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Libri
Anno:
1860
Cronaca di Folgaria
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Pagina 35 di 200
Autore: Bottèa, Tommaso / compilata da Tommaso Bottèa
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 198 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 59.293
ID interno: 162198
raggia ì buoni alla comune difesa, e trattiene i cattivi dal contrastarne V effetto. Persuaso il Trapp eli avere in Folgaria buon nu mero di clienti devoti alla sua causa, prima di giusti ficarsi presso l’Arciduca, pensò di bene assicurarsi sull’ origine dei gravami. Invitò quindi pel giorno 12 Marzo in Castello tutti i capi di casa superiori ai 25 anni, eccettuati però que’ ventotto, che avean posto mano alla compilazione delle querele,, significando, aver lui a trattare con essi di affare

importante. Rifiutarono da prima i Folgarelani di comparire, ma informati di che si trattava, accettarono l’invito, a patto che ve nissero compresi anche i ventotto sopranominati indi vidui; dopo inutili rifiuti cedette il Conte, e nel giorno stabilito un gran numero di persone Folgoratane tro- vossi radunato sulla piazza del Castello. Presentasi allora alla moltitudine il capitano del Castello Giuseppe Ghebel, dicendo: desidera il Conte di parlare separatamente a ciascuno degli intervenuti; salissero

quindi ad uno ad lino nella camera del Conte, non però i ventotto, autori dei gravami. Rispondono i Folgaretani: nissuno di noi ascenderà in Castello senza la compagnia de’ nostri Sindaci e difensori. Il capitano procura con modi cortesi e con minacele di indurre all’obbedienza i convenuti, ma questi stanno saldi nel rifiuto. Informato della cosa il Conte, venne egli in persona, e, seduto presso la seconda porta del Castello, sgrida con aspre parole i pervicaci Folgaretani; indi fa leggere ad alta

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