Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
li il. M. Re. ALPI PASSfRTF, Carta, paff. ÌÓO. 12? dopo i quali si volta in direzione NE. Il sentiero ora corre a mezza costa, sotto i contrafforti meridionali della lunga Croda della Cintola, e, varcato il rio proveniente dalla forcella omonima, sbocca sul pianoro acquitrinoso della Palude del Lago (m. 2177). Di qui si raggiunge in breve, per la mulattiera proveniente da Corvara (v. N. 304), S. Martino di M. Nevoso (m. 2355; ore 2.30-4). Cfr. l'itinerario in senso inverso N'.° 330
. b) Al RIFUGIO DEL BICCHIERE «REGINA ELENA» (m. 3195; ore 8). Dal Rifugio si diparte un sentiero, che si svolge, in discesa, lungo il fianco sinistro della V. del Lago, lasciando a destra, in basso, il Lago dell'Alpe, e, più innanzi, l'Alpe del Lago. Al bivio [prendendo a destra, si cala alla malga, e, seguendo il corso del Rio del Lago, si scende per il fondovalle a Belprato (v. N.° 352)] si tiene a sinistra, continuando a scendere a mezza costa per i pascoli dell' Alpe di Dosso Piccolo. Arrivati a circa
m. 2000, si incrocia un altro sentiero, proveniente da Belprato, che si lascia a destra, in basso. Usciti, sempre te nendosi a sinistra e a mezza costa, dalla V. del Lago, si piega verso N ; ora il sentiero si snoda in discesa leggera, sul fianco destro della V. Passiria, a ritroso del torrente, che scorre in basso. Quindi si entra per poco nella V. del Rombo ; varcato il rio omonimo, ci si avvicina sempre più al fondovalle. Presso il ponte sul Rio del Tùmulo (m. 1768; ore 2) che mette sulla
un costone, oltre il quale cala sin quasi sulla selvaggia sponda occidentale del Lago Nero del Tùmulo (m. 2508; ore 2-4.30), per risalire tosto a un breve pianoro dove si passa ac canto al Lago Nero Superiore e a un altro piccolo specchio d'acqua. Si riprende la salita, per grandi distese di detriti mo renici, dopo le quali, portandosi a sinistra, si raggiunge la ri pida piccola Vedretta della Croda Nera. Si cammina tenendosi sul lato occidentale del ghiacciaio, poi si piega verso E rag giungendo
le rocce a oriente della Forcella della Croda Nera di Malavalle (m. 3093; ore 2-8.30). Di qui, si percorre un pendio nevoso, che si estende in direzione N e porta sulla vasta Ve dretta di Malavalle. Si percorre la vedretta, lasciando a si-