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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 89 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
Questo .Simone de Ba-scheni« di Avera.ria, (intese di Va.] B rom ba na) 0 l/a,ufore dei celebri a lire scili della Itanza dei morii nella chiesa di S, Vigilio a Pinzolo. La pala dell'altare maggioro rappresenta. l 'Assunta ed ha le caratteristiche dei dipinti del seicento. Vicino all'altare mag giore ci son duo quadri del 1700, d i scarso valore : mio fatio eseguirò da una confraternita, nel 170.1 rappresenta, l'ultima, ce- na, l'altro, donato dal parroco (Gerolamo Ca li er io, rappresenta

, la, caduta della, mann. Nelle cappelle laterali ci sono due altari in legno doralo del secolo XV] I : un altare è in matt nero delle vicine cave di ■Kagoli ; un altro è proveniente dalla cappella- De SI offa nini de molita. in seguito all'incendio del 1805 ; in essa venne collocata una t eia ri f lì gu ra nte un consesso di vescovi e papi, detta, la l.^ala del Corpus homini attribuita alla scuola, del Tintoretto: assai buono è un frammento di pala della Madonna del 'Kos;!rio ''recluta, del Palina

; pregevole un S. Ciovanni, copia, ili un lavoro del Tiziano ed una tavola in legno del I -I HO. La Via ne is è eviden I enient e opera ili varie inani: i selle primi quadri, fra cui quello raffigurante < !esù che suda sangue, s 'iio pregevolissimi e si a 11 ri lui isco no a 11'l'gol in i da Verona. II bat 11st ei's> pori a la data del 1400. Il pulpito del 1 f>70. La tacciala fu compiei amoni e rinnovata: ha un bel portale eon af freschi sormontato da un rosone at (orno a cui furono riportali dalla

vecchia porta le insegne del ('a ni inai ('lesio, del Cardinal ('astellesi di ('ornelo e di un papa de Medici ed altre. Stona con le proporzioni modeste della chiesa il campanile granitico alto '>.'ì metri, l 'ini iscrizione collocata sotto il qua drante dice: liacc Inri'i .v <tb tniircrsu p/rb 1 ucr<\ ht-bore. fini- nits(/iic, // ìt fi f'.v <>r<'cf<r ,M 1 ).M 1 )C('LX . Fra le sii ppel lei t i I i della chiesa si conservano parecchi oggetti di valere artistico; una croce astile di la mina d'argento

sbalzala del sec, XVI'. un'altra croce di bronzo lavorata, a ce sello de I see. X VII. un'antica lampada di lamina d'argento a sbalzo, dei ca n I aìoj'ie con cornici a rilievo, ecc.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 203 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
La triste sfilata dei morti sulla chiesetta di Pinzolo va in terpretata come un riflesso delle sventure ehe. nella prima metà del secolo XVI angustiarono la religione e la nazione; il sacco di Roma, il nepotismo, il malcostume del clero, l'asservi mento dell'Italia alla Spagna — e dei flagelli che colpirono nel tempo stesso il Trentino — la guerra rustica del 1525, la pesti lenza giudieariese del 1527. E l 'artista assai probabilmente fu invitato a dipìngere que sti affreschi da una. compagnia

di Flagellati o di Battuti. Vien' fatto di pensare a ciò trovando tra le leggende della Danza vicino a qualche verso del Petrarca, notevoli traecie di una laude dei Battuti del 1526. Di queste confraternite dette dei Flagellati o Battuti o Disciplini molte ne sorsero in tutta la cristianità verso la metri del secolo XIII. La Reuden a ne annoverò parecchie, come ne fan no fede, fra l'altro, un atto del 1362 e i ruderi di una loro cap pella od oratorio, da pochi anni scomparsi in Borzago. La danza macabra

di Pinzolo, benché non ne rechi il nome, $ evidentemente del bergamasco Simone de Baschenis de Averaria che vent'anni prima dipingeva la danza macabra di S. Stefano di Cariselo e che preceduto dai suoi parenti Cristo foro e Dionisio, meno abili di lui, passando di paese in paese disseminò ovunque i suoi .graziosi dipinti. Non privo di importanza ö l 'interno della chiesa, per acce dere alla quale bisogna ritirare la chiave nella canonica. L'ingresso principale si ha dalla porta laterale di mezzodì. Una

statua di S. Hocco su di un altare in legno dorato porta la data . del 1639; sulla parete di destra vi è un altare con una pala della deposizione del 1400. Di pregio è una pala della Madonna del Rosario risalente ul l'anno 1597. L'interno era tutto dipinto con affreschi che in gran parte vennero cancellati dall'imbianchino. Sotto l'arco dell'abside sono ancora, conservate dodici hgu- r 6 fra cui Salomone, Davide, S. Giovanni Battista, Mosè, ecc.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 78 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
lasciarono passare l'astuto condottiero elio, come dico un antico poema : Feavsi dentro un sacco par -noni Mario La noe le trarre fuor molto nasvoxo Portato di Ionian perfino al porto. Al km. 0.5 da Riva si è a Pranzo (m. 403 ; ab, 429). Finisce qui la zona degli ulivi cui segue quella dei castani. Si perde di vista il bel piano della Sarca, si prosegue fra i casolari di Ville del Monte e si comincia a distinguere la depressione di'Ballino. Al capitello di Telino la strada da carrozzabile

si la carreg giabile; essa corre al sopra di una couch ove si adagia un la ghetto di un bel verde zaffiro, circondato da larici, abbellito da un 'isoletta. E' il laghetto di Ten no. La vegetazione comincia ad aver carattere alpestre. Vi sono grandi noci, cui seguono le ro ste e belle selve di conifere che circondano il pittoresco paese di Ballino (m. 750) frazione del comune eli Fi ave, dai tetti in gran parte coperti di paglia. Siamo già su suolo giudieariese. Da Ballino, ove meritano attenzione il grande

co-velo detto la Ca merona sulle pendici del Monte Mi son e (in, 1815), visibile dalla strada ed altra consimile grotta nelle vicinale di M. Pia nezze, la via procede offrendo sempre un panorama più ampio. »Si hanno eli fronte i verdeggianti piani del Lomaso, del Bleggio e del Banale, sparsi di ben trenta paeselli, e in fondo le dirupale vette del gruppo di Brenta. Lasciate a destra le torbiere di Fiavè si giunge a Cavrasto (m. 7.12) frazione del fileggio Superiore e da qui direttamente, oppure

toccando Rango (m. 800) altra frazione di quel comune, si arriva alle praterie del Durone (m. 1012, km. 21 da Riva) fra il Monte S. Martino (m. 1447) e la 0. Sera (m. 1008). Allo sguardo (lei viaggiatore si presenta il vasto ghiacciaio del Lares colVardit.a piramide del Carfc Alto mentre sul fondo della valle si vede scorrere il fiume ehe lamhc gli ameni villaggi di Ragoli e Preore e si ammira fra un nido di ver zur a Ti on e»

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 21 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
Il marchesato delle Giudicane. Le Giudicano su Iti rono nel 1027 Jji sorte del { 'oniil.ii.to Tron 1 ino t'cdiilo da. Corrado 11 in fendo al Vescovo di Tronio. i quale venne, in processo di tempo, a insignirsi dei titolo di .1/<(.)■(:h ('tit; delle (1 indica ric. in laic si alo ebbero per va ri secoli (din une col resto del in regione Je lotti 1 e io guerriglie d< tornii lisi I e dall'Opera sovcr- eliiatrico dei coliti del Tirolo a. danno del Trentino e dall'impor tanza strategica dei nostri

valichi per cui le signorie contorni in i del Lombardo e del Veneto cercarono di estendere sulla nostra regione ]a, loro influenza. Nelle Giudicano le famiglie polenti si schierarono ora in favore ora, contro al Principe Vescovo di Trento: furono ora amiche, ora. nemiche dei Conti del Tirolo, dei Visconti, degli Sca ligeri, della, repubblica di Venezia, e di altre Signorie. Sopratutto due famiglie, appoggiandosi ora all'uno ora al- 1 altro dogli elementi ehe da, »ottoni rione <> da mezzogiorno pro

mo va no sulle Giiidicario, furono in eterna, lotta ; quella dei Conta ri'A reo, e quella, dei Lodroni. nò a pacificarle durevolmente vai- sense alleanze, componimenti e matrimoni. Dello questo, noi non entreremo iII dettagli sulla storia giù- d ica ri ose. dal 1000 fino al principio del secolo XIX. Ci limite remo ad accennare a qualche episodio clic ci pare maggiormente degno d'esser ricordato, e che meglio valga a far conoscere, tra verso la storia., il carattere del popolo gin di cari ose. Il comune

giudicariese - Un giudizio di' Dio. Le comunità primitivo della valle si' presentano composte da molte ville, spa rse su una su perficie abbastanza, estesa., sorte per le speciali condizioni del suolo. In progresso di tempo, queste ville vengono staccandosi o rendono necessario le divisioni dei pascoli o dei boschi, il nucleo attorno a cui si svolse sempre la nostra vita comunale.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 24 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
In processo di tempo questi statuti furono riconfermati e le libertà in essi sancito furono ampliato. Il celebre Principe Ve- .scovo Bernardo desio, riuniva nel 151 li in un sol corpo i vecchi statuti ; sotto di lui nel J522 veniva definitivamente tolto l'aduso di tenere la sede del Vicario a Preore anziché a Ti on e, come vojf-va l'antica consuetudine sancita dagli statuti L'influenza di Venezia. Queste libertà mercè cui i giudicariesi non sentirono nel 1525 il bisogno di partecipare alla

guerra rustica, vennero con cesse per fare azione di concorrenza — se è lecita la frase — alla repubblica di Venezia, che su tutto il territorio giudica riese ma sovratutto nella valle del Chiese, fece sentire il suo benefico influsso. Con Venezia numerosi erano i rapporti d'interessi di coltura e di razza ; e Venezia, per quanto non abbia avuto stabile dominio su queste valli, largheggiò eoll'esenzione dei dazi d'importazione e d'esportazione dei bestiami, del legname, del sale, mostrando sempre

un alto sentimento eli liberalità., che fa contrasto col gretto fiscalismo degli agenti del vescovo di Trento. Nelle Giudicarle, del resto, correva la moneta veneta al pari della trentina; molti giudicariesi emigravano nelle città del Dominio, per attendere a commerci ed industrie; veneti erano gli artisti che nelle valli del Chiese e della Sarca, decoravano chiese e palazzi ; à Padova infine si recavano i legali giudicariesi a chiedere consigli per la difesa dei privilegi del paese contro i vescovi

di Trento e i conti del Tirolo. Con Venezia furono pressoché ininterrotti i rapporti di al leanza della potente famiglia Lodrone; e Paride di Lodrone, il grande capitano, che la storia e la leggenda ci descrivono come mode infido a tutti, ebbe, per tutta la vita, immutata e sincera la devozione a Venezia. A paralizzare questi rapporti di simpatia e di amicizia con Vepezia i vescovi di Trento — a volto, per debolezza, a volte per

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 22 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
Le divisioni dettero luogo di frequente a liti assai lunghe che formano una caratteristica della, storia, giudicariese. Ricor diamo ehe una di queste liti, fra Je comuni tit dì Ben dona e del fileggio, per il possesso del monte Movlino, (alla sinistra della Sarca nella Val Rendeva) fu decisa nel 1155 alla presenza del Vescovo di Trento Eberardo, mediante un Giudizio di Dio, ossia con un duello Ira I campioni delle due parti. Le lotte per 1' autonomia - Una sentenza di Pier delle Vigne

- I comuni, malgrado il dominio marcile,sale del principe ve scovo di Trento, esercitato a messo di capitani, raramente tolti dalle famiglie della valle, seppero conserva re una discreta au tonomia, ed abilmente destreggiandosi, riuscirono a riconoscere il vescovo come sovrano, ma non come feudatario ; ne d'altronde mai si lasciarono imporre dalle singole famiglie. Episodi di tale lotta per l'indipendenza sono ricordati da sentenze del 1237 e del 1239. Quest'ultima fu pronunciata a Pa dova, presenti

molti nobili, da. Pier delle Vigne, il segretario di Federico II. Si trattava in ambedue di una sentenza in cui da uria parte stavano i signori di Arco e di Campo e dall''altra i rappresentanti del popolo. L'imperatore voleva la pace ; ordi nava ai popolari di restituire i castelli e le rendite ai nobili ; a questi imponeva di non inveire »contro ! dipendenti, perse guitandoli. Per tale sentenza convennero a Padova nel 1237 tutti i sin daci giudica riesi ; nel *39 solamente quello di C'ondino

. La leggenda vuole che si abbia avuta una sollevazione di popolo a Condino, con la distruzione del Castello di Caramala e ciò in atto di ribellione alF/w.t prim ne noctis. TI secolo decimo quarto vide nelle Giudicane le contese più aspre fra i partigiani dei Còliti del Tirolo e quelli dei principi di Trento. I castelli - Gli statuti giudicariesi.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 327 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
L'autorità governativa trovava di proibire le parole «di faccia alla provocazione straniera» clic si dovettero cancellare a colpi di scalpello, lasciando monca l'iscrizione. IL ÜT FUG IO l)KI XII APOSTOLI Un. 2480» ai piedi della vedretta di Vul A gola nella parte occidentale del gruppo. I):, Pinzolo ore <>. Da Stenico ore 7. Frt inaugurato nel 1008. Serve per la salita della Tosa dal vernante occidentale, nonché per raggiungere le cime di Vallou, Fratoliorito, Val Agola. ('ima Ambiew «> Punta

Ideale. Carte. Carta militare austriaca alla scala 1 :75.UU0. l'oglio Trento e loglio Ti one. — Carta topografica dei gruppi dell'Ada incili» - Pressa, li ella e Brenta; 1:50000, di |{, Le« liner. Vienna. — ('aria dei dintorni della Madonna di Campiglio 1:2500(1 di 10. l'feill'er. ( aita del gruppo di Brenta 1:25000 di L. Aegerter (1008). Principali salite nel Gruppo di Brenta Diamo, senza punto pretendere di dare un completo rag guaglio del gruppo, l'elenco delle cime più interessanti, riferen doci

a preferenza alle salite che si posson compiere dal versante giudicariese. Cominciamo da quelle della sezione meridionale: CIMA TOSA (m. 3170). E' la piiì alta cima del gruppo ed u- Jii: delle più celebri del mondo. La prima salita, dovuta a C. Loss, trentino, è del 1865; fu seguita a pochi giorni di distanza dalle «alite di Ball e Forster. Di solito si sale ad essa dal Rifugio del la 1 of-ii. Si valica il passo del Rifugiti, si procede sotto le pareti della Brenta Bassa, si raggiunge la redreta supcriore

della rosa, poi quella inferiore c da cpiesla si ini ra prende la salita del ( 1 amiv che offre leggiere difficoltà. !)<>|>o il Cumin, per sca glioni e nevai, si raggiunge la larga calotta della Tosa. Meno nota, ma più facile, è la salita della Tosa dalla Ve dretta d'Ambies cui si può giungere dal Rifugio della. Tosa, ma

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 7 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
CENNI GEOGRAFICI Posizione e confini. Il nome di Giudicarlo si dà a quella parte del Trentino oc cidentale che è percorsa dal liumo Chiese — dalla sorgente li no allo sbocco nel lago di Idro — e dal fiume Sarca — dalle sor genti fino al punto in cui, alla strenge del. Li marò, oder dalle gar montane, per volgersi verso Mezzogiorno ad irrigare, prima di sfociare nel Garda, i fertili terreni di Dro, Arco c Riva. L'etimologia del nome può forse r icon nettarsi alla forma di governo con cui furono

amministrate queste valli', che, pur go dendo di una larga autonomia nell'amministrazione locale, sog giacquero per secoli, almeno nei casi pi fi importanti, ad un po tere giudiziario forestiero, e precisamente, per alcuni Comuni, dagli inizi del novecento fino al 1300 circa, a quello del Capitolo dei canonici di Verona e alternativamente per tutta o per gran parte della regione a quello del principe vescovo di Trento finché visse il principato (1027-1801). «Giudicò/rie » non significherebbe che

«giudicatura» e trova, a n al agi a in nomi d'altre località. Ne] Padovano, ed esempio, vige va la Ivdicnrìa M ontisilicana (Moti sei ice). Le Giudica rie furono e sono tutt'ora divise in Givdtf'urie esteriori o citeriori comprendenti le pievi di Lorna so, Bleggio e Bann le che sì trovano, come ö detto nei vecchi documenti, dira o extra D-uronum et saxa Stanici, (al di qua del pnsso del Du-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 121 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
— I Of) — 1] rapido corso del Chic.se, che scendo .spumeggiante fra i finissi erraiiei, ed ora si inabissa. nello strozzature della valle, ora ricompare alla luco, forma delle magnifiche cascate. Belle sono quelle del Jiux di H. Antonio e quella, della Tinna 'dell'Eri s ni. 1008) presso la ein usa omonima. ;\ destra rie] Cinese s'apre in I 'alle di Red o lem che porta, al bel Lago Si-uro fin. 2149). La strada, sempre carreggiabile, sale fir traverso sbarramenti morenici, ora in chiuse profonde

, or arrampicandosi su ripide costiere, finché sbocca negli ampli i' pianeggianti pascoli della Malga Bofiszo (in. 1214) tutti cir condati da bellissimi larici e abeti, irrigati da due corsi d'acqua affilienti del Chiese, il Da nerba e il Leno. l'ultimo dei quali precipitando da tuia grigia parete, forma, una meravigliosa ca scata. Alla Malga: l 'alpinista trova, modo di per noi t ore sul fieno e di rifocillarsi ; i[] ;t meglio. Da J >oay.y.ti si ammirano a occidente la vedretta dèlia Ros sola. (in. 2722

) e la cima del He di Casi elio (in. 2890) : a oriento le nevose creste d i Cima La 1 ola (28,.'J3 III.) . Cima Da nerba (in. 2852) e t)ima Va l boi, a (2888 m.) Da Hon zzo per la valle confluente del Leno,, si può salire al /', ,r/.f dia Scaletta (m. 2328) e scendere in Val del Caffa.ro. Proseguendo a ritroso del Chiese la strada da carreggiabile diventa mulattiera. fino alla, cascina, di Nudale. Chi a Xml ole devia sulla destra de] Chiese, sale por comodo pentiero alla Malga di (lampo ed al laghetto

omonimo (1978 m.) Da, questo punto in meno di un'ora si tocca i] Passo del Forcelm (in. 2288) che segna, ! 1 confine col regno e da, qui quasi sempre in discesi! in un'ora e mezza si arriva al Lago d'Arno (iti . 1 792) ai piedi dell». Vedretta, di Snviore. Dal Lago d'Arno in 5 ore per Val Ravioro e Ponto Cavallo si scendo a Ofidegolo in Val T'amo li ioa. Il laghetto d'Arno ha un diametro longitudinale di chi]. 2.2; è ricco d'i sa Interini. Sullo sue sponde v'<> la modesta capan na di un pescatore che

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 227 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
1ito all;i. prima, sosti*. che si può t'aro comodamente in 1111:1 mo- bester. osteria. Dopo Fontanabóna appare la bellissima cascata del Lare.s che per poco la cede in bellezza a quella del Nardis, Le acque del torrentello, precipitando di balza in balza da ben duecento metri, da prima si tramutano in ima nube clic il vento sospinge or qua or là e infine si raccolgono in una bianca massa compatta che con fragore precipita nella forra. Sopra la cascata si stendono le malghe di Là res e corre

il sentiero che in tre ore conduce al Rifugio omonimo. Fino a Fon tan abona la via è carreggiabile e di solito in buone condizioni. Proseguendo per via pin disagevole a destra della Sa rea lungo la valle si incontra il gruppo di case chiamalo la Tadesca, pin esattamente la Rei/oda. (Taf del Malncò!) (3 ore da Pinzolo). Qui aveva la sua dimora il Re, di Genova, Con que sto nome passò alla storia, di Val di Genova tal Luigi Fanto lini, celebre cacciatore d'orsi e camosci (dei primi ne uccise 22), nonché

guida esperta, vissuto sempre nella sua valle e morto a 77 anni nel 189(5. La. strada ripassa la Sarca e la valle coperta (li betulle vien ristringendosi in una. gola, orrida e selvaggia. .Alla Mahfu- del Carbi. (m. 1419) ri comincia un denso bosco di conifere finché la strada, volgendosi a mezodì, sbocca in un ampio e verdeggiante anfiteatro. E' il pitm dì Bcdole (ore 4.30 da Pinzolo). Qui il panorama assume una grandiosità, così selvaggia che fa rimanere ostatici. «L'anfiteatro immenso, cìnto

di candide vette, ha per sfondo il ghiacciaio del Mail cròi. Questo — così S(, rive un inamoralo di Val Hi (ienova. il l).r Vittorio 8t.enico sembra p reeipi I a row rome una li umana nel grasso sottostante pianoro della Venezia, riproducendo in piccole dimensioni la caduta del ghiacciaio dell'Ortlor a TrafoL Ma qui a lìedole il quadro ancora più grazioso, più ridente e supera in bellezza quello di Trafoi • è tutto una. fantasmagoria, di luci, di colori, di ri 11 essi azzurini del ghiacciaio che

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 223 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
dopo S. Stefano è la Sega del Sirolegh , da cui già si scorgono nel fondo le cime del Crozzo» eli Folgarida. Dopo trenta-quaranta minuti da S. Stefano rì giunge albi confluenza del Nardts colla Sarca. Un rumore di acque cadenti domina il brontolio del torrente e ad uno svolto della roccia ap pariscono' fra l'oscurità della seira come due immensi fiocchi bianchi che da oltre cento metri d'altezza scendono al fondo del- In valle. Sono i due rami in cui si divide il rivo di Nardis che rac coglie

le acque della ghiacciata conca omonima. La loro spu meggiante caduta in mezzo ad un labirinto selvaggio di preci- 1 > i zi di greppi, di scaglioni parte nudi, parte coperti eia arbo scelli di continuo agitati., forma una scena incantevole. Sulla roccia da cui cade il rivo si volge il sentiero che sa- hmdo per la Valle del Nardis ,porta alle malghe di Nardis e (] i J ^iori e al Rifugio della Presa.nella (m. 2204; ore 4). Sorpas- ,Si) <ta Ja Scala di Bò, ove la Sarca precipita in un pittoresco bur- roi

»e a. mezz'ora dalla cascata del Nardis, s'addentra a. destra della Sarca la misteriosa valletta, di Siniciaga, in un ramo della. l l Ua '« giaciòno i pittoreschi laghi di S. Giuliano, (vedi pag.- ). Risalendo il torrente »Siniciaga fino alle origini si arriva (in 3 ore) ai ghiacciai del Làres. l'na breve sali tin a conduce ai piani di Fon ! an ab an a (ut. ^ 137) dove zampilla una fresca fonte e le guide invitano di so-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 329 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
L'autorità governativa trovava di proibire le parole «in faccia alla provocazionc straniera» clic si dovettero cancellare a colpi di scalpello, lasciando monca l'iscrizione. IL IMFUGìO I h !•; I X I f APOSTOLI fin. 24891 ai piedi «lo!!;« vedrei tu di Va! A gol a. nella parte occidentale del gruppo. ] )a FÌìizoIo ore i;. J ) ; i Stenieo ore 7. Fil i na agii rat o nel 1 !.)08. Serve per la salita, della Tosa dal versatile Occident a le. nnncin' per ra aggiungere ìe cime di Vallon. I' ni t olioril

o. Va I A gola, l'ima .\ml)ies e Punta Ideale. Carte, i 'a ria militare austriaca alla scala 1 :75.000. Kogl io Trento e loglio Tione. — Carla topografica dei gruppi dell'Adamello - .Pressaneìla e Brenta; 1:51)0(10. dì li. Lecliner. Vienna. - Carta dei dintorni della Madonna, di Campiglio 1 -.25000 di 10. IM'eilVer. — Calta del gruppo di Brenta. 1:2000(1 di L. Aegerter (1908). Principali salite nel Gruppo di Brenta. Diamo, senza, punto pretendere di ilare un completo rag guaglio del gruppo, l'elenco delle

cime più interessanti, riferen doci n. preferenza alle salite che si posson compiere dai versante giùiiieariese. Cominciamo da- quelle della sezione meridionale: CFMA TOSA. (m. 31 76). E' la. più alta cima, del gruppo ed u- ii!:. delle pi »5 celebri del mondo. La prima salita, dovuta a. C. Loss, trentino, e del ]865 ; fu seguita a pochi giorni di distanza dalle salite di Ball e Forster. Di solito si sale ad essa dal Rifugio del - la, 't <i> . Si valica il -passo del Rifu gif), si procede sotto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 221 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
S. Stefano è la Sega del tètrolégh, da cui già si scorgono nel fondo le cime del Crozzou e di Folgarida. Dopo trenta-quaranta minuti da S. Stefano kì giunge alla confluenza del Nardts colla Sarca. Un rumore di acque cadenti domina il brontolio del torrente e ad uno svolto della roccia ap pariscono fra l'oscurità della selva come due immensi fiocchi bianchi che da oltre cento metri d'altezza scendono al fondo del la valle. Sono i due rami in cui si divide il rivo di Nardis che rac coglie le acque della

ghiacciata conca omonima. La loro spu meggiante caduta in mezzo ad un labirinto selvaggio di preci- pizi di greppi, di scaglioni parte nudi, parte coperti da arbo scelli di continuo agitati, forma una scena incantevole. Sulla roccia da cui cade il rivo si volge il sentiero che sa- 'endo per la Valle del Nardis ,porta alle malghe di Nardis e Fiori e al Rifugio della ? resa nella (m. 2204; ore 4). Sorpas sata la Scala di Hù, ove la Sarca precipita in un pittoresco bur rone a mezz'ora dalla cascata del

Nardis, s'addentra a destra della Sarca la misteriosa valletta di Sinieiaga, in un ramo della quali* giaciono i pittoreschi laghi di H. Giuliano, (vedi pag. }. Risalendo il torrente Sinieiaga fino alle origini si arriva (in 3 ore) ai ghiacciai del Làrcs. Una breve salìtina conduce ai piani di Fontanabona (m. '137) dove zampilla una fresca fonte e le guide invitano di so-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 186 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
à. 150 - minuscola cappella detta del martirio di S. Vigilio. Kstetna, niente sopra la porta laterale v 'è un affresco raffigurante la ma donna e nella lunetta un Cristo, All'interno furono .conservati, solo - pochi affreschi -sopra il secondo altare a destra e a sinistra. Un fregio che corre attor no a figure rappresentanti fatti della S. Scrittura, è tutto a meandri e medaglioni, nello stile del rinascimento. Recentemente s'è fatta completare la decorazione dal pittore Agostino Aldi

dì Mantova e dal decoratore Valenti ni Francesco di Javrè. Bello è Saltare primo a sinistra entrando dalla porta maggiore, W di marmo nero e bianco, ha buone tele, e sormontato dallo stem ma di un canonico Todeschini. I/abside del tempio è di stile e di epoca diversa dal resto delPedìficìo ; pare che facesse parte dell'antica chiesa. Nel pulpito — lavoro della fine dei cinquecento — sono intagliate figure di ßanti, fra cui anche quella di S. Vigilio, rovinate da gente igno rante. Sul piazzale della

chiesa vi è l'ospitale di S. Vigilio pro prietà dei Comuni della Renderla., di l'ione e circondario. Venne eretto per la munificenza del Benefattore Vigilio Bonazza di Spiazzo, Subito al di là della Sarca trovasi il paese dì Fisio (ab. 348), Vennero qui ritrovati gli avanzi di una torre. Da Fisto prosegue, una buona strada sulla sinistra del fiume che porta a Bocenago e va fino al Gal sullo stradone postale in fac cia a Cader zon e, Bocenago (in. 750, ab. 412) ha una bella chiesa moderna, costruita

nel 1872, con interessanti affreschi del pittore Pupin da Schio. Bello e nuche l'altare maggiore di marmo. Dalla chiesa di Bocenago si gode uno dei più bei panorami della Reuden a. Da Pieve R enden a a Pinzolo. Continuando sulla strada alla destra del fiume si traver sano i paeselli lindi e puliti, che sì susseguono a breve distali-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 263 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
'jnegli immigrati greci, che lavoravano fisi noi nella prima metà del secolo VJ.II, quando l'arte italiana, era quasi spenta, per non dir spenta del tutto. Che tali plutei, o parapetti che dir si voglia, di cancelli presbiteriali fossero appartenenti alla chie setta del Castello, non è possibile ammetterlo date le proporzio ni del sacro recinto e il luogo ed il modo dove sono collocati; essi devono essere stati importati da qualche basilica ora cer tamente distrutta, ina della quale

, e ridotta quasi a cencio. Tutto lo stato di conservazione del castello lascia molto a desiderare ed è tanto più deplorevole l'incuria in cui fu ab bandonalo e la lentezza e avarizia con cui — fatta eccezione per gli ultimissimi tempi — procedettero i pochi lavori eseguiti se si pensa che esso è proprietà non di qualche nobile decaduto, ma del Governo che ci tiene i suoi uffici. Unico segno visibile dei ri stau ri governativi è un grosso e nero tubo collocato esternamente nel mezzo della facciata

principale del castello, dal tetto fino al suolo, adibito allo sca rico di immondizie. Per quanto il castello sia collocato sopra, un dosso che ver so la Sarca scende quasi a precipizio, pure si putz, con cautela, girare tutt'attomo ad esso. Dal castello si gode una vista bellissima su tutte le Giudi- carie esteriori. Sotto il castello vi è la cosi detta, casa degli sbirri, un'antica casa, ora ristaurata, che doveva servire pel corpo di guardia.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 142 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
Vediamo al sommo (lolla lesena di sinistra, sotto una soave testa di fanciulla, dai lunghi ricei spioventi con corona a nimbo, rappresentante Santa àtterina e designata al disotto del meda glione colle lettere S. CA., la ruota del suo supplizio intrecciata con un ramo di palma. San Lorenzo sotto di es*sa, designato colle sole iniziali S. LA. e con nimbo alla testa, lia al disopra la graticola intrecciata colla palma del martire, e, poco più in basso due òcchi fissati al- l'estremità

la serie la bella effigie nimbata di Santa Apollonia S. AP., avente al diso pra del medaglione la lunga tanaglia col dente avvinta col ramo di palma. Sono specialmente queste sei testine che rivelano una tra dizione di scuola lombardo leonardesca. Sullo zoccolo di sinistra è un braciere a tre piedi e tra le fiamme che si levano da esso, una mano che brandisce un pu gnale: ai lati del braciere pende una tavoletta dai nastri svo- f fì /z: J r >ti colle parole da un lato pugnia S. K. S. e dall'altro

F - T - C» r i ^ SA?* zoccolo del Iato opposto è un altro braciere nelle cui fiammÀysta una fenice che guarda verso il cielo, e le tavolette laterali, questa volta senza austri, Jumno le parole abbreviate mattando a sinistra, e vivo a destra, colla appostavi Jata del 1535 a l disotto, le quali parole, attinenti alla fenice, esprimereb bero il concetto che ad essa si usi di attribuire col venir meno t iro o meglio rivivo.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 325 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
mji pur bella, dì Val dì Ceda, Questo rifugio fu il primo che sia stato rosi.rutto dalla Soc. Alp. Tr. (1881). Fu notevolmente ingran dito nel 1892 e in-] 1897. E'' aperto e condotto a uso albergo durante tutta l'estate. Si è deciso ora. di costruirli e vicino ad esso uno di proportioni maggiori 'Dal rifugio della. Tosa sì sab' alla Cima Tosa, alla Cima ili Brenta., a] ( 'ro/.y.on di Breul a. Brevi gite sono quelle al Moni» 1 Daino, al Crojc del Rifugio, alla Brenta. Bassa e alla. Brenta Alta

. RIFUGIO STOPPA NI. Trovasi al passo del G roste a, in. 2437. Da Pi n/.olo e da Campiglio ore da Moìveno ore li, Fu inauguralo nel 1892, ricostruito >> a in pi iato nel 1008. Serve per le .salite sulla cima (-irosi è, Spila. Mondi fri*. Falkner e Roma e per v 'arie traversale del gruppo. E' sempre aperto- nell'estate e bei;«» approw igionato. Ea CAPANNA DEL SABBIONE. E' a pochi passi dalla ci ma Sa bhion (ni. 2101). (Vedi pag. 272). Da Pi limolo ore .'5.30. Da Stenico ore sette. Fu eretto nel 1891

. E' assai piccolo. Ai piedi de] M. Sabbione vi è il Bailo dei Cacciatori (Vedi pag. 171). TE RIFUGIO QUINTINO NELLA ini. 226-8) sotto al passo del Tuckett, Da Pinzolo e da Campiglio ore 4,'iO. Da Anelalo ore ■'> per la i 1 »' pmu (Irttìuh'. Da Mol veno ore 6 per la, Val Persa. Fu inaugurato nel 190(5. Il Club Alpino a use: ro-ge rina-ii ico, compien- do un atto di prepotente inva-sione, costruiva per suo- conto un altro rifugio a pochi passi di distanza. Servi' per le salite alla (.'ima di Brenta, alla

Cima. Sella, alla Ciiji'i Mandi on e alla Punta di Campiglio. E' aperto tutta, l'è- Htate. Sulla, facciala esterna, del rifugio fu murato un ritratto di Quintino Sella, con l'iscrizione seguente; II l.'lub Alpino Italiano donava. — alisi. Società Alpinisti Tridentini — quest'effigie di Quintino Sella affinchè munita qui nel Rifugio ----- che porta, il nome del grande alpinista — all'ermasse perennemente — di faccia, alia, provoca zi o-n-e straniera - - i diritti dell'i tali ani til - - 3CX.IV

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 293 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
- '1IV) mezzo ii«I IIII vasto giardino. A ragione Antonio Oaecianiga ebbe a eli iii mar*' <pi«'s!a v iIla In. dimora dell'ospitalità, (Iella beneficen za, .del Ti nd list ria della poesia. Qui per lustri ebbero ospitale ac coglienza molti patri otti italiani, amici di Vincenzo Lutti (valo roso cittadino distintosi nelle guerre napoleoniche) e dei figli suoi. Fu la. famiglia Lutti quella die fabbricò a proprie .spese il primo asilo dei poveri ammalati che accorrevano a cercare la sa lute

alle acque di Cornano; entro il recinto della villa vi è una grande filanda che dava lavoro a molte operaie e che solo da po chi anni è inoperosa ; e fu questa villa ,infine la dimora predi letta di Francesca Alberti-Lutti, gentile poetessa, e il convegno estivo del MafVei, del Prati e di altri poeti d'Italia. Prendendo all'ingresso del paese un viottolo a destra si arri va all'ex-convento dei riformati nel cui refettorio nacque il 27 gennaio 1814 il poeta trentino Giovanni Prati da Carlo Prati

all'occhio del viandante, li' una plaga Deata e serena, degna d'esser stata il nido d'un poeta. Nel 1887 il refettorio fu diviso in tre stanze. La chiesetta nulla di notevole, tranne il coro. Alla sua sinistra vi è un gran de stanzone. Nell'interno del convento è bello un cortile con elegante colon nato e con un pozzo nel mezzo. A sinistra della chiesa vi ò il cimitero. Prendendo la via che passa dinanzi al convento, si può giungere in pochi minuti a Castel Campo; mentre un viottolo che scende in fondo

alla valle si eleva sull'opposto versante e conduce a Bono, frazione del Comune di Bleggio Inferiore.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 166 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
battaglia di Monte Snello, ove fu ferito Garibaldi... Qui pure sì comi» atte' nel in aggio e nell'agosto 1848 fràT'TTóloiTfari italiani e gli austriaci e nel 1859 fra,le truppe piemontesi e le. austriache. Un ossario monumentale, eretto -su. disegno. del trentino Pa- gnoni, 'un superstite delle battaglie del 1806, : raccoglie le ossa dei .caduti. Da S. °4.2, da .-questa a Lave- « owe al fermine del lago km. .6.5 ; da Lavenone a Vestone km. 4. Dal -confine .a..Vest-one -km. 8. Da Vistone per

-Vobarno e Brescia con la tramvia km. 48 (ore 3.25) ; da Brescia a Vestone per la provinciale per Preseglie. kin, 36. - Dal Gaffaro ■ a-.- Bagolino. Da-Pciiite OafFaro in p n'ora e, ine zza si raggi njigeuBfigolina (in: 750 • - ' 4ßfl0), - p4-r( f>rreHdo prima- ' iiiifi. -stradi echi ola sotto le ombre di magnifiici castagneti, ..detta perciò la Cnstaneda e raggiungendo la strada provinciale (che si diparte da 8. An tonio, e fu già menzionata) poco prima della cappelletta del ■ Parevi ti, ■ -dove

si. scorge il torrente Caffarg, vorticoso nella sua .maggiore profondità. Bagolino, coralline del .Regno, con sede, pretori ale. Ju n el, me- dioevo temporaneamente: sotto la domi nazione, dei Conti di Lo- droiie .rHa''-una''sTiUtliosaTcluesa. ed uria, grande centrale elettrica s i (*efli pag.- ■ ;132-133) è .un- buon ...soggiorno ...estivo. La valle del .Caffaro ha : principio sul versante meridionale del M. .Listino, (m; 2778) . ed,offre, attraverso bellissimi per quan to poco .noti valici, una serie

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 42 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
metà del sec, XVII, scrisse idilli, tragedie e lavori storici ; suo figlio Marc'Antonio fu intimo consigliere di Ferdinando Conte del Tirolo. Del 1700 è il cro nista Padre Cipriano Oncsotti di Storo, che scrisse un serio, originale, ordinato lavoro: «Le memorie per servire alla storia delle Giudicarle», un 'opera che ha potuto nella sua parte essen ziale resistere alla critica moderna. 11 G-nesotti cita nell'opera sua i nomi di non pochi giudieariesi degni di ricordanza, nella carriera

ecclesiastica e militare, nei pubblici uffici, nelle lettere e nelle arti. Autore ili dissertazioni storiche geografiche è Lodovico Gio vanni Lutti di Foia, morto nel 1789; di teologia e di storia si occuparono MfuneHi Domenico del Banale morto nel 1771 e Gio vanni Francesco Fedri de 7 Mandela di Daone che pubblicò anche delle poesie verso il 1750 e don A.ngelo Pel! izzari di Cond ino, autore di un trattato filosofico. La famìglia Steffanini di Ti one diede molti legali, notai e v i ca r i vescovili

. Giuseppe Maria de Staff anini ebbe fama nell'esercito impe riale ed alte onorificenze, ai tempi delle guerre napoleoniche. Mori generale e prefetto di Verona nel 1821, Stefano Antonio de Steffanini, a diciannove anni dottore, fu priore all'università di Bologna. Giudice a Primiero, in un periodo difficile (1780-90) meritò pubbliche dimostrazioni di soddisfazione. In patria si distinse per importanti incarichi al cadere del Principato, sotto il governo bavarese ed italico, mori nei primi anni del 1800

. La famiglia conserva di lui un magni fico ritratto del Lampi,

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1909
Guida delle Giudicarie
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Pagina 277 di 384
Autore: Battisti, Cesare / Cesare Battisti
Luogo: Trento
Editore: Società Tip. Ed. Trentina
Descrizione fisica: 280 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Judikarien ; f.Führer
Segnatura: I A-4.342
ID interno: 124377
nella direzione da sud a nord si prolunga per ben dieci chilome tri. 'Le piene, cui va facilmente soggetto il torrente, «postano per lo meno ogni lustro' la strada' eli e s'addentra tra. pendii co perti di nna magra vegetazione. La valle di per sci brulla è al lietila dalle limpide e strepitanti ncque e dalle frequenti, ricche <_> fresche sorgenti che scaturiscono alla sinistra. del Inrrente dalle estreme pendici del gruppo di Brenta. Qua. e là si incontrano casolari poveri, cite servono

di ricovero ai pastori e alle mandre nella buona, stagione. Dopo • il pmrl-e d } Aironi'- {a, poco più di un chilometro da Lisa.n) la strada passa sulla, destra, del torrente lino a. Limoldor-s, (chilom. 2.5 da Airone) ove c'è un capitello. Kin qui la salita non è Forte ma è persistente. Dal Li mal dors occorre percorrere altri tre chilometri per giungere al centro della, valle : alla. Fabbrica. La località è qui più ridente. Grandi gruppi di faggi da. n no alla, valle un aspetto maestoso. Il nome del

luogo ricorda l'antica vetri er a, fondata, al tempo della invasione francese. Lssa dava lavoro a circa cento operai e nel periodo suo più fio rente era diretta dal milanese .Alessandro Garuti. Le barriere do- l'Austria resero impossibile l'esportazione dei prodotti nel 'Regno ganali sorte in seguito al dista,eco del Lombardo-Veneto dal l' la fabbrica, dovette esser chiusa, con quelle di. Cariselo e di l'ione. A ricordo di essa oggi non rimane che lo scheletro del grande fabbricato', reso triste

dalla nudità di alcuni attigui colli, un tempo tutti coperti di nughi, ma dissolvati senza pietà per for nire combustibile alla fabbrica. Presso i ruderi della fabbrica vi e un vivaio forestale. I contadini che vivono nei casolari offrono volentieri ospitalità, (un po' di fuoco e un bicchier di vino per lo meno) al viandante. Dopo la fabbrica, il paesaggio <'■ sempre più ga io. La prateria *i allarga : il pascolo è più pingue. A destra di chi sale s 'apre la ralle del Va Hon. traversa lido la quale

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