tiranni, austriaci, borboni, lorenesi e papalini, 6 naturale die sieno scomparse nnche le relative 1 tirannidi. Dopo sono subentrati i principi uinani ed i governi dolci e paterni, ed b cominciata l’era della civilth, dellu fratellanza. E cosl, per es. Vittorio Emanuelo, sotto il cui governo furono fucilati 7000 napolötani, abbrnciati 7 interi villaggi, non risparmiando le vite doi miseri abitanti, b passato alla storia col titolo di «Re Galantuomo», mentre il Duca di Modena per aver i'aüo giu
passeggiata trionfale per le strade di Trento e Trieste 1 Un prigioniero italiano ginnte a Trento assieme ad una cinquantina di soldati superstiti d’una com- pagnia distrutta noi prirni combattimeuti avova detto: — «Siamo giunti a Trento in cinque giorni b vero, ma non come il nostro capitano andava dicondo....» Le smargiassate dei nazionalisti italianissimi banne fatto un fiasco eolossale che a quest' ora si b tramutato in una damigiana addirittura. Un maggiore dell' Esercito ruineno, reduco da un suo
Imperatore Francesco Giuseppe I. e sempre stato religiosissimo ed e percib che lo protesse Iddio e farii sl ehe la nostra Monarchia divonti sempre piü grande e le nostre ridenti valli non anderanno mai in potere di un nevnico sl sloale e traditovo. L’irraggiunglbile Trento. — Un giornale di Lugano scrive: «Tutto il territorio austriaco conquistato dag!' italiani raggiunge al massimo ein- quanta cliilometri (juadrati e, stando alle confossioni dei comunicati di Cadorna, anche di questi gl' ita liani
perdettero nuovamente Cinquecento metri quadrati. — In base a questi successi da loro riportati sinora e considerato il tempo impiegato per ottenerli, si deve giungere alla conclusione che gl’ italiani non arriveranno mai a Trento.» %* Der ..Pustertaler Bote" aus Bruneck schreibt: — „Letzten Samstag trafen 150 gefangene Italiener mit 3 Offizieren ein und wurden mit Bahn abends nach einem Gefangenenlager weiter transportiert. Es waren darunter ganz junge, aber auch schon ziemlich alte Leute. Die meisten
i litigi tra i principi e di eroarne presidento il Papa. Questa istituzione ci ricondurrebbe all’ eta dell' oro.» Pitt, un altro protestanto diceva; «Il solo Papa potrebbe far intendere tra lo nazioni una voce imparziale, scevra da preoccupazioni egoistiche.» Urguhart, — uu terzo protestante — scriveva ai vescovi del Concilio Vaticano: «cercate di co- stituire in Roma sotto la presidenza del Papa il tribunale arbitrale di pace». Il protestante Francesco Guizot, scriveva: «L’Europa soffre per diffetto