tina davanti a’tuoi occhi, frammezzata qua e là di macchie verdi, che crescono la splendida can didezza del rimanente, appoggiata, sostenuta quasi da una base nereggiante di navi, e intorno ad essa, caldo, mobile, irrequieto, l’azzurro Mediterraneo, e sovr’esso l’azzurro ancora più cupo del cielo, e ai fianchi una costiera, che a destra e a sinistra distende le lunghe braccia tempestate di paeselli, di ville, di case sparse, e nell’insieme una vita, un brulichio , un ronzìo , come d un al veare