156 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_445_object_5191488.png
Seite 445 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
ancora si sapeva degli impiegali destinati al disimpegno dei due uffici, e nulla dell’estensione che sarebbe per prendere la nuova autorità. Il Commissario continuava però a procedere con le sue ordinazioni; ordinava che nessuno venisse assunto al collegio dei Dottori senza partecipazione fatta al tribunale, e faceva altri ordini diretti a limitare la libertà di coloro che intendevano battere la carriera del Foro. Si ordinava che i giudici s’uniformassero al disposto del codice giu diziario

, e ne applicassero le leggi sino all’arrivo del nuovo codice ; rimaneva il Pretorio quale tribunale di prima istanza pei non nobili, e pubblicato il nuovo codice, se ne spedì copia a tutti 1 giudici e tribunali del principato. E così volgendo le còse, ogni giurisdizione del Foro ecclesiastico vescovile andava a cessare (l marzo 1804). A dì 19 marzo il commissario Strobel andava ad Innsbruck per ri prendere la carica che avea momentaneamente abbandonata, lasciando appena incominciata 1 ' opera di sistemazione

, 0 sovrastante nelle ventilazioni ereditarie del ceto nobile il signor Antonio Sardagna, già consigliere neirAmministrativo. A vicepresidente fu eletto il conte Alberto degli Alberti; ma per gli affari di giustizia non contemplati da questo tribunale rimaneva lo statu quo , e di essi ogni gravame o ricorso doveasi portare all’ appellatorio d’ Innsbruck. Il tribunale circolare componevasì del Welsperg come capitano, di due aggiunti, eh’ erano i signori Riccabona di Flemme e il barone Giuseppi Bor daglia Taxis

, del segretario Pietro Ducati, e da altri che facevano da scrivani e da attuari. Del resto anche in questo tribunale c’ era poco di definito ; e in genere la costituzione del paese mancava ancora di una stabile base. Occorreva che le,si desse T ultima mano, ed a questo fine venne un nuovo Commissario (4 maggio) nella persona del sig. Blencitz, consigliere aulico del Supremo Tribunale di giustizia in Vienna. Ma la guerra s’era intanto riaccesa tra la Francia e la Gran Bretagna, Quest’ ultima fece

1
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_256_object_5191299.png
Seite 256 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
veniva eletto a sostituire il Balclungo, eh’ era morto il giorno 3 marzo-, ma durante il corso delle trattazioni, pervenuta in Trento la notizia della malattia e morte vicina del Pontefice, il cardinale desio, con lettere regie, fu ricercato a portarsi a Roma insieme con il cardinale Matteo Long, arcivescovo di Salisburgo. Prese seco il suo cancelliere Antonio Quetta. e l’Assemblea, per V assenza di lui, impedita a pro cedere negli affari, Fu di nuovo interrotta. Muore il Papa (25 set tembre

) ; il re Ferdinando avea commesso ai suoi oratori di prestarsi, ' perchè venga promosso al pontificato il cardinale Bernardo; ma Cle mente. morendo, avea raccomandato Alessandro Farnese, e i car dinali intervenuti nel conclave convennero nel nominarlo (12 ottobre). Vi aderirono anche quelli di parte imperiale, per la cagione, che il Farnese avea sempre mostrato, massime in sede vacante, di non temere il concilio *). Si disse Paolo HI; ed appena Bernardo fu reduce in Trento, riconvocaronsi gl’ Imperiali

serenissima Repubblica 1 ). E mentre ciò si compiva, il nostro Cardinale vescovo ritornava in Germania per assistere il re Ferdinando nel tentativo fatto per to gliere le differenze pendenti traini eil Vaivoda di Transilvania circa la corona d’Ungheria; e reduce dì là, partiva da Trento alla volta di Padova allo scopo di larvisi curare da un male che lo travagliava, Carlo V avea nel frattempo spinte le sue armi sino alla costa settentrionale dell’Àfrica contro i Corsari, che erano arrivati a pos sedere

sua corona. Restituì a Muley gli Stati 1) Db Leva: Opera citata, IH, pag. 139. 2) Vedi p. Mobizzo : Storia del Congresso dì Trento ecc. Borgo, Mar chetto, 1884, op. in 8 . — Sententia di Trento dei 7 giugno 1535, M '88 della Bibl. Com. di Trento, N. 1167. - . ’

3
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_290_object_5191333.png
Seite 290 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

4
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_174_object_5191217.png
Seite 174 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
le relative prebende; cosa cbe i canonici, temendo non fosse valida, rimisero al pontefice, e fu. da lui confermata 3 ), Indi (1396) assolse le pievi di Cles e di san Zeno in Anaunia dall’ obbligo della costruzione del ponte Carrara 1 *') ; concesse ( 1399 ) ai nobili di Trento e a quelli delle pievi di Lomaso la esenzione dai pubblici servigi e dalle col lette, e imposte prediali 5 ), e riconobbe unitamente al suo capitolo (25 decembre) in faccia ad Alberto e Leopoldo conti del Tirolo i patti stipulati

morì. Ma Roberto nell’ anno stesso della sua incoronazione passava le Alpi, e prendeva la .vja di Trento per scendere in Italia, sollecitato da Bonifacio IX, dai Fio- rentini e dai Lucchesi, che temevano della potenza che v’avea con seguita Gian Galeazzo. Costui sino dall’anno 1395 avea ottenuto da Venceslao il titolo di duca di Milano, ed ora, accettata la signorìa dì Siena, rispondeva fieramente contro l’ invito di restituire all’ Impero il ducato milanese, ed armava per combattere l’Imperatore

. Roberto presso al Garda veniva assalito da Facino Cane di Casale che. di fendeva per Gian Galeazzo la città di Brescia, e v’ebbe la peggio (21 ottobre). Chiedeva denari, e questi tardando a> venire, si decise di far ritorno in Germania, Il nostro Vescovo nel tempo, che Roberto fu in Trento, ot tenne da lui con diploma dei 16 ottobre 1401 la facoltà di esigere *) Bonelli : Notizie citate , 111, pag. 239. *) Statuto di Trento. Trento, 1714, pag. 113. Bonelli : Notizie citate , III, pag, 235. 4 ) Alberti

5
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_264_object_5191307.png
Seite 264 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Sua Maestà Cesarea pieghevole alle sue intenzioni. A Worms dovea essere convocata una dieta per trattare di affari relativi al concilio. Paolo III avea scelti ’ per suoi ledati Gio vanni Maria del Monte vescovo di Palestrina, Marcello Cervino car dinale di santa Croce e Regìnaldo Polo, un inglese diacono di santa Maria in Cosmodin, e questi dovevano arrivare a Trento prima che nessun altro prelato vi arrivasse. A scongiurare la procella, di che era minacciato per la dieta di Worms, manda all

’ Imperatore il car dinale Farnese suo nipote, e al re de’ Romani, Fabio Mignarello da Siena con ordine di seguirlo alla dieta. In Trento il Magistrato con solare, d’ accordo con il Vescovo,. provvedeva a ciò che la città fosse degna sede del concilio, e coloro che sarebbero per intervenirvi non avessero disagio alcuno *)■ A dì 6 marzo vi giunse Angelo Massarello allora secretarlo del Cervino, e poi secretario del concilio, insieme con Giovanni Battista da Spoleto, famigliare del cardinale del Monte

ambidue incaricati dai loro padroni a trovarvi i relativi alloggi. E fu convenuto, che il Cervino alloggiasse nel palazzo di Giambattista Girai di a Prato, non lungi dal duomo, ed „uno dei più notabili« della 'città a h ; e che il secondo Cardinale Legato avesse la casa ora Benvenuti, del giureconsulto Antonio Gigli chiamato Ouetta dal* suo paese natio, situata in Via Larga s ). I due legati arrivarono in Trento il giorno 13 marzo, al 17 vi giunse Don Diego di Mendozza, am basciatore cesareo presso

1) Giuliani: Trento al tempo del Concilio , Trento, Archiv. Trenti*** 1883, pag. 150 0 sog, 2 ) Mariani: Opera citala, pag. 168. 3 ) Giuliani nelL’Arc/mno citato , pag. 168.

6
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_94_object_5191137.png
Seite 94 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

8
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_255_object_5191298.png
Seite 255 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
passati venti giorni 4 ) se ne dovette di nuovo allontanare. Il re Ferdinando lo spediva a Bologna in qualità di suo ambasciatore straor dinario presso il Pontefice, e presso 1’ Imperatore che vi era arrivato il giorno i3 decembre 1532. Terminata quest’ambasciata il nostro Cardinale, dopo due giorni di fermata in Trento, ripassa a Vienna, ivi chiamato per acconciare le differenze esistenti con il duca Ulrico di Würteniberg, e quelle con il principe di Transilvania. Appianate le prime con la pace

di Cadati in Boemia (29 giugno 1534) gli affari di Transilvania furon differiti, e quindi il Clesio potè novellamente ritornare alla sua sede. Nello stesso anno 1534, a dì i3 febbraio, si raccolsero in Trento nella gran sala superiore del palazzo del Signor Giovanni Antonio dei Geremii in Via Larga, ora Podetti, gli arbitri e mandatari del Re de’ Romani e della Repubblica di Venezia allo scopo di discutere, deliberare e sentenziare' sopra certe cause private, che nella pace del 1523 fatta con

i Veneziani da Carlo V e dall’Arciduca suo fra tello erano rimaste indietro. N’ erano arbitri Geronimo Baldungo di Costanza e Matteo degli Avvocati Bresciano, il primo nominato dal Re, ed il secondo dai Veneziani. A mediatore era stato scelto di comune. accordo Lodovico Porro senatore di Milano e Provveditore generale delle rendite di quel ducato, e erano mandatarj regj Sigi- gismondo di Tono, Raimondo di Dorimberga regio consigliere, An tonio Quetta cancelliere del Cardinale principe di Trento, Girolamo

Basileo, Pietro Alessandripi, Girolamo Thonner, e Girolamo Atitno. La Repubblica vi si faceva rappresentare da Andrea Rosso segretario ducale, da Giacomo Fiorio udinese che avea seco un avvocato, e da Giovanni Delfino che era alla prefettura di Verona. E già sino dal maggio dell’ anno precedente i predetti signori s’ erano radunati per prendere in disamina le cause risguardanti il principato di Trento, il Tirolo e i paesi annessi : ma per venire al termine della cosa fu uopo che si trasportassero nel

9
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_277_object_5191320.png
Seite 277 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
li guidava. Finita quella dieta, Carlo V e Ferdinando suo fratello allo scopo di consolidare con un atto supremo le forze di Germania e di Spagna, conchiusero, che Massimiliano, primogenito del re de’ Romani avesse da sposare 1’ infante Maria, figlia dell’ Imperatore. Il nostro Cardinale fu incaricato di benedire queste nozze ; e come ogni cosa fu pre parata, arriva in Trento il giovane Principe accompagnato dal duca di Rrunswich e da altri nobilissimi personaggi (23 giugno). Il Ma- druzzo lo incontra

di Trento be- nedisce gli sposi giusta le cerimonie volute dalla Chiesa ; e dopo di avere assistito a tutte le feste, lascia la Spagna e si riconduce a Trento, accompagnando il principe Filippo per 1’ Italia nelle Fiandre. Ai 20 gennaio :i due illustri personaggi arrivavano ad Ala trentina, ed è detto, che là il freddo avesse agghiacciato l’Adige e due spa- gnuoli, che facevano guardia al Principe -). Il Madruzzo, avvertito, che il duca Maurizio, nuovo elettore di Sassonia, e il cardinale d’Au

lì 1 Besozzi Cerbonio : Delle solennità, guerre ed altri successi noti dopo la gran dieta fatta in Augusta dal Potentissimo Carlo V (1548). Trento,-1885; op. in 12° pubblicato per le nozze Giuliani-Dei Rio, p. 14. 2 ) Besozzi : Opuscolo citato , pag. 52.

11
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte
Jahr:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/107489/107489_199_object_5236181.png
Seite 199 von 582
Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: XII, 464, 104 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Signatur: II A-2.370
Intern-ID: 107489
Divenuto I’ anno 1347* Signor ài Trento e ài Fel« tre Cario IV* Re de’ Romani , Siccone non mancò dì preftargli ©magio . Egli era uomo politico , che facea corte a chiunque potefie favorirlo ne’ suo! intereffi » fenza badar per Cottile , e far cafo dell’ inimicìzia , che paffava fra il Re Carlo e il Marchefe di Brandeburgo . Bla partitofi il Re , e da luì reftituito il principato alla iWenfa vescovile di Trento , Siccone Tempre nimico di quel Vescovo fi dichiarò di nuovo del partito del Bran

- deburghefe, e 1 ’ anno 1348 . morto il Vescovo Nico lò di Bruna fomminiftrò genti d' armi a Giovanni Gar-- dalli Capitano del Castello di Trento, colle quali cofini fatta ribellione sottrasse il catello e la città dal domi nio della Menta e del Capitolo f e la refe foggetta al Marchese di Brandeburgo . E concioffiachè in allora Pergine e Levico con Selva e Roccabruna per maneg gio del Capitano del Gattello di Pergine, anzi che ten der fi al detto Marchefe s ricevuto di lui presidio fi di chiararono

suddite di Giacopo da Carrara Signor di Pa dova ; morto Giacomo , Siccone 1 ’ anno 1356 . co® genti sue e del Marchefe condusse e amminiftrò quella guerra » nella quale rapì a Francesco da Carrara i detti luoghi, e li fottomife al dominio di Lodovico di Brau« deburgo , ehe fignoreggiava in Trento e in tutto il principato , Di tanti Tuoi impegni per il Bavaro e il Brande- burghefe io non trovo » .che Siccone abbia rice vuto altra ricompensa » fuorché I’ anno lAZO. 1 ' onore di precede te in Verona

12
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_418_object_5191461.png
Seite 418 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
morti, indicandone la malattia ; e malgrado queste precauzioni, il morbo non ebbe a scemare, e si dilatò su tutta la pretura di Trento, ed anche fuori, come in Lagarina, nelle Giudicane, nell’Anaunia, nel Perginese e in Valsugana. Mantova capitolava ai 2 febbraio, rendendo prigioniera la guar nigione, eccettuato lo Stato Maggiore ; e la Repubblica potè allora fare la pace con il Papa, che teneva nelle sue mani la vendetta di Dio, e. deliberava di sommuovere contro la Francia la cristianità

. Bonaparte avea occupate Ancona, Perugia, Macerata, Tolentino, Camerino e Fuligno, e qui si fermò, non volendo questa volta spodestare il Pon tefice. A Tolentino (19 febbraio), lo costrinse a firmare la pace, che fu una delle più umilianti, e non soddisfece agli amici della Chiesa. Fa^ta questa pace, Bonaparte dal suo quartiere generale di Mantova scriveva al Municipio di Trento (17 ventoso — 7 marzo), assicu randolo che avrebbe memoria delle requisizioni di generi, da lui fatte pel mantenimento dell

repubblicani, re spingendo 1 arciduca Carlo, del cui valore fa testimonianza la storia. Ma giunto cola, è costretto a dare indietro. Il generale Laudon era riuscito a chiamare alla riscossa i Tirolesi ; i quali, in numero di circa 20 nula accorrono ad ingrossare il suo esercito. I Francesi sono co stretti a scendere per la valle dell’Adige, evacuando Trento, Rovereto e tutto il Trentino sempre con il nemico alle spalle, ed a prepararsi ad una seria difesa tra l’Adige e il Mincio. Il giorno io aprile

rientrano in Trento i primi cinquecento Au striaci sotto la condotta del Neupergh,. Jl Laudon, che era ad Egna non ci venne che due giorni dopo, e intanto il Capitolo s’affretta a repristinare la Reggenza ed il Consiglio come avea stabilito il Principe vescovo prima della sua partenza per Passavia. La Reggenza, come fu detto, si componeva del Decano conte Manci e de' Monsignori conti di Sporo ed Àrsio, il primo arcidiacono, ed il secondo semplice canonico. Al Consiglio erano il Consolati, il Maestrelli

13
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_419_object_5191462.png
Seite 419 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
contemporaneamente il governo d’ Innsbruck ordina che il Consìglio Amministrativo austriaco sia ripreso. La Reggenza sì raccoglie per istabilire il da farsi, e conchiude di eseguire gli ordini dei Principe, onde avvenne che si videro in Trento stabiliti due Con sigli, due Tribunali, uno principesco e l’altro austriaco. I canonici reggenti ritirano le chiavi del Castello e degli Archiv] ; e mentre le cose andavano di questo passo, arriva al Magistrato la notizia del- 1’ armistizio conchiuso tra 1’ arciduca Carlo

e il Generale in capo del- 1’ armata d'Italia; armistizio che fu precursore della pace, i cut pre liminari furon segnati a Leoben a dì 17 aprile. Ai 19 dello stesso mese giungeva in Trento il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò incaricato dal governo d’ Innsbruck di assumere la presidenza del Consiglio amministrativo ; ma la Reggenza faceva ostacolo al buon ordinamento di esso. C’erano due tribunali, due autorità che si con trastavano la preminenza, e c’ era nel popolo tutto quel disgusto che inette

: Cronaca de’ falli accaduti in Trento in occasione della guerra Ira Vimp. Casa d’Austria e la Francia . MSS. della Blbl. di Trento, 11 aprile 1797. 2) Pietrapìana: Cronaca citata, 13 aprile 1797. a ) Pietrapìana: Cronaca citata , 20 aprile 1797.

14
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_402_object_5191445.png
Seite 402 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
sua attività. Il re stesso Luigi XVT insieme con la moglie, il figlio, la figlia e madama Elisabetta sua sorella, s’ ; era indotto ad abbando nare segretamente la capitale (20 giugno 1791); ma a Varennes ve niva arrestato e ricondotto a Parigi, dove ebbe a firmare 1 ’ ultimo decreto della Costituente (14 settembre), che cessata, lasciò il posto all'Assemblea legislativa, durante la quale in Francia cadde definiti vamente il potere regio. Nell’ anno 179 2 d Principe vescovo di Trento nominava

. Il Barbacovi dovea esaminarlo ed intimargli il precetto ; ma la cosa mutò presto in un trionfo per l’illustre ac-' cusato. 11 Romagnosi fa la propria dichiarazione e difesa, la quale fu così splendida che nessuno osò contraddirgli, e se n’andò assolto da ogni imputazione, e con la gloria di avere superato co’ suoi ta lenti, e col suo spirito il valore dei proprj giudici 1 ). Torna al suo ufficio, e vi rimase sino ai 28 settembre, nel quale giusta le norme stabilite nello Statuto di Trento viene assunto

il nuovo podestà, che fu l’Avv. Luigi Francesco Riboldi parmigiano 2 ). Il Romagnosi rimase a Trento anche dopò compiuto l’anno del suo podestariato. Vi esercitava 1 ’ avvocatura ed era stimato e' onorato da tutti. Gli affari intanto della Rivoluzione procedevano alacremente. Bastò la comparsa di un’ armata comandata dal re di Prussia e dal duca di Brunswich sulle frontiere della Francia, perchè la moltitudine parigina tornasse a concitarsi contro il re, e macchi nasse nuovi tumulti. Il re fu costretto

a ripararsi in seno dell’Assemblea legislativa ; ma questa, decretata la convocazione d’ una convenzione J ) Manci: Annali citati , III, pag. 451. 2 ) Ciscato : Giandomenico Romagnosi a Trento . Vicenza, 1882, p. 18.

15
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_10_object_5191053.png
Seite 10 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
lo siano venuti, salendo alle strette delle valli del Chiese e dell’Adige, e si siano spinti sino al luogo dove è ora Trento. Se li vollero di stirpe gallica ; ma avevano indole diversa dai Galli, ed alleati de’ Ve neti e de Romani non tenevan che per essi, donde la loro inimicizia per tutte le genti che dissentivano dalla pace di che erano solleciti difensori. I Galli stabiliti nella parte superiore a Trento rimasero nelle condizioni di vita e di costumi proprie della loro razza; ond

' è a ritenersi, eh’ essi facessero parte di quelle federazioni di genti che gli antichi chiamarono retiche, nemiche ai Romani ed ai loro alleati, e si estendevano nel Tirolo, e altrove sino nell’ Elvezia meridionale. Ai Cenomani è attribuita la fondazione di Trento, e dell’ origine loro, cimbra o belga, è detto, non senza le debite ragioni, dall’ illustre scrittore Senatore Gabriele Rosa i ). CAPO IL Primi avvenimenti storici. (364? av. l’ E. V, — 474 dell’ E.V.). Uno de’ primi avvenimenti storici

Elitovio duce vestigia priorum «secula; eodem sàltu favente Belloveso cum transcendisset Alpes, ubi « nunc Brixia ac Verona urbes sunt considunt » T. Invìi Historiarum lib. V, cap. XIX. 4 ) Martini Carlo: Scritti di storia e d* archeologia ecc. Trento, 1855, pagina 99, i i . J ■I I

16
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_478_object_5191521.png
Seite 478 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
missione dell’apostolato. Ei nacque in Bolzano da Giuseppe Maria de Tschiderer e Caterina de’ Giovanetti (15 aprile 1777); e fatto sa cerdote (27 luglio 1800), fu cappellano in Unterrinn e nella terra di Ulten ; insegnò tre anni teologia e pastorale nel Seminario di Trento (1807-1810), e, poi fu parroco di Sarnthal (1810-1819) e di Merano, e, in fine, canonico della cattedrale di san Vigilio (8 ottobre 1826), vescovo ausiliario del vescovo di Bressanone per la provincia del Vorarlberg

(20 maggio 1882), e vescovo di Trento. Vi fece il suo ingresso (3 maggio 1835), partendo dalla chiesa parrocchiale di san Pietro, e muovendo alla volta della cattedrale preceduto dalle con fraternite, dal Clero, dal Capitolo, e seguito da tutte le imperiali e civili autorità. Nella cattedrale fu ietta la bolla- pontificia di sua con ferma; e, pronunciati i soliti discorsi, il Vescovo celebrò la messa e benedì la prima volta la città e la sua diocesi *). Indi diede principio all’ apostolica sua missione

nazionalità, sin 5 allora caldeggiata solo da quelli che si erano famigliarizzati con le opere pubblicate dal Gioberti, dal D’Azeglio, dal Pellico, dal Man zoni, dal-Balbo, dal Colletta e da altri celebri scrittori italiani. 9 Rizzoli : Cenni sulla vita e le virtù del servo di Dio Gio. Nepo- muceno Tschiderer ece. Trento, 1874, pag. 76,

17
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_90_object_5191133.png
Seite 90 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, e fa, che il Comune di Trento, prendendo animo dalla nuova di scordia, s’ accordasse con lui nell’ attendere dal tempo 1’ opportunità necessaria per irrompere contro gli autori della pace. Il Vescovo si trova per ciò di nuovo impacciato ; e, viste le difficoltà che si op ponevano per ricomporre il suo Stato all’ ordine ed alla quiete, prende la risoluzione di andarsene e di abbandonare per sempre le troppo difficili e infortunate cure del principato. Passa I’ alpe, e nel borgo di Eniponto (Innsbruck

), presenti il conte Egenone di Ultimi, Ermanno di Livo, Ottone di Formiano, Musone e Pelarino di Trento, Arrigo Suappo di Livo ed altri, il giorno IO marzo 1205, si dichiara di avere statuito di servire a Dio, facendo voto di entrare in una comunione religiosa. Respinge energicamente ogni preghiera diretta a farlo de sistere da tale determinazione, e, protestando di non ricevere altro dono dalla mano degli uomini, fuorché per volere o comando del suo superiore, l'abbate l 2 entra nel monastero di san

, e i magistrati della città, risoluti di nulla concedere al Vescovo, ne cu rarono T amministrazione, e dì concerto con Alberto conte del Tirolo, allora nominato podestà di Trento, s’ opposero ad ogni tentativo, che Corrado faceva nell’ intendimento di riacquistare il rinunciato domìnio. E finalmente il Pontefice, condannando le pretese di quei Vescovo, ordina al Capitolo della Chiesa trentina, per mezzo de’ suoi legati Visone, vescovo di Treviso, e Alberto, prete mantovano, di nominare il nuovo pastore entro

18
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_253_object_5191296.png
Seite 253 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
(21 gennaio 153 1 )* presente il Cardinale di Trento ; il quale finita quella solennità, ritornò alla sua chiesa. Egli avea ai 12 dello stesso mese ed anno con il consenso del Capitolo permutata con questo re la giurisdizione di Bolzano con quella del borgo e del castello di Tergine ; permuta che fu poi confermata dal pontefice Clemente VII ’j. I principi protestanti si raccoglievano intanto in Smalkalda, dove stabilirono una lega per la difesa e il mantenimento della libertà germanica, e il Papa

con lui, perchè s’ado perasse ad accomodare le differenze di Germania senza il concilio, e perchè si facesse il matrimonio di Enrico, secondogenito del re, con Caterina de’ Medici, sua pronipote. ■ In Trento, nel giorno stesso dell’incoronazione di Ferdinando rede’ Romani, un incendio divoratore avea quasi per intero distrutto 1’ edificio, ormai progredito, che il desio faceva eseguire accanto al vecchio castello del Buon Consiglio 2 ). Se ne dovette ripigliare la costruzione, e tale e tanta

fu 1’ energia che vi si mise, che tre anni •dopo apparve condotto al suo termine, con quell’ ampiezza, e ma gnificenza da renderlo, come dice il Mariani „ una Regia formale, ■e'una Residenza aurea“. Vuoisi che Giammaria Falconetto n’avesse fatto il disegno, il quale, dato poi ad ispezionare a Francesco Sarisovino, passasse per* la sua esecuzione in mano di Maestro Martino di Como :1 ). Il Clesio vi provedeva a tutto con particolare impegno, malgrado che poeti rimanesse in Trento, e fosse di continuo

19
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_279_object_5191322.png
Seite 279 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
In Germania parlavasi allora più che mat del concilio, e gli stessi protestanti si disponevano ad intervenirvi, qualora il concilio deàse loro un salvacondotto simile a quello che fu dato ai Boemi dal. concilio di Basilea. Enel frattempo giungeva a Trento dì ritorno da Bruxelles il principe Filippo di Spagna (6 giugno), e vi rimaneva tre giorni festeggiato largamente dal nostro Cardinale, dai prelati del concilio e dalla città. Ci veniva da Augusta, dove avea lasciato il padre suo

, 1’ Imperatore ; fu ospitato splendidamente dal Madruzzo nel suo castello, e del suo seguito, oltre la Corte e molti nobili, erano il duca di Sessa, il principe di Savoja Emanuele Filiberto, il marchese del Vasto, il principe d’Eh oli e il signor Prospero Colonna. Dei molti festeggiamenti è notabile il sontuoso banchetto dato dal nostro Car dinale all’Ischia sulla sponda destra dell’Adige poco, sopra Trento-, banchetto che fu seguito dallo spettacolo d’ una pugna e giostra dato ad imitazione delle scene

cavalleresche' descritte dall’Ariosto *)• Con il seguito del Principe era anche il pavese Silvestro Bottigella, valente negli esercizi di cavalleria, il quale nella pugna accennata fece la parte di Rodomonte. E si nota ancora, che alle feste fatte in que st’ occasione fu presente il nostro Alessandro Vittoria 2 )» che de’ scul tori fu maestro insigne. Il giorno 9 il principe Filippo se ne va accompagnato dal .Madruzzo .e dai prelati sino a Rovereto. Ai 22 giugno, arriva in Trento Massimiliano figlio del

20