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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 463 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
conte Arbogasto e dal suo cappellano L’Ab. Gerloni, a fine di prestare il Giuramento nelle mani del Viceré. Agli U agosto ne ritorna,' e vi*si stabilisce, attendendo a’ suoi episcopali doveri *). ■ Il Dipartimento dell* Alto Adige si estendeva a settentrione sino sopra Bolzano, segnando una linea di demarcazione quasi orizzontale , tra Kolman e Gargazone 3 ); conteneva una popolazione di 265159 abitanti e si divideva in cinque distretti, o viceprefetture, di Trento, Rovereto, Riva, Cles

e Bolzano ; e questi in venti cantoni, ed altret tante giudicature 3 ). Trento divenne la sede di una prefettura di se conda classe, e fu nominato prefetto il consigliere di Stato Alessandro Agucchi bolognese. A segretario generale fu eletto Carlo Cristalli.-già consigliere di prefettura in Verona, e poi vi si aggiunsero quattro consiglieri scelti nelle persone dei cittadini Francesco Riccabona, Luigi Marcobruni. Antonio Gaudenti e Giuseppe Taxis. Alla prefettura s’unì una Corte ' di ' giustizia

dipendente dall’Appello di Brescia, e vi si nominò presidente Cesare Sertoli, e Giovanni Berrà, regio procuratore. Indi vi si istituirono un’Intendenza di finanza con una direzione del demanio, intendente Giuseppe Tendoni: una Camera di Commercio, e tutti gli ufficj centrali di. amministrazione. In Rovereto fu posto un tribunale commerciale sotto la presidenza dell’onorato cittadino Gaetano Tacchi; un altro simile tribunale fu stabilito iii Bolzano, e da per tutto il’Trentino furon fatte novità conformi

ai regolamenti che erano in vigore nel Regno. Si riorganizzarono i municipi, divi dendoli in tre classi secondo il numero della popolazione, e fu or dinato che le due prime classi avessero un capo rappresentante con il titolo di podestà, a differenza dei municipi & terza classe, il cui capo si denominava sindaco. Per la prima classe ci voleva una popolazione superiore a diecimila abitanti, e per la seconda una popolazione non minore di tremila. Trento era municipio di prima classe ed' ebbe a primo podestà

il cittadino Girolamo Graziadei assistito da sei savi, che furono Girolamo Malfatti, Tomaso Ruiig, Giacomo Gaudenti, Giuseppe Dall’Armi, Pio Wolkenstein e Paride Lodron. Ad ogni mu nicipio fu prescritto uno statuto che si.chiamò Codice pei podestà e sindaci del Regno. Gli affari di tutto il Dipartimento venivano trattati da un Consiglio generale composto di trenta membri, che si radunavano in Trento a tempi determinati; e 1 ’ ordine pubblico fu affidato a tre delegati - politici residenti in Trento

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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1902
Mezzo secolo
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Seite 19 von 139
Autor: Camera di Commercio e di Industria <Rovereto> / Camera di Commercio e di Industria in Rovereto
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 107, XXVI S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: k.Camera di Commercio e di Industria in Rovereto;z.Geschichte 1852-1902
Signatur: III 1.381
Intern-ID: 223883
Come uomini di confidenza per istabilire le liste di Trento e di Roveredo se ne chiameranno tre per Comune da indicarsi dal Consiglio magistratuale al qual fine il signor Capitano avrà da rivolgersi al rispettivo sig, Podestà. Pei Distretti Capitanali poi il sig. Capitano di Trento ne chiamerà uno di Pergine,.di Lavis, di Vezzano e di Trento, quello di Rovereto uno di Ala, di Mori, di Rovereto, di Riva e di Arco, quello di Cles uno di Cles, di Malè e di Mezo- lombardo, quello di Cavalese uno

di Cavalese ed uno di Primiero, quello di Borgo uno di Borgo, di Levico e di Strigno, quello di Tione uno di Tione ed uno di Condino. La Commissione elettorale centrale è composta di un Commissario da no minarsi qual Presidente dal Ministero, che mi riservo di indicare, d'un membro del Consiglio municipale di Rovereto da scegliersi dallo stesso, da 8 uomini di confidenza, cioè uno per la Città di Trento, ed uno per la Città di Rovereto ed uno per cadauno dei 6 Distretti capitanali e d'un attuario. È mio

elettorale, ma più, desiderio che trovo giusto, converrà unire due Distretti capitanali. È però opportuno che dei 5 sostituti, 2 almeno sieno di Trento chiamati a sostituire principalmente i due membri di questa Città, che, come la più importante, deesi calcolare di es sere cosi sempre da alcuno rappresentata. Resta quindi stabilito quanto segue: La nomina seguirà in cinque corpi elettorali di commercianti e degli indu striali, ognuno dei quali nomina un membro della Camera. Questi Collegi eletto rali

sono i seguenti: 1. Il Comune di Trento. 2. Il Comune di Rovereto, 3. Distretti capitanali di Trento e Borgo in Trento. 4. Distretti di Cles e Cavalese in Cles. 5. Distretti di Rovereto e Tione in Rovereto. In ogni Collegio elettorale d'altronde gli elettori commercianti nomineranno 2 sostituti, uno dei quali deve essere di Trento,. l'altro di Rovereto e gli elet tori industrianti 3 sostituti, uno dei quali di Trento, e 2 di Rovereto. — L'ele zione si fa pubblicamente, sia a voce, dando il proprio

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 557 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
—■ 1586 Cristoforo, di Campo fino al 1589. — 1590 Andrea Malfatti di Brentonico. — 1598 Cristoforo di Campo Clesio. — tóoi Pietro Alessandrini di Trento. — lóo3 Pietro Pilati di Trento. — lóoó Orlandino Rolandini di Mantova. —'1607 e 1608 Alessandro de Alberti di Trento. — lóto e 1612 Sagromoro Maraffi di Pontremoli. — 1613 Madruzzi conte Gaudenzio, castellano. — 1614 e 1617 Gianclemente Bertoldi della Naunia. — 1619 Giambattista Ippoliti di Pergine. — 1020 Gianstefano Castelli. — 1622 e 1023

Girolamo Graziadei di Trento. — 1625 e 1626 Bartolomeo Bellini di Casti glione delle Stiviere. — 1628 Giovanni Rigotti. — 1629 Roberto Malfatti. — 1633 Annibale Borri. — 1634 Andrea Madruzzi. — 1637 Giambattista Busetti di Trento, — 1687 Nicola Pasotti della Naunia. — 1643 Gio. Maria Vescovi. — 1654 Carlo Gervasio Alberti di Trento. — 1654 e 1658 Michele Torresani di Cles. — 1662 Carlo Benassuti Rigotti. — 1666 Francesco Maria Villari. — 1668 Giam battista Passerini di Rovereto. — 1674 Carlo Polacchi

di Pergine. — 1675 Francesco Moscardini, castellano della Rocca. — 1679 e 1681 Giacomo Antonio Trentini di Trento. — 1682 Carlo Benassuti Rigotti. — 1685 Carlo Lorenzo Ferrari. — 1685 Francesco Ferrari, vice pod. — 1685 Francesco Tranquillini. — 1710 Antonio di Monte 'Galliano. — 1710 Antonio Dodi di Pontremoli. — 1714 Giambat tista de Angelis di Croviana. — .... Giansebastiano Vespignani d Imola. — 173° Francesco Antonio Orefici di Rovereto, che lasciò l'ufficio nominato capitano di Brentonico. — 1730

Francesco Giro lamo Brocchetti delle Giudicarle. - - 1736 Alberto Cesari di Trento. —- 1748 Pietro Tamanini da Catdonazzo. —■ 1747 Geremia Baldas- sare eav. de Montfort. — 1751 Gian Lodovico de Lutti da Poja, — 1758 Gian Eleuterio Maccari da Cles. — 1762 Carlo Marcabrunì da Arco. — 1768 Alberto degli Alberti da Poja, cav. e consigliere aulico. — 1770 Luigi Cavezzani da Avio. — 1777 Andrea Bassetti da Trento. — 1782 Francesco Antonio Romano Nocker da Borgo. — 1784 Alfonso de’ Marini Mantovano. :— 1789

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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1902
Mezzo secolo
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Seite 9 von 139
Autor: Camera di Commercio e di Industria <Rovereto> / Camera di Commercio e di Industria in Rovereto
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 107, XXVI S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: k.Camera di Commercio e di Industria in Rovereto;z.Geschichte 1852-1902
Signatur: III 1.381
Intern-ID: 223883
„Considerando, che la Città di Rovereto è industriale, e che per la sua „industria si distinse non tanto per la mancanza di valli tributarie, quanto per la „scarsezza del sùolo, che costringeva gli abitatori a ricorrere all'industria, onde „procurarsi i mezzi necessari al proprio sostentamento ; „Considerando, che per la detta posizione e per Io stato attuale delle cose, „gli interessi del commercio non potrebbero essere trattati in niun altro luogo „meglio che in Trento; „Considerando, che

il commercio di Trento realmente abbisogna di essere ' „animato e diretto da una speciale istituzione; „Considerando, che attualmente la Città di Rovereto è dipendente in affari „di commercio da Trento; all'oggetto di tutelare i propri interessi e le esigenze „locali delle valli circondane; Il Ceto mercantile di Trento a mezzo dei suoi Deputati crede di dover fare al Ministero la seguente proposta: 1. La Camera di Commercio del Circolo di Trento in Rovereto a ter mini del § 6 dell'Ordinanza ministeriale

26 marzo 1850 sia divisa in due sezion l'una del Commercio e l'altra dell'Industria. 2. La sezione dell' Industria risieda in Rovereto diretta dal Presidente della Camera di Commercio. 3. La sezione del Commercio risieda in Trento sotto la direzione di un vicepresidente. 4. Tanto il Presidente come il vicepresidente, nel caso di mancanza o di impedimento abbiano ad essere suppliti dal Consigliere delle rispettive sezioni che ottenne il maggior numero di suffragi. 5. La sezione d'Industria sia composta

Distretto di Rovereto, e pel Distretto di Tione dedus sero quanto segue: „Noi protestiamo contro la petizione prodotta dai Signori Romano Rungg „e Dom.co Tom. s ° Larcher, deputati della città di Trento alla conferenza per la »organizzazione della nuova Camera di Commercio da istituirsi in Rovereto, sic come oggetto affatto estraneo alla conferenza stessa, e siccome tendente colla „proposta separazione di residenza delle due sezioni componenti la Camera a »renderne più malagevole e dispendioso

l'andamento degli affari non tanto, quanto „a sovvertire le basi delle disposizioni ministeriali in proposito.' I Signori rappresentanti il distretto di Cavalese e di Valsugana riconoscono la petizione prodotta dai deputati di Trento come un oggetto del tutto estraneo alle presenti conferenze, che hanno soltanto lo scopo di fissare le basi fonda mentali della nuova Camera di Commercio residente in Rovereto, ed all'opposto i rappresentanti i distretti di Trento e di Cles accedono alla proposta esternata

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1902
Mezzo secolo
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Seite 18 von 139
Autor: Camera di Commercio e di Industria <Rovereto> / Camera di Commercio e di Industria in Rovereto
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 107, XXVI S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: k.Camera di Commercio e di Industria in Rovereto;z.Geschichte 1852-1902
Signatur: III 1.381
Intern-ID: 223883
Conchiuse finalmente il signor Ministro, che rispetto al còprimento delle spese per la attivazione delle Camere di commercio e d'industria in Rovereto pre- liminate in fior. 580, si rivolse al signor Ministro delle finanze, onde disponga, che in via di antecipazione .vengano pagate dall'I. R. Cassa Collettiva in Trento, e che in tale riguardo mi perverrà ulteriore comunicazione. Nel ciò comunicarle Le osservo^jessere io stato contemporaneamente invitato a disporre in modo, che la Camera

quali erano nominati i membri' che sortono. § 16, Per ciò che si riferisce al censo non ho ostacolo, che si conservi quello proposto pel circondario di Trento e di Rovereto cioè di fior. 8. pel primo e di fior. 5 pel secondo, ritengo per altro troppo tenue quello di fior. 2.— pei cir condari di tutti gli altri Comuni, tra i quali sonovi pure Città e Borgate interes santi sotto viste di commercio e d'industria, come Ala, Riva, Pergine, Borgo', Mezolombardo, Cles, Levico ecc. mentre con tale importo

verrebbero compresi molti esercenti che per la pochezza dei loro interessi, e la qualità del loro eser cizio non ponno avere alcuna influenza sul commercio e sulla industria.— Il riflesso, che così saranno più i contribuenti alle spese che accagionerà l'esistenza della Camera è del tutto secondario, nè può valutarsi, mentre per la stessa ha solo da contribuire chi ne ha veramente un interesse. Si è perciò, che trovo opportuno di stabilire il censo per gli altri Comuni, oltre Trento e Rovereto ai fior

. 3.— almeno. § 20. La formazione delle liste avrà luogo nel modo seguente che mo difica le fatte proposte: Gli Uffici del Censo entro un brevissimo termine da fissarsi dai Capitanati distrettuali compileranno un elenco nominativo ed alfabetico di tutti i commer cianti, ed uno di tutti i fabbricanti ed industriali del loro distretto che pagano Y importo stabilito qual censo per gli elettori. Gli Uffici del Censo di Trento e Rovereto ne compileranno d'altronde uno separato per i Comuni di Trento e Rovereto

. I signori Capitani di Trento e Rovereto compileranno dùplici liste cioè per l' in tero Distretto e pei singoli Comuni di Trento e Roveredo. ' ,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 302 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
302 Innocenzo a Prato, ed Ambrogio Franco, questo di Arco e . quello di Trento, scrissero latinamente di storia patria; il Franco, del castello, del comitato e della famiglia d’Arco, e 1 a Prato, una storia della città di Trento e dell’intero principato. Una monografia della guerra de’ Rustici nel 1525 ci fu data dal contemporaneo Gi rolamo Brezio Stelli mauro *) ; Rocco Bertelli di Preore in Giudicane ci descrisse il Contrasto e la guerra delle noch avvenuta tra Dasindo e Stumiaga nel 1579

; una Cronica Tridentina (Cronictim Trìdentinum) . ci pervenne colle stampe del Rufinelli di Mantova 1 ’anm? 1539 da Giano Pirro Pincio Mantovano, che si tenne in Trento quale maestro di grammatica -, Tomaso Girardelli di Trento compose un pronostico pel 1567 che stampò in Novara, e Giacomo Casterotto dei Signori di Striglio lasciò una cronaca, delle cose di Valsugana, che rimase - inedita. De’ giureconsulti si nota primo Calepino Calepini di Trento morto 1 ’ anno 1485. Di luì si fa lode pei

. — Giacomo Aconcio 0 Conci di Ossami nella valle di Sole, giureconsulto ancor lui, attese alla ricerca del migliore strumento per 1 ’esame e 1 ’acquisto delle umane cognizioni, e con il suo libro De methodo (Basileae, 1558) meritò dì conseguire un posto distinto nella storia della filosofia 4 ). Negli studj sacri furon chiari i nomi dì Antonio da Revò, di Donato Fezzt da Termenago, di Paolo Guidelti di Trento, che medico, e, come pare, non insignito degli ordini sacerdotali, fu al Concìlio e vi lesse due

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Kategorie:
Medizin
Jahr:
1909
¬Un¬ medico roveretano : precursore nello studio della Pellagra
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Seite 43 von 48
Autor: DeProbizer, Guido / Guido de Probizer
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 44 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze Lettere ed Arti degli Agiati ; Ser. 3, Vol. 15, Fasc. 1
Schlagwort: p.Stoffella, Pietro
Signatur: II 109.538
Intern-ID: 203054
N. corr. COMUNE di Distretto polititico progettato eseguito Spesa preventivata Annotazione nell’anno 27 Cembra Trento rilievi nell’anno corr. 28 . Cadine n — — 29 Caderzone Tione — — 30 Don CI es 1901 — 17500 31 Drò Riva 1907 ■ 87000 32 Pietramurata t? 1908 — 20600 33 Drena 1908 — 42400 34 Darè Tione — — — 35 Fondo Cles 1902 — 59000 probabile esecuzione 1909 36 Faedo Trento 1908 88000 nel preventivo è com preso anche l’irriga- zione di campagna 37 Grigno Borgo 1908 — 26500 38 Garniga Rovereto

1908 — 67500 39 Gardolo Trento 1909 —■ — progetto in elaboraz. 40 Ischia » 1908 — 26500 41 Lavarono Borgo 1903 178000 incarico per un nuovo progetto 42 Luserna « 1903 — 19000 43 Lodrone Tione 1902 —- 16400 44 Lisignago Trento 1908 — 40000 45 Lasino ff 1908 — 51000 46 Lizzana Rovereto 1907 — ’ 17000 47 S. Lorenzo Tione 1909 — — rilievi nell’anno corr. 48 Margóne Trento 1905 — 12700 49 Masi di Mavignolo Goni. di Pinzolo Tione 1898 5400 diverse varianti 50 Molina e Barcesino Riva 1904 — 23400 11300

51 S. Michele Trento 1905 1906 24000 Istituto agrario 52 S, Michele n 1906 1908 24000 11000 due varianti ; serve an che pel comune di Grumo 53 Manzano Rovereto 1908 — 5000 54 Malosco Cles 1909 — 30000 35000 Magasa 55 Magasa Tione 1908 — . 7000 Cadria 56 Masi Raut Com. Vigo d'Anaunia Mezolombardo 1906 1906 3200 57 Mal è Cles 1908 1909 36000 58 Miss-Sagron \ Primiero 1908 . 20700 29800 Mis, Sagron 59 Masi di Vigo Mezolombardo 1908 — 25000 60 Meano Trento — — — in pertrattazione 61 Marco Rovereto 1908 — 30000

10
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Kategorie:
Medizin
Jahr:
1909
¬Un¬ medico roveretano : precursore nello studio della Pellagra
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Seite 44 von 48
Autor: DeProbizer, Guido / Guido de Probizer
Ort: Rovereto
Verlag: Grandi
Umfang: 44 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze Lettere ed Arti degli Agiati ; Ser. 3, Vol. 15, Fasc. 1
Schlagwort: p.Stoffella, Pietro
Signatur: II 109.538
Intern-ID: 203054
UN MEDICO ROVERETANO PRECURSORE NELLO STUDIO DELLA PELLAGRA 41 1 arr. COMUNE di Distretto politico | progettato j) 1 i! jj eseguito j 1 Spesa iventivata j ì Annotazione ■ i i i nell'anno !— c. 1 64 Miola (Vigo) Trento 1909 60000 65 j Nago Riva [ 1897 43000 eseguito ; 66 Nomi Rovereto 1892 5000 j 67 Noriglio n 1905 — 74100 per 9 frazioni ! 68 i ! ; j Nogarè-Costa Trento i i 1906 j 1 1907 j 100000 serve per Nogarè, Ma- drano, Vigalzano e frazioni nonché per la colonia agricola Costa del manico

mio di Pergine 69 Oltrcsarca Riva 1908 j — 70000 70 i Ruffrè Cles 1900 j — 16000 masi Poar e masi Co- \ sta j 71 Preorc Tione 1905 4500 ! ! 72 Pannone Rovereto 1907 — 46500 : ! 73 Terragnolo (Piazza) « 1906 — 15000 i 74 Pergine Trento 1905 1906 47000 Manicomio : 75 Patone Rovereto 1907 — 33000 1 ) 76 Priò Mezolom bardo 1908 30000 i 77 Pieve l esino Borgo 1908 38500 , 78 Giovo (Palù) Trento 1908 40700 'i 79 Pedemonte Borgo 1908 9250 ; 80 Padergnone Trento 1909 ! 81 Pomarolo Rovereto 1909 —— 27000

(comune di Pomarolo) j 82 Pomarolo » 1909 — 26000 (fraz, Savignano) ! 83 Persone Tione — — rilievi 1909 : 84 Romeno Cles 1884 1885 172000 compreso l’acquedotto 85 Ronzone 1901 15000 irriguo 86 Ruffrè -> 1908 7000 6300 87 Romarzollo Riva 1908 35400 ì 88 Romallo Cles 1908 — 30000 ■ 89 Roncone Tione 1909 45000 90 Sfruz Cles 1902 — 49000 compreso l’acquedotto 91 Strada Tione 1905 17000 irriguo 92 Segonzano Trento 1906 — 13700 per le frazioni di Gag gio e Gresta 93 Segonzano n 1906 — 41000 Sabbion, Stedro

, Sa- letto, Teajo 94 Segno i Mezolombardo 1908 17000 95 Susà Trento 1907 1907 1908 26000 96 Garzano Borgo 1907 1908 8000 97 Salter e Malgolo Cles 1909 — 80000 compreso l’acquedotto 98 Sponninore Mezolombardo 1907 — 20000 irriguo

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 301 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Più tardi si distinsero nel verseggiare Barnaba Manci di Trento, che fu pubblico notaro e compose il tetrastichon posto nel libro de peticularì febre di Ottaviano Roveretti, Nicolò Inama di Fondo che . fu maestro di belle lettere in Trento e fece i distici a Feliciano Belerà messi in fine al libro del medico bresciano intitolato : Malignarum Veriolarum et obiter etiam petechiarum tractatio (Brixiae, 1591 *) i e Tomaso Tabarelli di Terlago, che fu podestà di Rovereto 1’ anno 1529, e si ricorda

in un componimento poetico intitolato ; Familiae Fatorum prosopopea, e in un dialogo (De semita ad non inanis gloriae lauream Colloquium inscriptum Carolus coronatus Nicolò Scutelli di antichissima famiglia trentina, Eremitano nel convento di san Marco in Trento dove morì (1542), va lodato come peritis- - simo nelle lingue ebraica, greca e latina. Di lui abbiamo la tradu zione latina del libro di Jamblico sui misterj degli Egiziani 3 ), ed una vita di Pitagora 4 ). La poesia italiana sgorgò spontanea

ed affettuosa dal cuore di Cristoforo Busetti di Rallo innamorato di Dorotea d’Arsio, cui sposò l’ anno 1569. Le sue canzoni sono dettate alla maniera petrarchiana, e non videro la luce prima dell’ anno 1836 rì ). Leonardo Colombino di Terlago mise in versi la festa dei 3 maggio 1547 celebrata in . Trento per la vittoria riportata dall’ imperatore Carlo V a Mühlberg G ); e Pietro Andrea Mattioli, il commentatore di Dioscoride, quivi venuto a stabilirsi, attirato dalla munificenza di Bernardo Clesìo

, descrisse in ottava: rima il Castello destinato a sede de 1 principi vescovi ; poema che fu stampato in Venezia nel 1539 con il titolo: Il Magno Pa lazzo del Cardinal dì Trento. Bartolomeo Tachello di Arco si tenne alla prosa ed al verso 7 ), . e sono altresì lodate nelle cose di lette- . raria esercitazione parecchie donne, tra le quali le due sorelle d’Arco figlie di Nicolò, Livia ed Emilia, che si ricordano nelle Lettere di molte valorose donne raccolte da Ortensio Laudi (Venezia, l'559)> e Vincenza

. Milano 1836. e ) Il Trionfo trentino, Trento, 1858. 1) Scrittori ed Artisti Trentini , pag. 11,

12
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 416 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Trento i già arrivati si stavano disponendo le cose ad un nuovo ordine. Il conte Consolati tentava di far rivivere la Reggenza ; ma la sera dei 12 novembre V arriva il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò di Sacco, incaricato dal ministro plenipotenziario Lehr- bacli di ricevere il Principato in nome di Sua Maestà quale avvocato, protettore e difensore della Chiesa di Trento, e di farvi eseguire gli ordini sovrani tanto nell’ amministrativo che nel giudiziario, finché lo esigevano le circostanze

. Partecipa la cosa al Decano, e gli fa sapere, che non tollera ostacoli, essendo altresì autorizzato di servirsi della forza per ridurre i renitenti al dovere. E intanto venivano deposti - i consiglieri eletti dai Francesi, non meno che il podestà Cheluzzi, a cui veniva sostituito il vicepodestà Bernardino Gerardi di Pietra- piana. Il nuovo tribunale prese il nome di Consiglio Amministrativo, e furon chiamati a sedervi in qualità di consiglieri Andrea Messina, Giuseppe Taxis, Vigilio Sehrattemberger

a dismisura ed ammorbavano con i loro miasmi la città. Il Magistrato era in an gustie; ed a tanti mali s’ aggiungeva il terribile incendio scoppiato al palazzo delle Albere la sera dei 24 decembre per incuria dei militi che lo abitavano. Arse tutta la notte, sicché ogni parte dell’ edificio fu invasa dalle fiamme, cancellando per sempre ciò che 1’ arte v’ avea saputo creare di grandioso e di elegante 2 ). E circa questo tempo giungeva 1 all’ impensata in Trento il ministro plenipotenziario conte

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 630 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

14
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 491 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
(l6 agosto), per deliberare su questa petizione; ma un ordine supe riore fa sospendere la sessione ed ingiunge di consegnare le carte • relative all’oggetto pel quale era stata indetta 1 )- In Trento l’i. r. Capitano avea pure chiesto copia del protocollo di sessione (25 luglio), e diramata una circolare alle Preture ordinando di vietare alle rappre sentanze comunali dei varj distretti di trattare su questo argomento, S’apriva intanto al Trentino la ferrovìa di Verona-Trento (23 marzo 1859

), e P°’ la linea di congiunzione da Trento a Bolzano (ìó maggio); ed alla ferrovia s’aggiungeva l’introduzione dei fili te legrafici, e della luce a gas (18 marzo 1859), con cui venne illu minata la prima volta la città di Trento. Era allora podestà il conte Gaetano Manci, egregio patriotta e solerte reggitore della pubblica cosa; ma i suoi principi politici non erano conformi alle viste deì- l’i. r. Governo, onde sì pensò di sostituire a lui un podestà gover nativo, e d’impedire con misure di repressione, che

si rinnovassero in paese le agitazioni per qualsiasi idea di separazione. Dimesso il podestà Manci (24 giugno 1860), il Municipio dì Trento fu governato, in via provvisoria, dal conte Vincenzo Consolati; il quale ne rasse gnava la carica (12 luglio) al Consigliere Alessio degli Attlmayer, che l’assumeva in nome del Governo. E poco prima (4 aprile) era stato ordinato il sequestro dei beni de’ cittadini emigrati dalla patria, e poi, nel giorno stesso della destituzione del conte Manci, venivano arrestati

in Trento, in Rovereto, Ala, Riva e Borgo, parecchi cittadini, una quindicina circa, e mandati nell’ interno della Monarchia a domicìlio coatto. Per 1’ effettuazione dei sequestri ordinati sui beni de cittadini emigrati si nominarono i notari signori Moar, Boscarolli e Negri ; ma questi se ne sottrarono, rinunciando senza riserva al notariato. - Nel marzo 1861 era stato ordinata la prima eiezione dei de putati alla dieta d’ Innsbruck, la quale va composta di 68 membri, figurando in primo luogo le caste

15
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 290 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

16
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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1890
¬I¬ tedeschismi del Trentino : opera dedicata alla strenua Società Pro-Patria
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Seite 97 von 122
Autor: Pilati, Silvino / interpretati da Tommaso del Murero
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 118 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Pilati, Silvino: Tommaso del Murero / Silvino Pilati. - 1890 - In: ¬I¬ tedeschismi del Trentino ; S. [94] - 118. - Sign.: II 5.575 ;
Schlagwort: g.Trentino ; s.Mundart ; s.Germanismus
Signatur: II 5.575
Intern-ID: 240667
romani il Trentino era abitato da un popolo italico. I romani elevarono Trento a municipio. Caduto T impero d’ occidente il Trentino faceva parte dell 1 I- talia. Venuta nel VI secolo, l’Italia superiore in mano dei Longobardi questi posero a Trento uno dei trentasei loro duchi. Carlo magno, posto fine alla dominazione dei Longobardi, aggregò il Trentino alt’Italia. Cessati i Caro lingi esso formò parte del Sacro romano impero. I vescovi vennero a poco a poco attirando nelle loro mani

, in punto di morte, si ravvedeva e lasciava sul testamento disposizioni che gli eredi eseguivano tutto al rovescio. Queste peripezie furono magistralmente esposte da Agostino Perini nei suoi Castelli del Tirolo (Trento, Monaunì ’31), opera lodata dall’imparziale storico innsbruckese (di Hall) barone von Hohenhühel. A volte i vescovi, o pro bono pacis o per debolezza, scendevano a conces sioni veramente perniciose ai loro interessi ed autorità. Ma? non essendo lo stato ereditario, pur di goderne, vita

durante, gli usufrutti in santa pace, del resto poco si curavano. Si perde poi il bandolo in una ininter rotta vicissitudine di ipoteche, pegni, caparre. Il caos giuridico si complica quando vescovo o podestà di Trento è un conte del Tirolo e quando l’av- vocazia dei principato di Trento passa per eredità alla stessa famiglia im perante.

17
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 208 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
le influenze dei pregiudizj lasciati ai popoli dai secoli di barbarie e d’ ignoranza, e che 1 Inquisizione trovava campo di espandersi e di sfogare la propria rabbia contro 1’ indipendenza del pensiero. Da noi le cose non andavano in modo diverso, e la cacciata degli Ebrei da Trento e da altri luoghi del Trentino, avvenuta nell’ anno 1475, in seguito alle persecuzioni mosse contro di loro dal mondo cristiano, ne fa ampia fede. Un orribile avvenimento, che l’ignoranza dei tempi seppe ac creditare

, e i nostri cronisti ebbero a narrarci con tutti i suoi parti colari veri od inventati 3 ), diede occasione, che anche in Trento s’introducesse la stampa. Le prime stampe che vi si fecero sono dell’ anno 1475 • contengono la storia del martirio del b. Simone, e sono date da stampatori girovaghi 4 ). Primo di questi sì nota un Alberto Kunne (1475), secondo un Ermanno Schindeìeyp (1476), e terzo il prete Leonardo- Longo Trevigiano, quivi venuto da Torre di Belvesin con titolo parocchiale presso la chiesa

di santa Maria Maggiore 4 ). Di questo prete le edizioni trentine che si conoscono cì danno 1’ operetta del Calfumio e Xovenzonio de beato Simone puero et. martyre (1481), la commedia di Sicco • Polentone intitolata La Catinìa (1482, 28 marzo), e gli epigrammi intorno al b. Simone dì Giovanni Mattia Tiberino di Chiari (In beatum Symouem et. epigramma , i) Alberti*. Annali citati, pag. 350. ' ' 4) Frapporti : Opera citata, pag. 551. 3) P in ciò : Croniche di Trento , pag. 119. — Alberti: Annali citati

, pag. 352. — Bonelli Monumenta &tc. pag. 421 e seg. 4) Bampi : Della stampa e degli stampatori nel Principato di Trento, Trento, Arch, Troni. II, pag. 203 0 seg. 4) Zanella: Maria, cenni storici , pag. 61.

18
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 110 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
moglie, e con le figlie Adelaide ed Elisabetta *). Ma l’anno seguente (1254) muore il conte senza prole maschile, ed il Tiralo passa in potere di Maìnardo, come marito di Adelaide, figlia del defunto. Il Vescovo volge allora i suoi pensieri al successore di Alberto, e va a Capodistria ad ossequiarlo. Lo investe feudalmente di tutti i beni che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Piano riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando fedeltà al Vescovo, e di mantenersi verso di lui nel debito

onore e giurisdizione i) ). Egnone n era fiducioso, ma Mainardo più sollecito di sè, che di lui, si teneva in segreti rapporti con Sodegerio e con Ecelino, allo scopo di soverchiare i disegni, che il Vescovo s’impegnava di realizzare, guadagnando alla sua causa le popolazioni occidentali del Trentino, il comune di Trento, e ì suoi cittadini. Ecelino avea in quel tempo riportata la seconda scomunica, ed era distratto nelle cose d'Italia. La città smaniava di togliersi dà un giogo che ogni giorno

le si rendeva più pesante, e Sodegerio, visto come stavano le cose, s’indusse a seguire la corrente. S’ unì ad Azzone e Aldrighetto di Castelbarco ; e in un bel giorno dei primi di aprile 1255 scoppia la rivolta 3 ). Gli Eceliniani sono scacciati, e la città, e le castella ricadono in mano del popolo; cosa che fé’ dire essere stata Trento la prima delle città italiane a scuotere il giogo di Ecelino; la prima, che, come asserisce l’egregio Cav. D. r Ignazio Puecher-Passavalli, fu specchio e grido Perchè

et castra Tridenti « in se contra Dominum Icerinum». Parisii de Cereta : Chronicon Ve ronense in Murat. Rerum Ital. Script. Vili, 636. — « Eodem anno « ( mcclv ) circa principium Aprilis Tridentini gravissimum jagum tyra- « nidis Ecelini a suis cervibus excusserunt» Monachi Patavini: Cronicon in Murat. Opera cit. Vili, 690. i) Puecher-Passavalli: Egnone (Poesie liriche. Ancona, 1884, p, 74 ); L’Egnone 0 sia Trento che si toglie dalla tirannide di Ecelino da Romano, già pubblicato in Trento fino dall

19
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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Geschichte
Jahr:
1793
Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero
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Seite 57 von 582
Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: XII, 464, 104 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde<br />g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793<br />g.Primör ; s.Landeskunde<br />g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793
Signatur: II A-2.370
Intern-ID: 107489
che non gfi và piu andar foggetta , mantenne Tempra la guerra-'Ino- alla fua «orte j anzi i’ ultimo : -'fanno fpoffe contro Trento i Vetoneft, « colle, sue àdi eS •fiittenza fece in modo , :ehe*'fe--- n’ impaHmmrnnn i Quel quattro . anni < dunque , che dopo, là-;àsMone-dT Trento : EceliBó ancor vile ^ kmono ' un» eontivus de-' folàzions e guerra nel Trentino , e -il-Viefcovo - ebbe molto poco lì che eonfolarl* , \ ' Appena fu dichiarata in Trento li ribellione Vcon^ tro’ Ecelino , che il Conte

del Titolo fifsà il 1 'ofechlo e il penfiero Copra quel principato . . ' Aldriccn ‘anfcdeeffof- d’ Egenone mirandoli privo di dominio avèva fatto ad Adelpreto:Conte del Titolo una carta d' invetitora » io cui lo dichiarava Avvocato della Città e del principato di Trento. Quando nacquero le accennate vicende, ;Adél- preto era'già morto , e la di lui figlia ed . erede Adelai- . da' 'era■maritala.-In.. Mainardo-il. Conte,' dì-Gorizia', il quale con quel -nUttrimoniovdi venne’ 1 - anche Conte del

Tiralo fotto il nome di Mainardo L Alle prime mofie dunque di Trento contro Ecelino eccovi Mainardo io città per costringere il Vefcovo a rieovare ; ad Adelaide E fuor discendenti un' lnvettiturs LmUs sr quella .. latta : già dal Vefcovo Aldrico al di lei padre. Il Capitolo , cHe--\>en-Lvnd«.va; «- dove-andavano sfinir le cofe, fece contro delle fecrete protette fi - ma >1 Vefcovo fra quelle angoftie-fi trovò far necefiità'di fargliela , e fu folenne- meots pubblicata in- piazza;,'. Anzi quattr’anni

20
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 304 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Lodovico Madruzzo ed i Legati aveano concesso il privilegio di fare stampare i decreti promulgati nella sessione III dei 15 luglio 1563 *)* Molti coltivarono le arti del disegno, ed anche queste, come nelle lettere e nelle scienze, il Trentino n’ ebbe a segnalare di sommi. N’ è primo un figlio di sarte nato in Trento (1524), Alessandro Vit toria della Volpe. Alla morte del vescovo Bernardo Clesio contava . 15 anni di età, e quattro anni dopo, itosene a Venezia (26 luglio 154 - 3 ), entrò nello

studio di Sansovino. Il suo genio per l’arte non lo potè contenere tra le mura della sua citta natale, e cola presto si rese celebre nelle opere di scalpello, e nelle decorazioni in plastica. Ve nezia divenne il teatro della sua attività artistica, e vi morì (37 mag gio 1608), lasciando di sè quella fama, che non si estingue con ('aumentare dei secoli 2 ). Vincenzo Vicentini fu un altro celebre scul tore, del quale si nota la stupenda cantoria che è all’organo dì santa Maria Maggiore in Trento. Alla

stessa arte attese Giovanni Liiizo so prannominato Motschon. Ei fu di Pergine :i ), ed a Zurigo pose sulla fontana che è tra l’ Abbazia e XHotel de Ville la statua di Sansone che strozza un leone. Ma passato in Lucerna, una disputa religiosa da lui impegnata con il borgomastro lo rese prigione, e, ricusando di sottomet tersi alla chiesa cattolica, fu decapitato (8 maggio 1559). Nella pittura furon valenti un Girolamo da Trento, che nell’anno 1502 ci diede il dipinto in legno rappresentante

il Salvatore offerto da Pilato alle turbe, e Fede Galizia, figliuola di Anunzio che fu miniatore, e passò in Milano, dove la figlia ebbe a lasciare i migliori suoi lavori. Si di stinsero poi nell’ arte d’ intagliare in legno per uso di stampa Antonio Fantuzzì, detto anche semplicemente Antonio da Trento, sua patria, e Giambattista Cavalieri lagarìno , il primo allevato alla scuola del . Parmigianino, ed il secondo informato ai dipinti dell’Urbinate, dì Giulio Romano, di Nicolò Circiniano, e di altri

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