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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 102 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
storica, impegnata in ricerche che nulla hanno a che fare con i problemi rea- li. A1 contrario, essa è un ripensamento, una riflessione critica sul proprio tempo ed un’anticipazione rispetto al futuro. Pertanto, se nella costituzione di uno stato intervengono fattori di natura economica, politica e sociale, la filosofia non li ignora, ma piuttosto ne chiarisce la rilevanza e ne mette in luce la funzione. In tal senso la questione è già ben delineata fin dagli studi di filosofia della politica

condotti da Platone e Aristotele. Relativamente a Marx mi pare fuori di dubbio che lo Stato, in quanto istituzione borghese, sia destinato a scomparire con il venir meno del ruolo egemone esercitato dalla classe sociale che ne ha favorito la nascita e l’affer- mazione. Appunto per questo motivo, anche nel dibattito piu recente intor- no a questa tematica, è prevalsa Topinione che una vera e propria teoria del- lo Stato in Marx non esiste. Settembrini, a buon diritto, fa rilevare che, qua- lora

, politico, sociale che gli compete. Concependolo esclusiva- mente nella prospettiva del suo superamento, ne ridimensiona la portata sto- rica e ne fa un momento semplicemente astratto di un processo dialettico inevitabile. A1 Dott. V o 1 p i rispondo che per uno storicista come Marx non è possibile parlare di una distinzione fra volontà , intelletto, ecc., perché l’uo- mo si fa giorno per giorno, istante per Ístante con tutto se stesso e secondo un progetto non già precostituito, ma che prende forma

al quale Marx fa riferimento. Esso è inadeguato non solo rispetto all’attuale momento storico-sociale, ma anche nei confronti di quello in cui Marx lo proponeva: è il ríflesso di una semplifieazione chiaramente ideolo- gica della dinamica della realtà. Una conferma di questo nostro punto di vi- sta ci pare che sia offerta dalla cosiddetta «società senza classi»; Marx, in- fatti, di tale società non sa dire altro che rappresenta «Íl sogno di una cosa» owero la dimensione dell’utopia, nella quale occorre

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 358 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
dottrine politiche suddette deriva l’assurdità - teorica, non pratica, s’intende - di una libertà economica ferma alle frontiere nazionali, di una sovranità po- polare limitata a una particolare nazione, di una giustizia sociale riservata ai cittadini di un solo Stato. Non a caso, componenti significative del pensiero liberale, democratico, socialista, sin dalla fine del Settecento, progettano unioni di stati come condizioni necessarie per la realizzazione dei rispettivi modelli di convivenza

», tuttavia, resta un oscuro complesso di colpa, la percezione, sia pure confusa, che libertà, sovranità popolare, giustizia sociale sono valori che la coscienza morale riesce a legit- timare solo se partecipati. Dove la partecipazione, naturalmente, investe, in primo luogo, vicini e consanguinei, cioé gli europei. II periodo delle guerre mondiali. Verso la fine dell’Ottocento si consuma definitivamente, la «nazionalizzazione delle ideologie» e con essa l’usura piú grave subita dall’ e. nel corso della

sua storia. Come scriveva all’indomani della seconda guerra mondiale una delle coscienze piú pensose dell’Europa civile, Ignazio Silone; «L’esÍgenza di una sicurezza economica e sociale, avanzata da tutti i ceti senza distinzione, si rivolge oggi unanimemente allo Stato » e il rísultato piü grave che ne è derivato « è che ovunque hanno avuto luogo riforme di struttura, esse sono state operate nei limiti nazionali, con carattere nazionale e con la tendenza a rafforzare il legame di tutti i ceti

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Categoria:
Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 101 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
chè in Marx è determinante in concetto di prassi inteso come lavoro produtti- vo } il Prof. Volpi illustra come nella concezione marxiana il fattore decisivo dell’evoluzione sociale è quello del lavoro, cioè in ultima analisi, quello tecni- co-economico-produttivo. II Prof. Armando RIGOBELLO sottolinea la critica che Marx fa della fi- losofia del diritto di Hegel in proposito alla diversa maniera di intendere l’a- nimazione morale. II Prof. Rigobello considera come indicativo proprio questo

di vista originario ha subito profonde trasformazioni in conseguenza dei mutamenti soprawenuti nel tessuto sociale e, quindi, anche nelle scelte ideologiche e politiche. Va infine detto che neppure in riferimento a Marx ed Engels si può parlare di modi affíni di riguardare il problema dello Stato, e le differenze, in tal caso, non sono di poco conto. Alla prof.ssa A n n o n i ritengo di dover dire che, nell’ambito filoso- fico, è ben chiara la consapevolezza che l’idea di «nazione» non ha un signi

- ficato soltanto culturale, ma anche politico, economico, sociale. Per render- sene conto è sufficiente ricordare il dibattito che, in proposito, si è svolto tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, soprattutto in Germania, op- pure riehiamare alcune illuminanti pagine di Rousseau. D’altro canto, non vorrei che nella richiesta di chiarimento sia implicita un’opinione per la quale si suppone che la filosofia sia estranea alla realtà 65

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Categoria:
Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 98 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
germanico poiché lo stato grande, lo stato nazionale, sembrava loro come tale quel passo avanti nella di- rezione della rivoluzione proletaria». II Prof Lill mette in luce poi come la spe- ranza di Marx e di Engels di arrivare allo sviluppo verso la rivoluzione - svi- luppo proprio favorito dalla nuova società tedesca - venga disillusa in quanto «proprio questo stato conservatore (la Germania) ha saputo fare una politica sociale che ha facilitato - alla lunga almeno - una certa integrazione nazionale

di una cultura e di una tradizione storica, di una civiltà comune. Ed appunto questa piú complessa e vissuta coscienza di essere nazione dà apertura al discorso politico, lo sostanzia e gli dà forza». «Secondo momento di riflessione: perché in questa età tra Settecento e Ot- tocento avviene il passaggio dal mometno storico, culturale e sociale della co- scienza di nazione a quello politico? Mi sembra esso si ponga piu che su una linea di evoluzione, che è carattere costante della storia, nei decenni

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Categoria:
Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 87 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
paese deve naturalmente farla finita prima con la sua propria borghesia» (39). In generale, l’indipendenza nazionale, secondo Marx ed Engels, ri- sponde al diritto di ciascun popolo di essere il libero artefice del pro- prio destino. Per questo ne rivendieano la legittimità contro ogni for- ma di oppressione straniera. Ma ritengono anche che Pindipendenza nazionale sia una condizione per la crescita della democrazia e per il rinnovamento sociale alPinterno di ciascun paese. E perció vi rawisa

il maggiore ostacolo alPe- mancipazione dei popoli europei» (40). Marx aggiunge peró anche che l’indipendenza della Polonia è pregiudiziale per gli esiti stessi della lotta di classe. «Fino a quando un popolo vitale è incatenato da un conquistatore esterno, osserva appunto, fa necessariamente uso di tuttí i suoi sforzi, di tutte le sue energie contro il nemico esterno; la sua vita interna è paralizzata, è incapace di operare per la sua eman- cipazione sociale» (41). Nel caso delPindipendenza delPIrlanda

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Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 93 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
destinata a seomparire per ce- dere il posto ad una «Società Internazionale» o ad una «Patria delle Patrie», tuttavia ogni nazione nella sua prospettiva ha un fine in sé . Diverso invece è l’esito della riflessione di Marx ed Engels per quanto riguarda l’idea di internazionalismo o di unità di tutti i popoli. Essa infatti è adeguatamente fondata, poiché è posta sulle solide basi di una rivoluzione sociale. E, in quanto anche le singole nazioni ope- rano in vista della sua realizzazione, rappresenta

un fine e non già un mezzo. Si puó solo osservare che l’unità che rappresenta, poiché esige l’eliminazione dello sfruttamento di una classe sociale nei confronti dell’altra, assume la configurazione di un ideale utopico, piuttosto che di un progetto politico storicamente perseguibile. Per quanto concerne Mazzini si puó invece dire che, in quanto con- cepisce l’indipendenza di ciascuna nazione come un fine, identifica I’unificazione dei popoli con la costruzione di una «Patria delle Pa- trie» owero con

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Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 83 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
- tà privata, vale a dire il comunismo autentico e non già quello «rozzo e materiale», invece consiste nell’appropriazione effettiva, da parte dell’uomo, della sua essenza. Comporta perció l’eliminazione di ogni alienazione e di ogni feticismo e quindi «il ritorno dell’uomo dalla re- ligione, dalla famiglia, dallo Stato, ecc. alla sua esistenza umana, cioé sociale» (18). E si tratta, precisano Marx ed Engels, di un ritorno com- pleto, fatto consapevolmente, maturato entro la ricchezza dello svol- gimento

della storia. II comunismo, con cui si identifica il futuro assetto sociale, comun- que «non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi». Chiamiamo comunismo, afferma- no Marx ed Engels ne L’ideologia tedesca, «il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente» (19). II suo awento cioé non rispon- de ad un fine prefissato ab aeterno, ma è la conseguenza di un proces- so storico che ha nell’uomo il protagonista principale. Perché awenga

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Giurisprudenza, politica , Sociologia
Anno:
1990
¬L'¬ unità d'Europa: il problema delle nazionalità : nazione e nazionalità ; evoluzione nazionale in Italia e nei paesi di lingua tedesca ; nazione e nazionalità nell'organizzazione europea ; atti del XVIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 11 - 15 aprile 1983
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Pagina 88 di 452
Autore: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <18, 1983, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Luogo: Meran
Descrizione fisica: XXXIII, 413 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas: das Problem der Nationalitäten Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Soggetto: s.Europäische Integration ; s.Nationalität ; f.Kongress ; g.Meran <1983>
Segnatura: II Z 759/18(1983)
ID interno: 62150
condizioni materiali di tale rivoluzione si siano sviluppate fino a un certo grado di maturità. Perció l’obiettivo piu importante dell’Inter- nazionale è di accelerare la rivoluzione sociale in Inghilterra. L’unico mezzo per accelerarla è rendere indipendente l’Irlanda». E conclude: «II compito specifico del Consiglio centrale a Londra è di risvegliare nella classe operaia inglese la consapevolezza che l’emancipazione na- zionale dell’Irlanda non è per essa una questione di giustizia astratta

o di sentimenti umanitari, bensi la prima condizione per la sua stessa emancipazione sociale» (42). Marx ed Engels tuttavia si guardano bene dall’esaltare il naziona- lismo. Anzi in esso, benché vi rawisino uno strumento perché le na- zioni si liberino dell’oppressione straniera, vedono un pericolo per le sorti della lotta di classe. Marx lo dice chiaramente nella prefazione a Le lotte di classe in Lrancia in cui fa rilevare che «innanzi all’impeto nazionale scompaiono tutte le distinzioni di classi». Non

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