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le. SÌ prosegue per una lunga contrada in leggiera di scesa dalla quale si dipartono molte viuzze che o dann elend dosi sulla collina o scendono al Chiese. E' in questa contrada che vi sono parecchi h il reseli i. Ti centro della borgata è piazza S. Rocco. Qui c'è l'antica chiesa di S. Rocco, detta anche Cesa delle Pagne. V'è il palazzo municipale eoo torre, palazzo eretto dal 1508 al 1515 sotto la direzione di un architetto lombardo Albertino Comanedi di Osten o. Da Piazza. »S. Rocco si va per una via

nascosta fra castani alla chiesa, dei frati e da lì a Brinilo. Proseguendo sempre verso mezzodì si incontra la Piazza della Villa. Le ultime case della borgata verso il Caffaro formano la con trada di Cantegallo.

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1909

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e giardini col nome «viale Pinzolo» fino alla piazza della croce e «viale Dante» nel tratto più largo e diritto che prosegue fino a Brevine. In Piazza del/a Creme vi sono il Muni cipio e la sede capitanale. Dinanzi al municipio sorge sopra al cuni gradini un cippo di pieFrä ?<3S5n e-bianca con la scritta: H534 - Zi. 1887. Esso sta ad indicare jl luogo ove si radunavano i Voncei (consigli) o Rego le. Fu collocato nel 1634, riattato nell'anno 1887. Sulla sene capitanale due lapidi rammentano due

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ò rappresentata. in grandezza naturale l'ascensione di Maria Vergine, opera di fonditori e in tagliatori bresciani,, ultimata ver.so la metà, del XVIo secolo. Nella sacrestia, sono da. a nini ira >> i un quadro che rappre senta due Battuti o Disciplini, un bell'armadio intarsiato di Ferino de Za ili poti (1513) e una. croce d'argento in cesello del 1470. Altre chiese sono: la. Chivxa di 8, (ìrvijarn> pertinente al convento dei Cappuccini. Dista, circa IO minuti da Piazza. N. Hoc co e la stradina, ehe porta

ih I tJanoh a Turm, Dalla Piazza della Villo, 'scendendo a destra si va al Ponte di fj aramala così: detto perchè poco lungi da esso sopra un colle era il. castèllo dei (.Jouli d.,i Cara inala., del (piale oggi .non v'è che qualche piccolo avanzo di muratura, condotto In feudo lino -il 1450 circa dai Signori d'Arco. Poche notizie storielle sì hanno di questo castello ehe cui-

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1909

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esterne- un color seppia, con tinte calde, variate dalie intemperie, abbellite da una. flora stranissima. Dai ballatoi ehe circondano tdtt'attonio le ease, cadono a festoni i garofani e i gerani. Nelle pi Vf.r.i grandi fontane con larghe vasche per abbeveràggio e per lavatoi. Seguendo l'erta ma simpatica strada si passa dalla, pri ma piazza ad un'altra (Piazza di Sopra) , immediatamente sot tostante al castello. Non si tralasci di osservare in questa l'ef fetto curioso' di una casa, che

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e in- mag giore con un'ancona di marmo nero e ornati policromi offrente \^ß0 naturale l'ascensione di Maria Vergine, op A tagliatori bresciani, ultimata verso hi metà del XVIo secolo. Nella sacrestia sono da ammirarsi un quadro che rappre senta due Battuti o Disciplini, un bell'armadio intarsiato di verino de Zampoti (1513) e una croce d'argento in cesello del 1479. Altre chiese sono: la. Chiesa di S. Gregorio pertinente al convento dei Cappuccini. Dista circa 10 minuti da Piazza S. Hoc co e la stradina

a Tiarxq. Dalla Piazza della V i Ha see rute n d o a destra si va al Ponte di Caramala cosi detto perchè poco lungi da esso sopra un colle era il castello dei Conti di Caramala, del quale oggi non v'è che qualche piccolo avanzo di muratura, condotto In feudo lino al 1450 circa dai Signori d'Arco. Poche notizie storiche si hanno di questo castello che eei-

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1909

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esterne un color seppia, con tinte calde, variate dalie intemperie, abbellite da una flora stranissima. Dai ballatoi che circondano tal dattorno le case, cadono a festoni i garofani e i gerani. Nelle I »Ì i/.z-; grandi fontane con targhe vasche per abbeveraggio e per lavatoi. Seguendo l'erta ma simpatica strada si passa dalla pri ma piazza ad un'altra (Piazza di Sopra), immediatamente sot tostante al castello. Non si tralasci di osservare in questa l'ef fetto curioso di una casa che ha un bel

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1905

Guida di Mezolombardo e dintorni : il distretto di Mezolombardo da Mezolombardo a Campiglio, Peio, Rabbi, Mendola, il gruppo di Brenta.- (Pubblicazione della "Società d'Abbelliamento di Mezolombardo" e della "Società mento di Mezolombardo" e della "Società Rododendro di Trento")

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a parto. Venendo da Mezolombardo si arriva alla piazza che è o'rando e con bei >\is<'ggia1i. Qui vi sono la posta e il tclcll'raIo. I ' ii into della piazza ò occupato dalia chiosa parrocchiale di Ilaria Assunta. Fu costrutta nel 1867. Sulla Cacciata corre una galloria a piccole arcate sostenute da colonnine. Sopra la porta di ingrosso v' ò una lunetta con un affresco di (lesti caduto sotto la croce. 1/ interno è ad una navata: la cupola e otlan-

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1905

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Dopo il municipio la via s* iti targa a modo di piazza : è il contro della borgata; qui e 1 è il catto centrale, ri lupetto ad esso la sede della banca cooperativa. Su questo tratto di via si giocano alla domenica le partite al giuoco del pallone, no! quale i Mezolombardi godono fama. A sinistra salgono due vie selciate (una presso il Municipio, una più in auf verso il manch che si innalza ripido : esse poi si scindono in vie secondari«' elio portano alle abitazioni costituenti la parto vecchia

del paese. Le case sono qui così addossate I una air altra e così aderenti al monte ohe da lontano sembrano addirittura 1 sovrapposto le une alle altre. In esse assai spesso il terreno sul di dietro è all' altezza dol primo piano e anche più. Proseguendo la via centrale, lunga più di un chilometro si ha a destra l'ufficio telegrafico e postale; o quindi la piazza, dello erbe: a sinistra in alto il Castel della Torre {Wels borg) e si arriva in fondo al paese, sulla via che porta in Val di Non

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< 'bie.sa eli S. Stof;uio 1^5 A inn li zur Co]]ini 169 Hit'ugio del La res 3 71 All'ingresso di Val di Genova - 1 74 Cascata del Piz di X;irdis 170 n Ile di Genova 178 La casina Bolognini 17!' Campiglio come era venti anni fa 181 Le Arche LSS Piazza di Stenico 191 Gruppo di casolari a Stenico 193 [ TI castello di Stenico 195 4 Cortile del castello di Stenico 196 Affreschi nel castello di Stenico 107 Tetti caratteristici a Stenico 199 Le cascate di Stenico 200 La, centrale elettrica di Stenico

202 La piazza superiore di Stenico 204 L'Arca di Fra.porte 206 Casolare in Val d'Ai gone 208 Ti Band dei Cacciatori 210 Convento ove nacque il Prati a Campo 218 Casa Comunale di Campo 220 tortale, di Castel Spine 223 i Casa Prati a Da sin do 226 1 Castel Campo 228 : '• -aste] lì estoro 232 La lapide al Rifugio Sella. 230 H gruppo di Brenta ■■ 238 Camino che conduce alla Tosa 241 La vedretta. d'Agola, a Pratofiorito 242 Rifugio dei XT7 Apostoli 244 -1 ! 'Campanile basso ' 240

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1905

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nella quale fa la storia deiMadruzzo. e poi ■ La c-ompendiom narrazione delle cose di Trento e aite dipendenze dal principio fino all' anno 1665. » Kella, en sa 3fnrtmcllL presso Ja piazza, si conservano degli arazzi. Ln famiglia Donati possiede una splendida galleria di quadri. Notevoli sono due opere dei Bas sa no. Le scuole di Mezocoronn sono composte di cinque ri assi: sono obbligati alla frequenta zi on e in media 350 scolari. Mezocoroua ha buoni stabilimenti vinicoli; è poi V unico

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1905

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complessivamente 1216 abitanti. La strada che si stacca dalla postale si diride in due rami : rjnello a de stra scende a Favillo, donile poi a 8. Zenone e Tassai lo. Alle Quattro Ville- si accede anche da Cles. TASS1JL-LO (in. 547) ha una chiesa non priva di pregi. Su una rasa d«?lla piazza è murata aria lapide a Cor lo Antonio Filati di Tassullo (1788-lsu2i( uno « 1 eir]i enciclopedisti più originali. S. ZENONE (in. (ÜX3) ò patria di Cristoforo Busetti, poeta .petrarchesco, vissuto alla fine del .151

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1905

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di Mezocorona. Vi si accedo in un' ora e mezza circa per una stra- dicciuola clic si diparte dalla piazza presso la. casa. Martinelli, già conti Finnìan. Esso è il prediletto soggiorno estivo delle famiglie di Me- izocorona. come Fai. che si trova siili; altopiano di fronte, è la meta delle passeggiate e dei ritrovi dei Mezolombardi. La spianata di Monte è a 888 in, sul mare. A X. E. dì essa si stende alquanto più in alto la spianata della. Plori, poi quella, della. Crauti ed una terza più alta ancora del

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guardia, si concentrarono a Tione, festosamente accolte dal po- t polo, che nella, piazza della pretura;issò.. l'albero... „della -libertà-. Qui furono poi raggiunte da altre colonne abbastanza numerose, l ma male armate. Il coniando supremo era, nelle mani del gene rale Michele Napoleone Allem andi. Ai suoi ordini stavano quattro colonne nelle quali si fusero

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1909

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, ufficio delle imposte, posta, telegrafo. Vi sono medico, farmacia e quanto può desiderarsi in una borgata civile. Basterebbe la bellezza artistica del paesaggio pittorico per invogliare ad una visita a Steni co ; ina a questo vanno aggiunte altre attrattive: la visita al Castello e la magni licenza delle passeggiate brevi e lunghe che si possono imprendere da Steni co. Il castello di Stenico, Un'erta strada porta dalla piazza al Castello, collocato fan tasticamente sulla sommità di una roccia. La sua

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1909

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La piazzetta a cui si fa capo «Iii via « 1 • 'I Foro, è intitolata Piazza Prehna. Un Iato è occupato dall'ali unlò sede giudiziaria dietro cui si innalza il Bosco Gaggio. Dinanzi all'ufficio giudi ziario alcuni ciottoli bianchi del selciato, indicano il posto ove nel 1848, allorché Tiöne era divenuto il quartiere dei Corpi Franchi di Lombardia, fu issato l'albero della libertà. Nella piazzetta vi sono ii calle, la farmacia, dispensa, tabacchi e di versi negozi. Sopra la porta della farmacia

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stacca dalla piazza e si scendo poi sulla via che porta a Campi glio. G. A SELV A. E' una bellsisima passeggiata di un'ora e mez za ed ha per mèta le belle selve sottostanti al M. Sahbion. 7. Ai PIANI, altra giterella di un'ora sulje pendici boscose all'Est della borgata. 8. All'OEFICINA ELETTRICA Dl N AMBRONE. Si prende la via per Campiglio fino alla confluenza della Sarca di Nam- bron c-on quella di Campiglio. Si traversano su ponti i due tor roni i e si sale per la viuzza di fronte

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1909

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da Ca,rio Prati di Dasindo e da Francesca, nata Ma.nfroni di (''aides. Questo convento, annesso alla chiesette dedicata, ai Sani i Quirico e Giulio, fu soppresso da Napoleone quando costituì il regno d'Italia. I frati migrarono allora di là e non vi fecero più ritorno. Il convento fu adibito — come lo è tutt'ora — ad abita zione privata. Dinanzi ad esso ombreggiano un vasto piazza le due tigli magnifici. LI sotto in una valle ombrosa, e profonda, scorre scrosciante la Duina ; tutto il Bleggio, Stenico

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continua a salire. Chi preferisce un:« via più breve e meno comoda.., prenda la vecchia, mulattiera. A. quindici minuti da S. Antonio si diparte il segnavia che porta a Piazza delle Malghe e da questa per Val di Brenta al Hifugif* della Tosa e per la Malga, di. VallcmneUa di sotto al Hifntfio del Tnckett e Stop-pani al Groste. Da questo punto della strada- il gruppo di Brenta si pre senta. in tutta la sua. grandiosità di linee ed eleganza di forme. Meravigliosa è la valle di Brenta che si insella fra

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forestale, ufficio delle imposte, posta, telegrafo. Vi sono medico, fii rmacia e yuan to può desiderarsi in una borgata civile. Basterebbe la bellezza artistica del paesaggio pittorico per invogliare ad lina visita a Steuer ; ma a questo vanno aggiunte altre attrattive: la visita al Castello e la magnificenza delle passeggiate brevi e-lunghe che si possono imprendere da Stenieo. Il castello di Stenieo. Un'erta strada porta dal hi piazza al Castello, collocalo fan- rusticamente sulla sommità di una

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sta attorno il cimitero, è elegant''. In paese sono notevoli il palazzo Spaur c il cosi detto (vi ste! lo. un'abitazione fortificata, ridotta ora a mi se ni casa. 11 paese è illuminato ;i, luce elettrica. La posizione del paese è ridente. Ha una bolla piazza, am plia : una chiesa nuova di nessun - pregio in cui Si conserva un calice ben lavorate, domito da Pietro di Spaur alla chiesa sul principio del .1500. Poco distante da Spormiuoro sono i! Castel Spore», e la caverna detta lias della Spia

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