Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
, e come questi incominciarono ad agire sul popolo per trarlo dalla loro parte, il Vescovo si ritrasse dalla città, 'rifuggendosi in Bolzano, o lì presso, nel castello di Kimbelstein, ove dimorò esule più di due anni. Una delle cose, per le quali il Vescovo era caduto nello sdegno de’ Trentini, fu la disposizione da lui presa di conferire a Tedeschi le cariche del principato. A ripararvi Io chiedeva il bi sogno della pace ; ma il Vescovo non osava pensarci, e ci pensò in luogo suo 1 ’ arciduca
11 ; uomo di scarso ingegno e avverso ai letterati, che diede un pontificato oscuro e di nissuna utilità. Del resto il nostro Vescovo quanto fu improv vido per la città e pel principato, altrettanto fu solerte nel provvedere al bene materiale della sua Chiesa, lasciando ad essa gran copia di vasellami d’ argento, e reintegrandola dell’antichissimo feudo di Ca stellare, del quale, i Marchesi di Mantova da molto tempo non chie devano l’investitura ; e poi rifornì e ristorò il castello del Buon Con siglio
, rifabbricò con grave dispendio il castello di Coredo in Anaunia, e con la parsimonia sgravò la Chiesa da molti debiti 4 ). 1) Alberti: Annali citati , pag. 331. 2 ) Alberti: Annali citati, pag. 332. 3 ) Alberti : Annali citali , pag. 334. 4 ) Alberti : Annali citati, pag. 332. — Frapporti : Opera citata, pagina 509 .