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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 157 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
rendeva quindi moltissimi dolenti per il nuovo e- ditto, vedendo la loro ricchezza immaginaria ridotta ad un tratto a meno della metà. La sola tarda esperienza, dopo l'intiero di leguo dei biglietti della provìncia, ammaestrò ogni persona,, ma nel primo momento i lagni in generale per questa riduzione eran grandissimi. 111 . In tale cattiva disposizione, si trovavano gli animi, di quasi tutti i tirolesi, quando le ostilità dagli Austriaci incominciate li condussero ai confini di una. provincia, in cui

di tutti. E per ottenere, che questi biglietti finissero di aver corso in Tirolo, e se ne andassero là, donde erano venuti, stabilì an che, ch’essi in ogni pagamento dovesser avere un valore del due per cento minore del cambio : coloro che attendono al traffico del danaro non poteano fare incetta della moneta coniata dando bi glietti, come avrebbero fatto se il corso di questi fosse stato la sciato eguale al valore del cambio ; e i biglietti per tal modo sa rebbero sempre restati nella

provincia. Il poco pregio in cui eran tenuti questi biglietti faceva che ognun ne abbondasse e non tutti consideravano, che erano doviziosi solo in apparenza. Ogni cosa che si comperasse con biglietti, era pagata esorbitatamente, ma come ognuno vendeva anche i prodotti delle proprie terre più cari, e alle terre medesime si dava un valore proporzionatamente più alto, e sino gli operai ricevevano mercedi generose essendo pagati in biglietti ; così i più si credevano o ricchi, od agiati, e questa illusione

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 149 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
l'imperatore Ferdinando abdicava, e succedeva il gio vane nipote Francesco Giuseppe l (28 Die. 1848) il cui primo atto fu la franca affermazione della concessa costituzione. In forza di questa noi vedemmo il primo processo della corte delle assise coi popolani giurati, da cui uscì il primo verdetto di condanna a morte! Ommettìamo gii intricati avvenimenti interni ed esterni, e accenniamo la prima innovazione territoriale di questa provincia. Invece dei sei circoli se ne formarono tre colle capitali

— i 51 spettatori molestati di vari corpi volontariamente armati della di fesa della monarchia m sussidio ai regolari eserciti imperiali. Su perati i territoriali pericoli, noi stemmo attendendo i nuovi prov vedimenti, che anche per noi volesse prendere la grande assem blea costituente adunata a Francoforte, dove noi pure quali mem bri della Confederazione Germanica mandammo i nostri deputati. A questa successe l’altra « costituente » a Vienna, ove pure an darono i deputati nostri. Intanto

ferrata da Verona a Kufstein entrò nei pensieri e nei desideri del popolo e del governo : corsero alquanto lunghi i. preliminarii, ma finalmente ce la vedemo in piena attività nel 1858 ? Notabile innovazione ebbe Rovereto nel campo della pub blica istruzione: essa da molti anni aveva il suo ginnasio di sei classi, dalle quali si passava poi alle due classi del liceo e quindi

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 197 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
disse di Roveredo : «Roveredo conta in gran parte cit tadini rettamente pensanti, ma non però operanti in una efficace maniera. Il loro patriottismo si limita a declamazioni, e a pasqui nate. Quando seriamente si spingeva l’affare della difesa univer salmente nella provincia del Tirolo adottata, e introdotta, e si ordinava di descrivere tutti gli uomini atti alitarmi, per formare compagnie di difensori, comparve anche da Roveredo una scritta, e vocale rimostranza per non eseguire la cosa fondata

tissimo da quel tanto ridicolo, che un così gozzo, ed affatto inu tile provvedimento dovea necessariamente produrre. In tutto il territorio della città non vi era mai stato segno alcuno di rivo luzione. Con accorta prudenza navigarono sempre i Roveretani a seconda dell’aura, che spirava, tenendosi ognora destramente lon tani dal parteggiare con fatti per alcuna delle parti, che erano in guerra ; e ciò fecero nei momenti più difficili, e quando la commozione degli animi era arrivata ,al suo

colmo, ed allora, che erano spinti a operare da chi credea dì poter trarre vantaggio della cooperazione, e quando in fine anche le apparenze erano tali, da poter far credere eziandio ai più avveduti, che l’azzardare ogni cosa era senza pe ricolo. A che dunque volere altra certezza della loro ferma riso luzione di restare tranquilli? Tanto ciò è vero, che lo stesso intendente austriaco barone degli Hormayr in un suo rapporto al ministro dell'esercito conte dei Zichy dato da Test li 28 Settem bre 1809

parti colarmente su questo, che la maggior parte degli abitanti occu pati sino dalla giovinezza nel lavoro della seta non aveva mai appreso il maneggio dell’armi, ed essendo avvezza ad una tran quilla maniera di vivere non sosterrebbe i militari disàgi.» (*) Dì questo modo il Sig. intendente aveva disfigurato il saggio, governarsi di quelli di Roveredo. Se egli avesse voluto essere più giusto, e più ragionevole non avrebbe tra i motivi adotti dai Roveretani per essere tenuti liberi dall’armarsi

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 202 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
tener libero il paese dagli inimici, sino a che gli austriaci fossero per migliori accidenti 'di guerra ritornati. E fu veramente in questo tempo, e dopo l’ab bandono degli austriaci, ch’ossi compiutamente sconfissero e cac ciarono dal Tirolo settentrionale il maresciallo Lefevre duca di Danzica, che con un esercito di bavaresi e di sassoni soldati forte di 24 mila uomini, o in quel torno, vi era entrato, e reso si era padrone della città capitale della provincia. Fu in questo tempo che molte altre

Ìi i 1 : ■ ; — àÒ4 — tudine. Nelle parti montuose di. questa parte italiana del Tirolo e particolarmente nelle valli situate alla sponda destra dell’Adige, fu più tardo il ritorno della quiete, perchè i soldati francesi ed italiani non eran tanti al principio da poter subito correre qua e là a condurre il dovere e frenare qualche torma di vagabondi, ma non successe però mai alcun fatto, che indicasse, che vi era ancora un inimico forte da debellare. Quella razza infesta di guer rieri non usciva

mai dalle sue tane, se non allora che potea cam minare al sscuro, e non facea veramente la guerra, che ai piccoli comuni disarmati, e ai ricchi privati. In somma non erano che masnadieri il distruggere i quali era bensì necessario, ma che il farlo non era impresa facile in ogni tempo, come chiaramente mo strarono i fatti, e come da noi si è di sopra narrato. Ma non an darono egualmente le cose nel Tirolo tedesco. Quei valorosi con tadini deliranti per l’amore della patria, e dell ■'austriaca

vittorie qua e là riportarono alternate con qualche piccola rotta in non decisivi .conflitti, e lungamente anche dopo la universale pubblicazione della pace, da loro sempre non creduta fecero essi ostinata resistenza ai bavaresi ed ai francesi da per tutto, e in Pusteria, e nel Bressanonese, e altrove, e il generale Rusca particolarmente ebbe su quel di Merano a provare quanto valessero. Ma finalmente la forza, l’inverno, la stanchezsa, 1' ab bandono, e fors’anche la ragione li sottomisero. Col gennaio

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 153 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
155 — gione: voglio solamente osservare così di passaggio, che nelle controversie tutta la passione suole con facilità grandissima pie gare l’intelletto a giudicare e credere, che la ragione assista a quel partito, per cui si vorrebbe che militasse ; e dirò ancor che forse l’antico affetto non lasciò nè pur fare ai tirolesi, nel delibe rare l’impresa, profonde e pesate considerazioni sulla giustizia della causa, sulla sicurezza dell’esito, e sui frutti, che partorir dovea la vittoria. È fuor

di dubbio, che essi la nuova domina zione reputano loro imposta senza diritto, o solamente con quello non rispettato, che dà la forza, e la riguardavano anche non man tenitrice dei patti con cui il Tirolo le era stato ceduto. (*) Della buona riuscita eran fidanziate dal promesso sostegno dell’Austria, e dagli apparecchi grandi di guerra, che vedeano fatti da questa, e per frutto della vittoria non altro chiedendo, che l’ordine an tico di cose, non avrebbero saputo immaginare nè meno, che il fatto

dovesse, rispetto a ciò, diversamente rispondere alla idea concepita, fi mio scopo principale è quello di riferire i semplici fatti accaduti in questa piccola parte del Tirolo sempre restata cautamente tranquilla ; esporre che cosa fecero, e come si gover narono nelle varie vicende di quei tempi burrascosi > Rettori della città, ed anche degli avvenimenti lontani non far cenno, che quando questi avranno in qualche modo correlazione con quelli, dei quali giusta risòluto mio, dovrò necessariamente

discorrere. Già in sul principio dell’anno 1809 tutte le apparenze ma- O L'articolo Vili dpi trattato di paco di Presburgo dava il Tirolo e il Vorarlberg olla Baviera per possederlo solamente in quel modo, e con quei soli tìtoli e diritti onde li possedeva la casa d'Austria, e non altri menti. Nella solenne udienza, reale avuta, dai personaggi delegati dai .quattro Stati od Ordini delia Provincia e nella, lettera patente data dal re di Baviera per prendere il possesso del paese cedutogli, si diedero

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 182 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
184 in Tiroio non potendo colia solita rendita delie ordinarie gabelle, da molti anche non a dovere pagate, sopperire a tutte ìe spese,- che i burrascosi tempi domandavano, e non potendo da alcun’altre sorgenti trarre danari, che dai Tiroio medesimo, perchè le sorti colla guerra aveano tolta ogni congiunzione di questo paese col l’austriaca monarchia, cercò riparo al male nello stanziare una imposizione straordinaria sulle principali città della provincia sotto il nome di presto compensabile

dente di ':b'm ' 0 . non avessero imbrogliata tutta la cosa, volendo per comando superiore avutone, come dicevano, tostamente e sul fatto una anticipazione intanto di una parte di questo prestito, che sommasse a fiorini 7500 di quelli di Vienna : ed anzi per averne senza indugio ed esitazione lo sborso, statuirono che ne fossero mallevatrici due doviziose famìglie private duna della citta, l’altra de! vicino paese di Sacco. Ogni opportuno provvedimento, che i rettori della città aves sero quindi

voluto, stabilire per io scompartimento della somma, e per la riscossione delia medesima, fu per un tratto di militar despotismo ratto ai tutto impossibile, ed essi di necessità costretti, per eseguir prontamente il nuovo comando, a dover usare 'un modo precipitoso il quale quand’anche colla migliore ponderazione- immaginato, per quanto la brevità del tempo permetteva, doveva però per la sua stessa natura togliere la possibilità di causare

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 203 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
1810 tutto si finì. — L’ottimo ma, come abbiam detto, nelle sue risoluzioni non abbastanza fermo, comandante Hoffer, dopo avere ora promessa sommessione, ora riprese le armi, ora consigliata la quiete, ora riaccesa la guerra, e avendo ricusato un passa porto e un salvo condotto, che aver poteva per uscir libero negli stati di quel sovrano, la di cui causa egli aveva con tanto ardor sostenuta, preferì un pericoloso appiattarsi allo uscir della patria che se non era senza amarezza, era però senza

la rinnovazione della cittadina superiorità permanente, e la ottennero. Il giorno 30 dì gennaio si radunò adunque questo generale consìglio, il quale e- lesse il consiglio stabile minore, e dei .trentuno, e il primo dì Feb braio questo elesse dai suoi il preside, e i quattro consiglieri de putati al governo della città negli affari ordinari. Gli eletti ten tarono in sulle prime di non assumere il carico, ma infine dovei- ' tero pure addossarselo. Cosi nel Febbraio del 1810 cominciò la nuova superiorità dei

comune ad esercitare il suo uffizio. , Da tutte le disposizioni, che andavan facendo i generali fran cesi nel Tirolo meridionale, era facile cosa l’argomentare, che tutto o gran parte di questo tratto di provincia difficilmente sarebbe ritornato sotto la primiera bavarese dominazione, il solo editto del generale comandante Baraguay d’Hilliers, il quale ordinava, che incominciando il giorno 20 di Gennaio ogni soldato francese ed italiano dovesse procacciarsi da se il vitto, e non gli venisse dai

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1904
Storia di Rovereto
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Pagina 159 di 226
Autore: Bertanza, Giovanni ; Chiesa, Gustavo [Bearb.] / Giovanni Bertanza
Luogo: Rovereto
Editore: Grigoletti
Descrizione fisica: 227 S.. - 2. ed., aumemtata e migliorata / per cura di Gustavo Chiesa
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Rovereto ; z.Geschichte
Segnatura: II A-582
ID interno: 102507
quiete .i popoli già ribellati in quel tratto di provincia alle sue cure commesso, di ovviare anche in tal guisa al pericolo che altri non imitassero così funesto esempio. Ai Popoli de! Circolo dell’Adige. (*) «Trento ha veduto avanti le sue mura spargere il sangue di ■due vittime del delirio: due contadini di Segonzano condannati dal Consiglio di guerra ad essere fucilati, subirono oggi la morte dei ribelli. «Quest’esempio vi stia profondamente impresso ed avanti gli occhi, popoli del circolo

dell’Adige alla, mia cura affidati.; egli è mio dovere di farvelo presente in tutta la sua estensione, e di mostrarvi nello stesso l’abisso, in cui sareste dall’inganno vostro precipitati. «Malgrado le tante cure a tal uopo praticate il circolo del l'Adige non è del tutto tranquillo in varie parti imperversa -il fuoco della sollevazione, e distrugge i vincoli dello stato, che a voi compartisce pace, sicurezza, e giustizia. ' «Sommessione a quel Sovrano, che Dio vi destinò per vo stro reggente, a che come

tale vi è stato costituito dalle leggi più sacrosante, è il primo dei vostri doveri. ' (*) Dei tanti bandi, editti e ordini promulgati in questa guerra ti rolese dalle superiorità civili e militari, che ógni momento l’una a Taltra’ succedeva, io non ne inserirò in quest’opuscolo, forse alcuno, o certo pochissimi dei più apportanti, quale giudico esset questo, che serve a | testimoniare come anche in qualche parte del Tirolo italiano il fuoco della guerra si accendesse prima ancora del giungere

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