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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 463 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
conte Arbogasto e dal suo cappellano L’Ab. Gerloni, a fine di prestare il Giuramento nelle mani del Viceré. Agli U agosto ne ritorna,' e vi*si stabilisce, attendendo a’ suoi episcopali doveri *). ■ Il Dipartimento dell* Alto Adige si estendeva a settentrione sino sopra Bolzano, segnando una linea di demarcazione quasi orizzontale , tra Kolman e Gargazone 3 ); conteneva una popolazione di 265159 abitanti e si divideva in cinque distretti, o viceprefetture, di Trento, Rovereto, Riva, Cles

e Bolzano ; e questi in venti cantoni, ed altret tante giudicature 3 ). Trento divenne la sede di una prefettura di se conda classe, e fu nominato prefetto il consigliere di Stato Alessandro Agucchi bolognese. A segretario generale fu eletto Carlo Cristalli.-già consigliere di prefettura in Verona, e poi vi si aggiunsero quattro consiglieri scelti nelle persone dei cittadini Francesco Riccabona, Luigi Marcobruni. Antonio Gaudenti e Giuseppe Taxis. Alla prefettura s’unì una Corte ' di ' giustizia

dipendente dall’Appello di Brescia, e vi si nominò presidente Cesare Sertoli, e Giovanni Berrà, regio procuratore. Indi vi si istituirono un’Intendenza di finanza con una direzione del demanio, intendente Giuseppe Tendoni: una Camera di Commercio, e tutti gli ufficj centrali di. amministrazione. In Rovereto fu posto un tribunale commerciale sotto la presidenza dell’onorato cittadino Gaetano Tacchi; un altro simile tribunale fu stabilito iii Bolzano, e da per tutto il’Trentino furon fatte novità conformi

ai regolamenti che erano in vigore nel Regno. Si riorganizzarono i municipi, divi dendoli in tre classi secondo il numero della popolazione, e fu or dinato che le due prime classi avessero un capo rappresentante con il titolo di podestà, a differenza dei municipi & terza classe, il cui capo si denominava sindaco. Per la prima classe ci voleva una popolazione superiore a diecimila abitanti, e per la seconda una popolazione non minore di tremila. Trento era municipio di prima classe ed' ebbe a primo podestà

il cittadino Girolamo Graziadei assistito da sei savi, che furono Girolamo Malfatti, Tomaso Ruiig, Giacomo Gaudenti, Giuseppe Dall’Armi, Pio Wolkenstein e Paride Lodron. Ad ogni mu nicipio fu prescritto uno statuto che si.chiamò Codice pei podestà e sindaci del Regno. Gli affari di tutto il Dipartimento venivano trattati da un Consiglio generale composto di trenta membri, che si radunavano in Trento a tempi determinati; e 1 ’ ordine pubblico fu affidato a tre delegati - politici residenti in Trento

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 386 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Vienna decise a favore del vescovo Cristo foto. I capi della rivolta furono rimandati al tribunale vescovile di Trento, J ) Relazione della demolizione del dazio in Tempesta. MSS. della Bibl. di Trento, N. 56. 2 ) Perini Carlo: Cenni citati , II, pag, 39.

del dazio. Gli arresti furono estesi a molti, e per ogni e qua lunque sospetto, tanto che venne persino arrestato il paroco di Tione, Don Antonio Sizzo, agnato del Vescovo, per avere detto di non prendersi pensiero pel fatto di quella demolizione. Venne tradotto da dodici birri nel castello di Trento, ed ai primi di agosto 1770 l’uf ficio spirituale pronunciò contro di lui quella sentenza, per la quale fu privato della parocchia e nominato in sua vece Don Paolo Bevi lacqua di Malè. I processi

liberare se non ricorrendo ai buoni ufficj dell’imperatore Giuseppe II, il quale fu a Trento nell’ occasione che ci venne l’arciduchessa Maria Amalia, sposa al duca Ferdinando di Panna. Quivi si trovarono ambidue nel luglio del 1769, accolti e festeggiati dal Vescovo principe 2 ), il quale ot tenne altresì di essere ammesso all’udienza dell’Imperatore: la-ebbe in Castello nell’ anticamera dell’ appartamento destinato per la Prin cipessa, e tanto disse di sè e delle calunnie de' suoi nemici, che

l’Imperatore se n’andò convinto della sua innocenza. Restituitosi in Vienna, depose la cosa presso i ministri di sua madre; e fu deliberato che si delegassero i consiglieri Kuen e Sench per riassumere un nuovo processo, Gli avversar] del Vescovo tornarono allora alle brighe ed agli intrighi, finché, nominato giudice in sì delicata controversia il fiscale Giambattista Duvra, ogni questione rimase appianata. Egli, fatto lo spoglio del processo, ne estese la relazione, ed il supremo tribunale di giustizia

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 445 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ancora si sapeva degli impiegali destinati al disimpegno dei due uffici, e nulla dell’estensione che sarebbe per prendere la nuova autorità. Il Commissario continuava però a procedere con le sue ordinazioni; ordinava che nessuno venisse assunto al collegio dei Dottori senza partecipazione fatta al tribunale, e faceva altri ordini diretti a limitare la libertà di coloro che intendevano battere la carriera del Foro. Si ordinava che i giudici s’uniformassero al disposto del codice giu diziario

, e ne applicassero le leggi sino all’arrivo del nuovo codice ; rimaneva il Pretorio quale tribunale di prima istanza pei non nobili, e pubblicato il nuovo codice, se ne spedì copia a tutti 1 giudici e tribunali del principato. E così volgendo le còse, ogni giurisdizione del Foro ecclesiastico vescovile andava a cessare (l marzo 1804). A dì 19 marzo il commissario Strobel andava ad Innsbruck per ri prendere la carica che avea momentaneamente abbandonata, lasciando appena incominciata 1 ' opera di sistemazione

, 0 sovrastante nelle ventilazioni ereditarie del ceto nobile il signor Antonio Sardagna, già consigliere neirAmministrativo. A vicepresidente fu eletto il conte Alberto degli Alberti; ma per gli affari di giustizia non contemplati da questo tribunale rimaneva lo statu quo , e di essi ogni gravame o ricorso doveasi portare all’ appellatorio d’ Innsbruck. Il tribunale circolare componevasì del Welsperg come capitano, di due aggiunti, eh’ erano i signori Riccabona di Flemme e il barone Giuseppi Bor daglia Taxis

, del segretario Pietro Ducati, e da altri che facevano da scrivani e da attuari. Del resto anche in questo tribunale c’ era poco di definito ; e in genere la costituzione del paese mancava ancora di una stabile base. Occorreva che le,si desse T ultima mano, ed a questo fine venne un nuovo Commissario (4 maggio) nella persona del sig. Blencitz, consigliere aulico del Supremo Tribunale di giustizia in Vienna. Ma la guerra s’era intanto riaccesa tra la Francia e la Gran Bretagna, Quest’ ultima fece

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 578 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
264 Segne il giuramento fatto dalla Città di Trento, Noi cittadini, et habitatori della città di Trento, et ciascuno di noi in particolare promettemo et giurano al Serenissimo Prencipe il Signore Signore Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conte di Hàbspurg et Tirol, nostro Clementissimo Signore co me. al presente Regnante Signore et Prencipe del Ducal Contado de Tirol, Protettore et Difensore del Vescovado, et Chiesa di Trento, che noi, et ciascuno dì noi vogliamo, et dobbiamo

osservar, et mantenere inviolabilmente, et non contrafar in conto alcuno perpetuamente tutt’ il/’ contenuto in tutti li. ponti et artìcoli dell’ obbligatiqne scritta, fatta e sigillata, et data a Sua Ser. ,,lil Altezza per il Gratiosissimo nro Signore Cardinale Vescovo di Trento, siccome ancora per il Decano, et Ca pitolo di quella Cathedrale Chiesa, la quale manzi a noi è stata letta per quanto quella noi come sudditi del Vescovado tocca, et noi se condo il tenore, et dispositione d’ essa verso

li Prencipi Regnanti di Tirol, et Avvocati, Protettori, et Defensori del Vescovado, et Chiesa di Trento, et per il presente a Sua Ser. mA Altezza siamo tenuti, et obbligati, siccome il Sign: Iddio noi aiuti et tutti li Santi. Oss . Simile giuramento faranno da tutte le altro città, giurisdizioni, e sudditi del Vescovato di Tronto. Istrumento del giuramento : 1578. In Christi Nomine Am. etc. — 1’ anno dopo la Sua Nati vità mille cinquecento settanta otto, Inditione, sesta, lunedì vigesimo del Mese

d’ Ottobre nel Castel del Buon Conseglio di Trento, nel luogo ■ a basso, ove si gioca al Pallone, in presentia dell’ Eccellente Signor Giovanni Renner Dottore, il Nobile et Magnifico Signore Michele Mechda Millia, il Magnifico ms Bortölamio Hurber scrivante del Paese Longo l’Adice, et’ l’Egr. ms nro Signor Francesco Castellerò della Giuri- sditione di Telvana Testimoni Rogati. Si ha narrato, eh’ essendo levata, et accomodata la defferenza del temporal Dominio del Vescovado di Trento tra il Serenissimo

Prpe Ferdinando Archiduca d’Austria, Duca di Borgundia et Conti di Tirol, et Prencipe nro Clementissimo, et V Illustrissimo et Reveren dissimo Mons. Cardinale di Trento il Signor Lodovico della S. Rom. Chiesa del titolo di S. Honofrio Prete Cardinale, et Vescovo di Trento, et volendo li M. Illustrìssimi SS. 1 qui presenti il D. 1 ' Luca Remer Baron de Marech, et Mayrnburg, dì Sua Serenissima Altezza Consi liario, .et Capitanio della Provincia Longo l’Adice, il Signor Christo- foro - Baron

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 558 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
N.° i 3 . 244 1454, Convenzione conchlusa tra il vescovo Giorgio II e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storta inedita cl’ Innocenzo a Prato). MSS. della fì. di T, N. 4, Noi Giorgio per l’Iddio gratia Vescovo di Trento, recognoscemo da parte nostra et successori nostri vescovi di Trento, et notifichamo pubblicamente con questa lettera, essendo che per avanti vertivano molte et gravi differenze tra la nostra gratiosa Signoria d’Austria, et Conti del Tirolo, et nostri antecessori vescovi

di Trento, per il che' ci sono nati molti et diversi danni, et travagli, differenze, guerre, spese, et temendo che ciò anco per l’avvenire, per ragioni di tali discordie, potrebbe nascere, là,onde molto bene si conviene, che noi, nostri successori vescovi di Trento, et la Chiesa nostra restassimo con li Principi ed la Provincia; del Conta di Tirol in buona concordia sempre uniti, acciocché a questi travagli, guerre ed altri incomodi, che alli tempi passati per cause delle discordie, et dispareri delli

Si gnori di Tirol, et Vescovo di Trento succedevano, si possi oviare, et che per l’unione inseparata, et obbligatione tra essa Signoria, et Noi' et li successori nostri di Trento, et la nostra Chiesa cosi pos siamo restar in buona pace, concordia, protezione et augumento, così siamo con conseglio, volontà, et piacer del nostro Capitolo, pari mente delli nostri Conseglieri, sudditi, et fedeli volontariamente, et ben consideratamente, et per queste tali cause restati in tal’unione, com positione

et federatione con esso Senno Prpe Big. Nostro Gratioso il Signor Sigismondo Duca d’Austria, et Conte del Tirol, et habbiamo noi obbligati per scrittura verso di. lui, suoi Eredi et successori, et ci obblighiamo anco scientemente coii la presente Lettera, in questo modo, come di sotto sì contiene: 1 , n Che noi vescovo Giorgio, et tutti li successori nostri vescovi di Trento, parimente il nostro Capitolo così, dobbiamo, et vogliamo con la nostra persona et città, et castelli, sudditi, beni èt Signorie dèlia

predetta nostra Chiesa di Trento, et con tutto quello, che al presente habbiamo, eriche acquistaremo, restare perpetuamente in virtù di tali obbligationi appresso il prefato nostro gratioso Signor il Duca Sigismondo, suoi Eredi et successori SS, Conti de Tirol, et con quelli essere aiutevoli, consigliane, ed assistenti nelle necessità et bisogni loro con tutt’il nostro potere, contro ciascuno fedelmente e realmente eccetto il SSmo Nostro Sign, P.P. et la Santa Sede Romana per quanto nelle cose

7
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 136 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
allora nel recare al tribunale del nuovo Pontefice le loro pretese * ma il più astuto la vinse. Maìnardo ottenne che fosse rimessa la cosa ad una delegazione composta di prelati tedeschi, vale a dire di Volfango vescovo di Augusta, e di Corrado abbate di Wiltau Questi nel mese di gennaio 1295 intimano al decano della cattedrale di san Vigilio, ed al preposito di san Michele all’Adige -di citare ìl Conte ed il Vescovo a comparire nel duomo di Trento nel giorno decimoquinto dalla datta della citazione

. Vi compare il Conte (12 feb braio), ma non il Vescovo, il quale inviava un suo procuratore con la facoltà di appellare, e non di prestare mallevarla. Il Conte pro mette di consegnare ai delegati ogni cosa che appartenesse al ve scovato di Trento, e se ne obbliga per sè e i suoi figliuoli. Enrico di Rottemburgo ed Enrico di Gerenstein, suo cognato,' se ne costitui scono garanti ; e fatto ciò, e ricevuti dai delegati in pegno conven zionale i castelli di Thaur, di Friedenberg, di Ombres e di Rottem burgo

, condannano in contumacia il Vescovo, ed assolvono il Conte i vassalli, ì sudditi ed i fautori, da ogni censura di scomunica, anatema e interdetto 3 ). Maìnardo n’ usciva vittorioso; ma della vittoria potò godere poco Nello stesso anno 1295, in nome suo, fu fatta dal suo vicario Cale pino di Fiavò la legale designazione dei boschi delle Fenestrelle e dei monti del Comune di Trento e delle ville esteriori 4 ); e fu ultimo atto dell’autorità esercitata da lui sul principato trentino. Reduce' egli

di Carinzia cadde infermo gravemente nel castello di Greifen burg, e presenti molti prelati e uomini d’armi, fatti venire a sè i SUq j tre figli, Ottone, Lodovico ed Arrigo aggiunse al suo testamento due codicilli, comandando con il primo la restituzione di tutti i beni tòlti alla Chiesa di Trento, e con il secondo, provvedendo all’ indennità di Jacopo Vitagnone di Bolzano, a cui erano stati usurpati parecchi 9 Alberti : Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti: Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti : Annali citati

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 580 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Et dappoi questo di Commissione dei prefatti IUmi Signori Com missari] fu -commesso, et imposto alli prefatti nobili et Magnifici Signori Consuli, et a tutti li Cittadini, et convicini delle Ville esteriori della Città di Trento, che debbano da qui in poi esser obedienti et pronti all’ Illmo Monsignor Cardinale come Suo Signore et Vescovo, cosi ancora prestargli il solito giuramento di fedeltà secondo che hanno «fibrato ad altri Vescovi però che si] reservato a Sua Ser. ma Altezza quelli

giuramenti, et obligationi con li quali essi sono tenuti a Sua Ser.’' 11 Altezza, Suoi Eredi Arciduchi d’Austria, Conti e Principi del Tirol secondo il tenore delle prefate compattationi fatte fra Tirol et. Trento. N. 18 . 1578. Lettera di procura rilasciata dall’arciduca Ferdinando ai Signori Remer, Wolcheristein e Hendel. (Dalla storia inedita cV Inn. a Prato) MSS. della B. di T. N. 4. Noi Ferdinando per 1’ Iddìo gratia Arciduca d'Austria, Duca di Borgmidia, Stiria, Carinthia, Carinola et Wirtemberg

, Conte d’ Habs-- purg et Tirol, confessiamo, eh’ essendo, che gli accordi, et obbligationi scritte celebrate tra li nostri antecessori Prencipi Regenti et Prencipi del nostro Contado de Tirol, et tra lo Vescovado di Trento, adesso per Noi et il Riho Prpe singoiar nostro diletto Amico il Domino Lodovico della Santa Romana Chiesa del titolo di Sant’ Honofrio Car dinale, et Vescovo di Trento ..nell’ ingresso di Sua Dsletione al detto Vescovado di Trento, et regimento di quello, come da esser fatto

et Munitioni della Superiore et Infe riore Austria, et sue Provincie, et Capitano dì Schlanders, dando alli prelibati la nostra detta potestà, et autorità in vigor della presente,- acciocché in nome, et per conto nostro per vigor del lì mandati di Sua Ces. Maestà nostro gratiosissimo Signore, et amantissimo Nepote a loro emanati, habbino da reassumere et pigliar nelle nostre mani il temporal . Dominio del Vescovado di Trento, et poi in nostro nome, chiedere dal Cardinale, et far prestare il conveniente

9
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 416 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Trento i già arrivati si stavano disponendo le cose ad un nuovo ordine. Il conte Consolati tentava di far rivivere la Reggenza ; ma la sera dei 12 novembre V arriva il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò di Sacco, incaricato dal ministro plenipotenziario Lehr- bacli di ricevere il Principato in nome di Sua Maestà quale avvocato, protettore e difensore della Chiesa di Trento, e di farvi eseguire gli ordini sovrani tanto nell’ amministrativo che nel giudiziario, finché lo esigevano le circostanze

. Partecipa la cosa al Decano, e gli fa sapere, che non tollera ostacoli, essendo altresì autorizzato di servirsi della forza per ridurre i renitenti al dovere. E intanto venivano deposti - i consiglieri eletti dai Francesi, non meno che il podestà Cheluzzi, a cui veniva sostituito il vicepodestà Bernardino Gerardi di Pietra- piana. Il nuovo tribunale prese il nome di Consiglio Amministrativo, e furon chiamati a sedervi in qualità di consiglieri Andrea Messina, Giuseppe Taxis, Vigilio Sehrattemberger

a dismisura ed ammorbavano con i loro miasmi la città. Il Magistrato era in an gustie; ed a tanti mali s’ aggiungeva il terribile incendio scoppiato al palazzo delle Albere la sera dei 24 decembre per incuria dei militi che lo abitavano. Arse tutta la notte, sicché ogni parte dell’ edificio fu invasa dalle fiamme, cancellando per sempre ciò che 1’ arte v’ avea saputo creare di grandioso e di elegante 2 ). E circa questo tempo giungeva 1 all’ impensata in Trento il ministro plenipotenziario conte

10
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 630 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 546 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Air incontro ha promesso l’istesso Nostro Duca Rodolfo per se, suo Fratello, ed Eredi loro benignamente d’assistere, diffóndere Noi, la Chiesa nostra con tutta la loro potenza contro chi volesse ingiustamente attaccare Noi, ed il Vescovado nell’istessa forma, e Modo, come proteggono, ed hanno ricevuto nella loro protettione, è diffesa altre Chiese. Ed acciò le cose premesse siano perpetuamente, ed inviolabil mente ferme, abbiamo Noi Vescovo sopradetto, e Decano, e Capitolo di Trento giurato

scientemente sopra ì SS. Evangeli, ed in virtù di questi prometto per Noi, e successori di non accettare, nemeno Ve scovo, o Canonico, il quale non presti giuramento di osservare le cose premesse, come stanno, di parola in parola, al qual fine ab biamo alla presente posto il Nostro sigillo. Data in Trento il Lunedì avanti S. Mattia doppo la Nascita di Christo l3ó3. N.° 9 . Altra del Medesimo Vescovo Alberto e Capitolo alli Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tyrolo dell’anno 1365. (Dalla

Mise. Alberti, li, 123-24). MSS. della B. di T. N. 9. Noi Alberto la Dio grazia e della Sede di Roma Vescovo di Trento facciamo sapere, e confessiamo colla presente, che doppo la terminazione delli ultimi affari coll’ Mino Principe Nostro diletto Sig. Duca Rodolfo dì felice memoria fu Duca d’Austria Conte del Ty rolo, il quale ne’ suoi ultimi giornijreslituì a Noi la Nostra Chiesa, essendo succeduti nelli suoi paesi lTllmi Principi Alberto, e Leopoldo Nostri diletti Signori, li Medesimi per 1 amore

, ed affetto, che et por tano hanno pure a Noi rassegnato la Nostra Citta, e borghi di Trento, e tutti li altri luoghi, villaggi, Marche a giurisdizioni, Signorie Nobili, communità, raggioni, dignità, e buone usanze, che si aspettavano a Noi ed alla Nostra Chiesa, le quali eglino prima occupavano per li diritti de loro Antecessori Conti del Tyrolo, e però per la grazia ricevuta Noi prenominato Vescovo Alberto sanamente, e di propria volontà con Matura deliberazione, ed anco con consenso,^ ed appro vazione

delli Decano, Arcidiacono e di tutti li Nostri Canonici dei Capitolo di Trento, come anco di consiglio, ed approvazione delli Nostri e della Chiesa Nostra Officiali, Cavalieri, e Cittadini per Noi, e tutti lì successori Vescovi di Trento fermamente ci siamo obligati, lodiamo, ed approviamo, e confermiamo coll attuale corporale giura mento, che scientemente abbiamo prestato col tocco de SS. Evangeli,

12
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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte
Jahr:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Seite 51 von 582
Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: XII, 464, 104 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Signatur: II A-2.370
Intern-ID: 107489
Z8 Il pili famofo oppreffor* però ài Vefcovi • èl Trento e di Feitre, conquiftatorein feguìto di tutta la Valfngana lo Ecelino da Romano, ( l a di cui profapi» s fiorii fcriffe eruditamente il Sig. Gio, Battifta Verci).» uomo ficco # potente, il qual teneva, dei beni auch« nella yalfogapa , ; e principalmente delle vate montagne nel diftretta di Grigno .- potni, che favoriva j g p sr ti dell’ Imperator Federico, JI.nelle prime fue eoequifte prevalendoli dell’ afienza di Alberto Vescovo, che era

ito ad accompagnare T Imperator Federico in Italia, a forza non di armi ma di maneggi T anno 1222, venne ad acqniftare tal ascendente in Trento, che a Ini e non al Vefcovo obbediva quella città, co fa che , come pensa Simon Pietro Bartolomei nel fuo de Monetarum &c. valore , fece morire il Vescovo di cordoglio 1 ' an no seguente ,122z. Leti vendo. : iTBtondo citato ; .dal Ma- rianì nella fua Trento pag. 279. , che Ecelinoebbe il dominio dì Trento trentaqqattro anni, fi viene appun to a Mare

la detta epoca . Il Vescovo Alberto prima di partirsene coll* Imperatore aveva conftituito Podeftà in Trento Adelpreto Conte del Tirolo.(a) . Quelli fc la intendeva molto coll’; Imperatore, a nome del quale pei I2AA. con. .altri . due. Conti,. e cinquanta .uomini a cavallo e cento baleftfieri prefe il poffeffo di Verona (ö): dovè dunque aver effo raggirate le cose a favor di un amico dell' Imperatore,. qual era Ecelino . -Tal, (a) N0tizie.della Chieda, di Trento Voi. II, p ag> Cb) Muratori Annali

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 561 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
chiaramente siamo informati, et che ciò dalli nostri Predecessori Vescovi di Trento è stato fatto con obbligationi et assicurationi verso li suoi Predecessori Principi d’Austria et Conti de Tirol, et spesse volte, le quali, per causa della pace, quiete et utilitade pubblica della pred. a nra Chiesa, et del contado de Tirol desideriamo seguire, et perciò con conseglio. piacere, et voluntà del nostro Capitolo, parimente Vassalli, et altri Sudditi della nra Chiesa ci habbiano volontariamente et con buona

scienzia, et nelle spirituali, et seculari leggi in ogni parte debbi bavere validitade et fermezza, concesso, et consentito da parte nostra et de tutti li nostri Successori della prefatta nra Chiesa di Trento verso il prefatto nostro Gratioso Sigre Duca Sigismondo, Suoi Eredito Successori Principi d’Austria, et Conti de Tirol. 1. Talmente come il q. m Vescovo Giorgio nro prossimo Pre decessore, felice memoria, è intrato in un’ obligatione scrìtta et pro missione., con il prefatto nostro Gratioso

Signoreil Duca Sigismondo. 11 dato della qual Lettera fu in Trento il Luni doppoi la Domenica quasi modo geniti , doppoi la Natività di Christo 1454 sigillata con il suo sigillo, et dello Capitolo costì, et che tal obligatione scritta, et quel tanto che ‘il nostro Predecessere se n’ha obligato, et pro messo in essa, vogliamo con ogni et ciascuni punti, articoli et con tinenze di parola in parola haver ricevuto, roborato, confirmato, et accettato, siccome la rinovamo, corrobororamo et accettarne con

scienza in virtù di questa Lettera. 2. Promettemo parimente per la dignità nra Episcopale da parte nra et successori uri Vescovi, et della Chiesa di Trento di voler la predta obligatione scritta osservare et seguire in tutti li suoi ponti et articoli, siccome sono contenuti in essa constantemente, fermamente et inviolabilmente, et per osservarla dar ordine et comissione alli uri Capitani, Prefetti, Vicarj et sudditi del nostro Vescovado dì Trento, et a cui toccarà realmente, et sinceramente con

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 614 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
punto che qualunque individuo del Clero secolare e regolare eseguirà fedelmente quanto viene ad esso prescritto, es sendo ciò anche intieramente uniforme allo Spirito del Vangelo che prescrive l’obbedienza al Governo ed uno intiero distacco da tutte le cure temporali. Farete finalmente sapere, che tutte le funzioni ecclesiastiche siano continuate nel modo fin qui praticato giusta l’espressa mente della prelodata ’Ecc. Sua, con che vi preghiamo dal Cielo ogni be nedizione. In fede. Dato in Trento

dalla Cancelleria Ecclesiastica li 6 settembre 1796. Zambaiti Vicario Generale. Pietro Giuseppe Cloch Cancella N. ü 3t. Capitoli da osservarsi nell’Amministrazione del Consìglio di Trento. (Dal Manci: Annali Gitoti, III. pag. 728). Annata d’ Italia Libertà Egualità /. Il Consiglio di Trento detto aulico continuerà le sue. funzioni civili, giudiziali e politiche secondo la pratica e sistema del Paese. 2 . A questo s’aspetterà quell’autorità, che prima aveva sopra il Principato di Trento

1 ’ Imperatore. 3. A questo renderan conto tutti i scossori del Principe di qual siasi sorta d’imposte dirette o indirette che aspettavan al Principe. Il Consiglio di Trento ne renderà conto alla Repubblica di tutte le rendite del Principe e dell’ Imperatore, e veglierà perchè niente sia trafugato e distrutto, 5. Tutti gli atti saranno a nome della Repubblica. 6 . Il Consiglio di Trento presterà il giuramento di ubbidienza, e lo farà prestare da tutte le autorità civili e politiche del paese.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 291 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
avviso ai loro Comuni, che to'Sto si posero in guardia contro chiunque pervenisse dal paese infetto. A Verona le precauzioni si raddoppiarono, e tuttavia, un bombardiere venuto via da Trento, come vuole il Carrobbio, passò di notte l’Adige a nuoto vicino alla catena di S. Zeno, dove avea la sua casa, e vi morì dopo due giorni. Da quell’ istante la peste non vi si potè più frenare. A Trento il contagio saliva intanto al suo colmo, ed è chi nota che vi morivano 50 persone al giorno 2 ); e che la città

dieta di Ratisbona, nella quale fu definito con formale sentenza (1 ottobre 1576), che il cardinale Lodovico, essendo pronto a rinnovare le convenzione 0 compattazioni fatte con i Conti del Tirolo dai vescovi Giorgio H'ach e Giovanni Hinderbach, debba essere ristabilito nel possesso e governo del suo principato fino a più ampia decisione. Venivano per ciò, come dice il Barbacovi 3 ), rico- *) Cawobbio : Il successo dèlia peste occorsa in Padova Vanno 1576. Venetia, 1577, carte 1. ' Mariani : Trento

con il concilio ecc. pag. 329. 3 ) Cangbbio : Opera citata , cart. 3. — Giuliani D.r Carlo : La Peste dell’ anno 1575 in Trento. Trento, Arch. Trent. VI, pag. 29-54, 4 ) ZoTTi : Storia citata , II, pag. 130. 3 ) Memorie storiche ecc. II, pag. 133 e seg.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 398 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Santo Tolommei, bargello dei Pretorio ’)■ H Pilati arriva a Trento li 24 febbraio e circa le 7 ore di sera s’ avvia verso la casa del suo amico Bassetti in Via del Macello vecchio ; ma all’ ingresso della stessa è assalito da due assassini, che a furia di bastonate ve lo la sciano come morto. Accorrono i vicini e trasportato in casa Bassetti, gli vengono prodigalizzate quelle cure, che in capo a due mesi lo ristabiliscono in salute, fuori che nella vista, che gli rimase difettosa tutta la vita

in Trento dopo le pubblicate sentenze, e con un decreto libera il Gervasi di prigione, e concede un salvacondotto ai banditi. La cosa non poteva stare occulta agli occhi del popolo, ed era voce comune, che il Principe in quel tristo avvenimento avesse avuta la parte principale. I suoi parenti cercano pertanto di velarne l’ignominia, assegnando al Pilati un annua pensione 3 ), e respingendo fortemente le pretese del Gervasi, che, ritornato in patria, avea inta volate contro la famiglia del Vescovo

principe. E da quel momento il Gervasi cadde nell’ oblio 4 ). Nell’anno 1784, quando Pietro Vigilio era meno principe di quanti vescovi principi governarono prima di lui il principato di Trento, si sentì tratto ad emulare i monarchi del suo secolo, ordinando con lettera dei 20 gennaio al suo cancelliere Barbacovi la compilazione d’ un Codice giudiziario. Il Barbacovi se ne incarica; ma prima che il Progetto di questo codice si stampasse, arriva l’aprile del 1785* — In quest’anno, l’ultimo di maggio

, si nota l’arrivo in Trento dell'imperatore Giuseppe IL Ei ci venne da incognito e con l’inten dimento di trasportarsi in Mantova, dove doveano pur convenire il re di Napoli, gli arciduchi e le arciduchesse. Era sera, e lungo il Tratto atesino le acque del fiume aveano ingombrate le vie per la pioggia dirottissima che vi cadeva. Lo accompagnava il giovane principe di Keunitz, e in più luoghi l’Imperatore, per transitare, fu costretto di servirsi delle spalle di robusti contadini, A Trento albergò

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 121 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
121 nardo una transazione, nella quale veniva stabilito, che pagato lo stipendio dei capitani e dei custodi di Trento e dei castelli del ve scovato, tutte le rendite derivanti dai dazj, da affitti, da collette, e da altri rami d’entrata, fossero divise per metà tra loro, eccettuata però- la parte spettante al Conte, che doveva essere mantenuta senza diffalco. Di più, si convenne, che le spese di guerra siano fatte in comune, e che i proventi delle appellazioni, delle vendite, delle tu tele

e curatele siano riservati al Vescovo. Il Conte dal canto suo non prometteva che ciò a cui era tenuto come avvocato della Chiesa di Trento l )- Indi nel maggio dello stesso anno Egnone affitta per un anno la sua zecca a Belliotto dei Drobossati fiorentino per lire 300 2 ); e, nel novembre, alla presenza di Mainardo e di molti altri testimoni trasmette a titolo di pegno, per 1150 lire veronesi a Gra- lanto di Salorno la gastaldia di Fiemme con il patto di ricuperazione 3 ). Nella prima metà del 1270

Egnone ritorna a Trento, e con il consenso del Capitolo, dei ministeriali e dei cittadini, disobbliga perpetuamente, in rimedio dell’ anima sua e de vescovi suoi successori, gli uomini della cappella di Termeno e di Magrè dalla colletta loro imposta di fresco dai conti del Tirolo. Era questo un atto di sovra nità che non piaceva ai Conti, e li rendeva poco disposti a permet tere che il Vescovo rimanesse tranquillo possessore della sua sede. V’ è chi dice, che Mainardo si fosse accordato segretamente

coi Castrobarcensi, e con que’ cittadini, che disamavano il Vescovo, e avesse loro assicurata piena libertà di agire quando volessero man dare ad effetto le loro mire di sedizione 4 ). E in vero non tardarono i Castelbarco ad unirsi con ri malcontenti di Trento; e, assalito Egnone ■nèlla sua ■ sede, lo costrinsero di nuovo a fuggire. Egli si ripara -in Pine, e sotto il portico di santa Maria di quella valle, fulmina contro i Castelbarco e i cittadini loro alleati la sentenza di scomunica con

F interdetto sopra la città e su tutta la diocesi (13 ottobre 1270), e ne trasmette copia al preposito di san Michele ed ai parroci dì Fiemme, di Cembra e di Giovio, affinchè fosse resa di pubblica ra gione s ). E da quel punto il Vescovo più non si rende alla sua sede. *) Alberti : Annali cit . pag. 148. 2 ) Prima del Drobossati la zecca di Trento era stata impegnata (16 settembre 1262) a Facino Nosterio, a Turesendo Ipotecario e a Benvenuto Corogolla (Durig: Beiträge cit. pag. 93), e dopo di lui, per

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 560 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Grazioso Signore Duca, suoi Eredi, o Successori, pa rimente a Noi, et Successori Nostri. 9. 0 Et per questa scrittura non sii derogato, ne pregiudicato al prefatto nostro gratioso Sign, Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori nelle scritte obbligationi, confedèrationi, pronuncie et promesse fatte tra li suoi Predecessori della Casa d’Austria, et Conti del Tirol, et li nostri Antecessori Vescovi di Trento fedelmente, et realmente, et in testimonio del vero diamo al prefatto nostro Gratioso Signor

Duca Sigismondo, Suoi Eredi, et Successori questa lettera sigillata con il nostro episcopal pendente Sigillo. 10. Et noi Giovanni Sultzpoch Decano, Canonici, et tutto il Capitolo di Trento recognoscemo che tali scritte obbligazioni, con- federationi, ed promissioni sono fatte con. conseglio nostro, voluntà, et saputa, per il che habbiamo affisso il nostro sigillo Capitulare ap presso il sigillo del gratioso nostro Sign. Vescovo Giorgio di Trento a questa lettera, et promettiamo anco d’ osservare

fermamente tutte le cose antescritte, fedelmente, ed realmente. Il che è stato fatto in Trento doppoi la Natività di Nostro Signore l’Anno 1454, il Luni doppoi la Domenica quasi modo geniti. ■ , N.° 14. 1468. Convenzione fatta tra il vescovo Giovanni IV e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storia inedita d’Innocenzo a Prato), USS. della B. di T. N. 4. Noi Giovanni per la gratia d’iddio Vescovo di Trento reco- noscemo per parte nostra, et di tutti li successori nostri di questo Vescovado, et Chiesa

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte
Jahr:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Seite 52 von 582
Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: XII, 464, 104 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Signatur: II A-2.370
Intern-ID: 107489
39 Tal «ficio di Podettà dì Trento il nominato Ade!- preto Conte del Tirolo teneva anche nel 1236. ? e Città metteva egli il Giudice , il quale rendette ragione In nome fuo : nel 1238- o’ era Commifiario Imperiai® Lazzaro di Luca , e nei 1239, Po detta Imperiale So- degerio da Tito, I Podettà tì appellavan Miniftri dell* Imperatore ; ma etti vivevano folto la protezione di Incelino , Z ricevevan anche ordini da Ini , che dall I mperator Federico era stato dichiarato Vicario Imperiale . Quatta

nuova foggia di governo divenne grave ed odiosa ad alcuni Feudatari , i quali avvezzi a poco te mere il dominio dei Vescovi , e ad alzar anche la ere tta contro di loro , ora trovavano io Trento un Supe riore , al quale era forza di ubbidire ; e pensarono di sbrigacene colla guerra . Cerano nimicizie di Eceli- un contro ì Brefciani e il Conte di S. Bonifacio t fi unirono dunque a quelli per disfare il predominio del Podettà e dì EceSino in Trento . Ambrofio Franco nella fua storia mfs. dei Conti

d’ Arco racconta eh« col Conte dì 8. Bonifacio e eoi Bresciani lì collegarono Giacomo di Lizzana ed altri ( fenza direi chi ) * che furon da loro condotte armate contro Trento dalle par tì di Arco , e della Valle Lagarìrsa : che contro di ette marciarono Sodegerio da Tito e Riprando d 1 Arco ; e che le sconfissero interamente nelle vicinanze dì Rovi na e dì Nago ; e ir. oltre apporta un Documento de 14. febr. 1243, » nel quale Sodegerio dichiarando rumi ci dell' Imperatore , del Podettà , e del Comune

di Trento Giacomo di Lpzana e i di luì figliuoli per motivo appunto , eh®’ vi aveano pih volti fatto g ögr ® \

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