— I Of) — 1] rapido corso del Chic.se, che scendo .spumeggiante fra i finissi erraiiei, ed ora si inabissa. nello strozzature della valle, ora ricompare alla luco, forma delle magnifiche cascate. Belle sono quelle del Jiux di H. Antonio e quella, della Tinna 'dell'Eri s ni. 1008) presso la ein usa omonima. ;\ destra rie] Cinese s'apre in I 'alle di Red o lem che porta, al bel Lago Si-uro fin. 2149). La strada, sempre carreggiabile, sale fir traverso sbarramenti morenici, ora in chiuse profonde

, or arrampicandosi su ripide costiere, finché sbocca negli ampli i' pianeggianti pascoli della Malga Bofiszo (in. 1214) tutti cir condati da bellissimi larici e abeti, irrigati da due corsi d'acqua affilienti del Chiese, il Da nerba e il Leno. l'ultimo dei quali precipitando da tuia grigia parete, forma, una meravigliosa ca scata. Alla Malga: l 'alpinista trova, modo di per noi t ore sul fieno e di rifocillarsi ; i[] ;t meglio. Da J >oay.y.ti si ammirano a occidente la vedretta dèlia Ros sola. (in. 2722

) e la cima del He di Casi elio (in. 2890) : a oriento le nevose creste d i Cima La 1 ola (28,.'J3 III.) . Cima Da nerba (in. 2852) e t)ima Va l boi, a (2888 m.) Da Hon zzo per la valle confluente del Leno,, si può salire al /', ,r/.f dia Scaletta (m. 2328) e scendere in Val del Caffa.ro. Proseguendo a ritroso del Chiese la strada da carreggiabile diventa mulattiera. fino alla, cascina, di Nudale. Chi a Xml ole devia sulla destra de] Chiese, sale por comodo pentiero alla Malga di (lampo ed al laghetto

omonimo (1978 m.) Da, questo punto in meno di un'ora si tocca i] Passo del Forcelm (in. 2288) che segna, ! 1 confine col regno e da, qui quasi sempre in discesi! in un'ora e mezza si arriva al Lago d'Arno (iti . 1 792) ai piedi dell». Vedretta, di Snviore. Dal Lago d'Arno in 5 ore per Val Ravioro e Ponto Cavallo si scendo a Ofidegolo in Val T'amo li ioa. Il laghetto d'Arno ha un diametro longitudinale di chi]. 2.2; è ricco d'i sa Interini. Sullo sue sponde v'<> la modesta capan na di un pescatore che

(abbracciando così un pìccolo territorio che appartiene al ba cino del Noce) per risalire ad oriente ai più alti culmini del •gruppo di Brenta, fino alla bocca di Brenta e al Lago di' Molve no; da questo scende alla Sarca presso il Limar5 per poi seguire la linea eli vetta dei monti che fiancheggiano il fiume fino al piano d'Arco; tange quindi le Alpi eli Val di Ledro e verso Sud va di nuovo a riconfondersi nell'ultimo tratto col confine poli- lieo fra Austria e Italia. Tali confini, entro un circuito

di circa 185 chilometri, rac chiudono un'area di 122679 ettari. L'estremo punto nordico delle Gindicar:e & dato dal Monte Vigo (ni. 2181) a 46© 16' 30'; l'estremo punto meridionale è la Cima Nuora (m. 1 336) a sud del paese di Boi lone a 45 v 44; quanto nlla longitudine, i punti estremi sono il M. Gisti no (ni. 2778) (27' 30' E. da Greenvich) e le pendici del M. Gaza (28o 38') poco lungi dal lago di Molveno,

0. ALL'ARCA DI J<\RAPOKTE. Poco nota fino ad ora, merita d'esser visitata e conosciuta l'Area di Kraporte, una gigantesca grotta, alta più di cinquanta metri, larga, circa nMitri venti cinque. Vi si sale in un'ora per discreta via indicata con segni a colori. Traversate poco sopra Stenic-o le località dei tèàss Piccai e del 8as8 Grand si entra nella valletta di Laon. La località è mol lo soleggiata; è perciò consigliabile la salita di buon mattino. Dopo mezz'ora di cammino si traversa la valle

cornice a mezza costa del monte; sotto rumoreggia la Sarca pei burroni della Scaletta. In un punto la via è scavata nelle roccie che formano un vero corridoio, detto dai valligiani l'incasso. Dal ponte di Li san si è in mezz'ora a Coltura, frazione di Kayo li. Da Ragoli, tornando a Preore si va a Tione (Vedi pag. 93). 8. DA STENTCO IN VAL D'ALGONE; AI XII APOSTOLI; E A CAMPIGLIO. l)a Ktenico si segue fino al Ponte del Litton la strada già indicata. Al Li san comincia la Valle d'Algone, che

Pièj dove, dalle roccie tappezzate di unisco precipitano (a sini stra della »Sarca) dei torrentelli, dando per via moto ad una centrale elettrica, a moli ni ed a segherie disposte a .scaglioni nel verde presepio dominato dal pittoresco castello di Stoni co. Presso Ponte Pia, vi è un bellissimo pozzo glaciale al quale porta in due minuti un sentiero tracciato dalla Soc. Alp. Trentini. Il pozzo fu intitolato al nome del geologo Torquato' Tarainelli, La strada svolta sui ponti della Scaletta

e sovrasta al profondo burrone; a mi. dato punto traversa il 'ponte del burrone e passa, sotto una galleria. Poi man mano la valle si allarga, si riveste di campi. Si vede a destra di chi sale la valle d'Algone, poi i paesi ili Fez e Voltura (frazioni di Bagoli). Si passa dinanzi alla chiesa di S. Giovanni (Km. 37 da. Tronto) in cui si conserva un affresco di un'antica chiesa distrutta.. E [»resto si entra. nella conca, di Ti one, cui fanno corona tanti paeselli : Bagoli, Proore e Montagne a settentrione