oscura la cosa. L’Aubert® crede che Appio Claudio siasi impadronito delle loro miniere, e del piano di tutta la valle, lasciando ai Salassi libero dominio dei monti e quindi delle valli laterali, conservando loro il diritto di vender 1' acqua dei loro torrenti a quelli che lavoravano le miniere a profitto dei Romani. Di più i Salassi sarebbero stati obbligati a pagare annui tributi. Il Promis 7 va alquanto più in là; ed osserva, che questa prima oppressione dei Romani svela il loro intendimento
d’impadronirsi del migliore e più diretto passaggio alpiuo per la Calila e per la Germania. Perciò egli crede che i Romani abbiano chiesto il diritto di sistemare la via naturale, facendola militare, e che, per tutelarla meglio, si siano attribuite le zone, che la fiancheggiano, prendendo pos sesso anche della Dora da Ivrea fino alle sorgenti. Di più gli Alpigiani sarebbero stati gravati di gratuite prestazioni per la manutenzione della strada ed altre si mili occorrenze. Ma ognuno vede che, se così stessero
le cose, i Salassi si sarebbero trovati in condizioni peggiori, che se i Romani avessero completamente sottommesso il loro territorio, e del resto ciò è contrario all’ordine degli avvenimenti, che si svolsero in seguito. A ine sembra che, seguendo attentamente il loro procedere, ed esami nando il passo di Strabono, • che non è tanto oscuro, come si vorrebbe credere, si possa venire a conclusioni il più possibile vicine alla verità. Conviene prima di tutto notare che le lotte dei Libici erano dirette
non tanto contro i Salassi abitanti nel cuore della valle d’Aosta, quanto contro quelli delle ultime propagini alpine della valle dell’Orco e della vicina pianura. Questa parte del territorio de’ Salassi, fino alle strette di Bard, fu occupata dai Romani, alla fine di questa campagna, quindi contro di esso e per i suoi abitatori devono essere avvenute queste prime ostilità. Perciò dove dice Strabono che i Romani cac ciarono i Salassi dalle loro miniere e dal loro territorio (xmv oovqje'uov
è^éneoov xal ■ri}s %d}Qag ol Zalaooot) si deve necessariamente intendere da quella parte che era in lotta coi Romani, poiché se li avessero cacciati da l’intiero territorio, non avreb- 1 Dione, framm. 74, 1. 2 De Proclig., 21 . 3 Val. Mass., II, 8. Danno qualche cenno di questa vittoria, Livio, Epìt., 53, Dione, framm. 74, 1, Strabone, 4, 6, 7, pag, 205. 4 Osseq., I. e. 3 IV, 0, 7, pag. 205. ° 0. «., p. 14.