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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 577 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Dilettone et Altézza, et Noi, e tutti li nostri Successori Conti et Prin cipi de Tirolo, parimente Vescovi, et Capitolo di Trento sij eseguito in tutto, e per tutto in tutti li ponti, et articoli suoi debitamente, et effettualmente, et osservato in perpetuo fermamente, et inviolabilmente siccome verso Sua Dilettone, et Altezza, Suoi Eredi et Successori Conti et Princìpi de Tirol habbiamo formato ciò con scrittura, et apprèsso per la nra persona solo obbligati con giuramento, quale corporalmente

però non debba succedere ali’ hora tutto quello che tra noi ambe parti è convenuto, sij totalmente levato, eh’a Sua Dile ttone et Altezza, et a noi, se Sua Dilettone et Altezza sarà colpe vole della mora, sia reservato, et admesso a ciascuna parte d’ usar quello haurà, facoltà, et ragione. 7. Quanto poi tocca 1 ’ articulo circa il prestare aiuto per un • Vescovo di Trento a Prencipe de Tirol, Sua Dilettone et Altezza intorno a ciò con noi, è convenuta et accordata in questo modo, che questo ponto

sia osservato conforme al libello della Provincia fatto sotto l’anno 1511, et noi Cardinale Ludovico insieme col Vescovado di Trento, et Suoi pertinenti sudditi, dobbiamo, et vogliamo osservare, et eseguire.esso libello Provinciale del 1511, in quanto concerne runa, et T altra parte ledelmente, et sinceramente in fede et confirmatione di quel tutto noi predetto Cardinale Ludovico Vescovo di Trento habbiamo affisso qui il nostro sigillo, et espedito per noi in Roma àlli 2.0 d’Aprile dopo

la Natività di Cristo Signore Redentore, et Salva tore anno 1578. 8. Ét noi Decano, Canonici, et tutt’ il Capitulo di Trento recó- gnoscemo anche questa renovatione, et confermatione delia predetta obligatione scritta, et quel tanto il prenominato nostro Gratioso Signore Cardinale Ludovico Vescovo di Trento per se stesso et tutti i suoi Successori Vescovi, et Capitulo di Trento si ha obligato con giura mento, confirmato, messo in scritto, stabilito, promesso et astretto, fu fatto con nostro Conseglio

in Trento alli 3 Maggio doppoi la Natività di Christo nostro Salvatore 1578. ..Ludovico Cardinale Vescovo di Trento. Simon de Thon Decano, et il Coitolo Generale di Trento etc.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Jahr:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Seite 15 von 37
Autor: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Ort: Rovereto
Verlag: Manfrini
Umfang: 35 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: I 100.175
Intern-ID: 329331
ferroviari che automobilistici. Capolinea dei servizi automobilistici dì gran turismo : AUTOSTRADALE : partenza da Milano - Brescia - Riva - Trento - Cavalese - Canazei - Corvara ; C. A.T.: Firenze - Bologna - Modena - Trento - Cavalese - Moena - Canazei; S. I. T. A. L. R. : Mantova - Verona - Cavalese - Canazei; S. A. R. S. A. : Modena - Reggio Emilia - Trento - Cavalese - Canazei - ATESINA: Trento - Cavalese - Canazei (diverse corse al giorno); S.A. S.A.: della Ferrovia Elettrica Val di Fiemme con

partenza da Bolzano - Ora - Cavalese - Canazei; LONGO (servizi locali ) : Cavalese - Carino - Datano - Verena - Masi ; Cavalese - Lavazè ; Cavalese - Paneveggio - Passo Rolle - San Martino; Cavalese - Passo Valles o Passo S. Pellegrino - Falcade; Cavalese - Bolzano (due volte la settimana); ATESINA: Trento - Civezzano - Valfloriana - Cavalese. Stazioni ferroviarie, - Stazione centrale a sud del Borgo : biglietti ferro viari ordinari e con riduzione per ogni destinazione. Spedizione bagagli e merci

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 302 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
302 Innocenzo a Prato, ed Ambrogio Franco, questo di Arco e . quello di Trento, scrissero latinamente di storia patria; il Franco, del castello, del comitato e della famiglia d’Arco, e 1 a Prato, una storia della città di Trento e dell’intero principato. Una monografia della guerra de’ Rustici nel 1525 ci fu data dal contemporaneo Gi rolamo Brezio Stelli mauro *) ; Rocco Bertelli di Preore in Giudicane ci descrisse il Contrasto e la guerra delle noch avvenuta tra Dasindo e Stumiaga nel 1579

; una Cronica Tridentina (Cronictim Trìdentinum) . ci pervenne colle stampe del Rufinelli di Mantova 1 ’anm? 1539 da Giano Pirro Pincio Mantovano, che si tenne in Trento quale maestro di grammatica -, Tomaso Girardelli di Trento compose un pronostico pel 1567 che stampò in Novara, e Giacomo Casterotto dei Signori di Striglio lasciò una cronaca, delle cose di Valsugana, che rimase - inedita. De’ giureconsulti si nota primo Calepino Calepini di Trento morto 1 ’ anno 1485. Di luì si fa lode pei

. — Giacomo Aconcio 0 Conci di Ossami nella valle di Sole, giureconsulto ancor lui, attese alla ricerca del migliore strumento per 1 ’esame e 1 ’acquisto delle umane cognizioni, e con il suo libro De methodo (Basileae, 1558) meritò dì conseguire un posto distinto nella storia della filosofia 4 ). Negli studj sacri furon chiari i nomi dì Antonio da Revò, di Donato Fezzt da Termenago, di Paolo Guidelti di Trento, che medico, e, come pare, non insignito degli ordini sacerdotali, fu al Concìlio e vi lesse due

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 301 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Più tardi si distinsero nel verseggiare Barnaba Manci di Trento, che fu pubblico notaro e compose il tetrastichon posto nel libro de peticularì febre di Ottaviano Roveretti, Nicolò Inama di Fondo che . fu maestro di belle lettere in Trento e fece i distici a Feliciano Belerà messi in fine al libro del medico bresciano intitolato : Malignarum Veriolarum et obiter etiam petechiarum tractatio (Brixiae, 1591 *) i e Tomaso Tabarelli di Terlago, che fu podestà di Rovereto 1’ anno 1529, e si ricorda

in un componimento poetico intitolato ; Familiae Fatorum prosopopea, e in un dialogo (De semita ad non inanis gloriae lauream Colloquium inscriptum Carolus coronatus Nicolò Scutelli di antichissima famiglia trentina, Eremitano nel convento di san Marco in Trento dove morì (1542), va lodato come peritis- - simo nelle lingue ebraica, greca e latina. Di lui abbiamo la tradu zione latina del libro di Jamblico sui misterj degli Egiziani 3 ), ed una vita di Pitagora 4 ). La poesia italiana sgorgò spontanea

ed affettuosa dal cuore di Cristoforo Busetti di Rallo innamorato di Dorotea d’Arsio, cui sposò l’ anno 1569. Le sue canzoni sono dettate alla maniera petrarchiana, e non videro la luce prima dell’ anno 1836 rì ). Leonardo Colombino di Terlago mise in versi la festa dei 3 maggio 1547 celebrata in . Trento per la vittoria riportata dall’ imperatore Carlo V a Mühlberg G ); e Pietro Andrea Mattioli, il commentatore di Dioscoride, quivi venuto a stabilirsi, attirato dalla munificenza di Bernardo Clesìo

, descrisse in ottava: rima il Castello destinato a sede de 1 principi vescovi ; poema che fu stampato in Venezia nel 1539 con il titolo: Il Magno Pa lazzo del Cardinal dì Trento. Bartolomeo Tachello di Arco si tenne alla prosa ed al verso 7 ), . e sono altresì lodate nelle cose di lette- . raria esercitazione parecchie donne, tra le quali le due sorelle d’Arco figlie di Nicolò, Livia ed Emilia, che si ricordano nelle Lettere di molte valorose donne raccolte da Ortensio Laudi (Venezia, l'559)> e Vincenza

. Milano 1836. e ) Il Trionfo trentino, Trento, 1858. 1) Scrittori ed Artisti Trentini , pag. 11,

6
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 303 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
nel Cinquecento fu Giulio degli Alessandrini di Trento, che fu alla Corte degli imperatori Ferdinando I, Massimiliano II, e Rodolfo II, e, scrisse il Salubrium , e molti altri eccellenti trattati di medico ar gomento, che lo misero in grande fama tra i seguaci della dottrina di Galeno • Ottaviano Rovereti, il successore del celebre Alpini presso il consolato della’Serenissima Repubblica in Egitto, ci lasciò l’opera assai lodata De petkularì fébre Tridenti anno 1591 vagante (Tri denti, j 592

) ; Ascanio Sehratemberg, anche questo di Trento, scrisse De indicationibus curativis liber unus (Brixiae, 1578); Andrea Gallo fu. celebre per 1 ’opera intitolata : Fascis de peste (Brixiae, 1565)) e Francesco Partìni di Rovereto, amico dell’ Alessandrini e del Mattioli, ricercato alle Corti, ebbe fama di egregia dottrina e di singolare espe rienza, e lasciò molti medici consulti, ed uno che vide la luce nelle chihadì del Velschio stampate in Ulma l’anno 1567. Altri distinti medici furono Angelo Balduini

, Francesco Perozio, Giovanni Antonio Saracini, Gianodalrico Melchiori ecc. La stampa in Trento dopo l’anno 1482, del quale furon ultime le edizioni fatte dal prete Longo, non si trova che sia stata curata da nessun altro stampatore prima dell’anno 1584, in cui Giambattista Gelmini di Sabbio venne a dimorarvi, aprendo una tipografia, che fu prima che avesse uno stabile impianto nella nostra città. Lo Statutum Tridentinum sub Udalrìco impresso 1 ’ anno 1504, e quello sub Ber nardo desio del 1528, ebbero

a stampatori i Fracacini di Collie in Vallrompia, forse chiamati temporariamente in Trento dai rispettivi vescovi, perchè la stampa si facesse sotto i loro occhi. Il Magistrato consolare fino dal 1549 avea corrisposto con Nicolò Bevilacqua di Termenago, che teneva stamparia in Venezia, e con Domenico Francesco Meschini, stampatore in Milano per avere una stamparia In città, ma sempre inutilmente *), e in fine nel 1582 riuscì a chiudere ■un contratto con Luigi Portelli padovano il quale pare, se ne sia poi

e degli stampatori del principato di Trento ecc. Trento, Ardi, Trent. IL pag. 211 e seg. 2 ) Scrittori ed Artisti Trentini, pag, 21. 3 ) Bampi : Archivio citato , pag. 216 e seg.

7
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 416 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Trento i già arrivati si stavano disponendo le cose ad un nuovo ordine. Il conte Consolati tentava di far rivivere la Reggenza ; ma la sera dei 12 novembre V arriva il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò di Sacco, incaricato dal ministro plenipotenziario Lehr- bacli di ricevere il Principato in nome di Sua Maestà quale avvocato, protettore e difensore della Chiesa di Trento, e di farvi eseguire gli ordini sovrani tanto nell’ amministrativo che nel giudiziario, finché lo esigevano le circostanze

. Partecipa la cosa al Decano, e gli fa sapere, che non tollera ostacoli, essendo altresì autorizzato di servirsi della forza per ridurre i renitenti al dovere. E intanto venivano deposti - i consiglieri eletti dai Francesi, non meno che il podestà Cheluzzi, a cui veniva sostituito il vicepodestà Bernardino Gerardi di Pietra- piana. Il nuovo tribunale prese il nome di Consiglio Amministrativo, e furon chiamati a sedervi in qualità di consiglieri Andrea Messina, Giuseppe Taxis, Vigilio Sehrattemberger

a dismisura ed ammorbavano con i loro miasmi la città. Il Magistrato era in an gustie; ed a tanti mali s’ aggiungeva il terribile incendio scoppiato al palazzo delle Albere la sera dei 24 decembre per incuria dei militi che lo abitavano. Arse tutta la notte, sicché ogni parte dell’ edificio fu invasa dalle fiamme, cancellando per sempre ciò che 1’ arte v’ avea saputo creare di grandioso e di elegante 2 ). E circa questo tempo giungeva 1 all’ impensata in Trento il ministro plenipotenziario conte

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 546 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Air incontro ha promesso l’istesso Nostro Duca Rodolfo per se, suo Fratello, ed Eredi loro benignamente d’assistere, diffóndere Noi, la Chiesa nostra con tutta la loro potenza contro chi volesse ingiustamente attaccare Noi, ed il Vescovado nell’istessa forma, e Modo, come proteggono, ed hanno ricevuto nella loro protettione, è diffesa altre Chiese. Ed acciò le cose premesse siano perpetuamente, ed inviolabil mente ferme, abbiamo Noi Vescovo sopradetto, e Decano, e Capitolo di Trento giurato

scientemente sopra ì SS. Evangeli, ed in virtù di questi prometto per Noi, e successori di non accettare, nemeno Ve scovo, o Canonico, il quale non presti giuramento di osservare le cose premesse, come stanno, di parola in parola, al qual fine ab biamo alla presente posto il Nostro sigillo. Data in Trento il Lunedì avanti S. Mattia doppo la Nascita di Christo l3ó3. N.° 9 . Altra del Medesimo Vescovo Alberto e Capitolo alli Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tyrolo dell’anno 1365. (Dalla

Mise. Alberti, li, 123-24). MSS. della B. di T. N. 9. Noi Alberto la Dio grazia e della Sede di Roma Vescovo di Trento facciamo sapere, e confessiamo colla presente, che doppo la terminazione delli ultimi affari coll’ Mino Principe Nostro diletto Sig. Duca Rodolfo dì felice memoria fu Duca d’Austria Conte del Ty rolo, il quale ne’ suoi ultimi giornijreslituì a Noi la Nostra Chiesa, essendo succeduti nelli suoi paesi lTllmi Principi Alberto, e Leopoldo Nostri diletti Signori, li Medesimi per 1 amore

, ed affetto, che et por tano hanno pure a Noi rassegnato la Nostra Citta, e borghi di Trento, e tutti li altri luoghi, villaggi, Marche a giurisdizioni, Signorie Nobili, communità, raggioni, dignità, e buone usanze, che si aspettavano a Noi ed alla Nostra Chiesa, le quali eglino prima occupavano per li diritti de loro Antecessori Conti del Tyrolo, e però per la grazia ricevuta Noi prenominato Vescovo Alberto sanamente, e di propria volontà con Matura deliberazione, ed anco con consenso,^ ed appro vazione

delli Decano, Arcidiacono e di tutti li Nostri Canonici dei Capitolo di Trento, come anco di consiglio, ed approvazione delli Nostri e della Chiesa Nostra Officiali, Cavalieri, e Cittadini per Noi, e tutti lì successori Vescovi di Trento fermamente ci siamo obligati, lodiamo, ed approviamo, e confermiamo coll attuale corporale giura mento, che scientemente abbiamo prestato col tocco de SS. Evangeli,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 256 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
veniva eletto a sostituire il Balclungo, eh’ era morto il giorno 3 marzo-, ma durante il corso delle trattazioni, pervenuta in Trento la notizia della malattia e morte vicina del Pontefice, il cardinale desio, con lettere regie, fu ricercato a portarsi a Roma insieme con il cardinale Matteo Long, arcivescovo di Salisburgo. Prese seco il suo cancelliere Antonio Quetta. e l’Assemblea, per V assenza di lui, impedita a pro cedere negli affari, Fu di nuovo interrotta. Muore il Papa (25 set tembre

) ; il re Ferdinando avea commesso ai suoi oratori di prestarsi, ' perchè venga promosso al pontificato il cardinale Bernardo; ma Cle mente. morendo, avea raccomandato Alessandro Farnese, e i car dinali intervenuti nel conclave convennero nel nominarlo (12 ottobre). Vi aderirono anche quelli di parte imperiale, per la cagione, che il Farnese avea sempre mostrato, massime in sede vacante, di non temere il concilio *). Si disse Paolo HI; ed appena Bernardo fu reduce in Trento, riconvocaronsi gl’ Imperiali

serenissima Repubblica 1 ). E mentre ciò si compiva, il nostro Cardinale vescovo ritornava in Germania per assistere il re Ferdinando nel tentativo fatto per to gliere le differenze pendenti traini eil Vaivoda di Transilvania circa la corona d’Ungheria; e reduce dì là, partiva da Trento alla volta di Padova allo scopo di larvisi curare da un male che lo travagliava, Carlo V avea nel frattempo spinte le sue armi sino alla costa settentrionale dell’Àfrica contro i Corsari, che erano arrivati a pos sedere

sua corona. Restituì a Muley gli Stati 1) Db Leva: Opera citata, IH, pag. 139. 2) Vedi p. Mobizzo : Storia del Congresso dì Trento ecc. Borgo, Mar chetto, 1884, op. in 8 . — Sententia di Trento dei 7 giugno 1535, M '88 della Bibl. Com. di Trento, N. 1167. - . ’

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 290 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 366 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Concistoro 0 tribunale ecclesiastico salisburghese, e fu eletto preposito di Trento (1730) in luogo del conte di Lodron di fresco mancato a’ vivi. Indi i canonici di Salisburgo il nominarono decano della loro metropolitana (27 settembre 1733), e nel 1739 fu promosso al vesco vato di Seccovia nella Stiria. 2 ) Vedi Appendice N. 26,

suo intento conveniva sapesse i secreti della fazione opposta, ed a ciò gli soccorse l’infe deltà del canonico barone Pilati, che circuendo l’Alberti ne tradì l’ami cizia, svelando i secreti a lui confidati, E mentre si facevano questi secreti maneggi vennero in Trento i commissarj austro-tirolesi, il conte di Sarentein e il signor Hormayr, il primo cognato del principe ve scovo Domenico Antonio. Questi rassegnarono in Capitolo le loro credenziali (23 maggio); ed i canonici non tardarono

tuttora in Seccovia per motivi dp salute, e delegò Mons. Ciurletti, vescovo di Teya, una volta suffraganeo di Salisburgo, a prendere, in nome suo, il possesso del vescovato, il che avvenne- il dì 15 luglio *) Leopoldo Ernesto di Firmian era nato in Trento il 22 sett. 1708 da Francesco Alfonso e da Barbera Elisabetta di Thunn. Fu il secondo- genito;, da 15 anni v'ottenne il canonicato, e cinque anni dopo fu creato (1728) canonico di Salisburgo, poi di Passavia, e successivamente ebbe la presidenza del

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 147 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in concordia con il vescovo di Trento, e da lui ricevono la investitura dei loro feudi 1 ). Inoltre si nota, che, sotto il di lui governo, fu in cominciata la riedificazione della chiesa di san Apollinare fuori di Trento, e che Nicolò e Gerardo d’Arco fondarono un convento dei Celestini alle Sarche. Papa Clemente V era morto dopo otto anni e dieci mesi e ■mezzo di pontificato (20 aprile 1314). A lui successe Giovanni XXII di Lahors, cardinale vescovo di Porto ; il quale visse pontefice diciotto

della corona dell’ Impero ; Lodovico di Baviera avea vinto, e, fatto prigioniero il suo competitore nella ..famosa giornata di Mühldorf (28 settembre 1322), lo rimetteva in dibertà (1325), ottenendo da lui la cessione dei diritti e delle ra gioni che stimava di avere sull’ Impero. Ma il Papa non si dava pace. Qrdinava a Lodovico di desistere da ogni funzione imperiale sotto . pena della scomunica ; e, renitente, lo • citava dinanzi al suo tribunale, e, non comparso, lo scomunicava. Una dieta

menico, e stimolato dai Ghibellini, scende in Italia. Il giorno 16 feb braio 1327 arriva in Trento, e vi rimane sino ai 13 marzo, tenendo *) Alberti: Annali cit. pag. 223 . -) Raynaldi Continuatio Annalium Eccl. Baranti, an. 1317.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 174 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
le relative prebende; cosa cbe i canonici, temendo non fosse valida, rimisero al pontefice, e fu. da lui confermata 3 ), Indi (1396) assolse le pievi di Cles e di san Zeno in Anaunia dall’ obbligo della costruzione del ponte Carrara 1 *') ; concesse ( 1399 ) ai nobili di Trento e a quelli delle pievi di Lomaso la esenzione dai pubblici servigi e dalle col lette, e imposte prediali 5 ), e riconobbe unitamente al suo capitolo (25 decembre) in faccia ad Alberto e Leopoldo conti del Tirolo i patti stipulati

morì. Ma Roberto nell’ anno stesso della sua incoronazione passava le Alpi, e prendeva la .vja di Trento per scendere in Italia, sollecitato da Bonifacio IX, dai Fio- rentini e dai Lucchesi, che temevano della potenza che v’avea con seguita Gian Galeazzo. Costui sino dall’anno 1395 avea ottenuto da Venceslao il titolo di duca di Milano, ed ora, accettata la signorìa dì Siena, rispondeva fieramente contro l’ invito di restituire all’ Impero il ducato milanese, ed armava per combattere l’Imperatore

. Roberto presso al Garda veniva assalito da Facino Cane di Casale che. di fendeva per Gian Galeazzo la città di Brescia, e v’ebbe la peggio (21 ottobre). Chiedeva denari, e questi tardando a> venire, si decise di far ritorno in Germania, Il nostro Vescovo nel tempo, che Roberto fu in Trento, ot tenne da lui con diploma dei 16 ottobre 1401 la facoltà di esigere *) Bonelli : Notizie citate , 111, pag. 239. *) Statuto di Trento. Trento, 1714, pag. 113. Bonelli : Notizie citate , III, pag, 235. 4 ) Alberti

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 264 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Sua Maestà Cesarea pieghevole alle sue intenzioni. A Worms dovea essere convocata una dieta per trattare di affari relativi al concilio. Paolo III avea scelti ’ per suoi ledati Gio vanni Maria del Monte vescovo di Palestrina, Marcello Cervino car dinale di santa Croce e Regìnaldo Polo, un inglese diacono di santa Maria in Cosmodin, e questi dovevano arrivare a Trento prima che nessun altro prelato vi arrivasse. A scongiurare la procella, di che era minacciato per la dieta di Worms, manda all

’ Imperatore il car dinale Farnese suo nipote, e al re de’ Romani, Fabio Mignarello da Siena con ordine di seguirlo alla dieta. In Trento il Magistrato con solare, d’ accordo con il Vescovo,. provvedeva a ciò che la città fosse degna sede del concilio, e coloro che sarebbero per intervenirvi non avessero disagio alcuno *)■ A dì 6 marzo vi giunse Angelo Massarello allora secretarlo del Cervino, e poi secretario del concilio, insieme con Giovanni Battista da Spoleto, famigliare del cardinale del Monte

ambidue incaricati dai loro padroni a trovarvi i relativi alloggi. E fu convenuto, che il Cervino alloggiasse nel palazzo di Giambattista Girai di a Prato, non lungi dal duomo, ed „uno dei più notabili« della 'città a h ; e che il secondo Cardinale Legato avesse la casa ora Benvenuti, del giureconsulto Antonio Gigli chiamato Ouetta dal* suo paese natio, situata in Via Larga s ). I due legati arrivarono in Trento il giorno 13 marzo, al 17 vi giunse Don Diego di Mendozza, am basciatore cesareo presso

1) Giuliani: Trento al tempo del Concilio , Trento, Archiv. Trenti*** 1883, pag. 150 0 sog, 2 ) Mariani: Opera citala, pag. 168. 3 ) Giuliani nelL’Arc/mno citato , pag. 168.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 476 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, ad eccezione degli ultimi sette, che passò tranquilli, facendo concordati, scomunicando le società secrete, rianimando la lotta contro lo spirito di libertà, e benedicendo i principi ristauratori del passato senza riguardo a scismatici ed a protestanti. Fu portato alla tiara, dopo molte gare, il cardinale Annibaie Della Genga, nobile Spoletano, che si disse Leone XII (28 settembre). Avea sessantatre anni di età, ed era noto anche in Trento pei lieti momenti passati in questa città, e per le relazioni

epistolari da lui mantenute alla lunga con quello spirito bizzarro che fu il nostro ab. Simone Poli. E fu sul principio del suo pontificato) che la sede episcopale di Trento si vide onorata del nuovo Pastore. Ma non più il Capitolo ci entra nella elezione del vescovo: Sua Maestà a dì 12 novembre 1823 nomina vescovo di Trento il sacerdote Francesco Saverio Luschin Carinziano, e con sigliere presso il governo del Tiralo. Il Papa ne conferma l’elezione (24 maggio 1824), e l’eletto viene consacrato

(3 ottobre) in Salis burgo da quell’arcivescovo Augustino Gruber assistito dai due prelati t) Graziadei : Manoscritto citato. 2 ) Francesco I in Trento nelle feste di Natale 1822 . Trento, Mo nacali, 1823, pag. 5-23.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 125 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
125 che doveà condurre le sparti in contesa ad una pace definitiva 1 ). Mainando era tenuto di restituire al Vescovo i beni e le rendite usurpate, e. il Vescovo lo dovea assolvere dalla scomunica, levare alla città l’interdetto, mantenere Erardo di Zwingenstein al suo posto di capitano di Trento stipendiato metà da lui, e metà dal Conte, e di concedere che i castelli di Edenhurgo, Levico, Volsana e Tonale fossero custoditi, durante la tregua, dai Cavalieri teutonici, che aveano beni nel

Trentino, e convento in Trento al luogo del cessato monastero delle Orsoline. La tregua doveva spirare a san Michele, e se la pace fosse durata oltre quel termine i castelli suddetti sarebbero ritornati al Vescovo, diversamente il Conte ne anderebbe al possesso, e le scomuniche tornerebbero nel primo loro vigore. Indi il nostri) vescovo segue l’Imperatore a Losanna. Il Pontefice dopo il concilio di Lione s’ era adoperato a risolvere la lite dell’ Impero ; e, venutone a capo, designava Losanna a luogo

di. Mantova T investitura del marchesato di Castellare (2 decemb.) ; primo atto di sovranità esercitato dai nostri vescovi prìncipi in quella 'ferra' 3 ). A Trento convoca il popolo nella cattedrale (6 decemb.), e presenti il capitano Erardo, i signori di Campo e di Castelbarco e altri, lo fa giurare, per mezzo dei sindaci Gonselmo e Gerardo Capelletti, sili santi evangeli, e dinanzi al Crocifisso aureo di „ promuovere, » conservare e difendere la persona, la dignità, la potenza, e i diritti „ del

chiusa di Beseno a Sai orno, eccettuata la città di Trento 5 ) . Visto ri Ughelli Italia Sacra, V. col. 608. -) Boniclli : Notizie citate , II, pag. 157. 3 ) Vedi Appendice , N. 6. 4 ) Bonelli : Monumenta ecc. pag. 69. s ) Kink : Codex di. pag. 402,

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 61 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
61 le ordinarie incombenze di cancelleria, di registratura e scritturazione venivano affidate ai Notari, il cui collegio formava in Trento una delle più rispettabili istituzioni. Del resto i Comuni dipendenti dal Principe o da’ suoi vassalli aveano una costituzione affatto diversa da quella dì Trento. Essi, in genere, si tenevano ad una propria Carta di Regola, ad un proprio statuto, ed aveano un sindaco, e regolani, e anziani e giurati, nonché un luogo di giudicatura, in cui in dati giorni

da serj pensieri per le domestiche ribellioni, e questa circostanza li anima a raccogliersi e ad intendersi circa l’elezione del nuovo vescovo. Deliberano di non volere un Vescovo che fosse nominato da Arrigo; danno mano al Comune, eccitano le genti ad essere con loro, e si dichiarano Guelfi. Ma la maggior parte dei feudatarj della Chiesa di san Vigilio, tutti uomini dì puro sangue ghibellino, se la intesero con Adalberto di Venosta, fedele vassallo dello sfortunato Arrigo ; e questi scese a Trento

vescovo di Costanza in qualità di legati pontifici, e questi, come disposero le cose in favore di Arrigo il figlio, ripresero la via di Roma. Arrigo V li fa accompagnare da una ambasceria composta dì vescovi e di baroni, tra’ quali era Gebardo o Geberardo, suo cancelliere italiano, di recente da lui nominato Vescovo di Trento. Era l’anno 1106, e i legati pontifici e gli ambasciatori regi scendevano per la valle dell’Adige ; ma, giunti ad un certo punto, Adalberto di Venosta li assale, li svaligia

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 255 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
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Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
passati venti giorni 4 ) se ne dovette di nuovo allontanare. Il re Ferdinando lo spediva a Bologna in qualità di suo ambasciatore straor dinario presso il Pontefice, e presso 1’ Imperatore che vi era arrivato il giorno i3 decembre 1532. Terminata quest’ambasciata il nostro Cardinale, dopo due giorni di fermata in Trento, ripassa a Vienna, ivi chiamato per acconciare le differenze esistenti con il duca Ulrico di Würteniberg, e quelle con il principe di Transilvania. Appianate le prime con la pace

di Cadati in Boemia (29 giugno 1534) gli affari di Transilvania furon differiti, e quindi il Clesio potè novellamente ritornare alla sua sede. Nello stesso anno 1534, a dì i3 febbraio, si raccolsero in Trento nella gran sala superiore del palazzo del Signor Giovanni Antonio dei Geremii in Via Larga, ora Podetti, gli arbitri e mandatari del Re de’ Romani e della Repubblica di Venezia allo scopo di discutere, deliberare e sentenziare' sopra certe cause private, che nella pace del 1523 fatta con

i Veneziani da Carlo V e dall’Arciduca suo fra tello erano rimaste indietro. N’ erano arbitri Geronimo Baldungo di Costanza e Matteo degli Avvocati Bresciano, il primo nominato dal Re, ed il secondo dai Veneziani. A mediatore era stato scelto di comune. accordo Lodovico Porro senatore di Milano e Provveditore generale delle rendite di quel ducato, e erano mandatarj regj Sigi- gismondo di Tono, Raimondo di Dorimberga regio consigliere, An tonio Quetta cancelliere del Cardinale principe di Trento, Girolamo

Basileo, Pietro Alessandripi, Girolamo Thonner, e Girolamo Atitno. La Repubblica vi si faceva rappresentare da Andrea Rosso segretario ducale, da Giacomo Fiorio udinese che avea seco un avvocato, e da Giovanni Delfino che era alla prefettura di Verona. E già sino dal maggio dell’ anno precedente i predetti signori s’ erano radunati per prendere in disamina le cause risguardanti il principato di Trento, il Tirolo e i paesi annessi : ma per venire al termine della cosa fu uopo che si trasportassero nel

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