Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
la sua protezione, e in Ala d’ Inns bruck gli rinnovò solennemente i patti contenuti nella convenzione del 1468, Indi lo stesso vescovo, raccomandato con commendatizie del Conte al Pontefice ed ai cardinali, parte per Roma affine d.’ ìm-' .petrarvì la conferma apostolica. E nella sua assenza scoppia una guerra, nella quale s’ involge anche il principato di Trento. I Veneziani, che tenevano Riva, il castello di Lizzana, Rovereto e quasi tutte le terre appartenenti ai Castelbarco ad eccezione di Beseno
e della Pietra, aveano estesa la loro signoria anche al castello di Penede, a Nago e a Torbole già posseduti dai signori d’Arco Questi se ne risentivano profondamente, e desiosi di finirla una volta con i Veneti di Lagarina recarono le toro doglianze all’ arciduca Si gismondo e lo richiesero di aiuto, promettendo di prestargli omaggio e di proferirsi di Ini vassalli. L’Arciduca che non amava di avere per vicini i sudditi di una Repubblica, che con il tempo avrebbe potuto escluderlo da ogni ingerenza