioni ed escursioni in alta montagna sorgono rifugi o capanne del C.A.I. o di altre associazioni alpinistiche, che sono assai spesso veri e comodi alberghetti a grande altitudine. Alcuni fanno servizio d'albergo tutto l'anno, altri solo nel forte dell'estate ed altri

ancora sono semplici ricoveri non custoditi perennemente, provvisti di acqua e legna e della suppellettile più necessaria. Chi sosta nei rifugi non deve dimenticare che questi sono stati costruiti per comodità di tutti gli appassionati della mon tagna. Deve perciò evitare di danneggiare in qualsiasi modo i locali e la suppellettile, comportarsi in modo da non recar disturbo con canti o altro al prossimo, uniformandosi al rego lamento che è esposto nei locali. Regolamento Generale per l'uso dei Rifugi

completa del Rifugio da parte di comitiva nu merosa è soggetta a preventivo consenso della Sezione proprietaria del Ri fugio stesso; ugualmente è necessario il suo consenso per i soggiorni pro lungati. La Sezione determina in ogni caso il tempo e la durata di tali straordinarie occupazioni. Le Sezioni proprietarie di Rifugi indicheranno nei regolamenti interni dei singoli Rifugi quale debba intendersi per « comitiva numerosa » ai sensi del presente articolo. Le comitive composte di membri di altre

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_257_object_4616298.png
Pagina 257 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
i mughi e si arriva alla Malga di Terlago alta (m. 1826; ore 1.45 -3), adagiata nella parte più bassa di una larga distesa di pascoli dolcemente digradanti dal fianco occidentale della Paganella. Dalla malga, puntando verso SE, si raggiunge il sentiero (v. N.° 665); poi, voltando verso E, si giunge in breve sul largo costone meridionale della cima (m. 2125), e, dopo essersi abbassati sull'ampia sella, si arriva in pochi minuti sulla Roda, dove sorge il nuovo Rifugio (m. 2108; ore 0.45-3.45). Splen

strada proveniente da N, che attra versa il vasto bosco detto Gambinel, voltando a destra per la Malga di Zambana (m. 1792; ore 1,15 -2.15), dove cessa il bosco. La via prosegue attraverso i prati ed i pascoli percor rendo, in direzione E, il fianco settentrionale del cocuzzolo principale della Paganella (m. 2125) e andando ad allacciarsi (ore 1.30-3.45) alla strada proveniente da Fai (vedi N. 664), vicino a una caratteristica conca. Da questa si sale fin quasi sulla cresta, a sinistra della quale

16
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328724/328724_307_object_4616348.png
Pagina 307 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
Ri f. Candriai. BONDONE-STIVO Carta, pag. 200. 231 57 - Rifugio Candriai Sorge a circa m. 1000 sulle falde del costone che il Palon manda verso 791 N, al margine superiore dei castagneti che digradano verso Sardagna, presso la carrozzabile e vicino ai capannoni della Colonia Alpina Regina Margherita. Bidente posizione, con bella vista dei monti a E e a N di Trento, soprattutto della raganella e del Rifugio Cesare Battisti. È dedi cato ai volontari Trentini caduti nella guerra di redenzione

. E una bella costruzione in muratura, a due piani, con sala da pranzo e di ritrovo, una grande cucina; è capace di un centinaio di persone, e stanze da letto per circa 30 ospiti. Appartiene a un consorzio fondato tra i soci della S.O.S.A.T., sottosezione del C.A.I. di Trento. Durante l'inverno è aperto tutte le domeniche e le feste ed è punto di sosta degli sciatori; l'estate tutti 1 giorni, con buon servizio d'albergo. Seivizio d'autobus da Trento, t fu. ACCESSI a) Da TRENTO (m. 193). 1) per

tratto, poi si volta di nuovo a sinistra per la mulattiera, o, sempre a sinistra, per ii sentiero, che ab brevia il tragitto, giungendo ad una cappelletta, dove conver gono tre strade che portano al paese di Sardagna (m. 571; ore 1). Dopo la piazzetta, si lascia a destra la carrozzabile e si prosegue per la mulattiera fino al Rifugio (m. 1000; ore 2-3). Ili) per la Funivia Tbento-Sabdagna (ore 2 .15). Nei pressi del Ponte di S. Lorenzo, fra l'Adigetto e l'Adige, 794 sorge la stazione inferiore della

17