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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 275 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
REPERTORIO TOPONOMASTICO TEDESCO - ITALIANO 193 Eschbaum - Fràssino. Essenerhütte - Rif. Monte Re. Evisalpe - Malga Évis di sotto. Evisbach - Rio d'Évis. Evishutte - Capanna d'Évis. F Falginbach - Rio Valchina. Valgitijoch - Giogo di Valchina. Falser Alpe - Alpe dì Vals. Falsjoch - Giogo di Valle. Fanne Alpe - Malga Vana. Faulwand - Crodamärcia. Felsköpf I - Punta del Balzo. Fensterle Köfl - Cima Finestra. Ferner Köpf I - Pizzo delle Vedrette. Ferner Pleissen - Pàscolo della Vedretta

. Fernerspitze - Punta, della Vedretta. Feuchter - Pram olle. Feuerschicend - Radura. Feuerstein Ferner - Vedretta di Montarso. Finailspitze - Punta di Finale. Finele Bach - Rio Finale. Flanerivald - Selva di Flànes. Flans - Flànes. Fìatschspitze - Cima Vallàccia. Floitenjoch - Giogo di Flóite. Fohrer - Fora. Forra Trida - Foratrida. Frei Brunner Spitze - Cima della Fontana. Freienfeld - Campo di Trens. Freiger Scharte - Forcella di Cima Fritz Walde Hütte - Rif. al Lago della Pàusa. Fürtherhütte - Rifugio

Forcella Val- fredda. G Gaisòerg Joch - Giogo del Lago. Gaishòrndle - Cornetto Fana. Gaisswandspitze - Croda delia Capra. Gamp - Campo. Gamslahnernock - Cima dei Ca mosci. Gànsebichlscharte - Forcella di Val Fredda. Gamsburg - Rocca dei Camosci. Gasteig - Casatéia. Gatschitsch - Caslccia. Gedenktafel - La Làpide. Geltbach - Rio Freddo. Gelitalalpe - Malga di Val fredda. Gelttalkees - Vedretta di Val Fredda. Geìttalspitze - Cima di Val Fredda. Gepatsch - Vedretta della Croda. Gerstgras - Campo dell'Orzo

ferner - Vedretta della Grava. Graf seharte ~ Passo della Grava. Graftal - V. della Grava. Granaten Spitze - M. delle Granate. Graun - Curón. Graunock - M. Grigio. Grauplatten Tal - V. delle Laste Grigie. Greil - Novale. Grindler See (Sillweller See) - Lago Silvella. Gross Alpe - Alpe Grande. Grohmannhiitte - Rifugio Vedretta Piana. Grossbacheralpe - Alpe Rio Grande. Grossberg Alpe - Alpe di Monte Grande. Grossberg Bach - Rio di Monte Grande. Grossleiten Kofel - Cima di Campo- grande. Gross Löffler

Spitze - M. Lovelle. Gross Stall - Stalla Grande. Gross Stein - Sassogrande. Gross Tor - Gran Porta. Grosswegger - Stradagrande. Grübbach Alpe - Alpe delle Fosse. Grübbach - Rio delle Fosse. Grubl Alpe ~ Malga Fossa. Gruben ferner - Vedretta delle Fosse. Gruberspitze - Mompiccio. Gmherslenke - Costa Cava. Grüblscharte - Forcella della Fossa. Grubscharte (Zehner Scharte) - For cella della Fossa. Grün See - Lago Verde. Gruppach Spitze - M. Gruppo.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 128 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
M. Mésule, della Cima di Campo, del Sasso Nero, del Pizzo Cucchiaio, della Reichenspitze ; più lontano, del Grossglockner, del Grossvenediger, del Picco dei Tre Signori, del Pizzo Rosso di Predoi, del cono isolato della Cima Dura e delle Vedrette Giganti; a 0 ; del lontano Gruppo di Brenta, dell'Ada- mello, della Presanella, del Bernina, del Cevedale-Órtles, e, davanti, delle A. Sarentine, delle Venoste, poi delle Breónie di Ponente, della catena delle A. Calcaree Settentrionali, col Klarwendel e col

Wetterstein; a UT, della giogaia di Tux, che fiancheggia la V. dello Ziller, e, nello sfondo, i dei Kaisergebirge e delle Prealpi ì Salisburghesi. GRAN VEDRETTA (m. 3470 ; ore : 2 0~ ! 3). - Ascensione da compiersi, per ~ ghiacciaio, insieme con quella del Gran Pilastro. Xella tavoletta chia- i mata Cima Grava. Facile. PUNTE BIANCHE (m. 3370, 20« ; 3326, 3263; ore 3). - Da compiersi durante la traversata al Rifugio Passo Ponte di Ghiaccio. Tutte tre facili. 15. Rifugio Passo di Vizze. 209 Sorge a m. 2276

, a mezzodì del Passo omonimo, in prossimità di alcuni laghetti, in posizione amena, che offre una splendida vista della zona, specie del Gran Pilastro. Il Passo è sulla linea di confine (cippo 147 e) e serve di congiunzione fra la V. di Vizze (italiana) e la Zamsertal (austriaca), dove si svolge il corso superiore del più importante affluente dello Ziller. Il valico segna un profondo solco nelle Alpi Breónie di Levante e separa la Croda Alta (m. 3287) dal massiccio del Gran Pilastro. Dalla Croda Alta

rapidamente nella conca di Vipiteno. Il confine segue la dorsale da La Gerla alla Spina del Lupo: a quest'ultima vetta, forma un angolo, abbassandosi per una cresta secon daria, in direzione NO, e passando a N della stazione ferroviaria del Passo del Brennero. Bel panorama, specie della Cima Grava di Fundres. Il rifugio è capace di circa una cinquantina di persone. È occupato dalla R. Guardia di Finanza. ACCESSI. Da S. GIACOMO (m. 1448; ore 2.45). 210 Raggiunto, da Vipiteno, il bacino di presa della

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 100 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
la V. di Rio Bianco e la V. di Selva e Lappago; la seconda, lunga circa km. 15, è circa tre volte la prima. Si tratta di una grande cresta, che dalle propaggini meridionali della Cima di Campo e dal Passo di Néves si sviluppa in direzione S fino al Passo di V. dei Covoni; quindi volge decisamente verso E, andando a culminare nel M. Spico (m. 2523) e di là declinando verso la piana di Campo Tùres. La cresta presenta nel primo tratto una serie di vette aguzze e la più parte brulle, mentre più innanzi le cime

sono poco elevate sulla dorsale, dove ar rivano i pascoli. La vetta più alta della cresta è la Croda Bianca (m. 2718). Un comodo sentiero si snoda lungo la dorsale rinomata per i suoi numerosi belvederi. U nucleo centrale è più esteso del precedente ed è compreso fra la V. di Selva e Lappago e la V. di Fundres, fra la Pusteria — tratto da Vandóies di Sotto a Brunico — e la V. di Tùres. Aìfè limitato dalle ultime propag gini meridionali delle Punte Bianche. Il nucleo si estende a mezzodì del Passo

Ponte di Ghiaccio e si sviluppa in direzione S fino al M. del Passo (m. 2425), dopo il quale presenta un gruppetto di cime abbastanza elevate: M. Gruppo (m. 2809), Croda Rossa (m. 2757), M. Grigio (m. 2827) e Rocca dei Camosci (m. 2715), che formano la piccola conca occupata dal Lago della Pàusa, col rifugio omonimo. Al centro dell'unica cresta secondaria che, a questo punto, si dirama verso O, si eleva la Cima Terento (m. 2738). Il nucleo ora si sviluppa in direzione E ; qui però le cime sono meno

elevate ed hanno un'altezza media di m. 2400; il versante settentrionale è alquanto ripido, ma coperto abbondantemente di bosco; il meridionale declina più dolce mente e nelle plaghe inferiori ai m. 1500 è disseminato di casolari e di piccoli centri abitati. H nucleo occidentale è il più importante per estensione, complessità di massicci, bellezza ed elevazione di vette, fra le quali il Picco della Croce (m. 3155), la Cima di Valmala (m. 3018) e Cima Grava (m. 3058). Si distacca dalla catena

spartiacque a SO della Forcella Bassa della Punta Bianca. Nel primo tratto il nucleo volge in direzione O, formando la testata della V. di Fùndres. A mezzodì della C. Grava, dopo il Passo di Fùndres (m. 2574),

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 126 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
§4 Carie, pàg. 68 e S2. BREÓNIE DI LEVANTE Rif. del Gran Pilastro. che si snoda a destra, lungo l'alta valle, varcando il Rio del l'Orso. Più innanzi, si risale il profondo solco nel quale scorre rumoroso il Rio di Sottomonte, che scende dal Gran Pilastro. Si entra nella valle bagnata dal Rio di Sopramonte; si varca il rio (ore 0.30-1.15), portandosi sul fianco sinistro della valle. Il sentiero ora si snoda in mezzo alle praterie e al bosco rado, pas sando accanto a qualche casolare; quindi

si inerpica verso l 'Alpe di Sottomonte (m. 1840; ore 0.30-1.45); di qui continua, con brusca salita, sempre tenendosi sul fianco destro della Valle di Sottomonte, mentre il torrente scorre molto in basso; poi gira il fianco SO della Cima di Sottomonte, e, per terreno franoso, passando un costone rupestre, volta di nuovo in di rezione E, arrivando in vista del Ghiacciaio del Gran Pilastro e del Rifugio (ore: 2.45-4 .30). Splendido panorama delle cime che circondano il ghiacciaio. A sinistra, in alto

si vedono i seracchi della Vedretta della Quàira Bianca, nella tavoletta « Vizze s chiamata erroneamente Ghiacciaio del Gran Pi lastro e indicata invece col suo vero nome nella tavoletta « Lap- pago ». Si varcano alcuni ruscelli, che scaturiscono da questo ultimo ghiacciaio, quindi il torrente, che precipita di roccia in roccia con grande veemenza, e ci si porta sull'altro fianco, erboso e acclive, risalendo il quale si va tosto a raggiungere il Rifugio (m. 2665; ore 0.30-5). TRAVERSATE. a) Al RIFUGIO

PASSO PONTE DI GHIACCIO (m. 2545; ore 3). 203 Si prende il sentiero che sale dietro il Rifugio, in direzione E, e che devia tosto a destra per raggiungere la morena la terale destra del Ghiacciaio del Gran Pilastro. Là, dove si per dono le ultime tracce di sentiero (ore 0.30), comincia la comoda traversata del ghiacciaio, che si compie movendo in direzione SE, puntando verso la Forcella Bassa della P inta Bianca (m. 2928), importante solco aperto nella cresta che distaccandosi dal crinale principale

presso la Alta Punta Bianca si dirama verso SO, racchiudendo a mezzodì il ghiacciaio suddetto. Nell'ultimo tratto della salita conviene tenersi a sinistra per evitare i crepacci che, a destra, sono piuttosto frequenti e larghi (ore 1.30-2). Oltre la Forcella, si cammina per un poco tenendosi a sinistra; poi il sentiero si abbassa, con numerose brusche svolte, per terreno sparso di grandiosi macigni, in direzione SO, fin che arriva agli alti pascoli coperti di vegeta zione; in ultimo, piega verso

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 92 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
64 Carte, pag. 56 p 6$. ALPI AURINE Rif. Pauso Ponte dì Ghiaccio. TRAVERSATE. a) Al RIFUGIO DEL GRAN PILASTRO « MONZA » (m. 2665). 141 I) per la Forcella Bassa della Punta Bianca (m. 2928; ore 2.45). Dal Rilugio si diparte il sentiero che, volgendo in di rezione NO, sale per magri spazi erbosi, poi entra in una deserta valletta cieca e di qui si inerpica, ripido e con nu merose serpentine, sul fianco destro, e va a raggiungere la Forcella Bassa della Punta Bianca (m. 2928; ore 1.30), coperta

di ghiaccio. Bella vista del maestoso Gran Pilastro (m. 3510), la cima più alta del gruppo, che si innalza a N. Al di là della forcella, si cala facilmente sul Ghiacciaio del Gran Pilastro, la cui superficie è piana e uniforme, tranne che nel breve tratto sotto il valico, che è tutto crepacciato. Si cam mina verso NO e, arrivati alla morena laterale destra, la si segue per una traccia di sentiero, raggiungendo il costone, che si abbassa dal Gran Pilastro ed all'estremità del quale sorge il Rifugio

(m. 2665; ore: 1.15-2.45). Cfr. l'itinerario in senso inverso N. 203. II) per la Forcella Alta della Punta Bianca (m. 3264; ore 3.30). 142 Questo itinerario è più interessante del precedente, ma più difficile. La traversata si può collegare con l'ascensione a una delle Punte Bianche. Dal Rifugio si segue in principio il sen tiero che si snoda per gli erti sassosi pendii, che guardano, da NO, la V. della Pipa. Si è presto in una zona ghiacciata, che si percorre andando a toccare la Forcella Alta della

Punta Bianca (m. 3264; ore 2.30). Panorama sul Gran Pilastro. Valicata la forcella, si cala per ripidi pendii di ghiaccio e per rocce facili, fin che si giunge nel circo terminale del Ghiacciaio del Gran Pilastro. Via via che ci si abbassa per il ghiacciaio, si poggia a destra e si va a raggiungere, sul lato settentrionale della morena, una traccia di sentiero, che conduce al costone, alla base del quale si trova il Rifugio (m. 2665; ore 1-3-30). b) Al RIFUGIO NÉVES (m. 2420; ore 3). 143 II sentiero

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Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 86 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
, con creste seghettate, precipitantesi sui due ghiacciai di Riotorbo e di Flótte con nere pareti : 1) dal Rifugio del Sasso Nero, itinerario piuttosto difficile; ore 4. Si scende sulla Ve dretta di Riotorbo, la si attraversa varcando i molti crepacci, in direzio ne NE, fin sotto i fianchi sud-orientali della vetta. Di qui, per canalone di neve, chiuso da ogni parte, alquanto erto, poi, per ripide rocce, alla cima; 2) dalla Greizerhütte, itinerario più facile, ore 4.30, indicato per chi volesse

completare l'ascensione con la traversata. 8i va per il Floitenkees, fino allo sperone roccioso, scendente dal Sasso Nero. Qui, piegando decisa mente a sinistra, ci si dirige verso il ghiacciato fianco N della Cima Or. di Flóite. A sinistra di uno spigolo roccioso, sporgente dal ghiacciaio, che discende dalla cima, si attraversa la crepaccia terminale; poi, per ri pido pendio ghiacciato, si ascende per rocce alla cresta, vicinissima alla cima; 3) dal Giogo di Flóite ; ore 2. Difficile. - Traversata fra

le due cime ; ore 3.30. Piuttosto difficile ed esposta. M. LOVELLO (m. 3378; ore: 4). 123 Dalla Forcella di Riotorbo si passa a N della Cima Flóite Occidentale, var cando i numerosi crepacci e dirigen dosi verso il Floitenkees, ma tenendosi nella parte superiore dello stesso. Si attraversano i pendii settentrionali della Cima Flóite ; si supera una gob ba nevosa, dirigendosi verso il Giogo di Flóite. Si passa sotto la Punta Riotorbo ; si raggiunge la cresta meri dionale e si punta, per macigni

Bianco e di Lappago, bagnate da corsi d'acqua abbastanza svi luppati, è formato da un profondo intaglio aperto nella lunga giogaia che dalla Cima di Campo si spinge, a guisa di arco, dapprima verso S, poi verso E, fin sopra Campo Ttìres, separando le due valli. Dominano il Rifugio, a N, la Cima dei Camosci (m. 2869) e, a S, la Cima delle Pecore (m. 2703). A O del Passo, e al di là della valle, si estendono le erte vedrette della Punta Bianca e del Ghiacciaio Occidentale di Néves, dominate dalla

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Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
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Pagina 66 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
si volle distinguerla dalle numerose catene secondarie, la più parte delle quali diverge verso If, e tra le quali vanno compresi, nella parte orientale, il « Gruppo della Reichenspitze », che raggiunge la maggiore altitudine nella vetta omonima e quello che i tedeschi chiamano « Gruppo delle Alpi di Tux », culminante nell'Olperer (m. 3480). Nella parte occidentale, verso S, si diramano, invece, — dalla Cima di Campo e dalla Cima Bianca — altre creste importanti, con dira mazioni secondarie, che

, 2 dei quali in stretto collegamento con quelli della parte occidentale delle Aurine propriamente dette. A. La Catena di Confine. POSIZIONE E CONFIGURAZIONE. La catena di confine può essere divisa e considerata, per le sue caratte- 95 ristiche, in due parti. La prima va dalla Forcella del Picco (m. 2671) al Giogo del Cornetto (m. 2553). Si tratta di una giogaia rocciosa, con piccoli solitari ghiacciai sul versante settentrionale, e, sul versante meridionale, in territorio italiano, priva di neve, con

Pilastro (m. 3510). La cresta, che si mantiene quasi sempre sopra i 3000 m., conta parecchie cime elevate. È meno frastagliata ed offre passaggi meno frequenti e più difficili; è coperta in gran parte da vasti ghiacciai. Nessun collegamento tra il Rifugio Vetta d'Italia e gli altri tre della parte occidentale del Gruppo; bisogna scendere a valle e risalire. Caratteristiche dell'intero gruppo son le valli molto profonde e i forti dislivelli. Ma, mentre sul versante settentrionale le catene secondarie

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