Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 10. 1986
Seite 56 von 240
Ort:
San Martin de Tor
Verlag:
Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang:
231 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache:
Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen:
Hornung, Maria: ¬Die¬ Bedeutung des Ladinischen für die Germanistik / Maria Hornung, 1986</br>
Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ ersten Enqueten für den ALD : Erfahrungen und Ergebnisse ; (ALD-Arbeitsbericht 1) / Dieter Kattenbusch ; Hans Goebl, 1986</br>
Kattenbusch, Dieter: Raetia antiqua et moderna : W. Theodor Elwert zum 80. Geburtstag / Dieter Kattenbusch, 1986</br>
Śliziński, Jerzy : ¬"L'¬ istorgia da l'aula da la vita" und "Das Wasser des Lebens" der Brüder Grimm / Jerzy Slizinski, 1986</br>
Śliziński, Jerzy : ¬Eine¬ rätoromanische und eine polnische Variante des Märchens vom "Grossen Räuber" / "Madej" / Jerzy Slizinski, 1986</br>
Munarini, Giuseppe: Giovanni di Giacomo Gera: Padre fortunato da Cadore / Giuseppe Munarini, 1986</br>
Rampold, Reinhard: ¬Die¬ Siedlungs-, Hof- und Hausformen in Buchenstein (Fodom) / Reinhard Rampold, 1986</br>
Richebuono, Giuseppe: ¬L'¬ uccisione del "Gran Bracun" nelle deposizioni dei testi / Bepe Richebuono, 1986</br>
Strassoldo, Raimondo: ¬La¬ tutela del friulano in provincia di Udine : una ricerca sociologica / Raimondo Strassoldo, 1986</br>
Wolfsgruber, Karl: Predigten auf Grödnerisch : ein 200 Jahre altes Dokument / Karl Wolfsgruber ; Bepe Richebuono, 1986
Schlagwort:
g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur:
II Z 1.092/10(1986)
Intern-ID:
355077
Infatti il Bracun era stato dal daziere Hans Englmor per affari e per chiedere alla di lui moglie di fare da madrina al battesimo di sua figlia (T. 21a). Sulla via del ritorno il daziere, a piedi, accompagnò il cavaliere fino al ponte sotto il paese di Corvara. Là, vedendo avvicinarsi i Colz, pregò il Bracun di lasciarli passare; ma questi rispose: "Credi che abbia paura dei Colz? Io resto sulla strada!” (T. 8d, 21b) E così fece, fermandosi ostinato e minaccioso in volto, armato di cinque
fucili tutti col cane alzato, cioè pronti a sparare. (T. 7c). Quando i Colz furono a pochi passi, il daziere supplicò tutti quanti: "O voi signori, vi prego in nome di Dio e del giudizio finale, non cominciate una lotta e non fatevi del male! Vi supplico in nome mio e in nome di Dio, risparmiate voi stessi!” (T. 4d) Battista Colz disse al Bracun: "Cavalcate per la vostra strada e allora noi cavalcheremo per la nostra, senza farvi niente.” (T. 4d) Ma il Bracun rimase fermo sul sentiero. Prima il servo
Amaser, poi Adam Colz, scansandolo, passarono avanti; anche Caspar, uscendo dalla via, fece per oltrepassare il Bracun, ma poi gli si fermò di lato; tutti e due avevano il dito sul grilletto del fucile (T. 7c). Caspar disse: "Brach, come stanno le nostre cose?”, e quegli replicò sprezzante: "Come tu vuoi.” Caspar aggiunse: "Perché non vuoi cedermi la strada?” (T. 4e) La tragedia Per tutta risposta il Bracun alzò il fucile e allora fece altrettanto anche Caspar; i due avversari premettero il grilletto