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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Seite 94 von 598
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: LXI, 532 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Signatur: II Z 759/8(1967)
Intern-ID: 116764
principi per essere eterni sono fuori della storia e non potevano essere che venire a fatto con la realtà storica? Non vorrei che questa volta si fossero colte le parole piuttosto che la sostanza del- le parole. Quando parlo di principi etemi, non parlo di un iperura- nio di carattere platonico, di principi eterni per se stessi. Voglio dire che la borghesia del secolo XVIII ha elaborato dei principi fon- damentali per la coscienza moderna, i principi che rimangono so- stanziali, per

es. il principio della libertà. Ma non che mancasse prima di allora il senso e l'anelito alla libertà, non che mancasse 1'anelito all'uguaglianza e alla fraternità, giacché sono principi che si riconnettono palesemente alla predicazione cristiana. Volevo di- re solo che essi hanno acquistato coscienza della loro necessità po- litica, politica in senso alto, precisamente nel secolo XVIII. Solo in questo senso ho detto che la borghesia ha elaborato dei principi eterni, nel senso che l'idea della liberazione

dell'uomo come tale e l'idea dell'uguaglianza degli uomini sono principi che, portati dal- la borghesia dentro la vita della civiltà umana, rimangono un acqui- sto etemo, un elemento diventato attivo ed operante dentro la co- scienza dello spirito generale, tanto è vero che adesso anche la rivoluzione del proletariato e il socialismo devono intendersi come attuazione di quella libertà, sicché l'eversione della borghesia come classe, e cioé l'opposizione del proletariato alla borghesia, si deve

considerare, si puó considerare come attuazione di un ideale bor- ghese. La distinzione tra una concezione della borghesia come classe e della borghesia come storica portatrice di esigenze defini- tive può render chiaro il mio punto di vista. II proletariato si op- pone ora alla borghesia per attuare quei principi di cui fu porta- trice la borghesia: perció ho detto ''eterni'' tali principi, eterni nel senso che sono diventati una realtà irrinunciabile e promotrice del- la storia anche se deve sovvertire

quel particolare modo di incar- nazione della libertà, di cui è stata portatrice e sarà poi vittima la stessa borghesia. In questo senso volevo parlare di concezione "eterna'' della borghesia, e dei suoi principi. Mi pare dunque di aver risposto anche a Sciacca: quando diceva che libertà ed ugua- glianza sono valori eterni e non sono valori della borghesia. Pos- siamo essere perfettamente d’accordo, egli intendeva parlare della componente cristiana della predicazione borghese, io della storica

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Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Seite 86 von 598
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: LXI, 532 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Signatur: II Z 759/8(1967)
Intern-ID: 116764
classe, piú precisamente come la classe uscita vittoriosa dalla rivo- luzione francese; b) la borghesia come Velaboratrice di principi «eterni» (della libertà, della universale uguaglianza, della pace tra i popoli; c) la borghesia come un particolare ethos, un particolare modo di pensare, di sentire, di comportarsL Sotto quesfultimo profilo il termine borghesia assume una accentuazione negativa. «Ora il problema fondamentale è proprio, a me pare, quello del rapporto tra questi tre momenti

- porto intercorrente tra la borghesia come classe e la éiaborazione dei principi che il Prof. Sansone ha definiti ”eterni”; per l’altro, quello del rapporto fra tali principi eterni e l’ethos storico che — dopo le critiche di Ibsen, di Nietzsche, di Shaw — non possiamo non sentire come mentaimente e moralmente circoscritto e problema- tico. C’é un rapporto necessario tra la classe borghese e questi ”principi eterni”? O questi principi — sia pure elaborati da parte- cipanti a quella classe — in quanto

principi, si staccano dall’ap- parenza e dalla stessa relazione a quella classe cosí da non giusti- ficare piú per se stessi la quatificazione di ”borghesi”? Se sono ”prin- cipi eterni”, come li possiamo dire ”borghesi”? 0 in che senso li possiamo dire tali? Non è estremamente pericoloso, una volta ri- conosciutili eterni, chiamarli borghesi? C’é si una tendenza storio- grafica che qualifica come ”borghese” anche il ”Du sollst” di Kant come pure la plotinica ”fuga” metastorica dell’lníinito o delle

Operette morali di Leopardi, ma è da dubitare che quella storio- grafia sia la piü illuminata. In realtà il principio della libertà, cioé della verità che si rivela nell’intimo della coscienza del singolo, non è né borghese, né comunistico, né altro del genere. Eppure è un fatto che i ”principi eterni” si storicizzano e assumono una qualifi- cazione; è un fatto che Íl principio della Ubertà è diventato quello che storicamente chiamiamo liberdlismo, e che il termine Uberali- smo suona alle nostre

orecchie carico di una determinata accezione, si che con esso anche la modestia di alcuni partiti liberali europei resta necessariamente evocata. In realtà i principi eterni — i prin- cipi che, come idee platoniche, sono sempre al di là e al di sopra delle toro incarnazioni storiche — s’incarnano secondo una linea storica e si definiscono storicamente. Se cost é, anche il principio della libertà potrà, sotto un certo aspetto, essere definito ”bor- ghese”. Ma allora si tratta di tenere distinte alcune

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Seite 93 von 598
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: LXI, 532 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Signatur: II Z 759/8(1967)
Intern-ID: 116764
degli italiani alcun elemento sostanziale delle verità del cattolicesimo. E questo discorso, un po' disorientato, mi riporta al discorso dei principi, alla difficoltà fondamentale che mi ha mos- sa prima Caracciolo e poi Sciacea. Si è detto: dunque esistono dei principi eterni, che sono i principi della borghesia, cioé il principio della libertà, il principio dell'uguglianza, il principio della frater- nità, i principi della rivoluzione francese. Ma questi principi si sono storicizzati. Allora che

validità hanno, se sono principi eterni e poi si sono storicizzati? Bisogna guardarli li. E si puó ritenere respon- sabile la borghesia di aver tradito dei principi etemi, quando quei — 35

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Kategorie:
Literaturwissenschaft , Philosophie, Psychologie , Religion, Theologie
Jahr:
[1974?]
¬Medio Evo e crisi del Medio Evo: San Bonaventura di Bagnorea(1221-1274), San Tommaso d'Aquino(1225-1274), Francesco Petrarca(1304-1374) nei mondi culturali di lingua italiana e di lingua tedesca e nel quadro dell'unità culturale europea : atti del XIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 6 aprile 1974
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Seite 156 von 270
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <13, 1974, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XIII, 150 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Mittelalter und Krise des Mittelalters: Bonaventura von Bagnorea(1221-1274), Thomas von Aquin(1225-1274), Francesco Petrarca(1304-1374) in der italienischen und deutschen Kulturwelt und im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: p.Thomas <von Aquin> ; f.Kongress ; g.Meran <1974> p.Petrarca, Francesco ; f.Kongress ; g.Meran <1974> p.Bonaventura <Heiliger> ; f.Kongress ; g.Meran <1974>
Signatur: II Z 759/13(1974)
Intern-ID: 62130
sviluppo della personalità, è necessariamente permanente e mutevole, comprende dei principi primari immutabili conformi alla imago Dei, e dei principi storicamente mutevoli, relativi al processo con cui si realizza storieamente lo sviluppo della personalità individuale e dell’intera umanità. I principi primari della legge naturale sono dei principi che appaiono evidenti alla coscienza, come il diritto all’esistenza e ai mezzi necessari per lo sviluppo della personalità. Le leggi primarie sono

immutabili: «quanto ai primi principi, la legge naturale è del tutto immutabile» (Sum- ma Th., la 2ae, 94,5). I primi principi possono divenire piü perfettamente conosciuti e attuati nel corso delia storia, in quanto le generazioni che se- guono superinveniunt rispetto a quelle che hanno preceduto (Contra Gentiles, 3, 48). La «superinvenzione» si ha in quanto l’intelletto umano conosce sempre meglio, col progresso della ricerca e della civiltà, i valori della persona e i suoi rapporti con Dio, col

applicazione, da nuove leggi sia umane sia divine (in quanto Dio intervenga positivamente nella storia dell’uomo): «molte sono le disposizioni utili alla vita umana, aggiunte alla legge naturale dal- la legge divina e persino dalle leggi umane» (Summa Th. la 2ae, 94, 5). II tramonto di principi primari della legge naturale dalla coscienza dell’uomo si puó tuttavia verificare in modo permanente, quando la na- tura sia radicalmente inferma e il giudizio morale sia totalmente corrotto dal vizio. San Tommaso

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Bücher
Kategorie:
Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬Lo¬ hegelismo nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca dal 1831 ad oggi (nel quadro dell'unità culturale europea) : riassunto bilingue delle relazioni del X convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 5 aprile 1970
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Seite 157 von 244
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <10, 1970, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: XII, 225 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Hegelianismus in der Kulturwelt deutscher und italienischer Sprache von 1831 bis heute (im Rahmen der europäischen Kultureinheit) Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Schlagwort: s.Hegelianismus ; f.Kongress ; g.Meran <1970>
Signatur: II Z 759/10(1970)
Intern-ID: 62122
in II comunismo, Firenze, 1965, pp. 98 - 99, in cui si conclude: «Ecco dunque, la scoperta del vero Hegel fatta dallo Spaventa e dal Marx: ecco la via, per la quale s’incamminerà il Gentile per la costruzione del suo attualismo. Nella prassi è già un qualche germe delYatto puro. La chiave d’oro è la stessa». 21) B. SPAVENTA, Principi di etica, ristampati con prefazione e note di G. GEN- TILE, Napoli, 1904, p. 78. 22) Ibidem, p. 138. 23) Ibidem, p. 157. 24) A. C. DE MEIS, Lo Stato

- F. FIORENTINO, I problemi dello Stato moderno cit., p. 136. 30) Ibidem, pp. Id36 - 137. 31) Scrive, polemicamente, F. Fiorentino: «Ma i principi, ed A. Smith? Lasciamoli 11 i principi, che si rinprincipiano sempre da capo, e Smith che, pover uomo, in questo negozio è proprio fuori causa; se no succederà a noi quel che successe al govematore del Bengala; col quale aneddoto concluderó questa lunga filastrocca. II 1865, nelle Indie Ínglesi, e proprio nella provincia di Örissa, mancó il ricolto del riso

e ci fu quindi una spaventevole carestia. II govematore, da onesto smi- thiano, non se ne dié per inteso; stette saldo sui principi, lasciò fare e lasció pas- sare; e il quarto di quella infelice popolazione passó davvero, ma da questo mon- do all’altro. Sopra tre milioni di abitanti ne morirono settecentocinquantamila! Io ancora non ho potuto appurare se è stato creato membro onorario della società di A. Smith; ma faccio voti sinceri di non capitare mai in una provincia governata con tanta purezza

di principi» (Iproblemi dello Stato moderno cit., pp. 156 - 157). E opportuno ricordare che, nella prefazione (La tradizione liberale italiana) a F. FIORENTINO, Lo Stato moderno e le polemiche liberali, Roma, 1924 (prefazio- ne poi raccolta in Che cosa è il fascismo? Discorsi e polemiche, Firenze, 1924, 141

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Bücher
Kategorie:
Recht, Politik , Sozialwissenschaften
Jahr:
1997
Individuo e rapporto comunitario nell'Europa alle soglie del terzo millennio : filosofia, storia, pedagogia, letteratura, sociologia ; atti del XXIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 6 - 8 maggio 1996
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Seite 78 von 668
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <23, 1996, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 635 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Individuum und die gemeinschaftlichen Beziehungen im Europa an der Schwelle des dritten Jahrtausends Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Jahrtausendwende ; f.Kongress ; g.Meran <1996> s.Jahrtausendwende ; s.Sozialer Wandel ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
Signatur: II Z 759/23(1996)
Intern-ID: 120377
ecclesiastico, ma laieale; non di tipo privatistico attinente a persone o a famiglie, ma pubbli- co, riguardante cioè il consiglio eomunale e l’intera comunità. La novita è il particolare tipo di rapporto tra il gruppo consiliare e l’assemblea dei capifamiglia». 16) Europa/1 cit., pp. 31-39. 17) Nel 1939: «È innegabile che la complessità e la disarmonia sociale e culturale del nostro tempo ha posto in primo piano l’urgenza di riaccendere la luce chiarificatrice dei principi»; cfr. A. STELLA

, Ideali e prospettive storiche dal Partito popolare alla Democrazia cristia- na, Albignasego (Padova) 1990. 18) A. FAZIO, Razionalità economica e solidarietà, Laterza (il nocciolo, 21), Bari-Roma 1996, pp. X, 95. 19) Ilhd., p. 96. 20) Cfr. M. GARBARI, Vittorio de Riccabona (1844-1927). Problemi e aspetti del liberalismo trentino, Trento 1972, pp. 29-31,127-129 (Societàdi studi trentini di scienze storiche, Mono- grafie, vol. XXIV); A. STELLA, Trento, Bressanone, Trieste: sette secoli di autonomia

dell’autonomia trentina, U.C.T., Trento 1996. 24) Pierluigi Angeli (Verbali del Consiglio provinciale di Trento, vol. 1979,1, p, 425 e passim, cit. da S. FABBRINI, L’autonomia tra partiti e istituzioni: individuazione delle problemati- che politiche, in 1948-1988. L’autonomia trentina:origini ed evoluzione fra storia e diritto, Atti sessione storica a cura di P. Schiera, Consiglio della Provincia autonoma di Trento, Tren- to 1989, pp. 125-126). 25) S. BENVENUTI, Storia del Trentino, Panorama, Trento 1995

, vol. I, pp. 273-74; cfr. anche G. MARTINA S.J., La chiesa nell’età dell’assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo, vol. III, Morcelliana, Brescia 1984, p. 222: «...il Vaticano I non apri una nuova epoca nella storia della Chiesa, come aveva fatto il Tridentino, ma portó alle ultime conseguenze quelle tendenze che, presenti a Trento, per le circostanze storiche poco favorevoli non avevano ancora esercitato tutta la loro efficacia. II Vaticano I resta dunque in pieno nell’epoca posttri

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Philosophie, Psychologie
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ idea di libertà nella cultura delle aree linguistiche italiana e tedesca : storia, glottologia, storiografia, filosofia, pedagogia ; atti del XXI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 10 - 15 aprile 1989
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Seite 518 von 564
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <21, 1989, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XV, 540 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Der¬ Freiheitsgedanke in den Kulturen des italienischen und deutschen Sprachraumes Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989> g.Italien ; s.Freiheit ; f.Kongress ; g.Meran <1989>
Signatur: II Z 759/21(1989)
Intern-ID: 62158
seconda motivazione che la induce ad aprire alFinsegnamento della reli- gione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado: cioè essa è indotta a tener conto che i «principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano». La motivazione si fonda sulla storia del popolo italiano, ma non intesa come evento o suc- cessione di eventi staccati bensi come costruzione che è andata crescendo con contributi vari distribuiti nel tempo. Si parla

, infatti di «principi» che «fanno parte del patrimonio storico»: quei principi sono entrati nel patri- monio. Questo discorso va meditato in termini pedagogici, sempre a mo- tivo delle finalità educative per cui esso è fatto. A proposito di patrimonio storico ed educazione, scrive M. Peretti in «II concetto di cultura educa~ tiva» (Ed. La Scuola, Brescia, 1965 p. 108): «Esiste un patrimonio cultu- rale offerto dalla tradizione, considerato come esempio della migliore umanità, cioé, come risultato delle

a forme di vita sempre migliori. Questa motivazione «umanistica» non è ristretta o ridotta ai soggettivistici intenti del singolo, ma li supera per offrire qualcosa di comprovato come valido da genera- zioni che nel produrre e trasmettere il meglio per l’uomo hanno fatto cam- minare la civiltà con ciò che è piü proprio dell’uomo e utile alla sua ele- vazione. Che i principi del cattolicesimo facciano parte del patrimonio storico del popolo italiano nessuno puó criticamente rifiutare; ma che questi ven

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1970
¬La¬ cultura nel secolo XVII nel mondo di lingua italiana e di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europeo : religione, filosofia, scienza, pedagogia, storia, politica, diritto, arte, letteratura ; atti del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1966 ; Vol. 1
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Seite 267 von 580
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <7, 1966, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano
Ort: Meran
Umfang: LV, 502 S
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Kultur des XVII. Jahrhunderts im deutschen und italienischen Sprachraum im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1600-1700 ; f.Kongress ; g.Meran <1966>
Signatur: II Z 759/7(1968),1
Intern-ID: 116767
tatto diretto immedito eon la concreta esperienza politica, onde ricavare i principi informatori dell'azione politica. Ma questo nuo- vo modo di porre il problema della politica rispetto alla concezione classica impiica necessariamente un rinnovato atteggiamento spi- rituale nel senso cioé di richiamare la considerazione politica ai principi di una evidenza, di una chiarezza assoluta, tali che si im- pongano di per se stesse alla considerazione dello studioso. Da que- sto punto di vista

il Principe di Machiavelli, proprio per il rigore assoluto mediante il quale si cerca di individuare la precettista po- ltica di per sé evidente, puó esser paragonato al Discorso sul me- todo di Cartesio: sia nel primo che nel secondo si nota l'impegno a ridurre tutta la realtà che si considera ad una serie di principi caratterizzati dalla evidenza e pertanto dalla assoiuta chiarezza: sono principí di condotta politica, quelli di Machiavelli, che per scaturire immediatamente dalla realtà effettuale

altro che una coe- rente strumentalizzazione di tutti i principi e i valori sui quali si — 205

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Kategorie:
Allgemeines, Nachschlagewerke
Jahr:
(1925)
Fernsprech-Verzeichnis für Südtirol ; 1925, 2
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Seite 82 von 91
Ort: Meran
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 82 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Südtirol ; f.Telefonbuch
Signatur: II Z 285/1925,2
Intern-ID: 474246
Trento - Trient Trento-Trient Auszug der wichtigsten Telphonadressen A Albergo Agnello d'Oro e Sole 25 — alla Posta 453 — Brescia (Carlo Cittadini) . 360 — Centrale . 418 Amministrazione Nuovo Trentino 499 . — Provinciale della Venezia Tridentina 21 % 95, 106 Antoldi Pietro (Caffè Europa) . 79 Appolonio F. & C 256 Archivio di Stato 44 Assicurazioni d'Italia , . , , 198d — Generali Venezia , . , . 458 — Nazionale Mutilati ed Invai, di Guerra . 240 Autonoleggi, de Gaspari Ales sandro , . 396

Baisi Ernesto Dr, e Baisi Ales sandro Ing 307 Banca Calderari e Moggioli 332 , 376 — Cattolica Trentina 175, 187, 188 — Commerciale Italiana . . 73, 64 — Commerciale Triestina 91 und 408 — • Cooperativa di Trento 112, 444, 538, 498 — Industriale 197 — d'Italia . . 56 Banco di Napoli 100 Barduzzi Carlo Ing, 144 Bertolmi Adolfo Dr, e Dr, Gius, Cadonna 89 Bierreria Blnmau-Vilpian . , 368 Brusco C, & Co,, Trasporti Infernaz. 101 — di Risparmio di Trento . 86 — distrett, ammalati (Trento Città) 176

— Nazionale sasicurazicni so ciali 538 — Nazionale Infortuni , , 146d Ccmbran Antonio 445 Ceschi Fili, Conti ..... 403 Circolo ferroviario 218 Cittadini Carlo (Alhe go Brescia) 360 ColbacMni Luigi & figli . . , 440 Comando di Divisione milit. Ter, di Trento 377, 378 Comitato Diocesano Trentino Amm 400 Commissariato Servizi Postele- fonici della Venezia Trid, 298, 299, 300 —- Ispettorato Poste e Telegrafi (Ispettore Capo) 28 — Riparto Amministrativo — Contabile Servizi Telefonici 180 — Ufficio Telegrafico

Principale (Direttore) 284 — Ufficio Poste Trento (Centro) Capo Ufficio 588 . Conci Enrico Dr,, avvocato, Senatore 65d Consiglio Agrario Provine. 85d. 414 Coesorcio Atesino S, Michele- Sacco 46 — Commercianti 421 — della Provinzia e dei Comuni Trentini 224, 225 — Esercenti di Trento . . .491 Corte d'Appello — Presidenza 200 Credito Italiano .... 420, 329 Croce Rossa Italiana .... 482 Curia P. V. 241 C. Caffè Europa (Arnold! P.) . 79 — Ristaurante Villa Alessandra 116 Canziani Celestino, Coni in., Prof

. ........ 324 Cappelletti Giuseppe , . . . 152 Carabinieri R, (Comdo, Leg. Territ, di Trento) 219 und 445 Casa di Salute, Dr, Merl er , 388 Cassa del circondario di Trento 86

9
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht
Jahr:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Seite 396 von 452
Autor: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Ort: Meran
Verlag: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: 422 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Schlagwort: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Signatur: II Z 759/26(2002)
Intern-ID: 611992
Riassunto in lingua italiana ADOLF ANSELM SCHURR I PRINCIPI COSTITUTIVI NELLA FUTURA SISTEMAZIONE DELUEUROPA Le nostre considerazioni si propongono di dimostrare che i principi ispiratori e i criteri informatori della futura realtà europea potranno sottrarsi alla taccia di arbitrarietà a patto che si attuino in conformità con il carattere piú peculiare ed autentico delFuomo. I principi posti a fondamento della detta comunità di popoli euro- pei non potranno essere intesi e definiti se non come

quei principi che consentano un autentico rapporto di reciprocità fra consociati sul piano individuale e collettivo. Da un punto di vista del diritto, si suole far riferimento alla Carta dei diritti fondamentali deli’Unione Europea (resa pubblica nel dicem- bre 2000 a Nizza), in cui vengono ribaditi due processi essenziali: 1) ancorare l’Unione a valori indivisibili ed universali 2) salvaguardare tali valori comuni. Le nostre riflessioni si propongono di dare, in chiave filosofica, fondamento

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
[1966]
¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
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Seite 274 von 542
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 528 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Signatur: II Z 759/3(1962)
Intern-ID: 117559
qualche cosa di sicuro, di fondato: Vassoluto, Vessere, le cause, Vanima, il mondo, tutti i primi principi. Questo è necessa- rio: che si abbia un contenuto sicuro, dei principi sicuri, Se noi di- ciamo: tutta la metafisica precedente non vale niente, il tentativo, anche di Kant, non vale nulla; oggi vale quello di Heidegger, che poi sbocca nel nulla; non so a che cosa si concluda. Partiamo pure dal- Vinteriorità, ma non cerchiamo di sopprimere quello sforzo che hanno fatto i precedenti, perché nella

filosofia non è come nella scienza. Nella filosofia c’è un sapere assoluto che è di tutti i tempi. la questione dell’essere, la questione delia verità, la questione déila bontà, della finalità, la questione delle cause, del fine ultimo, la questione dei principi, etc., sono sempre le stesse questioni che noi troviamo sempre in metafisica. Quello che conta è questa struttura essenziale, necessaria; altrimenti noi dovremmo rinunciare. II pen- siero è necessario, non puó contravvenire aile leggi

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 558 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
e la grande raccolta, sempre a cura dello Sciacca, II pen- siero giuridico e politico di Antonio Rosmini. Gli studi indicati, apparsi sotto forma di volumi, saggi, articoli, relazioni, comunicazioni, offrono una sfaccettatura della tematica po- litico-giuridica che riflette sia i principi su cui essa appoggia, sia le particolari soluzione problematiche. La molteplicità di questi lavori ci obbliga ad una comprensione sintetica dei motivi sui quali, pur nella diversa direzione delle ricerche, c'é

fondamentale accordo. In partico- lare teniamo presente quanto hanno scritto Pietro Piovani, Padre Giu- seppe Bozzetti, M. F. Sciacca, Vincenzo La Via, Santino Caramella, Giuseppe Santonastaso, Gaetano Chiavacci, Maria Teresa Antonelli. Quale è il frutto che cogliamo da questi studi? E quale l'insegnamento e I& presenza di Rosmini, oggi? Se guardiamo all’oggi, troviamo per ogni dove bandiere che inalberano principi che, da un lato, per l'as- solutezza con cui si propongono, sono carichi di utopismo

, dall'altro, per contrasto, si realizzano con esiti effettualistici di politicismo vero e proprio, che investe la totalità dell'esistenza. I principi, cioé, si consu- mano nel politicismo universale e l’idea fecondante cerca dovunque im- mediato successo e verifica. Con acuta e penetrante sensibilità Rosmini nell' 800 ha previsto la scissione drammatica già presente, ma forse piü frammentariamente e piü copertamente, e resta una delle poche voci che ci aiutano a risolverla, indicandone la causa

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
[1971]
¬La¬ borghesia e la sua crisi nella cultura contemporanea italiana e tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : letteratura, storia, politica e sociologia, filosofia e pedagogia ; atti del VIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 28. 3. - 2. 4. 1967
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Seite 555 von 598
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <8, 1967, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: LXI, 532 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Das Bürgertum und seine Krise in der deutschen und italienischen Kultur der Gegenwart im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Bürgertum ; s.Kulturwandel ; f.Kongress ; g.Meran <1967>
Signatur: II Z 759/8(1967)
Intern-ID: 116764
possibili molteplici forme e modi di identificazione del fondamento ad una pluralità problematica di mondi del principio. E anche qui è necessario awertire che dal mondo dei principi (un mondo platonico in verità) ai mondi del principio, la pluralizzazione riguardan- do il mondo, ribadisce una singolare singolarità del principio che d'al- tra parte, è vero, da quella pluralizzazione riceve una legittimazione paradossale del suo stato problematico; ora, e poiché non è questo il luogo

significa, dal punto di vi- sta della borghesia, la possibilità che la borghesia è di verificare l'au- tenticità del suo stato critico dal grado di efficacia che il fondamento riesce a determinare per sé nella storia: ed anche questo è un modo di impegnare la pluralizzazione del mondo dei principi alla singolarità del principio perché la necessità della efficacia del fondamento non significa soltanto la problematica contemporanea della divisione della testimonianza e della idea, ma significa anche

il problema di una valu- tazione piu rigorosa del rapporto dei principi alle ideologie e della ideologia al principio. Ma anche questo è ancora un altro discorso, poiché viceversa la divisione della borghesia dalla sua parenesi storica se pone in essere la borghesia come atto, necessariamente assume dal- la necessità di un controllo rigoroso dell’estendersi della borghesia alla storia, la possibilità e il rischio di riconoscere il mondo della storia valido per se stesso: che è poi anche un riconoscere

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1969
¬I¬ problemi dell'Illuminismo e la loro attualità nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : filosofia, pedagogia, religione, storia e storiografia, diritto, politica, sociologia ; atti del VI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1965
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Seite 253 von 504
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <6, 1965, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: XLVII, 452 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Probleme der Aufklärung und ihre Aktualität in der deutschen und italienischen Kultur im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Schlagwort: s.Aufklärung ; g.Italienisches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965> s.Aufklärung ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Signatur: II Z 759/6(1965)
Intern-ID: 116790
di una « scientia generalis ». Al centro di questa idea vi era non solo la pura logica, ma essenzialmente la prima dimostrazione concreta della logica nella giurisprudenza. Leibniz partiva dalla tesi che come elementi si dovevano prendere non solo i principi primi della logica, ma anche gli assiomi del diritto; su queste basi si sarebbe potuto costruire un sistema completo, le cui conseguenze sarebbero state ugualmente complete. Leibniz intendeva con ció anche fondare una logica completamente diversa

, la sua logistica. La logistica che solo piu tardi si è sviluppata in scienza autonoma ha completamente perduto di vista i principi della fondazione leibni- ziana, sviluppandosi in una formale matematizzazione della logica e trascurando la possibilità della costruzione di un sistema completo di tutti gli eiementi ultimi del pensiero, quale base di tutte le scienze, nel senso della « scientia generalis ». Ai giorni nostri la logistica si comporta come se ia matematica fosse in grado di portare dalle

, della figura, della struttura ed il suo ordinamento delle relazioni interne nella costruzione pirami- dale. L’applicazione della matematica alle scienze morali è possibile soltanto se mettiamo da parte l’attuale metodo puramente quantita- tivo ed optiamo per un metodo che ponga alla base assiomi e principi logico-reali. Fatta questa precisazione il Prof. Schischkoff chiede al relatore di avere la bontà di iUustrare le relazioni intercorrenti fra la scienza del diritto e la problematica della

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 298 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
studiato come ugualmente il Valdismo, che era nato come un movimento addirittura di una semplicità evan- gelica, senza interessi dottrinali, a un certo punto abbia accolto la dottrina calvinista, nel 1561. Altro punto di incontro, sempre nel sec. XVI, è stato il Con- cilio di Trento, alla cui storia la storiografia tedesca ha dato l'ap- porto piü notevole con l'opera non ancora compiuta dello Jedin sul Concilio di Trento e con un numero notevolissimo di contri- buti di studi particolari soprattutto

sulla teologia del Concilio, cioé sulle posizioni che vi si sono presentate, e di cui i decreti che pre- sentano una formulazione dottrinale, non una semplice condanna di quello che era ritenuto ereticale, sono stati il risultato. Ora, la storiografia tedesca nei riguardi del Concilio di Trento ha continua- to l’opera meritoria di pubblicazione delle fonti colla grande colle- zione Görresiana « Concilium Tridentinum » in dodici volumi che comprende i diari, gli atti, le lettere, i trattati

, ed ha promosso gli studi particolari sull’attività del Concilio di Trento e sugli uomini che vi hanno preso parte. Anche in Italia, proprio per opera di di- scepoli diretti dallo Jedin, giovani che hanno studiato alla sua scuo- la a Bonn, si sono avuti degli studi particolari. Uno è di un sacerdote trentino, del Rogger, sulle nazioni al Con- cilio di Trento (1952), e un altro pure recentissimo è delTAlberigo sui vescovi italiani al Concilio di Trento (1959). Un terzo, uscito proprio in questi giorni

, di Paolo Prodi (1961), tratta di una per- sonalità che ha avuto una parte rdevante al Concilio di Trento come consulente che poi è diventato arcivescovo di Bologna, il Paleotto; di grande importanza perché, come riformatore della sua diocesi, segue un indirizzo e un metodo che è notevolmente diverso da quello repressivo e disciplinare di Carlo Borromeo a Milano e che avvicina il Paleotto alla fisionomia piu nota di Francesco di Sales. Altro tema della,storia religiosa in cui si incontrano storici tede

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Kategorie:
Recht, Politik , Sozialwissenschaften
Jahr:
1997
Individuo e rapporto comunitario nell'Europa alle soglie del terzo millennio : filosofia, storia, pedagogia, letteratura, sociologia ; atti del XXIII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 6 - 8 maggio 1996
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Seite 513 von 668
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <23, 1996, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 635 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Individuum und die gemeinschaftlichen Beziehungen im Europa an der Schwelle des dritten Jahrtausends Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Jahrtausendwende ; f.Kongress ; g.Meran <1996> s.Jahrtausendwende ; s.Sozialer Wandel ; f.Kongress ; g.Meran <1996>
Signatur: II Z 759/23(1996)
Intern-ID: 120377
i poteri civili nel territorio. Tutto questo processo, in definitiva di formazione di comunità terri- toriali omologhe e contigue, costituite ed organizzate per provvedere ai bisogni di tutti i viventi, si svolge all’insegna di un’idea piú generale, radicata in ogni uomo per almeno otto secoli: quella di un mondo cri- stiano ordinato da Dio sotto i due principi, dell’autorità santa del ponte- fice e dell’autorità regale, simboleggiata, quest’ultima, dall’imperatore. Naturalmente, il vero primato

a vedere con la morale cristiana che egli deve osservare privatamente. Nell’epoca in cui il potere dei principi è al culmine, la ribellione al potere della Chiesa riveste la forma del protestantesimo, vale a dire di dottrine teologiche che negano in radice la necessità della Chiesa e la sua autorità sul potere civile, e tali dottrine si diffondono immediata- mente, mettendo a subbuglio anche i Paesi che poi rimarranno cattolici, perché esprimono l’esigenza dei tempi. I principi, in seguito al prote

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Seite 494 von 804
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 766 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Signatur: II Z 759/22(1994)
Intern-ID: 103864
af- fronti il tema dell’amicizia con i principi 10 : un rapporto importante per i ricchi uomini d’affari i quali erano direttamente coinvolti nel nuovo esi- gente sviluppo delle finanze statali che caratterizzava l’epoca. II buon rapporto con il principe consentiva di aprire nuove vie ai propri investi- menti; di continuo erano richiesti prestiti o donazioni necessarie ai prin- cipi per sostenere le spese dello Stato o lo splendore del principato, ed anche le donazioni erano poi remunerate in vario modo

, soprattutto in- diretto, ma non per questo meno interessante o lucroso. Ed i mercanti a propria volta avevano necessità dell’appoggio e della benevolenza del sovrano per poter liberamente e proficuamente sviluppare i propri traf- fici entro lo Stato: «e le amicizie de’ principi massime si voglion acqui- stare e aoperare per accrescere e amplificare a’ suoi e alla famiglia sua nome e buona fama, e degna autorità e laude». Per ottenere la fiducia del principe è necessario all’uomo d’affari osservare

«a lungo conservano l’iniziata e cresciuta grazia e benevolenza». Gli esempi di fortunate e- sperienze che avevano aperto buone possibilità di affari agli uomini del- la sua famiglia, in diverse occasioni ed a contatto con principi dai carat- teri e dalla personalità differente, sono illuminanti. Ma, potremmo ob- biettare, si puó considerare questa vera amicizia? O non piuttosto l’instaurarsi di un interessato rapporto, sovente instabile e volubile? Soffermiamoci dunque sulle pagine seguenti là dove

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Seite 749 von 804
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 766 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Signatur: II Z 759/22(1994)
Intern-ID: 103864
presenza, con una certa leggiadria e venustà piena di modestia». Non la posso «con parole esprimere [...]. E forse chi persuadeva le amici- zie avere occulti e quasi divini principi e radici era da udirlo» (p. 268). Di qui certe amicizie fra le piante e fra gli animali, nell’intero mondo della vita, descritte da Columella, Pomponio Mela, Plinio il Vecchio, Cicerone. «Celeste beneficio e divino dono»: sono le radici occulte di questa propensione ai legami e all’amicizia, cose che hanno

un’estensione universale (p. 269). E per questo non ci dispiacciono quegli «scrittori antiqui» che «per altri loro principii e processi dimo- strano prima la vera amicizia nulla essere altro che coniunzione di tutte nostre divine cose e umane, consentendosi insieme e amandosi con aper- ta e somma benivolenza e carità» (p. 286). Anche Aristotele aveva inco- minciato rVIII libro deWEtica Nicomachea, dedicato con il IX all’amicizia, richiamandosi agli antichi fisiologi, come Empedocle con i suoi principi

esplicito al versante teologico cristiano della charitas: «Sem- pre a me piacque quella nostra appresso de’ nostri sacerdoti sacra e divi- na sentenza, quale comanda tanto ami el prossimo quanto te stessi» (p. 303). Gli esordi sono dunque nel legame universale che congiunge tutte le cose. Ma come diviene esso cosa umana e, appunto, legame d’amicizia? Posto fra eros e charitas, principi assoluti e trascendenti, quali sono in- vece le condizioni terrene dell’amicizia? Dall’amico ci si aspetta, e si spera

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Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sozialwissenschaften
Jahr:
1995
¬Il¬ concetto di amicizia nella storia della cultura europea : storia, glottologia, filologia, filosofia, pedagogia, letteratura ; atti del XXII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 9 - 11 maggio 1994
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Seite 561 von 804
Autor: Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <22, 1994, Meran> / Accademia di Studi Italo-Tedeschi - Merano
Ort: Meran
Umfang: XX, 766 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Der Begriff Freundschaft in der Geschichte der Europäischen Kultur Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Europa ; s.Freundschaft ; s.Begriff ; s.Kultur ; f.Kongress ; g.Meran <1994>
Signatur: II Z 759/22(1994)
Intern-ID: 103864
di apprezzare la fedeltà (di una città, Andria, dirà, come per un blasone di gloria, facendo incidere il detto sull’architrave della porta: «Andria fidelis, adfixa nostris medullis»), non seppe riconoscere l’amicizia e fu spietato e ingiusto con il suo intellettuale/segretario. Dante, poeta e intellettuale costretto dalle vicende dell’esilio a farsi cortigiano anche lui e consigliere di Principi, tomerà piu volte sulla que- stione, rievocando figure quali Currado Malaspina, Cangrande della

il bene comune, nel miraggio di una società governata mediatamente dai filosofi. Era la riscoperta di Cicerone, di Seneca, dei fondamenti etici della società, del- la virtus e della probitas, della società dei boni viri. Gli esempi non mancano. Petrarca ne è precursore, nel rapporto con i Principi amici, Giacomo Colonna, i vescovi Filippo di Cavassole, Gui- do Sette e tutti gli amici/signori della sua vita di grande intellettuale e consigliere di Principi. Quella confidenza ed affettuosa amicizia che

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 283 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
slancio verso I'aíTerma- zione e l'egemonia, come nel timore del proprio vicino aveva troppo da fare proprio per il consolidamento della propria potenza, per pro- vare con successo e continuità a vedere e a spingersi oltre a se stessi. Diversamente stavano le cose in Austria, dove la lotta dei principi per i’indipendenza e l'eguaglianza permetteva già nel 1400, grazie ad una politica saggia e ad uno sfruttamento delle occasioni possibili, I'allacciamento dei piani dinastici lungimiranti con piani piü

universali. Dopo che Rodolfo IV aveva raggiunto una posizione simile e quella dei principi elettori per mezzo dei suoi raggiri, gli Asburgo co- minciarono a mettere le mani al di là del Brennero. Leopoldo III nel 1365 si sposa con Viride della casa dei Visconti, casata già affermatasi. E dopo non si rompe la catena dei collegamenti con il sud. Massimi- liano sposó una Sforza e Ferdinando di Tirolo una Medici. Gli impe- ratori Federico II e III sposarono ognuno una Gonzaga. I principi ita- liani non

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Philosophie, Psychologie , Sprachwissenschaft
Jahr:
[ca. 1991]
¬L'¬ influenza del Rinascimento italiano nella cultura di lingua tedesca e in rapporto al mondo culturale europeo : riassunto bilingue delle relazioni del XII convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 12 - 17 ottobre 1972
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Seite 60 von 254
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <12, 1972, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Verlag: [k.A.]
Umfang: 43 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Wirkung des italienischen Rinascimento auf die Kultur deutscher Sprache und innerhalb der europäischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Renaissance ; g.Italien ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972> g.Italien ; z.Geistesgeschichte 1420-1600 ; s.Rezeption ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1972>
Signatur: II Z 759/12(1972)
Intern-ID: 62128
segretari di principi e poeti o storici di corte; d) la frequenza di studenti stranieri nelle Università italiane, soprattut- to Padova e Bologna, o presso le scuole di celebri umanisti italiani, come quella del Guarino a Verona; e) la corrispondenza fra gli umanisti dei diversi paesi. Dopo Pinvenzione della stampa, il libro aumentó in maniera incalco- labile le possibilità di diffusione della cultura e di influsso delle idee. II primo grande scrittore che sfrutta pienamente lo strumento del

libro é, co- me notó il Bataillon, Erasmo, le cui opere, richieste e stimolate dagli edi- tori, appena pubblicate si diffondono fino ai confini dell’Europa. Si svi- luppano cosi su piano europeo, con molta maggior rapidità e forza che non mediante la lenta e difficile circolazione dei manoscritti, atteggia- menti intellettuali comuni. II fiammingo Erasmo attinge dall’italiano Val- la i principi della critica filologica su cui è fondata la sua edizione del Nuovo Testamento e quei principi ispirano

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