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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 195 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
abbia mostrato Marco Aurelio Imperatore, e insieme gran concetto, di Valerio Mariano destinandolo non solo Sopranten dente in Trento alla militar vettovaglia della terza legio ne italica, ma costituendolo eziandio, come sembra Giudice degli Scelecti nella Colonia. Quanto poi alla Prefettura de’ Fabbri è u- gualmenle onorevole per Trento se la rigirardiam per un corpo ci vile che militare. Se civile 1 , non picciola Colonia vuole essere slata la Trentina, ove tante persone applicate alle diverse

C A PO X X. S U P P 1 E M- E N T O. 17I che civili, e delle statue alle persone imperiali innalzate, o pure al merito de’ cittadini. Altri pubblici monumenti abbiamo osservato nel basso della città , e precipua attenzione qual Colonia Romana a se richiamava il'Campo . Marzo e l’Anfiteatro. VI. Queste sono cose, che in generale la lapida di Mariano ci 'condusse a cercare. Ma ella stessa di molte altre prerogative della Colonia trentina ci porse diritta notizia. Per lei dicendosi Trento Colonia

abbiam riveriti i Duumviri, i Censori, gli Edili, i Decu rioni, cbe un giorno reggevano questa Città. Conoscevamo un Se viro augustale di Trento, e altri Se viri augustah del territorio Tren tino in Avio, ma la nostra-Iscrizione rende completo il Culto d’Au- gùsto in Trento mostrando in Valerio Mariano il Flamine di Roma e d’Augusto. Niente meno d’onore alla Colonia trentina debbono recare i giuochi Quinquennali, de’ quali Valerio si mostra Prefetto. Queste sono solennità, cbe non a tutte le città

possono convenire, perchè richiedono grande apparato, e grande spesa. Che vi fosse un Collegio d’Auguri in Trento, sapendo che era Colonia si pote va bensì congbietlurarlo, ma la sola nostra Iscrizione ci dà questa notizia precisa. Più e più ragguardevole poi diventa questa Colo nia, perché oltre alle proprie diede anche ricetto alle sacre funzio ni di straniere città, quali furono le Tusculane per antichità e ve nerazione assai celebrate. Una cura singolare poi della nostra Co lonia si può crédere

maniere di 1 avori eri, cbe abbraccia la parola fabbro, si trovano, da potersene formare un Collegio ; e Collegio di qualche riguardo e di belle rendite fornito, se un Valerio Mariano ne fu Prefetto. Se jpoi que sto debb’essere un corpo Militare, ciò mostrerebbe, che Trento per 1 opportuna sua situazione, e per la sua ampiezza e stata scelta a sede di una delle principali parti della Legione. Il Titolo di Tri buno dato a Valerio, ove si dovesse intendere Tribuno onorario della Legione nelle Rezie

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 10 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
C. POSTINGEn — IT, CASTELLO 1>15L BUON CONSIGLIO (215) 9 con Trento fu assegnato alla Baviera. 1 ) Nell*Aprile del 1809 la città ritornò per breve tempo in mano degli Austriaci e dei sollevati tirolesi, finché al principio del 1810 le terre del Ve scovado sotto il nome di « Dipartimento dell’Alto Adige » di vennero parte integrante del Regno d’Italia. Durante la guerra, e Francesi ed Austriaci si posero all’o pera di fortificare la città, e precisamente il Castello di Trento. Si atterrarono

militare, che il Castello non avesse più a ser vire da Caserma, ma si consegnasse alla Prefettura. Avutone il consenso, diede mano tantosto alle riattazioni : in breve tempo si ristaurarono le parti rovinate dell’edificio in maniera che il Prefetto potè prendere dimora nelle stanze del Vescovo che erano sopra il giardino, e gli impiegati e gli uffizi prefettizi si poterono collocare comodamente in Castello. 2 ) Il deposito delle polveri che fin allora era nel Castel vecchio, venne tras portato nella

tutti gli artisti a travagliare anche nei giorni festivi nelle rispettive loro professioni. Piacque anello alla città questa nuova determinazione-, in tal modo veniva conservata l’antica residenza dei suoi Vescovi Principi, clic é il più bel fabbricato che esiste non solo in Trento, ma ben anche lungi da qua, »

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 192 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
, quantochè la voglia di ossequiare i successori di Augusto dovea fare ambire più che gli altri un tale onore, 'il quale molto più prezioso diventa, perché non aveva colleglli, • essendo a ciascun nume un Flamine solo deputato. Un’altra sacra incumbenza rende cospicuo il nostro Patrono cioè la Prefettura dei sacri giuochi detti Quinquennali, ragguardevole assai, perchè non .esitò già di presie dervi Domiziano medesimo. Abbiamo riconosciuto in Valerio l’altro offizio di Augure, onorevolissimo nei tempi

pagani, il quale fu già esercitato da Cicerone stesso, da Ortensio, da Plinio, da Frontino , e da altri insigni personaggi. Dopo questi onori risplende nell' I- scrizione quello, che fu probabilmente motivo per cui Valerio in Trento si stabili; la gelosa carica cioè di Prefetto delle vettovaglie della terza legione Italica, impiego che sicuramente gli Imperatori cercavano dì conferire a personaggi de’ più segnalati per integrità, e forniti di convenienti ricchezze per la -debita malleveria

. Un’ al tro onore sacro e de’ piu antichi e de’ più venerati ci significa la nostra lapida -dicendo Mariano sodale dei .Sacri Tusculani. Altre cariche civili niente meno onorifiche succedono alle sacre e milita ri. L’ essere Giudice fra i selecti portava con se la equestre dignità e là stima dell' Imperatore. L’essere poi Decurione in Trento, cioè uno di quelli, che formavano l’ordine amplissimo e splendidissimo , e il Senato delle Colonie, ce lo manifesta possessore di non mediocri ricchezze nei Trentino

3
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Seite 35 von 42
Autor: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: 40 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.612
Intern-ID: 321774
fieli 5 anno 1271 Metz viene appellato Plebalus cioè Par* cocchia, (a) Questo documento estratto dall’archivio di Trento è riportato dal Bar. Hormayr al N 202, Parte I. divi sione IL della Storia del Ti colo , pag, .4^9, Per non recar tedio col dilungarmi di soverchio mi limito ad indicare le pagine, in cui si possono riscontra le questi medesimi nomi pubblicati in altri documenti dal P. Boneìli. (b) Nella Storia di Trento manoscritta del P. V. Fran cesco- Felice Alberti di Enne si trovano

documenti tratti dall 5 archivio capitolare di Trento in cui agli anni 1 455 , 1482, 1 5 t ricorrono i nomi di Medium antiquum per Mezzolombardo, e di Medium novum per Mezzotedesco. Si annoia che San Pietro e Santa Maria Coronata sono i titolari delle due parrocchie, e che in una caver na scavata alle falde del monte sopra Mezzo tedesco sus siste una chiesuola dedicata a San Gottardo, e da lui nomata. Di queste varie, lezioni di Medium di Metium e di Metz la vera è fuor di dubbio quella di Medium come

, quella che ha un proprio significato, e che fu sempre usata dalla Curia Vescovile di Trento , Ufficio incontra stabilmente il più antico nel Tiralo, E siccome questo vocabolo proviene dai tempi della corrotta latinità, cosi non devesi ricercarne la spiegazione nella lingua del La-, zio , ma nel Glossario della media e ìnfima latinità del Du Cange, Questi spiega la parola Medium per Campus fiut pianifica. - Chiunque conosca la posizione dei due paesi con verrà facilmente, che il nome di campo

4
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1839
Sopra qualche punto della storia trentina : discorsi
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Seite 41 von 42
Autor: Filosi, Francesco / di Francesco Filos
Ort: Rovereto
Verlag: Marchesani
Umfang: 40 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.612
Intern-ID: 321774
4o Perciocché consta da lapidi romane tutt’ ora esistenti in Verona e in Brescia, e dagli storici illustrate, che Riva, Arco e le Giudicarle erano sotto ai Romani colla città di Brescia ascritte alla Tribù Fabia (a) e quindi Muratori, e Maffei i loro territori alla Bresciana Provin cia ascrissero. All" incontro Trento era ascritto alla Tribù Papiria, nè dalla Storia si ritrae indizio , che i Tango- bardi abbiano alterato i confini dei Municipi delle Citta d’Italia, Come poi sia avvenuto

lo smembramento di questi territorj dalla Bresciana e la loro aggregazione «alla Trenti na Provincia due indizi a me sembra somministrare la storia. Sigonio addita (ù) che Carlo Magno conterminò di versamente di prima i territori delle Città d'Italia ) onde puossi fondatamente dedurre, che col nuovo comparti mento di Carlo Magno le Giudi cari e, Riva e Arco stac cate venissero da Brescia, ed a Trento aggregate. Consta di più da parecchie storie (d) che Carlo Magno donò in feudo alla Chiesa di Trento

le Giudicarle siccome con altri paesi dotò altre Chiese Vescovili, come riscontrare si può nell’opera del Bar. Honnayr (d) che Carlo Magno donò la Valtellina alla Chiesa di Saint De nis presso a Parigi, e il-dominio di. Coira alla Chiesa di Como. Carlo Magno fece questa donazione al Vescovo di Trento Orso. Da questi due fatti storici del Regno di Carlo Ma gno verrebbe a manifestarsi da se il tempo e la causa del passaggio delle Giudicarle dalla Bresciana alla Trentina Provincia. (a) Storia, delle! Giudicane

5
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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
¬La¬ Valsugana climatica : note
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Seite 18 von 61
Autor: Gramatica, Gustavo Adolfo / di Gustavo Adolfo Gramatica
Ort: Rovereto
Verlag: Tipogr. Roveretana
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Heimatkunde
Signatur: II 109.730
Intern-ID: 202170
17 — Ma il progetto condotto in parte a lavoro definitivo, non era sembrata una ciambella fatta col buco, e se ne era abbandonata l’idea. Ed in vero questa via non era nè la più comoda, nè la più razionale, perchè se la medesima abbreviava il percorso verso divez zano, da dove giudiziariamente dipende tutta la valle pinetana, e conseguentemente verso il grande emporio della città di Trento, non soddisfaceva ad una grande maggioranza degli interessi economici della popolazione, che trattava

di preferenza, ma non esclusivamente i propri, affari con Pergine : Evi era di più, perchè se la parte settentrionale dell’altipiano poteva con molta maggiore comodità rivolgersi a Trento, quella fra oriente e mezzodì era molto più vicina à Pergine, e se Leonardelli propugnò la definitiva apertura della via, i di lui avversari pretendevano si migliorasse anche quella strada che per Montagli a ga lungo il torrente della Siila, indi per Serso portava a Pergine. Leonardelli volle aperta la via verso Trento

fiumi d inchiostro in queste battaglie della penna, e pur troppo il potentissimo comune di Pine venne frazionato in quattro impotenti comunelle La strada allacciata verso Trento fu lasciata andare,in rovina, litigandosi ancora sempre per conoscere cui spetti la manutenzione, la via verso Pergine mantenuta fino al pròprio confine da, questo ultimo comune, poi da Serso, indi da Viarago, che recentemente aperse una comoda strada di accesso al proprio paese, si prolunga ;poi erta, dirupata, per

7
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
¬La¬ Valsugana climatica : note
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Seite 39 von 61
Autor: Gramatica, Gustavo Adolfo / di Gustavo Adolfo Gramatica
Ort: Rovereto
Verlag: Tipogr. Roveretana
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Heimatkunde
Signatur: II 109.730
Intern-ID: 202170
torre quadrata, che è lì a sfidare i secoli. Ecco quanto rimane della strapotenza medioevale di Siccone da Calclonazzo che alla metà del secolo XIV sfidava la potenza dei Vescovi di Trento, dei Carraresi di Padova, della repubblica di.Vicenza, stringeva lega cogli Scaligeri di Verona e cogli Ezzelini da Romano, nemico temuto, alleato ambito se altri mai: Ecco la torre del gran Siccone signore di Castell’Alto, allora chiave della Valsugana, ' padrone di potente esercito tale da costringere il pauroso

Vescovo di Trento a chiamare all' avvocazia del Principato t conti del Tirolo, che difesero poi come avvocati''gli interessi principeschi nel modo di cui ci è maestra la storia. Su quella torre, come su quella dell’alleato suo Ezzelino da Romano a Padova potrebbe ripetersi la scritta che il notissimo epigrafista conte Carlo Leoni padovano appose Mesto avvanzo eli nefanda ti rannido. L’ archivio del Municipio di Caldonazzo è fra i più ricchi dei Comuni tridentini. Sappiamo esistere colà dei documenti

che toccano 1’XI secolo, e j sappiamo fortunatamente che un caro nostro amico il signor Damiano' Graziadei farmacista di Caldonazzo,. ben noto ai cultori dèlie patrie discipline per altri importanti lavori, attende ad ordinarlo con intelletto, di amore. Aspettiamo da lui una bella esau riente monografia in argomento, che faccia il paio colle memorie di Tergine e del Perginese recentemente pubblicate dal cav. Pietro /degli Alessandrini di Trento, ' -, Ed ora stringiamo la mano all’amico Stefano

14
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
¬La¬ Valsugana climatica : note
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Seite 12 von 61
Autor: Gramatica, Gustavo Adolfo / di Gustavo Adolfo Gramatica
Ort: Rovereto
Verlag: Tipogr. Roveretana
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Heimatkunde
Signatur: II 109.730
Intern-ID: 202170
-Il— . al dominio vescovile 1 ’ avvocato Limone Mirana di Trento, e quella dei comuni di Madrano e Nogarè soggetti alla signoria del Conte del Tirolo l’avvocato e notaio Gtanantonio Dorigati di Tergine. Per togliere in via di accomodamento la pendente lite, Ferdi nando Conte del Tirolo nominò a suoi commissari sotto la presidenza di Francesco di Castellalo capitano della città scelto a tale carica col pieno accordo del Vescovo, il signore di Beseno Carlo Troppo (i cui discendenti oggi

si firmano Trapp) ed il vicario di Bolzano Battista Filoso (i cui tardi nipoti oggi si fanno chiamare Vilas) mentre il Ve scovo per suo conto nominava Gaudenzo signore di Castel Madruzzo, ed il dottore Andrea Regio di Trento. Per chi si interessa di dati statistici, e di paleografia noto che la popolazione di Madrano, come risulta dalia procura rogata da Sebastiano fu Gasperino Spada di Tesino notaro, e scrivano della giurisdizione di Castel Tergine era di 19 famiglie delle quali conven gono a regola

l 3 Ottobre 1527 è rogata dal notaro Giangiacomo Calla vino dei Gayfis di Trento e vi assistono come testimoni il sacerdote Marco Rapolano vicepievano della pieve di Pine, fra Gaspare Spagnolo dell' ordine di St. Francesco, Antonio France- schini da Fornace, e Leonardo fu Nicolò de palude (probabilmente il Palò della valle del Fersina). L’ atto è esteso in Baselga vicino alla pineta di Maestro Giacomo dove si tiene solitamente la regola. ■ v È curioso il rilevare la quantità degli abitanti dei singoli pae

17
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1891
¬La¬ Valsugana climatica : note
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Seite 35 von 61
Autor: Gramatica, Gustavo Adolfo / di Gustavo Adolfo Gramatica
Ort: Rovereto
Verlag: Tipogr. Roveretana
Umfang: 58 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Heimatkunde
Signatur: II 109.730
Intern-ID: 202170
sulle difese; mezzora .di cammino, e saremo alle cascine della nota malga alpina di Montagna Granda, da cui prospetteremo le severe guglie montanine della, valle del Per sin a. ' Ma non credano i lettori, che lo Stabilimento alpino di Vetriolo raccolga tutta la colonia dei villeggianti. Nò certo, v A due passi è la Pensione Trento , amato ritrovo di quanti dalla nostra città/ o dai dintorni vanno a cercare il fresco lassù. Ma se domandate doveva il sig. A, o la signora B., state certo che qui non

vi parleranno della Pensione Trento■ Se ne vanno semplicemente dalla brava, simpatica, graziosa padrona della Pensione, dalla Fiorina. ' Nessun , si rammenta nè il di lei cognome di nascita, nè quello di matrimonio. È il suo nome, il suo nome di guerra. - I maturi la ricordati bambina, ed ella, come sempre, ha un sorriso ed una,graziosa parola, per tutti. E ; ve lo so dire io, vi si entra contenti,, la parola del,congedo non dice mai: addio, ma sem plicemente: arrivedersi 1’ anno venturo. - E non som

complimenti o parole vuote di senso.. Chi voleva una camera alla Pensione Trento in quest’anno, quantunque fosse stata aggiunta una vasta nuova ala al fabbricato esistente ed eretta una elegante veranda, doveva scrivere ed attendere una ventina di giorni per avere un cantuccio qualunque. Oggi si ventila il pensiero ■ di un altro fabbricato d' aggiunta. Lassù v’è pure 1 ' albèrgo Miravalle , vi sono altri luoghi, vi -

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