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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 58 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
ADI dono dalle stesse ghiacciaie e bagnano le due vaili alpine di Silandro, Schlanders , e di Senale, Schnals; i piccoli rivi di Villapinna e di Teda che scendono dai monti fra le città di Merano e Bolzano, i piccoli rivi di Ora e di Cadino che scen dono dai monti fra le città di Bolzano e di Trento ; il Fersina, che trae origine nei monti di Fierozzo e mette foce presso la città di Trento; il rivo di Calliano che shocca dai monti di Folgaria e finalmente il rivo di Ala che scende dalla valle

dei , Monchi. Il corso dell’ Adige dalla sorgente fino alla città di Merano è velocissimo a guisa di torrente, quivi ingrossato dal Passero prende l’aspetto di fiume e si rende na vigabile alla discesa con zattere, ingros sato dì sotto a Bolzano dallTsarco è na vigabile all’ ascesa fino a Bronzolto con barche della portata di 4 ai 500 centi naia, le quali salgono a doppia portata fino a Trento per la confluenza del Noce e deli’ A'isio. La media larghezza dell’Adige dalla sor gente fino a Glorenza

è di 2 ai 4 metri, da Glorenza a Merano dai 4 ai 40, da Merano a Bolzano dai 40 ai 20, da Bol zano a Salorno dai 20 ni 40, da Salorno a Trento dai 40 agli 80 e da Trento alla Chiusa di Verona dagli 80 ai 400 metri. La profondità minima presso Trento è di metri 2.21, la media di 4 ai 5 metri, e nella piena di giugno 4827 raggiunse metri 40.42, in quella di ottobre 4844 metri 9,48, in quella di agosto 4845 me tri 8,52 di altezza presa dal fondo del letto, Il corso di questo fiume è tortuoso, con seguenza della

, il secondo per il Brennero al Danubio, il terzo per Tobiacco alla Drava. Questi tre passaggi si uniscono in una sola conca alla città di Bolzano, indi la valle prosegue, si allarga alle città di Trento e Royeredo e continua sino a Ve rona, La via principale partendo da Verona segue la sponda sinistra deH’Àdige sino a Bolzano, ivi entra nel recipiente dell'Isar- co, passa sotto il forte di Alca e va per Sterzinga al varco del Brennero per di scendere nella transalpina valle delTEnns. Nella Venosta

superiore sbocca la via dello Stelvio, si unisce presso Glorenza alla strada che da Bolzano e Merano per corre la strada Venosta e congiunte fian cheggiano i tre laghi sul giogo delle Alpi all’origine dell’Adige per discendere al lago di Costanza, A Trento s’incontra lo shocco della valle del Brenta ossia delia Valsugana che con duce a Bassono, Padova e 'Venezia, Quivi mette capo un’altra strada, che merita un posto fra le principali comunicazioni della valle dell’Adige, cioè la nuova strada che per

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 50 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
Le cifre percentuali dell'incremento naturale dimostrano un con tinuo accrescersi della popolazione non solo complessivamente nell'Alto Adige, ma anche nei singoli capitanati, salvo che per quello alpestre di Ampezzo. Ciò è dovuto sopratutto alla forte natalità della regione; massima^ nel capitanato agxicolo di Bolzano, abitato da italiani, dove raggiunse, nel decennio 1900-1910, la media annua del 32,9 per mille ab., seguita poi dal quoziente dei capitanati alpestri di Brunìco e Silandro (30,0

e 31,1 % 0 ), mentre la minima natalità è data dalle città di Bol zano e Merano, dove si lia appena TI,9 °/oo e dove pure si hanno le massime cifre dei nati illegittimi (3,05 e 2,65 %o) a conferma dei. noti fenomeni dell'urbanesimo; nascite illegittime che nei capitanati rurali presentano invece un minimo (1,01 %o) nella zona italiana attorno a Bolzano. Le condizioni di salute pubblica sono oggi soddisfacenti in tutto l'Alto Adige, la mortalità raggiungendo complessivamente soltanto la media annua

del 21,2 ogni 1000 ab., con un massimo del 23,7 °/ 00 nel capitanato di Bolzano, dove i lavori di prosciugamento del basso tratto atesino, non hanno ancora completamente risanato il fondo paludoso di Val d'Adige; ed un minimo nei capitanati alpestri di Bressanone e Brunìco (21,5 e 21,9 % j)* Così oggi il massimo incremento naturale annuo (differenza fra le nascite e le morti) è dato, oltre che dal capitanato di Bolzano (9,2 % 0 ), a causa del forte quoziente di natalità dell'elemento italia.no

e Bolzano - che per il loro progressivo sviluppo, specie nell'ultimo decennio, hanno attirato sempre una notevole immigrazione -, i movimenti migratori negli altri capi tanati hanno avuto sorti diverse nei vari decenni, a seconda delle variabili condizioni economiche della nostra regione, dovute al vario grado e valore dello sfruttamento agricolo; ciò che ha portato, come risultato ultimo, all'esodo della popolazione dalle alte vallate alpine sature di abitanti, e all'addensamento sui larghi fondi delle

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 40 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
e sul fondo del tratto atesino, ad occidente di Bolzano sui colli dell' OltrMige, dove in molti comuni le colture intensive superano il 35 °/o dell'intera su perficie (Cortina in Tal d'Adige Kurtinig 50,7 °/ 0 ). Vigneti. Fra queste aree vi sono kmq. 68,21 (0,9 °/o) coltivati a vigneto, quasi limitati ai capitanati più meridionali di Bolzano e Me rano (2,9 e 1,5 % dell'area totale), dove costituiscono uno dei maggiori redditi agricoli. Per quanto questa coltivazione sia limitata, pure il raccolto

, di nosiola bianca sui colli e sulle costiere di Caldaro, Termeno, Bolzano e Ter- lano, e di vernaccia nel Meranese. La filossera, constatata per la prima volta nel 1901 nell'Alto Adige, è oggi combattuta efficacemente, insieme alla peronospera, coli'aiuto del Consiglio provinciale d'Agricoltura (se zione trentina). Orti e frutteti, Fra le colture specializzate è a ricordare quella degli orti (complessivamente kmq. 6,64 = 0,1 °/ 0 area totale), limitati quasi esclusivamente alle conche riparate di Merano

, Bolzano e Bres sanone; dove il clima mite favorisce la coltivazione di prugni, peschi, fichi, ciliegi, melagrani, limoni; rinomate poi sono le mele e le pere di Merano e Bolzano. La frutticoltura del Trentino e Alto Adige occupava il primo posto nell'impero austriaco, avendosi nell'insieme 1860 000 alberi da (1) I prezzi del vino, prima della guerra, si aggiravano attorno alle corone 20 e 22 all'ottol. 6 per le qualità migliori fino a corone 40.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
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Pagina 56 di 105
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Novara [u.a.]
Editore: De Agostini
Descrizione fisica: 74 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Segnatura: II 87.677 ; 1.088
ID interno: 88598
— 54 — derni di comunicazione, esse andarono sparendo di fronte alla con correnza dei manufatti importati dal di fuori. Tuttavia rimangono an cora fabbriche di tessuti nel tratto atesino, a Salome, a Làives ed una notevole a Bolzano, dove pure si avevano numerose filande di seta ora in decadenza. Piccoli lanifìci sussistono ancora in 1'listeria, specie a Brunice, dove si tessono le rinomate stoffe impermeabili dette «Loden», che oggi però subiscono la concorrenza delle grandi fabbriche della

Boemia. A queste industrie si aggiungono quella di carburo di calce e dei prodotti elettrochimici di Merano, nonché le industrie dei succe danei del legno e dei cartonaggi a Mezzaselva (Mittewald) in Val d'Isareo, e la cartiera di Làives. A Bressanone si hanno fabbriche di mobili, e la birra si prepara a Yilpiano, Foresta (Forst), Prato al l'Isa-reo (Blumau) e Bressanone; mentre l'industria delle conserve ali mentari e delle frutta conservate è fiorentissima nel tratto fra Merano e Bolzano

le piccole industrie del ferro, una volta svilup- patissime per l'apprestamento degli strumenti agricoli ad uso locale, sopraffatte come furono dalle importazioni dai grandi centri metal lurgici. Secondo il censimento del 1900 nell'Alto Adige (Circolo della Camera di Commercio di Bolzano) le industrie occupavano il 18,0 °/ 0 della popolazione, mentre il 7,9 % era addetto ai commerci, il 13,0% alle professioni libere e il 61,1 all'agricoltura, Kelle industrie poi il 9 °/o erano addetti all'economia

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