29.974 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350296/350296_196_object_5413666.png
Seite 196 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
. Introdotta in Austria la giurìa per le cause penali, fu nominato Presidente d’ Assise, prima pel Circolo dell’ Istria e poi per quello di Gorizia; ma abrogata la Costituzione, venne mandato in Dalmazia, e solo nel 1856 fu levato di là e trasferito al Tribunale d’Appello di Milano. Nel nuovo officio ebbe l’incarico (1857) della relazione d'un progetto di legge per l’ordinamento dell'Avvocatura, e sullo scorcio del 1858 fu eletto relatore per la compilazione del nuovo Codice di procedura civile, opera

. Trasportata da Torino a Milano la Corte di Cassazione, egli nell 1 aprile del 1860, primo fra tutti I magistrati lombardi, fo chiamato a -fare parte della stessa come Consigliere, e vi sedette due anni, ora nella sezione civile, ora nella penale; compiti j quali, fu nominato Primo Presidente della nuòva Corte d'Appello

Scrittori ed Artisti magistrati che abbia l’Italia, robusto pensatore e scrittore elegante versato in ogni genere di letteratura. Nacque in Nago li 19 Marzo del 1804 da Lorenz’ Antonio e Giuseppina degli Schuldhaus di Lavis ; ebbe la sua prima educazione in Trento, dove suo padre figurava quale Capo-Sezione nella Prefettura dell’Alto Adige durante il primo Régno d’Italia. Ad Innsbruck studiò la legge, e nel 1826 fu praticante di concetto nei Giudizio di Rovereto e Castole orno. Nel 1831

fu nominato attuario nel Giudizio di Mez zolombardo, e nell' anno successivo venne trasferito nella stessa qualità alla Pretura urbana di Belluno. Nel 1835 fu mandato Pretore a Moggio nel Friuli, e poi tolto di là, fu promosso al grado di Consigliere (gennaio 1838) nel Tribunale provinciale e Consolato marittimo di Rovìgno nell’ Istria ; indi fu traslocato (1841) al Tribunale provinciale di Trieste, e vi rimase anche dal gennajo del 1850, come Consigliere d’ Appello nella nuova Corte ivi istituita

di lunga lena troncata a mezzo dagli avvenimenti che condussero la Lombardia a mutare Governo. Il Sigli eie non si mosse di là, e nel nuovo ordine di cose, ebbe distinzioni e lo stipendio di prima classe conforme al grado ed al posto che occupava per ragione di servizio. Nel Settembre del 1859 lo troviamo a Torino nella Giunta colà radunata per la discussione di una legge sul. l'ordinamento giudiziario, e poi come membro di altra Giunta incaricata a rivedere e riformare il codice di procedura civile

1
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350296/350296_198_object_5413668.png
Seite 198 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
nella provincia del 7 irò lo (Jbid. 1880). Leonardo Gennari di Trento, valente scrittore dì cose giu ridiche-nacque, li 19 Gennajo del 1799 da poveri, ma onorati ge nitori; fece i primi studi in patria, e poi stipendiato dal Governo potè frequentare le Università di Innsbruck e di Vienna, ov' ebbe a conseguire la laurea nelle leggi. Nell'anno 1831 fu nominato Professore eli Procedura civile nell’Università di Pavia, a cui s aggiunse, dopo la restaurazione del governo nazionale, l'inse gnamento della

Procedura penale. Disimpegno con amore ed intelligenza parecchi .uffici, come quello di Rettore Magnifico, di Decano della facoltà politico-legale, di Consigliere comunale della città di Pavia ecc. ed ebbe dal Governo rimunerazioni c onorifi cenze non poche; Ora è in riposo, e de’suoi scritti a stampa troviamo da notare: il Sommo principio del Processo civile (Pavia, J843); un Corso di Procedura civile fJhid. 1844-45, 3 voi. in 8°) c la Teoria delie Prove nel Processo civile austriaco (llnd. 1855

). I tene: poi d' inedito parecchie Elegie latine, un Discorso sull utilità della lingua greca, u n Elogio del C.te Barba covi letto il Novembre dell' anno 1852 nella- solenne ' inaugurazione degli sfttdi, e le Legioni di diritto naturale e di Procedura- civile c

3
Bücher
Jahr:
1883
Scrittori ed artisti trentini
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350296/350296_136_object_5413606.png
Seite 136 von 283
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 280 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 58.564
Intern-ID: 350296
di dottore. I suoi talenti ap palesati nel disimpegno dei pubblici affari gli guadagnarono pre sto la nomina di Consigliere presso il Tribunale di Mantova. Di là fu trasferito presso il Tribunale di Milano, e poscia a Trento, indotto a chiedere questo trasloco per ragioni di famiglia. Ma anche per lui la carriera incominciata sotto i più splendidi auspi ci rimase interotta per gli avvenimenti politici del 48. Visse in patria, curando il bene de’ suoi concittadini, prestando con amo re e disinteresse

brevissimi intervalli di tregua che le sofferenze dell’ ultima malattia gli concedevano, egli, più morto che vivo, dettava scritti pregievoli di giurisprudenza. Cessò di vivere il 1°. Ottobre 1879 in età di 73 anni. Simone dei Baroni Cresseri fu grande patriotta pd uomo erudito nelle scienze economicodegali ed amministrative. Nacque in Trento li 5 Settembre del 1800; studiò belle lettere e la filo sofia nel ginnasio liceale di sua patria, poi la legge nell’Univer sità di Vienna, ove prese la laurea

V opera sua in tutte le cose che potevano tor nare di utile al paese. Fu ora membro, ed ora presidente, della Direzione della Società enologica fondata in Trento, diresse per più anni il Consorzio agrario trentino, partecipò alla Commissione per la regolarizzazione dell’Adige, e fu membro di quella di censimento- Accettò la nomina di Deputato per la dieta provinciale e pel Consiglio dell' Impero ; e tra queste cure e la quiete del suo gabinetto, ove pas sava molte ore nello studio di cose amene

ed eruditive, tra i conforti di natura che gli venivano offerti dal suo bel Castello alla Pietra, già divenuto stabile dimora della cara sua famiglia, in seno a’ suoi, fini di vivere il giorno 29 Agosto del 1880. Ricordiamo dì lui un dettato sul vigore delle prove legali nel processo adittale civile austriaco (Vien na, 1825), ed i bellissimi Discorsi' premessi all edizione degli Sta-

4
Bücher
Jahr:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/330479/330479_116_object_5403083.png
Seite 116 von 200
Autor: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Ort: Trento
Verlag: Scotoni e Vitti
Umfang: 200 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.579
Intern-ID: 330479
_ 118 — li Tirolo alla Francia colla pace di Vienna (14 ottobre 1809), e trovandosi quindi i Tirolesi abbandonati a se stessi, e perciò impotenti a sostenersi, furono costretti a rassegnarsi alla triste sorte e far ritorno ai patri focolari, ai quali si trovarono tutti ai primi di novembre. In sul finir di settembre i Francesi erano padroni di Trento. Cosi ridotte le cose il Trentino con Flemme venne aggregato al nuovo regno d’Italia, coli' ultimo e totale annidi il amento della libertà

, lor volta i lor terrazzani spedirono segretamente Giuseppe Cristel pel Val di Cadine e Valsugana a Trento al Generalissimo francese con una lettera a questo diretta e cucita in una suola delle scarpe per racco mandarsi alla di lui clemenza. ' , Nel novembre 1809 le milizie francesi furono una seconda volta in Flemme, e lo Scario Delugan, che con vero e grande patriotismo avea procurato salvar da , quelli e dai Bavaresi la patria, sen' dovette fuggire, subentrando ai 21 dicembre quale Scario Angelo

Morandini da Predazzo. Ma intanto si andava dai Francesi organizzando il Trentino e la Valle a modo l'oro,, attenendosi nel frattempo alla costituzione bavarese, per cui questi non fu che un’ombra di Scario. Egli coprì tale ufficio fino al 1811, quando compiutasi la nuova organizzazione della Valle lo dovette dimetter col nome; e ciò fu per sempre; e a noi dello Scariato non pervenne che la memoria veneranda. Colla accennata organizzazione la politica civile e giu diziale amministrazione restò ai nuovi

13