14 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_290_object_5191333.png
Seite 290 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

1
Bücher
Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240667/240667_97_object_5288821.png
Seite 97 von 122
Autor: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 118 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Schlagwort: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Signatur: II 5.575
Intern-ID: 240667
romani il Trentino era abitato da un popolo italico. I romani elevarono Trento a municipio. Caduto T impero d’ occidente il Trentino faceva parte dell 1 I- talia. Venuta nel VI secolo, l’Italia superiore in mano dei Longobardi questi posero a Trento uno dei trentasei loro duchi. Carlo magno, posto fine alla dominazione dei Longobardi, aggregò il Trentino alt’Italia. Cessati i Caro lingi esso formò parte del Sacro romano impero. I vescovi vennero a poco a poco attirando nelle loro mani

, in punto di morte, si ravvedeva e lasciava sul testamento disposizioni che gli eredi eseguivano tutto al rovescio. Queste peripezie furono magistralmente esposte da Agostino Perini nei suoi Castelli del Tirolo (Trento, Monaunì ’31), opera lodata dall’imparziale storico innsbruckese (di Hall) barone von Hohenhühel. A volte i vescovi, o pro bono pacis o per debolezza, scendevano a conces sioni veramente perniciose ai loro interessi ed autorità. Ma? non essendo lo stato ereditario, pur di goderne, vita

durante, gli usufrutti in santa pace, del resto poco si curavano. Si perde poi il bandolo in una ininter rotta vicissitudine di ipoteche, pegni, caparre. Il caos giuridico si complica quando vescovo o podestà di Trento è un conte del Tirolo e quando l’av- vocazia dei principato di Trento passa per eredità alla stessa famiglia im perante.

2
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_438_object_5191481.png
Seite 438 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
como Tesino [['Aperto), Gio. Simone Bassetti (il Difeso), Francesco Felice degli Alberti (I’ Immutabile), che fu poi vescovo e principe di Trento, ed alcun altro *). L’Accademia procedette da prima fervorosa; ma dopo l’anno 1732, di cui sono gli ultimi suoi componimenti 2 ), incominciò a languire, ed a dileguarsi per intero. Alla metà del se colo XVIII più non esisteva. Anche dopo l’anno 167L non avea mutato indirizzo : continuò ad essere un istrumento ossequioso della Reazione, e come tale

fu condannata a perire. In Trento era dove questa reazione avea trovato da insediarsi, ed a mantenersi più a lungo che in altri luoghi del Trentino. Con Ì Gesuiti c’era il Vescovo che la difendeva con la sua autorità, e c’ erano i Frati francescani e minorili, nonché il Decano del Capitolo che si valevano delle proprie armi per combattere contro i nemici della medesima. F mentre così andavano le cose in Trento, a Rovereto si disponevano diversamente : era la città erede delle libertà conse guite dal governo

storici, statistici e biografici , eco. Disp, 1, pag. 11-26. 2 ) Il doppio debito scarsamente pagato dagli Accademici Accesi a S. A. lima Mons. Domenico Antonio C.te di Thunn eoe. prima loro sti matissimo Coaccademico, ed ora Clementissimo Protettore dell’Accade nda. Trento, Parone, 1732, in 4°.

3
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_456_object_5191499.png
Seite 456 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
MI E mentre qui si combatteva, altri corpi di Austriaci e Tirolesi ca lavano da Trento, a destra ed a sinistra dell’Adige. Era con essi il supremo comandante Chasteller, il quale corre sul luogo della pugna, animando i suoi alla vittoria. Il combattimento fu gagliardo e san guinoso da ambe le partì, e in fine la fortuna piegò in favore degli Austriaci. Egual sorte ebbero le armi maneggiate tra gli uni e gli altri sulla destra del fiume (25 aprile), onde avvenne, che i Francesi risolsero

più un Francese nel Trentino, e da per tutto il governo bavarese avea cessato. Molti impiegati addetti allo stesso, all’arrivo degli Austriaci erano corsi a ripararsi in Ve rona, ed in Trento il commissario per Sua Maestà Cesarea, Giuseppe de Hormayr, avea ingiunto al conte Welsperg (24 aprile) d’ uscire di città entro tre giorni. 11 conte a questa intimazione rispondeva di essere nato suddito austriaco, d’avere servito l’Austria fedelmente finch’ ella tenne il Tiralo, e cesso questo alla Baviera

, dì avere usato della medesima fedeltà in servìzio del nuovo governo, e di avere per ciò fatto il suo dovere, per la qual cosa a lui non rimane che di rassegnarsi alla sorte che gli sarà per toccare 3 ). Fu tradotto a Bres sanone scortato da parecchi dragoni, e mentre era colà venivano incaricati a disimpegnare, gli affari del governo i consiglieri commis sariali, e venivano istituiti in Trento ed in Lavis dei comitati prov- visorj per la sussistenza delle truppe, e si inviavano lettere al Vescovo

4