Dal 1323 fi 1 1359 ì primi ri usci mi io a tinnì ina re quasi in in- terrotl-amente, aiutati dai conti Lodi'on contro i Conti (FA reo. «ostimitori dei vescovi. Ài Conti d'Arco, la chiesa di Trento, allorché riebbe i suoi possessi, affidò quasi tutti i castelli della valle; nel 1407 invece signoreggiava di nuovo la valle il Conte Lodron per incarico dei Conti del Tirolo. Tutte queste guerre si combatterono attorno ai numerosi castelli, alle total, alle rocche, di cui erano piene le valli
la tristezza delle mine, domina Castel Romano. Lardaro e Brogli zzo a vevano pure le loro rocche. Tione era protetto dalla Bastia del Bcticler. La tradizione vuole che ci si an stati castelli anche in Rendena a Massimeno e Giustino, per quanto esista il detto popolare xJSn Rendena, Siori no gìicn rer/ita. Una torre c'era a Caderzone. Nelle Giudicane esteriori sono ancor oggi monumenti super bi Castel Stenico e Castelcampo; ed esistono i ruderi o almeno il nome di Castel Mavì, Castel Molveno, Castel Trapp
. Castel H pin e, Castel Restoro, Torre Coma (/Ho. Il risultato di tante lotte del popolo con le famìglie domi nanti, di queste fra loro e di queste coi vescovi e coi Conti del Tirolo, lu il conseguimento nel 1407 dal principe Vescovo Gior gio del primo nucleo degli Statuti, destinati a stabilire i rap porti fra l'autorità vescovile e le popolazióni. Tali statuti sono una. prova dello spirito di indipendenza dei giudica,riesi, In essi i giudica.rìesi ci appaiono svincolati dall'obbligo di fabbri car