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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 463 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
conte Arbogasto e dal suo cappellano L’Ab. Gerloni, a fine di prestare il Giuramento nelle mani del Viceré. Agli U agosto ne ritorna,' e vi*si stabilisce, attendendo a’ suoi episcopali doveri *). ■ Il Dipartimento dell* Alto Adige si estendeva a settentrione sino sopra Bolzano, segnando una linea di demarcazione quasi orizzontale , tra Kolman e Gargazone 3 ); conteneva una popolazione di 265159 abitanti e si divideva in cinque distretti, o viceprefetture, di Trento, Rovereto, Riva, Cles

e Bolzano ; e questi in venti cantoni, ed altret tante giudicature 3 ). Trento divenne la sede di una prefettura di se conda classe, e fu nominato prefetto il consigliere di Stato Alessandro Agucchi bolognese. A segretario generale fu eletto Carlo Cristalli.-già consigliere di prefettura in Verona, e poi vi si aggiunsero quattro consiglieri scelti nelle persone dei cittadini Francesco Riccabona, Luigi Marcobruni. Antonio Gaudenti e Giuseppe Taxis. Alla prefettura s’unì una Corte ' di ' giustizia

dipendente dall’Appello di Brescia, e vi si nominò presidente Cesare Sertoli, e Giovanni Berrà, regio procuratore. Indi vi si istituirono un’Intendenza di finanza con una direzione del demanio, intendente Giuseppe Tendoni: una Camera di Commercio, e tutti gli ufficj centrali di. amministrazione. In Rovereto fu posto un tribunale commerciale sotto la presidenza dell’onorato cittadino Gaetano Tacchi; un altro simile tribunale fu stabilito iii Bolzano, e da per tutto il’Trentino furon fatte novità conformi

ai regolamenti che erano in vigore nel Regno. Si riorganizzarono i municipi, divi dendoli in tre classi secondo il numero della popolazione, e fu or dinato che le due prime classi avessero un capo rappresentante con il titolo di podestà, a differenza dei municipi & terza classe, il cui capo si denominava sindaco. Per la prima classe ci voleva una popolazione superiore a diecimila abitanti, e per la seconda una popolazione non minore di tremila. Trento era municipio di prima classe ed' ebbe a primo podestà

il cittadino Girolamo Graziadei assistito da sei savi, che furono Girolamo Malfatti, Tomaso Ruiig, Giacomo Gaudenti, Giuseppe Dall’Armi, Pio Wolkenstein e Paride Lodron. Ad ogni mu nicipio fu prescritto uno statuto che si.chiamò Codice pei podestà e sindaci del Regno. Gli affari di tutto il Dipartimento venivano trattati da un Consiglio generale composto di trenta membri, che si radunavano in Trento a tempi determinati; e 1 ’ ordine pubblico fu affidato a tre delegati - politici residenti in Trento

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 386 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Vienna decise a favore del vescovo Cristo foto. I capi della rivolta furono rimandati al tribunale vescovile di Trento, J ) Relazione della demolizione del dazio in Tempesta. MSS. della Bibl. di Trento, N. 56. 2 ) Perini Carlo: Cenni citati , II, pag, 39.

del dazio. Gli arresti furono estesi a molti, e per ogni e qua lunque sospetto, tanto che venne persino arrestato il paroco di Tione, Don Antonio Sizzo, agnato del Vescovo, per avere detto di non prendersi pensiero pel fatto di quella demolizione. Venne tradotto da dodici birri nel castello di Trento, ed ai primi di agosto 1770 l’uf ficio spirituale pronunciò contro di lui quella sentenza, per la quale fu privato della parocchia e nominato in sua vece Don Paolo Bevi lacqua di Malè. I processi

liberare se non ricorrendo ai buoni ufficj dell’imperatore Giuseppe II, il quale fu a Trento nell’ occasione che ci venne l’arciduchessa Maria Amalia, sposa al duca Ferdinando di Panna. Quivi si trovarono ambidue nel luglio del 1769, accolti e festeggiati dal Vescovo principe 2 ), il quale ot tenne altresì di essere ammesso all’udienza dell’Imperatore: la-ebbe in Castello nell’ anticamera dell’ appartamento destinato per la Prin cipessa, e tanto disse di sè e delle calunnie de' suoi nemici, che

l’Imperatore se n’andò convinto della sua innocenza. Restituitosi in Vienna, depose la cosa presso i ministri di sua madre; e fu deliberato che si delegassero i consiglieri Kuen e Sench per riassumere un nuovo processo, Gli avversar] del Vescovo tornarono allora alle brighe ed agli intrighi, finché, nominato giudice in sì delicata controversia il fiscale Giambattista Duvra, ogni questione rimase appianata. Egli, fatto lo spoglio del processo, ne estese la relazione, ed il supremo tribunale di giustizia

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 445 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ancora si sapeva degli impiegali destinati al disimpegno dei due uffici, e nulla dell’estensione che sarebbe per prendere la nuova autorità. Il Commissario continuava però a procedere con le sue ordinazioni; ordinava che nessuno venisse assunto al collegio dei Dottori senza partecipazione fatta al tribunale, e faceva altri ordini diretti a limitare la libertà di coloro che intendevano battere la carriera del Foro. Si ordinava che i giudici s’uniformassero al disposto del codice giu diziario

, e ne applicassero le leggi sino all’arrivo del nuovo codice ; rimaneva il Pretorio quale tribunale di prima istanza pei non nobili, e pubblicato il nuovo codice, se ne spedì copia a tutti 1 giudici e tribunali del principato. E così volgendo le còse, ogni giurisdizione del Foro ecclesiastico vescovile andava a cessare (l marzo 1804). A dì 19 marzo il commissario Strobel andava ad Innsbruck per ri prendere la carica che avea momentaneamente abbandonata, lasciando appena incominciata 1 ' opera di sistemazione

, 0 sovrastante nelle ventilazioni ereditarie del ceto nobile il signor Antonio Sardagna, già consigliere neirAmministrativo. A vicepresidente fu eletto il conte Alberto degli Alberti; ma per gli affari di giustizia non contemplati da questo tribunale rimaneva lo statu quo , e di essi ogni gravame o ricorso doveasi portare all’ appellatorio d’ Innsbruck. Il tribunale circolare componevasì del Welsperg come capitano, di due aggiunti, eh’ erano i signori Riccabona di Flemme e il barone Giuseppi Bor daglia Taxis

, del segretario Pietro Ducati, e da altri che facevano da scrivani e da attuari. Del resto anche in questo tribunale c’ era poco di definito ; e in genere la costituzione del paese mancava ancora di una stabile base. Occorreva che le,si desse T ultima mano, ed a questo fine venne un nuovo Commissario (4 maggio) nella persona del sig. Blencitz, consigliere aulico del Supremo Tribunale di giustizia in Vienna. Ma la guerra s’era intanto riaccesa tra la Francia e la Gran Bretagna, Quest’ ultima fece

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 416 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Trento i già arrivati si stavano disponendo le cose ad un nuovo ordine. Il conte Consolati tentava di far rivivere la Reggenza ; ma la sera dei 12 novembre V arriva il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò di Sacco, incaricato dal ministro plenipotenziario Lehr- bacli di ricevere il Principato in nome di Sua Maestà quale avvocato, protettore e difensore della Chiesa di Trento, e di farvi eseguire gli ordini sovrani tanto nell’ amministrativo che nel giudiziario, finché lo esigevano le circostanze

. Partecipa la cosa al Decano, e gli fa sapere, che non tollera ostacoli, essendo altresì autorizzato di servirsi della forza per ridurre i renitenti al dovere. E intanto venivano deposti - i consiglieri eletti dai Francesi, non meno che il podestà Cheluzzi, a cui veniva sostituito il vicepodestà Bernardino Gerardi di Pietra- piana. Il nuovo tribunale prese il nome di Consiglio Amministrativo, e furon chiamati a sedervi in qualità di consiglieri Andrea Messina, Giuseppe Taxis, Vigilio Sehrattemberger

a dismisura ed ammorbavano con i loro miasmi la città. Il Magistrato era in an gustie; ed a tanti mali s’ aggiungeva il terribile incendio scoppiato al palazzo delle Albere la sera dei 24 decembre per incuria dei militi che lo abitavano. Arse tutta la notte, sicché ogni parte dell’ edificio fu invasa dalle fiamme, cancellando per sempre ciò che 1’ arte v’ avea saputo creare di grandioso e di elegante 2 ). E circa questo tempo giungeva 1 all’ impensata in Trento il ministro plenipotenziario conte

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 630 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 491 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
(l6 agosto), per deliberare su questa petizione; ma un ordine supe riore fa sospendere la sessione ed ingiunge di consegnare le carte • relative all’oggetto pel quale era stata indetta 1 )- In Trento l’i. r. Capitano avea pure chiesto copia del protocollo di sessione (25 luglio), e diramata una circolare alle Preture ordinando di vietare alle rappre sentanze comunali dei varj distretti di trattare su questo argomento, S’apriva intanto al Trentino la ferrovìa di Verona-Trento (23 marzo 1859

), e P°’ la linea di congiunzione da Trento a Bolzano (ìó maggio); ed alla ferrovia s’aggiungeva l’introduzione dei fili te legrafici, e della luce a gas (18 marzo 1859), con cui venne illu minata la prima volta la città di Trento. Era allora podestà il conte Gaetano Manci, egregio patriotta e solerte reggitore della pubblica cosa; ma i suoi principi politici non erano conformi alle viste deì- l’i. r. Governo, onde sì pensò di sostituire a lui un podestà gover nativo, e d’impedire con misure di repressione, che

si rinnovassero in paese le agitazioni per qualsiasi idea di separazione. Dimesso il podestà Manci (24 giugno 1860), il Municipio dì Trento fu governato, in via provvisoria, dal conte Vincenzo Consolati; il quale ne rasse gnava la carica (12 luglio) al Consigliere Alessio degli Attlmayer, che l’assumeva in nome del Governo. E poco prima (4 aprile) era stato ordinato il sequestro dei beni de’ cittadini emigrati dalla patria, e poi, nel giorno stesso della destituzione del conte Manci, venivano arrestati

in Trento, in Rovereto, Ala, Riva e Borgo, parecchi cittadini, una quindicina circa, e mandati nell’ interno della Monarchia a domicìlio coatto. Per 1’ effettuazione dei sequestri ordinati sui beni de cittadini emigrati si nominarono i notari signori Moar, Boscarolli e Negri ; ma questi se ne sottrarono, rinunciando senza riserva al notariato. - Nel marzo 1861 era stato ordinata la prima eiezione dei de putati alla dieta d’ Innsbruck, la quale va composta di 68 membri, figurando in primo luogo le caste

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 614 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
punto che qualunque individuo del Clero secolare e regolare eseguirà fedelmente quanto viene ad esso prescritto, es sendo ciò anche intieramente uniforme allo Spirito del Vangelo che prescrive l’obbedienza al Governo ed uno intiero distacco da tutte le cure temporali. Farete finalmente sapere, che tutte le funzioni ecclesiastiche siano continuate nel modo fin qui praticato giusta l’espressa mente della prelodata ’Ecc. Sua, con che vi preghiamo dal Cielo ogni be nedizione. In fede. Dato in Trento

dalla Cancelleria Ecclesiastica li 6 settembre 1796. Zambaiti Vicario Generale. Pietro Giuseppe Cloch Cancella N. ü 3t. Capitoli da osservarsi nell’Amministrazione del Consìglio di Trento. (Dal Manci: Annali Gitoti, III. pag. 728). Annata d’ Italia Libertà Egualità /. Il Consiglio di Trento detto aulico continuerà le sue. funzioni civili, giudiziali e politiche secondo la pratica e sistema del Paese. 2 . A questo s’aspetterà quell’autorità, che prima aveva sopra il Principato di Trento

1 ’ Imperatore. 3. A questo renderan conto tutti i scossori del Principe di qual siasi sorta d’imposte dirette o indirette che aspettavan al Principe. Il Consiglio di Trento ne renderà conto alla Repubblica di tutte le rendite del Principe e dell’ Imperatore, e veglierà perchè niente sia trafugato e distrutto, 5. Tutti gli atti saranno a nome della Repubblica. 6 . Il Consiglio di Trento presterà il giuramento di ubbidienza, e lo farà prestare da tutte le autorità civili e politiche del paese.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 398 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Santo Tolommei, bargello dei Pretorio ’)■ H Pilati arriva a Trento li 24 febbraio e circa le 7 ore di sera s’ avvia verso la casa del suo amico Bassetti in Via del Macello vecchio ; ma all’ ingresso della stessa è assalito da due assassini, che a furia di bastonate ve lo la sciano come morto. Accorrono i vicini e trasportato in casa Bassetti, gli vengono prodigalizzate quelle cure, che in capo a due mesi lo ristabiliscono in salute, fuori che nella vista, che gli rimase difettosa tutta la vita

in Trento dopo le pubblicate sentenze, e con un decreto libera il Gervasi di prigione, e concede un salvacondotto ai banditi. La cosa non poteva stare occulta agli occhi del popolo, ed era voce comune, che il Principe in quel tristo avvenimento avesse avuta la parte principale. I suoi parenti cercano pertanto di velarne l’ignominia, assegnando al Pilati un annua pensione 3 ), e respingendo fortemente le pretese del Gervasi, che, ritornato in patria, avea inta volate contro la famiglia del Vescovo

principe. E da quel momento il Gervasi cadde nell’ oblio 4 ). Nell’anno 1784, quando Pietro Vigilio era meno principe di quanti vescovi principi governarono prima di lui il principato di Trento, si sentì tratto ad emulare i monarchi del suo secolo, ordinando con lettera dei 20 gennaio al suo cancelliere Barbacovi la compilazione d’ un Codice giudiziario. Il Barbacovi se ne incarica; ma prima che il Progetto di questo codice si stampasse, arriva l’aprile del 1785* — In quest’anno, l’ultimo di maggio

, si nota l’arrivo in Trento dell'imperatore Giuseppe IL Ei ci venne da incognito e con l’inten dimento di trasportarsi in Mantova, dove doveano pur convenire il re di Napoli, gli arciduchi e le arciduchesse. Era sera, e lungo il Tratto atesino le acque del fiume aveano ingombrate le vie per la pioggia dirottissima che vi cadeva. Lo accompagnava il giovane principe di Keunitz, e in più luoghi l’Imperatore, per transitare, fu costretto di servirsi delle spalle di robusti contadini, A Trento albergò

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 265 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
' 265 17 luglio 1546, mal soffrendo di essere contraddetto, si scagliò contro Dionisio Zannetini vescovo greco di Chironia, e lo percosse, e gli cavò parte della barba 1 ), onde per ordine del concilio fu posto in arresto presso i Padri Riformati 2 ). Indi ai -25 aprile giungeva a Trento, perda via di Peschiera, Riva, Arco, Toblino e Vezzano il cardinale Farnese diretto alla dieta di Worms. A Riva veniva incontrato dai cardinali Cervino e Madrazzo; e giunto in città, fu festeggiato dai prelati

autorità ■ per la qual cosa, pensando al rimedio, sperava di potere accendere una guerra di religione, che tenesse l’Imperatore occupato da non pensare al concilio, nè alle riforme. Ma a questa speranza faceva ostacolo la deliberazione presa dal Pontefice di dare Parma e Pia cenza al figlio suo Pier Luigi, per la quale dovea pure intendersela con T Imperatore. I legati e i pochi vescovi che erano in Trento temevano che potesse venire aperta un’ altra dieta, e tratti a mille dubbj e timori scrivevano

i vescovi italiani si mettono in via per Trento. Ma il concilio è nuovamente rimesso ad altro tempo per la ragione, che si volle attendere il risultato della commis* sione affidata al cardinale Farnese, e quello della dieta di Worms. E si sapeva che all’ Imperatore non sembrava per ora cosa opportuna di prendere una certa risoluzione circa le cose del concilio, non tro vando ancora disposti i Luterani ad intervenirvi. 1 ) Pallavicino: Storia del Concilio occ. lib. Vili, C. 44. 2 ) Manci : Annali

Trento. MS3. della Bibl. Com. di Trento, N. 1098, pag. 283. . . 3 ) Giuliani; Àì'chivio citato , pag* 102. D Sarpi: Istoria del concilio tridentino, lib. II, 10. 5 ) Saiuu ; Opera citata , lib. II, 12.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 180 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
cordava al-Duca, in sede vacante, il comando di tutte le castella del principato, onde rimane vuoto anche questo tentativo, e il vescovo Giorgio .lascia Bolzano e ritorna a Trento 1 ); ma non trova la pace che avrebbe desiderata. La sua presenza era ormai divenuta intolle? rabile e il malcontento incominciava ad invadere gli animi dei citta-, dini, Ritorna il Bellenzani, il quale raduna il popolo a parlamento e lo anima alla difesa. Il Vescovo fugge a Caidaro presso il capitano Rottemburgcq

e questi con un grosso corpo di armati muove su Trento. A Porta san Martino (maggio 1410) si viene ad un combat timento -) ; ma i cittadini sono ricacciati nell’interno della città, e battuti su tutti i punti. La città è messa .a sacco ed a fuoco, e Ro dolfo Bellenzani non trova via alla fuga. È preso dal nemico che 10 rimette al carnefice, e sulla piazza maggiore fu all’istante decollato alla presenza del popolo 3 ) che 1’ avea esperimentato zelante difensore della sua causa; causa che nessuno può

condannare, e che soffocata rivive a tutela delle future generazioni 4 ). Federico, alla nuova di questo avvenimento, corre a Trento, 11 Vescovo fugge a Vienna, e il Rottemburgo fa altrettanto,. cer-» caedo salvezza in altro paese. Passato alcun tempo, il Vescovo ripiglia le trattative con il Dnca, ed è costretto di lasciare a lui il ly Die Kirche des heit. Vigilius. Botzen, 1325, 1, pag. 189 0 seg. 2) Alberti: Annali eit. pag. 278. 3 ) Fu detto, che, a perpètua memoria dì questa decollazióne, fosse

stata coniata in bronzo la medaglia Petro Balani ano, che ha nel su diritto una testa assai rilevata con berretto e capelli lunghi, e nel rovescio un teschio umano con il moto : Nulla est redenciu. Ne parlarono affer nativamente il Gèntilotti (righelli Italia sacra , V, 628), e il Giovaneti' {Zécca trentina, pag. 53 e 120 ; il p.‘ Giuseppe Ippóliti (Dissertazioni istorico-critica sopra la trentina medaglia di Pietro Balans ano MsVr della Bibi. Com. di Trento, N. 273) ne provò il contrario, e in fine

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 331 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
16 Corte. 1 canonici, per tutte queste sue qualità, ne vagheggiavano Y elezione, e convocati per la nomina del successore, pensavano alla fortuna eh’ egli solo potea rendere al vescovato, allora ridotto a gravi angustie - non avea più di nove mila scudi d’ entrata -, la lite dispen diosissima con i Castelbarco, pel possesso dei Quattro Vicariati, pen deva ancora indecisa al tribunale dell' Impero, e poi c erano liti da intraprendere per il mantenimento dei diritti della chiesa contro gli eredi

suonò forte, malgrado che 1’ organista n’ avesse messa tutta la sua arte, ed al Castello la cam panella solita a suonare nell’ elezione del vescovo, si ruppe al primo tocco 1 ). H papa poi, senza essere con il popolo, sì rifiuta di con fermare quella elezione, e non riconosce l’Arciduca per legittimo ve scovo di Trento. E non di meno 1’ eletto si tenne fermo, ed ottenuta dall’Imperatore, suo cugino, la solenne investitura delle regalie (26 aprile 1660), prese il temporale possesso del principato

che fu firmata dalle parti il dì 27 settembre 1662. A Giangiacomo Sizzo era stato commesso il maneggio dell’ affare ; I’ arciduca Sigismondo vi si faceva rappresentare da Ignazio Weinard, ed erano deputati per il Conte Ciriaco Troies, Cristoforo Udalrico de Fach, Giacomo Fair, Giangiacomo Arparei e il segretario Haus mann. Ne furono prodotti i gravami, e posti in discussione, fatte le 1) Motivi dell’ elezione a Vescovo di Trento dell’Arciduca Sigismondo, Vedi Appendice, N. 20. 2) Mangi : Annali

17
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 464 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
149 La pubblica istruzione fu pure riorganizzata, provvedendo, che ogni cantone avesse una scuola popolare, che fosse riaperto ed am pliato il ginnasio di Rovereto, è che in Trento il Liceo fosse accre- . sciuto nelle materie d’insegnamento, ed avesse nuovi professori per le cattedre di nuova istituzione. E in ordine allo sviluppo dello spirito di educazione, che s’insinuava nel popolo, sorgevano anche nel Trentino quegli amici del bene dell’umanità, che si dicono Franchi Muratori o frammassoni

. Parecchi trentini prima ancoraché il paese passasse al regno d'Italia, facevano parte della Loggia Amalia Augusta di Brescia, e tra questi si distinguevano pel loro zelo, e la loro sapienza Francesco Filos j ), Jacopo Pederzoli, Pietro Tazzoli e Luigi Scevola, dei quali abbiamo alcuni componimenti letti nelle ordinarie adunanze' 2 ). Passato il Trentino al nuovo Regno, s’ aperse una loggia di fratelli Massonici anche in Trento. Troviamo, che nel decembre 181.0, dietro ricorso fatto al Grand’Oriente

affigliati, il piccolo numero dei rimasti rendeva inutile le ordinarie adunanze. Nel gennaio 1812 Giuseppe Leopoldo Zuccoli, membro Onorario della R, Amalia Augusta, tentò di ricostituirla, ed a questo fine ne scrisse al segretario generale Cristani ; ma il locale, che avea servito alla prima loggia, era passato a disposizione del militare, ed era impresa difficilissima il trovarne un altro opportuno, e' poi a soli sette si ri ducevano i Fratelli esistenti in Trento, e questi erano tanto attaccati all

. Le, Re. Amalia Augusta nell’ore. di Brescia negli anni della Te. Le. 5808 e 5800, Brescia, Bottoni, 1 voi. in 16°. 3 ) Vedi Lettere di Carlo Cristani al F. Zuccoli, ed altre carte sullo stesso argomento conservato nella Bibl. di Trento, N. 504.

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Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 492 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
quel lungo processo che fu incamminato contro il suo presidente, il benemerito signore Antonio Cofler, e finì con la condanna di lui ; la quale non ebbe però effetto, essendo egli morto (4 aprile 1864) P oco dopo la comunicazione della proferita sentenza. E mentre così anda vano le cose della dieta, e i Trentini reluttavano di ammetterla per ragioni di nazionalità, in Trento Don Giuseppe Pattis di Bolzano, cappellano pei Tedeschi in san Marco, veniva autorizzato (11 set tembre 1862) ad aprire

, che la Dieta avesse da. prendere in dann del Trentino 1 ). — Nello stesso anno s’apersero in Trento (21 giugno) le feste del terzo an niversario secolare del Concilio tridentino. Furon precedute da una serie di sermoni dati in Duomo e nella chiesa del Seminario da padri Gesuiti; v’intervennero tre cardinali, sette arcivescovi, 18 vescovi, e 24 tra prelati, abbati e monsignori 2 ); il cardinale di Reisach vi teneva il posto di legato pontificio, e tutte quelle festività non ebbero altro aspetto

fosse quello di un semplice chiasso, met tendo sotto i loro occhi i veri bisogni della Chiesa espressi nell’ opera del celebre nostro Rosmini, intitolata le Cinque piaghe della Santa Chiesa. Ed a questo fine ne fu fatta una nuova edizione 3 ), e spedita B Prato: Memoria citata , pag, 37. 2 ) Margotti: Le consolazioni di N. S. P, Pio IX nelle feste celebra tesi in Trento ecc. pag, 197-202. 3 ) Rovereto, giugno 1863, 1 voi. in 8° colla seguente dedica: Ai piissimi , e venerandi / Padri , e Pastori

della Chiesa j che di loro pre senza onorano / la città di Trento j nella solenne commemorazione j secolare j della Santa Sinodo / qui chiusa nell’anno MDLXIII / queste sacre pagine j che rivelano alcune funeste piaghe j ond’ è travagliata oggidì I la Sposa di Cristo j i Tridentini / credenti fidenti / D. D. D. / nel Giugno MDCCCLX 1 II. 12

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 338 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Teodorico e dì Margherita dei conti Thunn di Castel Brughiero ; nac que a dì 7 novembre 1621 nel castello di Tono in Anaunia, ed ebbe dallo zio Cristoforo, per cessione, il canonicato dì Trento (1641). Carlo Emanuele Madruzzo lo nominò arcidiacono della sua catte drale (1662), e nell’ anno seguente fu creato vescovo principe di Bressanone. Confermato vescovo di Trento, il Magistrato consolare invia a complimentarlo il capoconsole Alessandrini e il console Be vilacqua, e gli fa pervenire 500

fu fatta giustizia. Nel- 1 ’ 'occasione che fu concordato il possesso arrivarono in Trento i Commissarj Wolkenstein e Buffa, ingiungendogli di giurare le com pattazioni, le bolle pontificie e la Notula di Spira ; e tali molestie durarono sino all' arrivo del vescovo, che si effettuò ai 3 i marzo dell’anno 1670, senza alcuna pompa, nè alcun segno di pubblica esultanza 1 ). Nell’ anno precedente a questo arrivo Candia era caduta in 'mano de’Turchi (tó settembre 1669), e la infausta nuova tanto amareggiò

il pontefice, che cadde infermo, e morì (9 decembre). E nello stesso anno i nostri cronisti trovano da registrare una grande agitazione prodotta nelle popolazioni d’ Innsbruck e di Hall per le forti scosse di tremuoto, che vi si fecero sentire, e i danni che ne ri portarono in più luoghi i fabbricati. Trento ne fu esente, ina nell’ anno successivo (16 luglio 1670) n’ebbe una fortissima, che fu creduta come un residuo di quelle che furon sentite al di là del Brenner A papa Clemente IX, dopo un intervallo

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