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Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 114 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
. Esso costituisce un documento di indubbia importanza per il diritto intemazionale penale e contiene disposizioni sia di carattere sostanziale (ad esempio quelle relative ai crimini contro l’umanità, al genocidio, alle violazioni del le leggi e consuetudini di guerra), sia di carattere più stret tamente procedurale (norme in materia di cooperazione giudiziaria, di composizione delle camere, ecc. ...). I primi articoli di questo Statuto determinano le compe tenze del Tribunale in ordine alle gravi

violazioni delle Convenzioni del 1949 (art. 2), alle violazioni delle leggi e consuetudini di guerra (art. 3), al genocidio (art. 4), ai crimini contro l’umanità quando siano commessi in con flitti armati e diretti contro la popolazione civile (art. 5). L’art. 7 sancisce la responsabilità penale personale di chi abbia progettato, istigato, ordinato o commesso o in qua lunque modo abbia aiutato a progettare, preparare o ese guire uno dei crimini prima elencati. Questa disposizione inoltre esclude

Emanuela Fronza Il Tribunale intemazionale per il perseguimento dei crimi ni di guerra compiuti nella ex Iugoslavia si è insediato ufficialmente all’AJa il 17 novembre 1993 dopo essere stato istituito dal Consiglio di Sicurezza (CdS) delle Na zioni Unite, sempre nel 1993, con le risoluzioni 808 e 827. Il Tribunale è stato dunque istituito direttamente dal CdS senza un apposito accordo internazionale. Il CdS ha ope rato sulla base del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite (“Azioni

rispetto alla minaccia alla pace, violazioni della pace ed atti di aggressione”) e dell’art. 29 della carta che permette al CdS di “istituire gli organi sussidiari ne cessari all’adempimento delle sue funzioni”. Con questa decisione molto importante si è riuscito a garantire l’isti tuzione in tempi brevi del Tribunale. Lo statuto del Tribu nale è stato proposto al CdS dal Segretario generale sulla base di un rapporto elaborato da un’ apposita commissione convocata dallo stesso Boutros Boutros Girali

l’immunità dalla giurisdizione nel caso in cui la persona accusata rivesta una posizione ufficiale e ribadisce infine il principio per cui in questa materia non opera l’esimente dell’aver agito a causa di un ordine dato da un superiore gerarchico, anche se ciò può essere con siderato come motivo di riduzione della pena, se il Tribu nale ritiene che così richieda l’equità. L’art. 9 e l’art. 10 riguardano entrambi il delicato rapporto tra il nuovo Tribunale internazionale e i tribunali ordinari degli Stati

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Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 111 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
non in continuo conflitto tra loro. Se il Tribunale fallirà sarà allora impossibile anche solo pensare ad un Tribunale internazionale penale con competenze generali, che possa cioè occuparsi delle vio lazioni che avvengono in tutto il mondo ogni giorno. È molto importante, quindi, che il Tribunale per la ex Jugo slavia non venga sacrificato sull’altare delle “alte ragioni” della politica internazionale; che esso possa agire libera mente coplendo anche in alto tra le élite politico e militari

Mentre l'Europa "scopre" che in Bosnia un popolo è stato massacrato nel nome della pulizia etnica , il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia assume un ruolo fondamentale per una futura soluzione del confitto. Luca Fregano I fatti parlano chiaro: in Bosnia c’è una guerra di aggressio ne (a danno della popolazione musulmana), si sta consu mando il genocidio di un intero popolo e vengono commes si continuamente orrendi crimini che offendono l’umanità intera. E ora di chiamare le cose con

il loro nome. La pulizia etnica non è una “semplice guerra civile” e le parti coinvolte nel conflitto non sono “tutte uguali”. La comunità intema zionale ha dovuto, con estremo ritardo, rendersene final mente conto. Resta il rammarico per una reazione comun que tardiva e probabilmente insufficiente. (Ritornerà mai la Bosnia multietnica e multiculturale, ora che Croazia e Ser bia si sono divise la torta?). Già nell’estate del 1992 la pulizia etnica, sistematicamente realizzata in Bosnia-Erzegovina sia

(con qualche eccezione in Ger mania e Francia). Anzi, qualche autorevole commentatore si è spinto persino a scrivere che i massacri dei miliziani serbi erano il frutto della fantasia propagandistica di qual che giornalista nostalgico ostile verso Belgrado. Ma la pianificazione sistematica del genocidio nelle zone occupate dai serbi non è affare di oggi. La commissione “Bassiouni” aveva già portato prove incontestabili in un dossier consegnato nel maggio del 1994 al Presidente del Tribunale

barbarie delle città sottopo ste ad assedio continuo per anni: Srebrenica, Zepa, Goraz- de, Bihac, Tuzla, Sarajevo. Crimini che adesso devono essere puniti. I macellai dei balcani, i Tudjman, i Karadzic, i Milosevic, i Mladic, de vono essere perseguiti dal Tribunale internazionale come i mandanti e gli esecutori del genocidio di un popolo. E con loro tutta quella schiera dì soldati, burocrati, merce nari che un giorno magari si difenderanno dicendo che “obbedivano solo agli ordini”. Molte speranze sono

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Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 113 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
ad hoc, però intanto è un tribunale imparziale, non dei vincitori. Penso che, se lavorerà bene, sarà assai faci litata l’istituzione di un Tribunale permanente. Potremmo avere una giustizia penale intemazionale per i crimini contro l’umanità come le violazioni delle Convenzioni di Ginevra, il trattamento inumano dei prigionieri, l’uso di armi proibite, il delitto di genocidio, il grande traffico di droga. Crimini intemazionali definiti come tali che sor passano i limiti della giurisdizione nazionale

D: Il Tribunale viene criticato per la sua natura ad “hoc Mentre c’è che vorrebbe un tribunale con competenze “generali”. E una. crìtica fondata? Langer: L’aspirazione ad un Tribunale internazionale pe nale è molto forte fra i cittadini. Il fatto che l’emozione per i crimini orrendi nella ex Jugoslavia abbia fatto saltare tante remore e abbia portato il Consiglio di Sicurezza a decidere per questo tribunale ad hoc, secondo me, è un segno positivo e non negativo. È vero che è un tribunale solo

. La Com missione affari legali dell’ONU ha all’ordine del giorno l’istituzione di un tribunale permanente e quindi il Tribu nale neo-istituito sulla ex Jugoslavia sarà una sperimenta zione per vedere se un tribunale internazionale e perma nente sarà possibile. Certamente a questo proposito bisognerà che si raffreddino alcune speranze eccessive, bisognerà definire molto chiaramente un catalogo dei de litti internazionali che potranno essere sottoposti ad un tribunale di questo genere e poi sarà

i criminali del nostro popo lo.” Lo hanno chiesto i croati contro i criminali croati, i serbi contro i criminali serbi, i bosniaci contro i criminali bosniaci. Questo dà la vera autorità. Non è Norimberga o Tokjo, imposti dagli americani contro i tedeschi e i giap ponesi, ma è la parte sana e democratica di questi popoli che chiede che sia fissato un argine. Mi sembra che sia il precedente più importante per un Tribunale intemaziona le realmente autorevole e che speriamo possa presto costi tuirsi. m

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Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 115 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
nire, sia chiedendo il trasferimento dei procedimenti, sia prendendo in riesame i giudizi nei casi previsti dall’art. 10 dello Statuto. A queste disposizioni seguono un insieme di norme relative all''organizzazione del Tribunale, alla composizione delle camere, ai requisiti e all’elezione dei giudici, al procuratore, alle indagini e alla redazione del l’atto d’accusa. Lo statuto individua il responsabile delle indagini e del l’accusa nella figura del procuratore. Il procuratore agisce in modo

indipendente come organo separato del Tribunale ed ha l’obbligo di assoluta indipendenza da qualsiasi Sta to o Governo. Egli viene nominato dal CdS su proposta del Segretario generale. Presta in carica quattro anni e può essere rieletto. Il procuratore avvia le indagini d’ufficio sulla base di informazioni ottenute da qualunque fonte, in particolare da governi, organi delle Nazioni Unite, orga nizzazioni intergovernative e non-govemative. Il procura tore può interrogare sospetti, vittime e testimoni per

, infatti, si trovano le norme concernenti le pene e l’esecu zione delle stesse. L’art. 24 sotto la rubrica “Le pene” stabilisce che la pena imposta dalla camera di primo gardo potrà essere solo di tipo detentivo; oltre ad essa, la camera di primo grado può ordinare la restituzione ai legittimi proprietari delle proprietà e dei proventi dei ricavati attra verso la condotta penale, inclusi quelli fatti propri con l’uso della vilenza (art. 24, comma 3). Nel pronunciare la sentenza la camera dovrà tener

conto dei fattori quali la gravità del fatto. Lo Statuto detta anche una disposizione circa l’esecuzione delle pene: la detenzione si svolgerà in uno Stato indicato dal Tribunale Intemazionale su una lista di Stati che abbia no segnalato la loro disponibilità ad accogliere il condanna to. La detenzione si svolgerà secondo le norme in materia dello Stato interessato, sotto la supervisione del Tribunale intemazionale (art. 27). Infine viene espressamente prevista una causa di estinzione della pena

, ovvero la possibilità di godere di una grazia o della commutazione della pena, in base alla legge dello Stato in cui la pena viene scontata, dopo che il Presidente del Tribunale abbia deciso in merito in senso favorevole, tenendo presente gli interessi della giu stizia e sulla base dei principi generali di diritto (art. 28). Queste disposizioni ci sembrano interessanti perché, pur non trattando ciascun crimine in particolare e pur non pre vedendo per ogni tipo di crimine internazionale una pena

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 112 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
risoluzione al Parlamen to Europeo che chiede un maggiore impegno all’Unione Europea a favore del Tribunale internazionale penale per la ex Jugoslavia. Eppure questo Tribunale viene visto an cora come un istituto sì necessario, ma privo dei mezzi necessari per un ’efficace azione. Langer: Penso che questo Tribunale internazionale sia an cora un po’ come una carta di riserva. Gli Stati maggiori della comunità internazionale mi pare siano ancora incerti se usare questo Tribunale come una specie di arma

Alexander Langer sul Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia ìntervisfo o cura di Luco Freqona Alexander Langer è stato uno dei deputati europei che più si è impegnato per l’istituzione del Tribunale internazio nale per la ex Jugoslavia. Promotore di numerose risolu zioni del Parlamento europeo che impegnano gli Stati aderenti a sostenere finanziariamente e politicamente il tribunale, Langer vedeva in questa istituzione una possi bilità concreta per la comunità intemazionale di interve

nire in questo sanguinoso conflitto con un organo super partes in grado di portare giustizia e di evitare il continuo ricorso alla vendetta e alla rappresaglia. Questa intervista è stata raccolta da Radio Tandem nel giugno del 1994 e in parte riportata nella pubblicazione “La Giustizia contro la barbarie, il Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia”, redatta da Luca Fregona ed Emanuela Fronza, edita dal l’Associazione per i popoli minacciati, Bolzano 1994. Domanda: Lei ha promosso una

di tutti i democratici della ex Jugoslavia - serbi, croati, macedoni, bosniaci - che questo Tribunale lo vogliono perché una futura con vivenza, che in ogni caso dovrà esserci, ha bisogno che prima si chiariscano le responsabilità per i crimini, e che si sanzioni chiaramente la inammissibilità di ogni forma di violenza, di epurazione etnica. Quindi la speranza ver so questo Tribunale è molto alta. Non si deve permettere che diventi oggetto di baratto politico. Deve essere organo di giustizia, poi dopo

tracciare una linea tra chi è colpevole e chi non lo è. D: Lei ha più volte dichiarato che il Tribunale è un po’ come un bambino abbandonato sulla soglia di una sacre stia. Cosa intende dire usando questa espressione? Langer: Intendo dire che questo Tribunale ha alle sue spalle delle risoluzioni dell’ONU e del Consiglio di Sicurezza, ha alle sue spalle l’autorità del segreatrio delle Nazioni Unite, eppure non si sa ancora quanto gli stati membri dell’ONU e gli stati belligeranti prenderanno sul serio

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Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 107 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
della popolazione civile non ha potuto (o non ha voluto) sottrarsi. La degenerazione dal nazionalismo in odio interetnico belligerante abbiamo vi sto essere stata rapida e vorticosa, vertiginosamente effi cace. A sentire i racconti di amici jugoslavi, fino al ’91 nessuno (ma proprio nessuno!) osava immaginare si sa rebbe giunti a tanto. «E il meccanismo assomiglia a quello della vendetta di sangue: sempre più uomini vengono tra scinati nel vortice dell’odio e della paura, finché non si è raggiunto

è il pieno funzionamento del Tribunale del- l’Aja per stabilire mandanti ed esecutori di atrocità ai danni dei civili, purché non ci si serva di un tribunale (seppur internazionale) per fare politica (intemaziona le). Altrettanto auspicabile è la continuazione del dialo go tra gli oppositori ai governi di Pale e Sarajevo, questi ultimi fautori, benché con intenzioni e accanimento bel ligerante diverso, del protrarsi dell’assurda guerra in Bosnia. Assolutamente necessarie sono oramai operazioni

dell’edizione italiana del libro “Disertori della guerra in ex Jugoslavia ”, ed. Alfa Zeta, Parma 1995. 1 Bojan Aleksov, Disertori dalla guerra in ex Jugoslavia, Parma: ed. AlfaZeta, 1995. 2 Fonte ONU 3 Bruce Chatwin, le vie dei canti, Milano: ed. Adelphi, 1988. 4 H. M. Enzensberger, Prospettive sulla guerra civile, Torino: ed. Einaudi, 1994. 5 H. M. Enzensberger, op. cit. 6 Alexander Langer, Chiamiamo la polizia ..., Parma: Alfazeta, n. 38/94. 7 Gianni Caligaris, Da mani di donne, da “Disertori dalla

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1971/1974)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 16 - 19. 1971 - 1974)
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Seite 7 von 24
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/16-19(1971-74)
Intern-ID: 319173
sostitutivo possono essere assegnati a servizi non armati, anche se si tratti di attività pericolose. Art. 11 I giovani ammessi... sono equi parati ad ogni effetto civile, penale, amministrativo, 'disciplinare ..., ai cittadini che prestano il normale servizio militare. Art. 12, 13 omissis Wie schon so oft hat wieder ein mal die Militärhierarchie die Ober hand behalten. Mit der Aufwärmung des Gesetzesprojektes von 1971 wur de zwar nach außen hin die für eine pluralistische Demokratie skandalö

militare non armato, o servizio sostitutivo civile, per un tempo superiore di otto mesi alla durata del servizio di leva... Qua lora l’interessato opti per il servi zio sostitutivo civile, il Ministero per la difesa... distacca gli ammes si presso enti, organizzazioni o cor pi di assistenza, di istruzione, di protezione civile e di tutela e incre mento del patrimonio forestale ... Art. 6, 7, 8, 9 omissis Art. 10 In tempo di guerra gli ammessi a prestare servizio militare non ar mato o servizio civile

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 34 von 113
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
ma questione del tribunale dei minorenni. Non ho capito bene questo lavorare ai fianchi dei giudici.” Maria Silvia Mari, Casa di accoglienza delle donne maltrattate, Milano: “Dunque nel concreto vuol dire questo. Diciamo subito che il lavoro, soprattutto della casa, prevede una grande quantità di rapporti con i servizi sociali, il tribunale dei minorenni, il tribunale ordinario, proprio per garantire che la prima fase del percorso legale si svolga in modo tale che la donna, che è costretta ad uscire

dire “sì, io voglio anche fargli vedere i miei figli, però queste sono le mie condizioni”, diventando quindi protagonista in questa storia. Il lavoro che è stato fatto con il tribunale dei minori è tale che quando una donna arriva dall’associazione casa di accoglienza del le donne maltrattate, c’è qualche giudice che dice: “Bè il maltrattamento sicuramente c’è”, perché un tempo si met teva in dubbio anche questo, “Se viene richiesto un allonta namento se pur temporaneo dal padre possiamo conceder

lo”. Questo è un grossissimo risultato, perché permette alla donna di stare quei due mesi lontano dal marito, e di rego lamentare le visite a partire da lei. Tutti i contatti con il tribunale dei minori avvengono se guendo queste modalità, provvedendo anche agli accom pagnamenti della donna in questione, facendo prima delle telefonate per spiegare la situazione, sollecitando l’arrivo dei provvedimenti. Potrei fare esempi di altro tipo in altri servizi.” Domanda: “Vorrei che Clara Jourdan, che prima

credere di avere diritti” Lia Cigarini propone addirittura di abolirlo, proprio perché non prevede l’intervento delle avvocatesse. Adesso io non me ne intendo tanto di questo aspetto, ma lei è un’ avvo catessa che si occupa di queste cose e dice che proprio questo tribunale dei minori impedisce l’intervento della madre e del padre nell’interesse dei minori come se l’in teresse dei minori possa essere tutelato soltanto dal giudi ce (o dai giudici) di quel tribunale, come se non fosse possibile che

donne certamente la legge delle case delle donne maltrattate non sarebbe venuta in mente a nessuno. Penso che abbia ragio ne Maria Silvia quando dice che forse è un po’ presto per mettere un cappello a delle iniziative che sono autonome, rischiando di normalizzare, di togliere la dirompenza di cose che già ci sono. Sulla questione della violenza ses suale c’è stato un larghissimo dibattito ed alla fine è stata ritirata perché era peggio di quello che era già previsto dal Codice penale. Quindi anche

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 41 von 113
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
. Si tende ad estrapolare il bene giuridico dal soggetto por tatore. I “beni fondamentali” divengono astrazioni disan corate dal soggetto. Nel progetto di legge delega per la riforma del codice penale elaborato da una commissione accademica di giuristi nominata dal Ministro Vassalli so no previsti capitoli intitolati “delitti contro la gestione”, “embrionicidio”, che ricordano la logica del codice Rocco dei delitti contro gli interessi dello Stato, contro la nazio ne, la razza, etc. Così come nei

progetti di legge sulla prostituzione i beni da tutelare sono la quiete e la sicurezza pubblica la salute pubblica, etc. La salute diviene più che un diritto un do vere ( per prevenire il contagio dell'AIDS, etc.) debordan do in una costrizione rispetto a. un supposto interesse col lettivo. Anche rispetto all’aborto i deputati del CCD riprendono, con un altro segno, il “valore sociale della maternità”, il corpo della donna, su cui normare, su cui le istituzioni (quali il tribunale dei minorenni

nuovo del tribunale dei minorenni, sconfi namento dì istituzioni sanitarie oltre i loro ambiti discipli nari con poteri investigativi sulle persone). Emerge l’esi stenza di un “diritto” che non separi j corpi dai soggetti, che favorisca il confronto tra 1 soggetti “sessuati”, dei quali uno ha la sostanziale differenza di essere al contem po “uno e due”. Per quanto riguarda l’istituzione di centri o case per chi ha subito violenze sessuali o maltrattamenti, tre sone le propo ste di legge depositate

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 97 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
Bisognerà quindi considerare: * Ristabilire il valore del diritto: non deve stupire l’insi- stenza di tanti cittadini dell’ex Jugoslavia sul Tribunale intemazionale per i crimini contro l’umanità! La separa zione delle responsabilità individuali dalle generalizza zioni etniche o politiche e la supremazia del diritto contro l’arbitrio (e quindi la possibile tutela dei deboli contro i forti) è di cruciale importanza. Come può altrimenti rina scere la fiducia in un ordinamento giusto? Quante volte

del l’informazione. Molto potrebbe essere fatto anche tra l’emigrazione ex Jugoslava. * II ruolo della prevenzione del conflitto: ci sono oggi situazioni di pre-guerra, dove l’esplosione violenta del conflitto può essere, forse, ancora evitata (Kosovo, Macedonia, Vojvodina ...), ma dove occorre concen trare grande attenzione, forte presenza internazionale, intensa opera politica e civile. In questi casi si tratta di influenzare l’evoluzione delle cose in un senso o nel l’altro, e nulla dovrebbe

essere troppo complicato o troppo “costoso” per non essere tentato, visto che in ogni caso un conflitto armato comporterebbe costi umani, politici, economici e materiali assai più alti. Sostenere in queste regioni le forze della possibile convivenza e scoraggiare l’esclusivismo etnico, do vrebbe avere oggi un’alta priorità nell’opera di pace. * Perché non organizzare almeno una parte del volonta riato in corpo civile europeo di pace? Esistono oggi decine di,migliaia di volontari della solidarietà con

l’ex Jugoslavia, che in questi anni hanno accumulato conoscenze ed esperienza. Molti dì loro sono frustrati dall’essere un po’ come la Croce rossa che può solo assistere le vìttime, senza fare nulla per fermare la guerra. Oggi c’è una forte domanda politica nel volon tariato, molti non si accontentano della funzione di tampone che oggettivamente ricoprono. Perché non trasformare questa straordinaria esperienza in un “cor po europeo civile di pace”, adeguatamente riconosciu to ed organizzato

e diversificatissima esperienza del volontariato europeo per l’ex Jugoslavia, che in quasi tutti i paesi ha sviluppato straordinarie capacità, ini ziative, competenza e generosità. Ma ... Resta purtuttavia un “ma”, ed è quel “ma” da cui prende avvio l’appello di Cannes. Se, infatti, non arriva qualche segnale chiaro che l’aggressione non paga e che a nessuno può essere lecito partire per le proprie conquiste territoria li e conseguenti omogeneizzazioni etniche, allora ogni altro sforzo civile si sgretola

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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 35 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
, n, 5, è isti tuito il seguente articolo 77-bis: « Per la provincia di Bolzano sono istituiti ruoli dei personale civile, distinti per carriere, relativi alle amministrazioni statali aventi uf fici nella provincia.Tali ruoli sono determinati sulla base degli or ganici degli uffici stessi, quali stabiliti, ove occorra, con apposite norme. li comma precedente non si applica per le carriere direttive del l’amministrazione civile deii’intemo, per il personale della pubblica sicurezza e per quelio amministrativo

in provincia di Bolzano ì criteri per l’attribuzione dei posti riservati ai cittadini di lingua tedesca, fissati nel quarto comma dei presente articolo ». L'articolo 78 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, ap provato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n, 5, è sostituito dai seguente: « Nei Trentino-Alto Adige è istituito un tribunale regionale di giustizia amministrativa con una autonoma sezione per ia provincia di Bolzano, secondo l’ordinamento che verrà stabilito ai riguardo ». Art

regionali e provinciali ». Art. 47 Dopo l’articolo- 78 delio Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5, è istituito il seguente articolo 78-ter: « Gii atti amministrativi degli enti ed organi della pubblica ammi nistrazione aventi sede nella regione, ritenuti lesivi del principio di parità dei cittadini in quanto appartenenti ad un gruppo lingui stico, possono essere impugnati dinnanzi all’autonoma sezione di Bolzano del tribunale regionale

78-quater: ■■ Delie sezioni del Consiglio di Stato investite dei giudizi d’appello sulle decisioni dell’autonoma sezione di Bolzano del tribunale re gionale di giustizia amministrativa di cui all'articolo 78 delio Statuto fa parte un consigliere appartenente al gruppo di lingua tedesca della provincia di Boizano ». Art. 4S Il primo comma dell'articolo 82 delio Statuto speciale per il Tren tino-Alto Adige, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948. n. 5, è sostituito dal seguente: « Ferme

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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1970
¬Das¬ Paket
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Seite 11 von 44
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: 44 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Aus: Der fahrende Skolast ; 15,1/2. - Enth.: Die drei Fassungen (A,B,C) mit dem Operationskalender (D) ohne die Motivierungen!
Schlagwort: s.Südtirol-Paket
Signatur: III 100.297
Intern-ID: 242669
Indice (HO) ( 111 ) (113) v. Note (114) (115) (116) (117) (118) (119) ( 120 ) 5) delega dallo Stato ai Presidenti delle Giunte provin- (110) cìali a riconoscere enti svolgenti la propria attività nell’ambito provinciale (modifica deH’art. 12 cod. civile); 6) modifica delie circoscrizioni elettorali per le eie- (111) zioni dei Senato, allo scopo di favorire la parte cipazione al Parlamento dei rappresentanti dei gruppi linguistici italiano e tedesco della Provincia di Bolzano, in proporzione

di mancata intesa, decide il Ministro del l’Interno; .10) riconoscimento dei diplomi di dentisti conseguiti in (115) Germania o in Austria da ex optanti; 11) determinazione di una procedura abbreviata e gra- (116) tuita per il ripristino di nomi di battesimo e dei cognomi nella forma tedesca; 12) aggregazione della Pretura di Egna al Tribunale (117) di Bolzano e dei Comuni di Sonale e di S. Felice alla Pretura di Merano (già parzialmente attuato con D.P.R. 31 dicembre 1963, n. 2105); , 13) facoltà

interessate. 5. Delegierung der Befugnis vom Staat an die Präsidenten der Landesausschüsse, Körperschaften anzuerkennen, die ihre Tätigkeit im Rahmen der Provinz ausüben, (Abänderung des Art. 12 Codice Civile.) 6. Abänderung der Wahlkreise für die Senatswahlen, um so die Teilnahme der Vertreter der italienischen und deutschen Sprachgruppe der Provinz Bozen im Parla ment im Verhältnis zur zahlenmäßigen Stärke der Gruppen zu begünstigen. (Abänderung des Gesetzes Nr. 64 vom 27. Februar 1958.) 7. Übertragung

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Seite 98 von 152
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/40-41(1995-96)
Intern-ID: 319184
il riconoscimento dei risultati del l’aggressione. 3) Chiediamo che il Tribunale Internazionale per i cri mini contro l’umanità commessi nell’ex Jugoslavia identifichi al più presto gli individui che hanno com messo, ordinato ed incoraggiato crimini di guerra, e che li condanni sulla base dei criteri del diritto internazionalmente riconosciuto. 4) Chiediamo che tutti gli espulsi e rifugiati possano tornare incondizionatamente a casa loro. 5) Di particolare importanza è l’aiuto - sia materiale che in altre forme

la democrazia e la tolleranza, particolarmente nella difesa della legalità e nella promozione dello spirito di una società civile. 10) L'Europa democratica, della convivenza multicultu rale e dell’antifascismo si trova di fronte ad una scelta: o si aiuta il “modello Tuzla” a diventare un esempio per tutte quelle comunità in Bosnia-Her zegovina dove ai cittadini sinora è stato impedito di esprimere la loro innata aspirazione verso una so cietà civica, multi-culturale e tollerante, o si contri buirà - anche

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1957/67)
.- (Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft ; 1 - 11. 1957 - 1967).- (¬Der¬ Fahrende Skolast : Sondernummer)
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Seite 50 von 55
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Volkstum und Kultur in Südtirol : Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft 1960 / hrsg. von der Südtiroler Hochschülerschaft. [Schriftleiter: Hans Wielander]. - 1962<br />Zelger, Anton: Ziele und Möglichkeiten einer Kulturpolitik für Südtirol : X. Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft / [Anton Zelger]. - 1967<br />Südtirol im Wandel : zur Problematik des Übergangs von der Agrar- zur Industriegesellschaft ; XI. Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft 1967 / hrsg. von der Südtiroler Hochschülerschaft. - 1968<br />Jugend, Volk und Staat : Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft 1959 / hrsg. von der Südtiroler Hochschülerschaft. [Schriftleiter: Alfred Pichler]. - 1960<br />¬Die¬ soziale und wirtschaftliche Struktur Südtirols : Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft 1958 / hrsg. von der Südtiroler Hochschülerschaft. [Schriftleiter: Alfred Pichler]. - 1960<br />¬Die¬ Stellung des Südtiroler Akademikers im öffentlichen Leben : Studientagung der Südtiroler Hochschülerschaft 1961 / hrsg. von der Südtiroler Hochschülerschaft. - 1961
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 343/1-11(1957-67)
Intern-ID: 215972
für V olkswohnbau) 3. Gesetz über das I.N.C.I.S. 20.10.1924 - Nr. 1944 I.N.C.I.S. - Fiinanz- intendanz 12 184 457 4. Gesetz Senzatetto 10. 4.1941 - Nr. 261 Genio Civile mit Hilfe des I.A.C.P. 20 283 670 5. Gesetz Tupini 2. 7.1949 - Nr. 408 Genio Civile für Ge nossenschaften Genio Civile für Ge meinden 61 3 393 20 1.309 61 6. Gesetz Fanfani 28. 2.1949 - Nr. 43 I.A.C.P. u. Gemeinden 108 894 1.820 6. a) Gesetz Fanfani (INA) 28. 2.1949 - Nr. 43 I.N.A.-Case — 438 959 7. Gesetz Aldisio 10. 8. 1950 - Nr. 715 Genio

Civile 26 72 166 8. Istituto Nazionale Previdenza — ' I.N.P. 1 42 116 9. Gesetz Romita 9. 8.1954 - Nr. 640 I.A.C.P. (60) und Genio Civile (209) - 269 565 6.340 6.123 + Betrag 1935—46

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1979/1983)
Der fahrende Skolast ; 24. - 28. 1979 - 1983
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Seite 22 von 50
Autor: Südtiroler Hochschülerschaft
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Abschlussaufnahme von: 1979,1-4 ; 1980,1-4 ; 1981,1-4 ; 1982,1-3 ; 1983,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1979,1-4 ; 1980,1-2. 4 ; 1981,1. 3-4 ; 1982,3 ; 1983,1-3<br />Ladiner in Südtirol. - 1979
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/24-28(1979-83)
Intern-ID: 319179
e degli otto -mesi di aggiunta al pe rìodo di leva. Tale impostazione deri vava dalla concezione che l'obiezione non sì configurava come un diritto, ma come una concessione a "veri o- biettorì,,. La posizione di socialisti, repubbli cani ed indipendenti di sinistra fu quella eli riconoscere l’obiezione di coscienza come diritto civile soggetti vo. ! In questo senso di posizioni net tamente più avanzate rispetto alla legge, proposero insieme al democri stiano Fracanzoni, una serie dì emen damenti

rivolti ad eliminare la com missione ed a smilitarizzare il servìzio civile, emendamenti che vennero si stematicamente respinti, In sede di votazione si astennero, vista la neces sità di non affossare la -legge, che almeno riconosceva il pxincipìo dell'o- b lezione, II PCI inquadrava il problema del l’obiezione -di coscienza all’interno di un disegno di democratizzazione delle Cemin Piergiorgio, Via Vittorio 9, 39100 Bozen Forze Armate, interpretando tale fe nomeno come un diffuso malessere tra

di base, In seguito all’approvazione in Par lamento della legge, si costituì la Le ga degli Obiettori di Coscienza (LOC), che riuniva in se tutti gli obiettori vecchi e nuovi e più preparati polìti camente. Essa, si propose come primo compito la ricerca di quegli enti in cui fosse possibile svolgere un servizio civile, con determinate garanzìe di democraticità. Contemporaneamente alcuni obiettori inoltrarono delle do mande di obiezione contenenti moti vazioni politiche, per cui furono boc ciate dalla

dei quali -gii obiettori si sa rebbero -distaccati in una serie di enti che erano già stati contattati. Il Mi nistero, non avendo altra, soluzione, dovette accettare la proposta della LOC. Si sono così affermati dei principi die qualificavano il servizio civile in .senso antimilitarista: il Corso di .Formazione, i principi di autodi- slaccamento, dì autodeterminazione e di autogestione del servizio negli enti. Airint-erno della LOC erano presentì essenzialmente nonviolenti, anarchici e radicali

, che avevano attivamente par tecipato alla battaglia per l’approva zione della legge. Ma sono stati senz’altro i movimenti nonviolenti a dare la maggiore im pronta alia LOC nei suoi quasi dieci anni di vita, l’ale impronta è derivata dal tentativo, per altro non ancora riuscito, dì trovare nel servizio civile un momento unificante per l’imposta zione di un nuovo tipo di difesa. Cer chiamo allora di chiarire brevemente che cosa, sia la rtonviolenza, punto es senziale per chiarire la differenza

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Bücher
Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
(1971/1974)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 16 - 19. 1971 - 1974)
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Seite 22 von 28
Ort: Bozen
Verlag: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Umfang: Getr. Zählung
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Signatur: III Z 342/16-19(1971-74)
Intern-ID: 319173
Vltti, Via Veneto 19, 38100 Trento. Ma rt i n Schweiggl Io sottoscritto . . . nato : il . . , residente a . . . in Via . . . chiedo di. prestare il servizio civile alternativo a quello militare, come previsto dalia leege la dicembre 1.972, n. 772. Dichiaro non soio di essere contrarie!, in litica, di principio e per imprescindibili motivi di coscienza, all'uso personale delle armi, in ogni circostanza, ma ancor più a! ioro uso organizzato, istituzionalizzato, coiìettivo e legale, ir! qualsiasi

conflitto, civile o internazionale e con qualsiasi occasione o pretesto, che si Ghiaini. Impero o Repubblica, difesa o conquista. .La violenza delie istituzioni mi appare più grave di quella delle persone, die pure condanno, quella degli eserciti, di tutte la piti .inaccettabile, perché estrema e .irreparabile nella sua destinazione, antidemocratica e incivile più di ogni altra pel la sua struttura. Dichiaro inoltre che la mia concezione generale delia vita, che i miei convincimenti religiosi

al di fuori della coscienza, nelle sue dimensioni moraii, filosofiche, religiose. Chiedo dunque, in conformi Là alia costituzione, alla Convenzione Europea dei. Diritti delL'uoino, alla legge, di svolgere un servizio civile alternativo a quello militare dichia randomi obiettore di coscienza e. professando con forza il carattere pienamente politico delia mia obiezione, proprio per le necessarie, indubitabili premesse, implicazioni e con seguenze morali che ciò comporla e prova. Dichiaro che il mio servizio

civile non potrà essere utilizzato a fini di lucro, sostitu tivo del lavoro disponibile secondo gli elenchi apprestati presso gli uffici regionali e pro vinciali del lavoro c della massima occupazione; sostinfiivo del lavoro di coloro che sbatto esercitando il diritto di sciopero; consistente in aUiviià elle abbiano relazione con la preparazione bellica. Dichiaro inoltre di non essere titolare di licenze o autorizzazioni relative alle armi indi cate, rispettivamente, negli articoli 28 e 30 del testo

unico della legge di. pubblica sicurez za e di non essere stato condannato per detenzione o porto abusivo di anni. Intendo prestare servizio civile presso . . „ (indicare, se possibile, il settore o meglio bis Muto o comunità).

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