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Monats-Tandem
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Seite 19 von 40
Datum: 01.06.1983
Umfang: 40
prospettiva si concilierebbe, ottimamente, con la necessità di argi nare il calo dei posti di lavoro, che si riscontra soprattutto nel gruppo lin guistico italiano. Ma occorrerebbe una chiara decisione politica, per arri vare a questo. Da tre anni a questa parte, le dirigen ti delle scuole materne altoatesine, in particolare quelle di lingua italiana, vivono le iscrizioni come un’attività stressante. C’è l’ansiosa attesa dell’ar rivo dei genitori, il conteggio aggior nato, ora per ora, del numero degli

sa situazione è il calo delle nascite. Nell'anno scolastico 1980/81 le do mande d’iscrizione alla scuole mater ne di lingua italiana erano diminuite di circa 415 unità, tra il 1981/82 di 308 unità. L’anno scorso si è scesi di altre 243 unità. Quest’anno pare che l’entità del calo si mantenga sotto il centinaio. Una certa emigrazione, non rimpiazzata, di cittadini di lingua italiana è un’altra causa del fenome no. 1 “cambiamenti” di gruppo lin guistico nel censimento sono stati e saranno ancor di più

in futuro la ter za ragione dell’assottigliamento del gruppo italiano e della conseguente diminuzione delle iscrizioni dei bam bini alle scuole materne in lingua ita liana. NEI CENTRI MINORI Nei paesi minori il problema è aggra vato da alcune peculiarità. E’ norma generale non accettare bambini di lin gua italiana nelle sezioni di lingua te desca. Nei piccoli centri invece, può succedere che vengano iscritti su in sistenza dei genitori per tornaconto o perché nel paese non c’è una sezio ne italiana

. La diminuzione delle nascite coinvolge, infatti, tutti i grappi etni ci. L’anno scorso sono state chiuse anche alcune sezioni di lingua tede sca. La dott. Zieglauer, ispettrice del le scuole materne di lingua tedesca e responsabile del relativo ufficio am ministrativo, comunica che quest’an no, ad un primo esame, la situazione pare migliorata. La dott. Galastri, capo dell’Ufficio scuole materne dell’Assessorato pro vinciale alla P.I. di lingua italiana, an-

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Kategorie:
Recht, Politik
Jahr:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Seite 20 von 24
Autor: / studio di un patriota pratico e positivo
Ort: Lecco
Verlag: Tipogr. del "Resegone"
Umfang: 24 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Signatur: III 63.940
Intern-ID: 236531
provinciale ed il danno che ci deri verebbe da un’ eventuale separazione. Posto il caso che le spese provinciali ascendessero a Corone 8 per ogni abitante, mantenendo P attuale nesso provinciale, si potrebbe sop perire alle stesse con un addizionale provinciale di circa il 100 % ; a- dottando invece a base del calcolo il progetto d’ autonomia, la porte te desca potrebbe coprire la propria deficienza col 72 %, mentre per la parte italiana occorrerebbe invece un’addizionale del 190%. Un altro esempio

lo troviamo nelle spese scolastiche. Gli attuali salari dei maestri delle scuole popolari importano complessivamente 1,000.000 Corone, e precisamente -480.000 Cor. per la parte tedesca e 520,000 Cor. per la parte italiana. Se la provincia si assumesse, anziché il 20 %, l’intiera spesa, con un’ amministrazione comune, occorrerebbe un aumento dell’ addizionale provinciale in ragione del 17 %, mentre separata 1’ amministrazione, la parte tedesca potrebbe sopperire alla spesa col solo aumento del 14, mentre

alla parte italiana occorrerebbe il 40 %. Un adeguato aumento dei salari dei maestri importerebbe per l’in tera provincia circa 800.000 Cor., di cui 400.000 almeno per la parte italiana. Nel mentre la provincia potrebbe sopperire a tale spesa col 17 %, per la parte italiana da sola, sarebbe necessaria per ciò solo una sovrim posta del 37%. Di qui la necessaria conseguenza che raggiunta l’auto nomia non si potrebbe neppur pensare a dotare corrispondentemente i nostri maestri, mentre la parte tedesca

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Zeitungen & Zeitschriften
Realtà sudtirolese
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Seite 6 von 12
Datum: 10.02.1961
Umfang: 12
La tattica italiana all’Onu Sotto il titolo “No alle tesi dei razzisti di Innsbruck,, la rivista “Risorgimento,, (Torino) ha trattato di recente diffusa- mente lo svolgimento del dibattito sulla questione del Sudtirolo dinanzi alle Na zioni Unite. Citiamo qualche brano del l’articolo soprammenzionato che si oc cupa della tattica adottata dalla diplo mazia italiana all’Onu: “Fra tutte le voci che si sono levate in Italia prima e dopo la discussione all’Onu della vertenza sull’Alto Adige, la più

controversia giuridica. La delegazione italiana ha compiuto bene il primo passo sostanziale (si veda soprattutto il discorso di Martino in cui, con voce soffocata dall’impeto, il nostro ex-ministro degli esteri ha spiegato ai appresentanti di un centinaio di Paesi come sia difficile in Alto Adige per una ragazza tedesca sposare un giovane ita liano senza farsi scrivere sulla porta di casa: “La felicità passa attraverso il tra dimento,,. Siamo grati alla rivista “Risorgimento,, per avere scoperto senza peli

sulla lin gua la tattica perseguita all’Onu dalla delegazione italiana. Del resto cose di questo genere le pensavamo; ne abbia mo semmai la conferma. Ci permettiamo però di fare in merito qualche considerazione: 1. Ci pare sistema troppo sbrigativo accusare oggi nel 1961 i neoiascisti di ostilità all’accordo De Gasperi-Gruber, come se essi e solo essi fossero responsa bili perché questo accordo, nonostante che sono passati 14 anni dalla sua firma, non ha avuto attuazione. Del resto, con monotonìa

pesante i responsabili della politica italiana hanno dichiarato fino a qualche mese fa, che la questione del Sudtirolo non esistesse essendo la mate ria di esclusiva competenza italiana. Qua le ultimo esempio di tale politica "lun gimirante,, ricordiamo quanto nella pri mavera del 1960 Fon. Giuseppe Pella, allora ministro degli esteri, ebbe a pro fessare in Parlamento. 2) Ormai le trattative italo-austriache sono imminenti. Quale sarà il comporta mento della diplomazia italiana? Non c’è via d’uscita

risorgimentale italiana, il cui centenario l’Italia democratica celebra nel corrente anno, di dare finalmente ai sudtirolesi quanto per diritto loro spetta. Del resto è anche in gioco il prestigio dell’Italia democratica professantesi di spirito europeo. 4) Perché sarebbe controproducente per il prestigio italiano che la questione del Sudtirolo dovesse in caso di falli mento delle trattative dirette italo-au striache, ritornare all Onu. Non ci sa rebbe più altra via. Difficilmente però la regìa potrebbe

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 709 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
REPUBBLICA ITALIANA - REGNO I)’ ITALIA. 687 Nessun’altra fazione turbò le nostre terre in questa breve campagna, che si chiuse il 9 febbraio 1801 colla pace ■di Lunevilìe; per la quale la regione restò nell’assetto .già stabilito nel Trattato di Campofornio; se non che il Prin cipato Trentino cessò d’essere anche nominalmente indi- pendente, e fu aggregato all’ Austria (novembre 1802).. Nei Comizi di Lione (*), il giorno 26 gennaio 1802, ap provandosi la nuova costituzione della Cisalpina

, fu deli berato di darle il titolo di Repubblica italiana. In virtù ■del conseguente assetto amministrativo, Desenzano cessò •d’essere sede di Dipartimento; Brescia capoluogo del Di partimento del Nella, fu sede di Prefettura; Salò capoluogo dell’ ottavo Circondario, diventò sede di Vice-Prefettura (-}. Il 31 marzo 1805 la Repubblica italiana finiva, e si proclamava in suo luogo il Regno d’Italia ( 3 ) ; il 26 maggio Napoleone cingeva la corona ferrea in Milano; il 7 giugno, Eugenio di Bendar uà era

re golamento di coscrizione della Repubblica italiana. ( 3 ) La notte dell’ 11 aprile (giovedì santo) per ordine del Governo si _atterrarono in Salò l’albero della libertà e tutte le insegne repub blicane.

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Zeitungen & Zeitschriften
Alpenzeitung
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Seite 4 von 4
Datum: 08.10.1940
Umfang: 4
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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht
Jahr:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Seite 359 von 374
Autor: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. des Landesschulrathes
Umfang: XVI, 356 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.
Schlagwort: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Signatur: II 108.400
Intern-ID: 598805
. «Riguardo ai quartieri c’è però ancora un altro guaio. I comuni della parte italiana della provincia (della parte tedesca non so) hanno trattato generalmente male i maestri in fatto di quartiere. Molti co muni hanno offerto ai maestri quartieri inabitabili o non confacenti alla posizione del maestro. Moltissimi maestri furono costretti ad ac cettare contratti ed importi avvilitivi, cioè, invece dell’avverso legale fior. 30, 25, 10 ed anche 7, per- non abitare un quartiere indecente, malsano o non aver

liti o dispiaceri. «Insomma nella parte italiana il § 57, si può dire che non andò in vigore e che vi si supplì con contratti. Fu ed è tuttora il focolaio dei dispiaceri. La causa di tutto questo 6 il fatto, che il quartiere stabilito dal § 57 è, come si disse, insufficiente, che i comuni della parte italiana non hanno quartieri appositi pei maestri, e che Favverso stabilito non è relativo al valore reale dei quartieri nelle singole lo calità. «A ogni persona è cosa più grata l’avere l’indennizzo

italiana della provincia. Appoggio anche l’ag giunta: Nel caso che il comune abbia un’ abitazione propria pel docente, spetta al Consìglio scolastico di strettuale, dopo sentito il medico distrettuale, il giudicare se essa corrisponda pienamente alle pre scrizioni.

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1986)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 10. 1986
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Seite 237 von 240
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 231 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Hornung, Maria: ¬Die¬ Bedeutung des Ladinischen für die Germanistik / Maria Hornung, 1986</br> Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ ersten Enqueten für den ALD : Erfahrungen und Ergebnisse ; (ALD-Arbeitsbericht 1) / Dieter Kattenbusch ; Hans Goebl, 1986</br> Kattenbusch, Dieter: Raetia antiqua et moderna : W. Theodor Elwert zum 80. Geburtstag / Dieter Kattenbusch, 1986</br> Śliziński, Jerzy : ¬"L'¬ istorgia da l'aula da la vita" und "Das Wasser des Lebens" der Brüder Grimm / Jerzy Slizinski, 1986</br> Śliziński, Jerzy : ¬Eine¬ rätoromanische und eine polnische Variante des Märchens vom "Grossen Räuber" / "Madej" / Jerzy Slizinski, 1986</br> Munarini, Giuseppe: Giovanni di Giacomo Gera: Padre fortunato da Cadore / Giuseppe Munarini, 1986</br> Rampold, Reinhard: ¬Die¬ Siedlungs-, Hof- und Hausformen in Buchenstein (Fodom) / Reinhard Rampold, 1986</br> Richebuono, Giuseppe: ¬L'¬ uccisione del "Gran Bracun" nelle deposizioni dei testi / Bepe Richebuono, 1986</br> Strassoldo, Raimondo: ¬La¬ tutela del friulano in provincia di Udine : una ricerca sociologica / Raimondo Strassoldo, 1986</br> Wolfsgruber, Karl: Predigten auf Grödnerisch : ein 200 Jahre altes Dokument / Karl Wolfsgruber ; Bepe Richebuono, 1986
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/10(1986)
Intern-ID: 355077
linguisticamente non italiana e non italiana e non tedesca. Sono emerse così, ultimamente, personalità ori ginali di scrittori, formatisi presso la scuola delle grandi letterature europee e dentro l’esperienza soggettiva dei sentimenti. L’opera di autori come Max Tosi, Valentino Dell’Antonio, Frida Piazza, Luciano Jellici, Josef Kostner, Felix Dapoz, Iaco Ploner si inserisce a giusto titolo nel pur folto qua dro della produzione poetica europea contempora nea. Tale opera presenta caratteristiche comuni

eu ropee ma anche peculiarità specifiche. Queste ul time derivano in parte dall’ambiente, in parte dal diverso temperamento e stile di ciascuno degli autori. Accanto ai suddetti si collocano numerosi altri scrittori di vaglia. L 'Antologia ne dà ampia testi monianza, offrendo i testi — spesso inediti — in ladino e in traduzione italiana. V i-t < > n n 8 - 5 P Û- JTJ H* 9 p- £3 O o p n> P- n C Q g 1 gJ cr n o T o B n> g □□□ ? z o 9 n> o ►5’ n> <g ^ O co n> CfQ

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Zeitungen & Zeitschriften
Südtiroler Ruf
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Seite 7 von 8
Datum: 01.04.1960
Umfang: 8
in dieser Vereinigung eine gewichtige Rolle. Tolomeis Zeitschrift „Nazione Italiana“ In kurzen Umrissen haben wir nun einen Überblick über die Kräfte geboten, die sich zum Angriff auf das mehr oder we niger ahnungslose Südtirol zu sammeln begannen.^Der erste öffentliche Vorstoß, der diesen Angriff ins Rollen brachte, ging von der Zeitschrift „Nazione Italiana“ aus. Mit ihr gab ihr Gründer, Ettore Tolo mei, schon 1890 Ziel und Stichwort. Mit der Zeitschrift „Nazione Italiana 1 ' setzte er sich zum Ziele, in engster

und deut schen Volksteile ohne Kampf in die na türliche Aufsaugung fügten, die Natur und Geschichte nahe und unabwendbar machen“. Aber auch für das Italienertum in Kor sika und in Malta, in Nizza und Dalma tien, im Kanton Tessin und in Tunis, Algier und in Tripolis trat das Blatt mit Leidenschaft ein. In der „Nazione Italiana“ ist schon alles Wesentliche enthalten, was Tolomei in der Folge mehr als ein halbes Jahrhundert lang zu sagen hatte. Aber da das italieni sche Publikum zu dieser Zeit

sich noch allzusehr desinteressiert zeigte an den Fragen, für die Tolomei und sein Kreis mit so viel Stimmaufwand Propaganda machten, mußte das Erscheinen der „Na zione Italiana“ noch im Gründungsjahr 1890 eingestellt werden. Die Zeit war noch nicht reif — aber sie reifte heran. Mit einer unglaublichen Unverfroren heit suchte Tolomei schon in der „Na zione Italiana“ an Hand zahlreicher Fäl schungen — die dann 1916 von Toniolo in ein System gebracht wurden —einen „gemischtsprachigen Charakter“ Süd tirols

nischer Mehrheit hinzustellen. Gefälschte Landkarten In der ersten Nummer der „Nazione Italiana“ veröffentlichte er auch eine Landkarte, auf der er den größten Teil Südtirols als halb unbewohntes Gebiet und den restlichen teils als rein italienisch (Etschland südlich von Bozen), teils als halb italienisch (Etschland zwischen Bozen und Meran) darstellte. Er konnte dies ohne weiteres machen, da das italienische Volk von den Dingen keine Ahnung hatte. Diese Karte wurde nun auch als eigener Druck

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Zeitungen & Zeitschriften
Realtà sudtirolese
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Seite 12 von 12
Datum: 25.01.1961
Umfang: 12
di poche set timane dalla loro elezione — quindi pri ma di avere la più minima prova in con creto —, di parzialità e di faziosità, sol tanto ed esclusivamente per gettare l’al larme nell’opinione pubblica italiana e per mettere le mani avanti. La fabbrica delle statistiche fasulle E) Statistiche fasulle e immigrazione “Bolzano Nuova,, del 4-2-1951: “La stampa nazionale occupandosi del le questioni atesine ha accennato al len to e graduale depauperamento del grup po etnico italiano . . . . . . Il numero

registri della popolazione della città di Bolzano contro circa 3.000 neoiscritti. (sic!). Se si tiene conto degli ovvi principi più sopra esposti che regolano i trasferimenti interni fra provincia e provincia e città e città non può certo non risultare evi dente che Vandamento quale lo si veri fica attualmente è anormale ... „ “Bolzano Nuova,, del 15-5-1955: “Ma il fatto è questo. Giorno per gior no, ora per ora, il gruppo etnico di lin gua italiana perde posizioni individuali e collettive

do in proporzioni molto più consistenti nel Sudtirolo che non quelli dati alla li sta sudtirolese della Südtiroler Volks partei. Gli ultras nostrani non avranno peraltro da preoccuparsi, poiché i re sponsabili della politica italiana e l’opi nione pubblica italiana credono cieca mente agli allarmi gettati e non si interes sano minimamente per accertare la ve ridicità del lamento nel confrontare il responso delle urne .. . Chi vorrà in simile situazione preten dere che i sudtirolesi possano prestare un benché

perfettamente ortodosso ai principi e agli orientamenti del Svp . . . metodi con i quali si reclutano gli elementi marginali del giornalismo italiano . . . Egli tuttavia non potrà recare gran danno alla situazione della Regione già così provata né alla comunità italiana così evidentemente e volgarmente tradi ta. Ma ciò non sminuirà la tendenziosità delle sue intenzioni od il carattere non univoco del suo atteggiamento. E se per ipotesi dannata deriverà della sua e da altre prese di posizione pregiudizio

formativo ed informativo del l’opinione pubblica italiana. Brutali era no i metodi usati contro coloro che for nivano un quadro possibilmente reali stico della situazione. Ma come diceva “Bolzano Nuova,,? “Noi neghiamo come italiani il diritto al signor Gaslini di chiamarsi italiano,,. Se si poteva usare una prosa di tale tracotan za nei riguardi di un corrispondente di passaggio a Bolzano, quale sarà stata la pressione nei riguardi degli italiani residenti in provincia? Tanto più che gli ultras avevano

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Bücher
Jahr:
-
215978-196802
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Seite 45 von 86
ci si potrebbe domandare: ma, questo poi non serve per distaccare ancora di più il Sudtirolo come so cietà che ha questa sua nota di complessità, dai resto della socie tà italiana? No, credo io, se appunto il tema dell'autonomia e delia complessità culturale viene poi dalia società sudtirolese presen tato nelle sue forme positive e anche organizzativamente diverse a tutta la società italiana, perché N pluralismo culturale e la ge stione autonoma dei propri affari sono, diciamo, cose positive

in sè, — se vogliamo adoperare questa formula. Di conseguenza sfrut tando, giocando positivamente su questi dati storici, una delle re lazioni che la società sudtirolese può intrattenere con la società italiana, è quella di dare alia società italiana dei valori, propo nendole — se non vogliamo adoperare termini così commerciali come dare e avere, dare e ricevere — il tema del pluralismo cul turale, che ovviamente per il resto del territorio — tranne là, dove ci siano altre minoranze linguisticamente differenti

di esemplificazioni che lascio alla fan tasia di ciascuno, appunto per non occupare troppo spazio di tempo con questo solo tema, che, come ripeto, accenno. Allora, uno dei rapporti e forse l'essenziale della società sudtirolese con la società italiana è un rapporto, per il quale la società sudtirolese date le sue caratteristiche che sono quelle già dette, mantenen dole vive in positivo, può proporre alla società italiana una, — sia pur diversa per la diversità dei territori — accettazione o organiz zazione

di questi stessi valori positivi del pluralismo culturale e dell'autonomia. Naturalmente le caratteristiche della società sudtirolese non sono solo quelle che ho fino a qui indicate. Queste che ho indi cate, pluralismo culturale e nazionale e richiesta o esigenza o cul tura politica di tipo autonomistico, sono le due caratteristiche che saltano immediatamente agli occhi di tutti, anche perché sono, tutto sommato, estranee alia cultura politica italiana dopo l’unità. Dopo la formazione delio stato

molti problemi simili a alleili che si presentano nella società ita- esistono attualmente molti squilibri territoriali e di settore. Squilibri liana in generale. Per esempio, nella società italiana in generale tra regione e regione — dico regione in senso generico o in sen so economico, non nel senso della divisione amministrativa dello Stato italiano —, squilibri tra settore e settore della vita economi ca, squilibri tra livelli culturali, squilibri si può dire di ogni genere, sotto qualche profilo

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(2001)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 23. 1999
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Seite 296 von 374
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 367 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Bini, Claudio: Aspetti pedologici e paleoambientali del sito mesolitico Putia I / Claudio Bini e Andrea Pilli, 2001</br> Böhmer, Helga: Sprachliche Stereotypen im Comelico : ein Beitrag zur subjektiven Dialekterkennung / Helga Böhmer, 2001</br> Craffonara, Lois: Gibt es einen alten Quadra-Block in St. Martin in Thurn? / Lois Craffonara, 2001</br> Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 2</br> Goebl, Hans: Giovan Battista Pellegrini und Ascolis Methode der "particolar combinazione" : ein Besprechungsaufsatz / Hans Goebl, 2001</br> Kostner, Barbara: ¬Il¬ canto religioso in Val Badia tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 / Barbara Kostner, 2001</br> Odwarka, Karl: ¬Die¬ Namen des Kalser Tales : (am Großglockner) / Karl Odwarka ; Heinz Dieter Pohl, 2001</br> Pancheri, Roberto: Lettere inedite dello scultore Giovanni Battista Insom : (1829 - 1832) / Roberto Pancheri, 2001</br> Richebuono, Giuseppe: Processi criminali dal 1483 alla fine del 600 / Giuseppe Richebuono, 2001</br> Stolzenburg, Andreas: Zu einem wiederentdeckten Madonnenbild Giuseppe Craffonaras / Andreas Stolzenburg, 2001
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/23(1999)
Intern-ID: 355222
Salzburg (Goebl und Bauer). => 21.4.1999, Bundesministerium für Unterricht und kulturelle Angelegenhei ten, Wien: Präsentation des ÄD-I im Beisein von Bundesministerin Elisabeth Gehrer (Goebl und Bauer). 3.2 Nachträge zur MD-! -Rezeption vor 1997 (Monographien, Artikel. Biblio graphien und Rezensionen) => 126 20 : Bauer, Roland ( 1996): Rezensionen zu: Ladinia X/1986, XI/1987 und XII/1988, in: Rivista Italiana di Dialettologia 20, 244-247; [ad MD-!: 245, 246]. => 127: Belardi, Walter ( 1994): Profilo

storico-politico della lingua e della let teratura ladina, Roma; [ad /&>-/: 42]. => 128: Benincà, Paola (1996 2 ): Piccola storia ragionata della dialettologia italiana, Padova; [ad ÄD-I: 142]. => 129: Ferraris, Laura (1996): Rezension zu: Il Piemonte Linguistico, Torino 1995, in: Rivista Italiana di Dialettologia 20, 216-217; [ad /ÌD-l\ 216]. => 130: Forni, Marco (1994): Pitia bibliografia tematica en cont dia Ladinia dal 1980 al 1994 dantaldut di raion de Gherdèina, Urtijei

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Zeitungen & Zeitschriften
Tiroler Wehr/La Difesa del Tirolo
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Seite 2 von 8
Datum: 15.10.1913
Umfang: 8
e ,si spaceiä fandonio di similü nsma e eolove su una provincia esolusiyamente slava. Si vuol gabellare la Dalmaziacome terra italiana? Proprio da ridere! „Nomi, usi, tradizioni ecc. tutti italiani“ I Acoidenti agli impostori e a chi ei credo. So si eccettui Zara, capitale della Dalmazia, che conta circa 16.000 abitanti, e che conserva ancorä un carattere pseudo-italiano, iiresto della provincia conta 'ben 500 mila slavi, e quindi non ö il caso, di parlare d’italianiUi. ÄUa Dieta del Regno, su 29 deputati

croati e 6 serbi, solo 6 deputati sono italiani, cioü quelli eletti dalla cittä di Zara. Al Parlamente di Vienna poi, la Dalmazia e rap- ■ presentata ;da ben .12 deputati tra croati e serbi; gli italiani sono. esclusi. La cittä, di Zara ha l’unico Municipio italiano in Dalmazia; un' unico Ginnasio, scuola reale e popolare con lingua d’istruzione italiana. La lingua italiana non ö usata negli uffici pubblici, nelle scuöle e nei comuni della provincia, perchö la popolazione ehe vi ahita ö slava. Gome

.duhque si ha il, cöraggio civile di parlare d’ ilalianitä, di „virtü .millenaria di questo popolo“, e che quelle 'regioni saranno redente (1) mercö F emigrazione di operai italiani ecc.? • ' Il peggio si A che certüni in Italia, che non samio nernmeno d6ve,;stia, di casa la Dalnjazia. pran- dond~3i : Buona : moneta ; ’cöaeste'esagerazionrmörDo'se, . codeslo mislilicazioui cho sono un insulto alla veritü, . e a .loro volta vanno strombazzando ehe la Dalmazia ; e veramentc terra italiana I Perö

antinazionalo, Zara spesso colpita nella ,sua siiicera.volontii’ di essere e rimanere soreba nostra, gemma. carä incastonata noll' anello inimicö, sente sussurrare della poSsibilitä che a lei sia teile il vanto di essere capitale della Dalmazia: di fronte ä Zara italiana degradata, assurgerehbe. alla nuova potenza Spaiato, ormai preda cömpleta delF „ostil gente“!“ ,. Capite 1 0 come va allorä che gli scribacchini irre- dentisti vanno cianciando di Dalmazia italiana,, se poi dimostrano odio e ripugnanza per

Spaiato, la citlä piü popolata e piü importante della provincia?- Ed e questa la tanto deeantata „Dalmazia italiana“ dei ponnajuoli della „G. Italia?“ . . Decisamente,' monümento, piü sfacciato di incoe- "Fenza,. di mala fede e di disonestä politica non si potrehbe immaginare l im Aussichtsturm auf Psnegal-Kulm eine Anzahl Welschtiroler mit ihren Damen. Auf dem Turme zogen sie die dort gehißte Tiroler Fahne nieder und hißten unter großer „Begeisterung" eine reichsitalienische Fahne

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Realtà sudtirolese
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Seite 1 von 12
Datum: 10.09.1960
Umfang: 12
UNA COPIA L. 50 S. i. a. p. — GRUPPO II. REALTÀ SUDTIROLESE ANNO”f- NUMERO 1 - QUINDICINALE POLITICO - BOLZANO 10 SETTEMBRE 1960 Inisiandto il discorso Iniziamo la pubblicazione del nostro quindicinale politico “Realtà Sudtirolese,, con parole franche e leali in un mo mento cruciale per il destino del Sudti- rolo. “Realtà Sudtirolese,, è un periodico scritto da sudtirolesi e da autentici auto nomisti di lingua italiana che si rivolge ai cittadini italiani di Bolzano, agli au tonomisti trentini

ed all’opinione pubbli ca italiana. Il nostro programma? Poche parole: parleremo dei diritti, delle istanze ed esigenze del popolo sud tirolese, cercheremo di spiegare in modo concreto e realistico, risalendo anche al passato, i motivi che hanno portato alla precaria situazione del presente. Daremo ospitalità alle voci autonomiste trentine che hanno visto conculcate in dodici an ni di cosiddetta autonomia regionale le loro speranze da una politica largamente antiautonomista perseguita dal gruppo dirigente

trentino. Riteniamo poi di colmare con la no stra modesta presenza una lacuna da troppi anni esistente. Mancava infatti la voce dei sudtirolesi in lingua italiana, mentre gli ultras italiani di Bolzano po tevano spadroneggiare. Infatti da lunghi anni l’opinione pubblica italiana è stata sistematicamen te avvelenata; sicché la politica inaugu rata dal fascismo che tendeva all’elimina zione del popolo sudtirolese quale com patto gruppo etnico perdura. Non si ri nuncia al fine, si cambia solo il metodo

un crescendo impressionante diri genti politici di partiti italiani della Re gione e la stampa regionale di lingua italiana battono la grancassa contro la modesta richiesta dei sudtirolesi di avere Vautonomia regionale per il Sudtirolo. E si grida ai quattro venti che con l’au tonomia regionale per il Sudtirolo per gli italiani residenti in provincia di Bol zano inizierebbe il terrore e la mise ria che li costringerebbe a fuggire pre cipitosamente dal Sudtirolo. Non ci si preoccupa minimamente della realtà

non si preoccupa né il gruppo dirigente trentino, il maggior responsa bile dell’acuirsi della crisi, perché con la autonomia per il Sudtirolo cadrebbe il predominio di Trento su Bolzano; non si preoccupa la stampa nazionalistica di lingua italiana di Bolzano perché ca drebbe la “missione,, del difensore d’uf- (SEGÜE IN 10. PAGINA) I" REALTÀ” SUDTIROLESE esce il 10 e 25 del mese Direttore e responsabile: HANS DIETL Autorizzazione del Tribunale di Bolzano ST. No. 5/60 in data 24 agosto 1960

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Realtà sudtirolese
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Seite 1 von 12
Datum: 10.11.1960
Umfang: 12
risoluzione stessa. Faremo un’unica osservazione: la partita resta aperta e resta di competenza dello Onu. E’ stato reso impossibile il tentativo della diplomazia italiana di investire uni camente la Corte Internazionale dell’Aja della questione del Sudtirolo. Essa rimane quindi, a conclusione di questa prima fa se, problema eminentemente politico. E veniamo al problema di fondo. Dopo questo dibattito all’Onu e dopo gli ar gomenti scelti dalla diplomazia italiana per invalidare la tesi austriaca, il pro

esistenza quale gruppo etnico nel loro spazio di vita che si chiama Sud tirolo. Questa ormai generale sfiducia non po teva non aumentare visti gli argomenti addotti dalla diplomazia italiana nei di battiti all’Onu. Daremo in altra parte del periodico le citazioni più gravi fatte pubblicamente in aula nel palazzo di vetro, tralascian do qualsiasi ulteriore riferimento a quanto di più grave sarà stato detto die tro le quinte e nei contatti di corridoio. Ci sentiamo umiliati per il fatto che la diplomazia

italiana non si è peritata a ricorrere a simili espedienti. Attendiamo adesso la seconda fase, senza eccessiva La commissione politica speciale del- l’Onu ha approvato il 27 ottobre c.a. il seguente testo di risoluzione, evidente frutto di un compromesso perché votato all’unanimità: “L’Assemblea Generale, “ 1) considerato l’art. 68 dell’agenda, “2) considerato che lo ’status’ dell’ele mento di lingua tedesca della provincia di Bolzano è stato regolato dall’accordo internazionale fra l’Austria

e l’Italia fir mato a Parigi il 5 settembre 1946, “3) considerato che il suddetto accor do stabilisce un sistema inteso a garan tire agli abitanti di lingua tedesca la com pleta uguaglianza di diritti con la popo lazione di lingua italiana nel quadro di speciali misure dirette a salvaguardare il carattere etnico e lo sviluppo culturale ed economico dell’elemento di lingua te desca, “ 4) tenendo presente che una disputa fiducia che le trattative bilaterali abbiano positiva conclusione in quanto non possia

mo dimenticare come non dimentichere mo le gravissime accuse lanciate all’Onu dalla diplomazia italiana contro il popo lo sudtirolese. Non defletteremo dalle nostre richie ste, sapendo di avere dalla nostra, sia il diritto che la responsabilità per il futu ro della popolazione sudtirolese. Siamo poi convinti che anche tra i con cittadini italiani viventi nel Sudtirolo, nonché tra gli autentici autonomisti tren tini si farà strada la comprensione per il nostro punto di vista. Anche essi, a co noscenza della

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Tiroler Wastl
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Seite 6 von 12
Datum: 04.09.1904
Umfang: 12
dö unsinnige Sparwuat die Sicherheit des reifenden Publikums gefährdet. Da muaß Wandel geschaffen werden und wenn's, wab man so sagt Graz gilt, denn was nutzt oam Graz, wenn man für dessen Fortschritt ins Gras beißen muaß. Carissimi conpatrioti di Trentino per indrizzo Unterpergher Su was prauken wir keine casa italiana a Isbrug? Wir können sparmiare questo molto denaro für keine handere Zwecko, perche hunser Freind das Professor Markl von das iesige Real schulen sein auf das beste kund piü kürseste

Weg su mack keine casa italiana haus diese Schulgebäuden und swar in questo modo, häuf dieses Weise, dass er smeisst durck wegen hunserer bella lingua italiana die vierte Teil von die Süler. Das sein haber bloss der Hanfang, da mit die dumme succoni, deitse Kirbiskoffen, mitsamt das Direktor Sander und halle Sulinspek- toren nix merk, das wird gemacken aus dieses Sule die casa italiana. Wir Hitaliener lacken uns das Buckl voll, dass hunser caro Markl kann macken, was er will, höhne dass ihn die maledetti

succoni was legen in das Weg. Er mackt häuf diese Hart der italienische Sprach, was heigentlick ist eine Nebensacke, su das Auptgegenstand, kund viele gute Süler, die huns später könnten mack keine grande concurrenza müssen wegen hunser Freind Markl gehen in das Gewerbeschule, wo sie dann fallen harn meistens durk, weil sie an diese Beruf aben keine Freuden. Häuf dieses Weise bekommen wir nickt nur die casa italiana gratis, sondern saften huns auck nock in das Realfächern in der praktische Leben

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1999)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 21. 1997
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Seite 65 von 252
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 247 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Bauer, Roland: Zur Rolle des Computers beim dolomitenladinischen Sprachatlas (ALD-1) / Roland Bauer, 1999</br> Craffonara, Lois: ¬Die¬ geographische Bezeichnung «Gader» : ursprüngliche Lokalisierung und etymologische Deutung / Lois Craffonara, 1999</br> Craffonara, Lois: Val Murcia: Die alte Bezeichnung für einen Teil des oberen Gadertals / Lois Craffonara, 1999</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ Neoladinitätsdiskurs in der Provinz Belluno / Hans Goebl, 1999</br> Gsell, Otto: Galloromanische Worttypen im ladinisch-padanischen Raum / Otto Gsell, 1999</br> Kraas, Frauke: Sistems d'informaziun geografica (SIG) en la retschertga geografic-linguistica : in concept metodologic per registrar las midadas linguisticas dal rumantsch en il Grischun (resultats da la dumbraziun dal pievel 1990) / Frauke Kraas, 1999</br> Mascino, Claudia: Tracce di popolamento mesolitico in Val di Longiarü / Claudia Mascino ; Andrea Pilli, 1999</br> Palla, Luciana: ¬I¬ Ladini fra Austria e Italia : vicende storico-politiche di una minoranza nel corso del Novecento / Luciana Palla, 1999</br> Pallabazzer, Vito: ¬L'¬uso di ciasa/cesa al plurale con il valore di singolare : annotazione ladino-dantesca / Vito Pallabazzer, 1999</br> Plangg, Guntram: Wege und Stege in Westtirol : zur rätoromanischen Toponomastik im Bezirk Landeck / Guntram A. Plangg, 1999</br> Trapp, Eugen: Dominkus Moling : (1691 - 1761) ; ein Hauptmeister spätbarocker Skulptur in Tirol / Eugen Trapp, 1999</br> Videsott, Paul: ¬Das¬ dolomitenladinische Sprachplanungsprojekt SPELL / Paul Videsott, 1999</br> Weber, Peter J.: Ergebnisse einer Umfrage zum Sprachgebrauch der Ladiner im Gadertal, Gröden, Buchenstein und Ampezzo / Peter J. Weber, 1999
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/21(1997)
Intern-ID: 355195
difficilmente difendibili, ed occupate dal nemico che vi instaurò subito un’am ministrazione militare italiana, con ciò che essa comportava: una scuola italiana, l’internamento delle persone sospette di sentimenti filoaustriaci, un’opera di propaganda che cancellasse il ricordo del vecchio regime. I ladini vennero considerati come una popolazione schiettamente italiana cui il nazionalismo tedesco aveva cercato di far dimenticare le antiche origini, che bisognava quindi recuperare per il bene

. Nonostante la provata lealtà politica delle popolazioni ladine, le autorità militari austriache accentuarono l’opera di tedeschizzazione durante la guerra per rendere più forte e percepibile la loro distanza dal mondo culturale italiano anche sotto l’aspetto linguistico: la lingua italiana fu assolutamente bandita da chiesa e scuole in Badia e Gardena, il ladino venne permesso ma solo in funzio ne strumentale in quanto non tutti capivano il tedesco. Ciò contrastava con l’an tica consuetudine dei

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