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Libri
Categoria:
Storia , Filosofia, psicologia
Anno:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Pagina 197 di 564
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XV, 540 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Segnatura: II Z 759/21(1989)
ID interno: 62158
fascismo che, proclamandosi erede e realizzatore sul piano politico dei valori della prima guerra mondiale, non puó rinnegame neppure le alleanze, non sono in grado di convalidare la tesi dell’autoctonia, né di combattere efficacemente la tesi opposta, anche se si lega sempre piu apertamente all’antifascismo. Tra coloro che attri- buiscono alla Rivoluzione francese un’influenza decisiva per la forma- zione deH’ideale unitario in Italia si pone negli anni venti Aldo Ferrari. Questi sostiene

la circolarità europea (nella quale è ben compresa la ci- viltà americana, già «occidentale») delle rivoluzioni, «che si diffondono da un punto determinato, ma non nello stesso momento» (34). Esse non possono essere considerate isolatamente, ma in relazione con gli antece- denti e con ció che avviene simultaneamente in altre parti del mondo. Af- ferma ancora Aldo Ferrari che, se «sul continente l’effetto della Francia è potentissimo, ancor piú grandi sono per I’Italia gli effetti di quell’epico

venticinquennio di predominio francese. Fino allora i principi del Risor- gimento erano stati teorici e individuali, colla Rivoluzione francese di- ventano pratici e collettivi». È per questo motivo che non è sostenibile, per Aldo Ferrari, la tesi dell’autoctonia del Risorgimento italiano: «l’at- tuazione dei principi che da noi era difficilissima, per non dire impossi- bile, se aspettata dalle forze spontanee, vien compiuta dai francesi, i quali portano fra noi il modello fisico del nuovo sistema di governo

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Libri
Categoria:
Storia , Filosofia, psicologia
Anno:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Pagina 191 di 564
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XV, 540 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Segnatura: II Z 759/21(1989)
ID interno: 62158
la Rivoluzione di luglio e le sue ripercussioni nei Paesi Bas- si, in Polonia e negli Stati della Chiesa mostrano come la vena restaura- trice stricto sensu si stia esaurendo (4). II sopravvento della storiografia liberale della Rivoluzione puó dirsi compiuto tra il 1840 e il 1850. Per valutare la profondità delle dislocazioni interne che la caratterizzano è sufficiente raffontrare l’interpretazione del- la Rivoluzione francese di Giuseppe Ferrari da una parte e di Alessandro Manzoni dall’altra. Per il primo

dopo Democrito per tentare la conciliazione tra metafisica e morale attraverso i vaporosi e irreali sogni dello spiritualismo. Per questo Ferrari puó parlare di un «ritomo» e dell’affermazione definitiva dell’immanentismo, vale a dire del «trasporto sulla terra del destino dei viventi e la chiamata di ogni uorno a essere pontefice a se stesso» (5). In nome di questo trionfo, la rivoluzione c abilitata ad usare tutti i mez- zi che sono a sua disposizione per vincere, perfino la guerra e il terrori

smo. In questo modo, Ferrari giunge a riabilitare pienamente la funzione storica di quel giacobinismo che invece l’altro grande lombardo che co- 173

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Categoria:
Storia , Filosofia, psicologia
Anno:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Pagina 141 di 564
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XV, 540 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Segnatura: II Z 759/21(1989)
ID interno: 62158
nello Stato. L’indicazione di Mazzini è chiarissima: la libertà verrà dopo la libera- zione, che ne costitusce la premessa, il presupposto, per dirla con la Arendt. Si tratta di un problema centrale nel dibattito politico italiano dell’Ottocento. Contro la tesi - che sarà pure, con ben altri intenti, come vedremo piú oltre, di Cesare Balbo - di una «liberazione» che doveva pre- cedere la costruzione di libere istituzioni politiche, polemizzava fie- ramente Giuseppe Ferrari, il quale nel gennaio del

a chiedere costituzioni, poi la confederazione, indi la guerra, da ultimo l’unità, se la fatalità lo permette. Come è noto, le tesi di Ferrari - che paradossalmente, almeno per quel che riguarda le prime tappe del processo da lui indicato coincidevano con quelle neoguelfe - non hanno avuto grande incidenza nel nostro paese, 123

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