mente pago l'ansioso desiderio elle ci trasse fin fini. Sì, o onore, quella, clic ti sta dinanzi ba gnata dalle onde, è la vagheggiata Napoli, il paese della gioia, dei canti, della letizia e della vo luttà. del lauro c del mirto, è la Grecia italiana. Miralo ! Lo riconosci tu ? Avvolta entro un molle velo di rose, essa dorme ancora, la lussureggiante Venere, sul suo lido seminato di fiori ; ma il sorriso della gioia s’aggira anche nel sonno intorno alle sue labbra, e il suo alito volita sulle
striscia purpurea si distende lentamente sul mare, clic la riflette in rosea tinta. I monti di Sorrento si colorano - la costa di Portici e di Lesina esce dalla nebbia. Ed ecco il primo raggio dorato scende in mezzo ai cespugli di rose presso al capo della dormiente, c, coperta di rose, essa si desta c guarda con grandi occhi la luce. Una brezza leggera e voluttuosa spira sopra i flutti commossi, e disperde le ultime leggiere nebbie , mentre essa si alza in tutta la sua bellezza c Bacco, il Dio della
, da’ cui alberi goccia ancora la notturna rugiada. Tutto intorno è. un allegro cicaleccio , un gridare , un chia marsi a vicenda dei marinai. Un cupo rimbombo tuona dalla città e mette in fuga stormi di uc celli marini Se a Roma le rose fioriscono sopra i sepolcri , qui esse fioriscono invece sulla terra di Dio nisio, clic matura l’uva e le frutta dorate. E fioriscono sempre: presso a quella, ohe comincia ad appassire, sboccia un nuovo germoglio. E sempre «splendono i pomi delle Esperidi, poiché se uno