riflessi della luna che lo investe tutto, il castello di Miramare: cui muto, silenzioso, nella solitudine verdeg giante del monte che gli sta a tergo, pare’ aspetti dal mare, che infinito gli si stende davanti, il ritorno dell’antico e mite signore. 11 mare che aveva portato via il biondo signore di Mi- ramare, lo riportò un giorno, chiuso in un feretro di raso e di velluto: col petto' rotto da sei palle: sei palle, mandate in quel petto per ammonire le monarchie della vecchia Europa a non immischiarsi
di San Francesco in Vienna; mentre il suo bel castello, ove aveva con una giovane ed affettuosa sposa sfogliato il libro dell’idillio e dell’amore,' lo aspettava e lo aspetta ancora, e lo aspetterà sempre! Quella casa di arciduchi, e d’imperatori, sulla quale si denso era sceso il velo del lutto e del dolore, dei mesti ricordi; quella casa che passa gli anni nel silenzio e nell’oblio, quasi, in quella sera era insolitamente, sfarzosamente illuminata. Qualche ora prima vi era giunto da Vienna